Mina prima di Mina

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Sabato primo dicembre alle ore 16,30 nella sala Quadri di palazzo Comunale a Cremona si terrà la prima nazionale del libro “Mina prima di Mina” (Rizzoli editore) scritto dai giornalisti cremaschi Tato Crotti e Giovanni Bassi. Gli autori saranno intervistati dal critico letterario Fabio Canessa.
Anticonformista ed eccentrica, Mina è celebre per le apparizioni fulminee, i periodi di ritiro, i ritorni folgoranti. Ma Mina è sempre stata così come la conosciamo? Prima di diventare famosa, prima di essere Mina, cosa faceva nella vita? Quando ha iniziato a cantare, e come?
“Ciao, sono Mina, mi fai cantare?” Così nel 1958 il cremonese Renzo Donzelli, chitarrista degli Happy Boys, il complesso fondato dal fratello Nino, di cui faceva parte anche Fausto Coelli, poi fondatore con Mina de “I Solitari”, si è imbattuto nella giovane sconosciuta che, nel giro di pochi anni, sarebbe diventata la Tigre di Cremona e che nel 2008 festeggerà i 50 anni di attività artistica.
“Con un’indagine sul campo oculata e approfondita e la collaborazione del gruppo Rizzoli, abbiamo scavato nel periodo meno noto della vita di Mina Anna Mazzini e, grazie alla preziosa testimonianza degli amici di vecchia data e dei colleghi, abbiamo raccontato gli esordi, il carattere, le vicende più bizzarre, il legame con Cremona e l’intero territorio” spiegano i due autori.
A mezzo secolo dal primo disco, tra interviste e aneddoti inattesi, si ripercorre a ritroso la storia avvincente di “Mina Georgi”, di “Baby Gate”, della “Tigre” e del quotidiano di una ragazza che non avrebbe mai immaginato di diventare la più grande cantante italiana.
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Ultimissime

Manca oramai meno di un mese e mezzo allo scoccare del 2008 e già il popolo mazziniano è in fibrillazione in vista dell'ondata di iniziative ad alto voltaggio mediatico che celebreranno i Cinquanta anni di carriera di Mina, tra ghiotte emissioni in CD e DVD con il meglio della Tigre in radio e TV (a primavera), l'organizzazione di una grande mostra-evento nel cuore di Roma (dopo l'estate) e una nutrita sfilza di nuove monografie cartacee che approderanno nelle librerie nel corso dell'anno. Il tutto condito, naturalmente, dalla pubblicazione autunnale di un nuovo ambizioso progetto discografico a cui Mina sta lavorando alacremente da mesi con il Maestro Gianni Ferrio e che la vedrà cimentarsi con intrepida bravura in una serie di brani attinti al repertorio classico di ogni tempo. Intanto, dopo l'ottima accoglienza di Todavia nella Hit Parade nazionale (quasi 100.000 copie vendute a promozione zero sono già un trionfo, specialmente se si considera che alla conta finale mancano ancora le tradizionali copie-strenna che decine di migliaia di Italiani troveranno infiocchettate sotto l'albero) e i confortanti dati-vendita sul disco che giungono da Spagna e Sudamerica, Mina si riconferma più che mai protagonista del mercato prenatalizio anche con la sua produzione "storica": ci riferiamo, come avrete intuito, agli inattesi reingressi in posizioni di metà classifica del'eterna Platinum collection nonché della raccolta di successi anni Sessanta Tutto Mina. Due exploit che trovano spiegazione, probabilmente, nella rinnovata forza incantatrice de Il cielo in una stanza Italdisc che in queste settimane risuona magicamente nei nuovi spot televisivi di Vodafone casa (non a caso, il classico di Paoli figura in entrambe le antologie sopracitate, sebbene la versione inserita nella Platinum sia quella reincisa con il piano di Sellani nel 1988). Ma va segnalato anche il discreto successo commerciale, in alcuni circuiti e megastores, del CD in special price Mina canta Sinatra edito dalla Steamroller (CRCD 6210) e contenente undici classici del repertorio di The Voice incisi dalla Tigre nel periodo Ri-Fi, da Full Moon And Empty Arms a I'm A Fool To Want You. Il tutto racchiuso in un cofanetto nero su cui campeggia un mediocre ritratto disegnato della Mina di Catene con un panama infilato in testa come piaceva a Blue Eyes...

E' il momento delle
quote rosa nella discografia di Mina. Siamo ancora sotto shock per l'inatteso brivido dell'incontro con Giorgia sulle note della splendida Poche parole, e già sembrano profilarsi, nel futuro più o meno immediato della Signora, nuovi sorprendenti incontri al femminile. Irene Grandi, forte del successo radiofonico della sua bella cover di Sono come tu mi vuoi (per il lancio della quale ha realizzato un video ispirato alla Mina di Sabato sera), presentando alla stampa il suo tour autunnale ha lasciato intendere che il sogno, da sempre accarezzato, di una sua collaborazione con la mitica collega potrebbe realizzarsi molto prima di quanto si pensi. E poi c'è la simpatica Laura Pausini che, per quanto galvanizzata da un successo planetario di cui lei stessa per prima sembra stupirsi (figuriamoci noi...), ha confessato pubblicamente in diverse occasioni che alla sua piena consacrazione come Artista manca ancora una cosa che vale più di Cento Latin Grammy e più di 10.000 Telegatti: un duetto con la Madre di tutte le Cantanti. Per non parlare dell'applauditissima Elisa di cui Mina tiene ancora in un cassetto una canzone a suo tempo esclusa da Veleno. Insomma, oggi più che mai l'inossidabile Mazzini continua ad essere il modello cui tutte le Altre, giovani e meno giovani, non nascondono di riferirsi con invidia e ammirazione. E pensare che, solo fino a pochi anni fa, più di un'aspirante reginetta della nostra scena canora sembrava guardare a Mina come ad un ingombrante fantasma da rimuovere con distaccato snobismo, tanto da far dire alla sfortunata ma onesta Fiordaliso: "Mina è la sola maestra, per me e per tutte. Mi fanno ridere quelle che dicono: mi ispiro a Tina Turner, ad Aretha Franklin, a Ella Fitzgerald. Per le cantanti italiane, l'unico modello è stata Mina: quella che ha spinto tutte noi a cantare".

Prima assoluta tra tante novità librarie previste in occasione dei Cinquant'anni di successi mazziani, vede la luce in questi giorni (già segnalato sul nostro Blog dai più solerti tra voi) il volume
Mina prima di Mina scritto da due giornalisti cremonesi, Tato Crotti e Giovanni Bassi, ed edito da Rizzoli. All'opera, che ricostruisce con dovizia di preziose testimonianze gli esordi canori della Tigre, dedicheremo nei prossimi giorni un post più dettagliato...

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Due anni di feeling... con Mina

L'abbonamento biennale al Club più il nuovissimo singolo estratto da Todavia 
al prezzo speciale "tuttocompreso" di 57 euro (61 euro per l'estero)

Dopo le vicissitudini del recente trasloco, la redazione del Club sta lentamente riprendendo la sua regolare attività nella nuova sede di
via Stevenin 6 ad Aosta. A giorni inizieremo finalmente ad occuparci della nuova fanzine 67 che contiamo di portare a termine entro il febbraio del 2008: e ancora una volta - ve lo promettiamo sin d'ora - sarà un numero straordinario e ricco di sorprese, principalmente dedicato ai 40 anni della PDU ripercorsi insieme ai grandi testimoni della sua storia (da Vittorio Buffoli, direttore artistico dell'etichetta fino al 1987, a Mario De Luigi di Musica & Dischi). Tra gli altri servizi, l'immancabile dossier-album sui retroscena e le curiosità del magnifico Todavia e un divertente articolo sulla collaborazione di Mina a Vanity Fair, nonché un imperdibile excursus a cura di Antonio Bianchi sull'evoluzione della voce di Mina nell'arco dei suoi gloriosi 50 anni di carriera (titolo: Le metamorfosi). Senza contare, naturalmente, i consueti appuntamenti con le preziose Nougatines redatte per noi da Gherardo Gentili, con le news discografiche segnalate da Fernando Fratarcangeli e le mille altre legittime curiosità in arrivo dal mondo mazziniano. Il tutto, come sempre, corredato di splendide immagini a colori in 64 patinatissime pagine di grande formato. 

Per molti di voi, con queste ultime settimane del 2007, sta arrivando il momento di rinnovare l'
abbonamento al Club. E a tal proposito abbiamo una ghiotta opportunità da proporvi: l'iscrizione per due anni, valida fino alla fanzine 70 compresa, al prezzo speciale di 57 euro per l'italiia e di 61 euro per chi risiede all'estero, con l'aggiunta del nuovissimo singolo Cuestion de feling, secondo estratto da Todavia in programmazione nelle radio dal 2 novembre
Naturalmente, se la vostra iscrizione al Club è ancora regolarmente in corso, potete richiedere il nuovo singolo - che saremo in grado di spedire entro metà novembre - al solito prezzo di
8 euro (9 euro per l'estero), comprensivo di spese di spedizione in busta imbottita, (ma ATTENZIONE: se effettuate il versamento su conto corrente postale, l'importo lordo da inviare è di 9 euro, sempre per via del famoso euro che le Poste decurtano al destinatario per commissioni). 
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