Agua, sal y... champagne!

L'atteso e pluririnviato album latino di Mina non è ancora stato ultimato (uno dei due duetti rimasti in sospeso - che costituirà l'unica incursione brasileira in un repertorio per il resto tutto in spagnolo - è finalmente andato in porto, ma all'appello manca sempre il benedetto partner da affiancare a Mina in Palabras palabras dopo la fumata nera con Almodòvar) e pertanto non possiamo ancora anticiparvi con esattezza quando esso uscirà. La primavera, in compenso, ci ha già regalato un prezioso assaggio in anteprima del cd: la bellissima versione di Agua y sal incisa in coppia con Miguel Bosé e inserita dall'artista italo-spagnolo nel suo nuovo doppio Papito, tutto composto di duetti eccellenti. Uscito in Spagna e nei Paesi latini il 20 di marzo, l'album - con cui Miguel festeggia i suoi primi trent'anni di carriera - sarà pubblicato in Italia a maggio per la Carosello, ancora non si sa se con o senza il pezzo con Mina. Interrogato a ruota libera sul blog di un sito musicale spagnolo, Bosè ha avuto naturalmente parole di miele per la Diva cui egli rese omaggio en travesti nel film Tacchi a spillo di Almodòvar: "Seria un lujo poder hacer todo un proyecto con la Reina. Mientras tando, compartir una cena con ella se hara inolvidable. Quien sabe?". Più che positivi anche i primi commenti espressi dai fans iberici di Mina su Agua y sal: "Mina estupenda", "Miguel le hace unos buenos coros", ottimo l'arrangiamento di Max (impreziosito da qualche amabile divagazione latina in più rispetto alla base originale), efficace la traduzione in spagnolo, anche se per qualcuno "las rimas estan un poco forzadas, se ha intentado ser muy fiel al texto original en italiano". 

Contrattempi. Impegni lavorativi imprevisti. Un trasloco in vista (per Remo) che per forza di cose rallenterà nelle prossime settimane la realizzazione della nuova fanzine. Insomma, non sappiamo come dirvelo perché temiamo di provocare - giustamente - tuoni e fulmini da parte di molti di voi, ma... proprio non ce la faremo ad organizzare entro giugno - come vi avevamo promesso - l'agognata
Convention. Tranquilli, però: il nostro grande incontro è solo rinviato di qualche mese, magari già per fine settembre o al massimo i primi di ottobre. Sapendo quanto questo appuntamento è atteso da tanti di voi (e non soltanto dagli aficionados di sempre, ma anche da tanti giovanissimi neosoci ansiosi di vivere il loro primo Raduno), non potevamo permetterci di organizzare le cose in fretta e furia. Benvenga quindi lo slittamento a subito dopo l'estate, se alla fine ne verrà fuori un evento all'altezza delle vostre aspettative. Nel frattempo, la redazione del Club non rimarrà certamente con le mani in mano: c'è da portare avanti la nuova fanzine che contiamo si spedirvi a giugno e stiamo anche dedicandoci alla realizzazione di un ricco fascicolo monotematico extra che distribuiremo in anteprima proprio in occasione della Convention...

Ma di quali follie non sarebbero capaci gli scatenati ultras del nostro blog?
Guardate in queste foto che cosa hanno combinato giovedì 22 marzo su un ponte di Bruzzano, nella periferia milanese, quegli adorabili ragazzacci di Nadia Vergano Kent e Federico Banchero con la complicità dell'amico Mario Beda: non solo hanno avventurosamente appeso al ponte uno striscione di 4 metri per 4 con la scritta Buon compleanno grande Mina, ma - armati di spray come i più sfrontati writers suburbani - hanno imbrattato i muri circostanti con ghirigori vari in onore della Tigre. E se questo non è amore ditemi voi cos'è...

Buon compleanno, Mina!
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Ultimissime di marzo

"Dài, che anche quest'anno abbiamo superato lo tsunami sanremese", scrive Mina sulla Stampa di stamane nel suo puntuale commento a caldo sul Festival. Da lei, come sempre, nessun giudizio specifico sui singoli brani e sui colleghi, se non un appunto bonario rivolto a "chi si scaraventava sulle canzoni modificando i tratti del viso in smorfie di travaglio o di martirio", con parole di lode per chi invece - e qui il tacito riferimento era sicuramente per l'amico Dorelli - "ha cantato con grande souplesse, come se fosse il suo mestiere". Nel suo articolo lei non lo dice, ma ci piace pensare che Mina si sia emozionata come noi rivedendo l'adorato Gianni Ferrio giganteggiare ieratico sul palco dell'Ariston con la serena compostezza che è propria dei veri Maestri. Questo senza nulla togliere alla professionalità di altri direttori d'orchesta più giovani e meno togati come, per esempio, Nicolò Fragile, che ha diretto con classe la bella canzone degli Stadio (Guardami, però, avrebbe goduto certamente di una sorte migliore se il suo arrochito autore Gaetano Curreri l'avesse lasciata cantare alla vocalmente più degna Patty Pravo cui pare fosse inizialmente destinata). Chissà, poi, se alla Signora è piaciuta la canzone più sfacciatamente minosa del Festival, quella Amami per sempre della cui superba melodia d'altri tempi la pur volenterosa Amalia Gré ci ha fatto solo intuire le intriganti potenzialità...
Profuma di Sanremo anche una grande novità che siamo lieti di annunciarvi in anteprima: sarà da venerdì 9 marzo nei negozi di dischi il triplo cd E se domani collection - The Best of Carlo Alberto Rossi. Il cofanetto, pubblicato dalla Edel, è stato progettato dal figlio del prestigioso autore, Giorgio, e raccoglie le più belle e significative composizioni che Carlo Alberto ha regalato alla musica italiana in oltre sessant'anni di carriera. Il primo dei tre volumi è dedicato ai successi internazionali, con "chicche" inedite in Italia come I wish i knew scritta per Nat King Cole, le versioni in francese de Le mille bolle blu e di E se domani lanciate Oltralpe da Dalida, 'Na voce 'na chitarra di Connie Francis, Si no estuvieras tu (Se tu non fossi qui) di Mina, ma anche una Eccomi griffata Calabrese cantata da Eartha Kitt o una Che vale che me proposta in inglese (What's Good For Me) da Sarah Vaughan. Il Carlo Alberto Rossi più squisitamente italiano è quello che sfila nel volume 2, con le classiche E se domani e Quando vedrò di Mina, Nun è peccato di Di Capri, Stanotte al Luna Park di Milva e Amore Baciami della Vanoni, Ricordati di me della "Signora Rossi" Marisa Terzi, fino alla splendida e dimenticata Stazione sud di Salvatore Vinciguerra. Ma le sorprese più clamorose arrivano nel terzo volume dedicato alle rarità e ai reperti inediti, tra i quali spicca il provino originale de Le Mille bolle blu eseguito da Mina nel 1960 con l'accompagnamento al pianoforte dello stesso Rossi. Un documento storico prezioso che una vecchia conoscenza del nostro Club, l'amico Nello Frazzetto, ha pazientemente riversato in digitale dal nastro analogico originario...
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