Mina Fan Club

Ridendo e scherzando, nei suoi (quasi) 45 anni di attività, il Minafanclub ha fedelmente accompagnato – pur mantenendosi a una rispettosa distanza di sicurezza dall’Interessata – circa i due terzi dell’ultrassesantennale carriera della Tigre. Gli albori dell’associazione li ha più volte raccontati il nostro compianto Flavio Merkel:“Era l’aprile del 1980. Avevamo deciso, tra amici, a Parma, di fondare un Club per Mina. Si era capito che non sarebbe più apparsa né in tivù né in concerto. Ci sembrava assurdo dedicare un Club ad una ‘assente’, ma proprio per questo  la cosa ci piaceva (siamo sempre stati ‘diversi’). Avevamo incontrato, previa telefonata, Renzo Gramegna in via Senato a Milano, dove erano allora gli uffici della PDU Italiana. Gentile e premuroso, Renzo aveva ascoltato con sorrisi e tenerezza i nostri delirî e guardato con interesse il numero zero del nostro bollettino (mai pubblicato, n.d.r.). Noi volevamo comunicare con Lei, avere la sua approvazione. Non volevamo fare una cosa che le dispiacesse. Renzo ci disse che sarebbe stato molto difficile incontrarla (invece poi successe, ma quella è un’altra storia), ma che Lei non era contraria alla nostra iniziativa. Così le scrivemmo una letterina un po’assurda che il paziente Renzo poi le consegnò (al ristorante, credo). Lei la lesse e subito scrisse sul retro una spiritosa risposta che interpretammo come un’autorizzazione: l’autorizzazione ad adorarla pubblicamente, la conferma di un amore corrisposto da un Mito che si faceva umano. La volta seguente, Renzo ci restituì la lettera e noi iniziammo l’attività… e dopo tanti anni siamo ancora qui. Non è carino?”. 

Ottenuto il placet di Mina, nel mese di giugno la neonata redazione – composta, oltre che da Flavio, da Marco Piancastelli, Fabio Saccani, Attimo Azzoni, Paolo Belluso e Mauro Coruzzi – redige il primo numero del bollettino (“riservato ai soli soci tesserati”) la cui copertina riproduce quella del nuovo 45 giri Buonanotte buonanotte/Capisco: il fascicolo – di sole cinque pagine spartanamente dattiloscritte e fotocopiate su una sola facciata – dà il via a una serie di uscite più o meno quadrimestrali che i “certosini” di via Ninio Bixio proseguono per circa un quinquennio.“Col tempo, però – ricorderà in seguito Mauro Coruzzi – il lavoro con le centinaia di iscritti divenne così impegnativo e oneroso che nel 1985 passammo l’attività a Loris e Remo di Aosta, tra i primi ad avere la tessera e ancora oggi più affidabili di noi…”.

Quel che è successo negli ultimi 40 anni è storia nota: le artigianalissime fanzine scritte a mano da Loris sono diventate, dal 2000 in poi, le superbe e patinate riviste impaginate digitalmente da Remo. La nascita del blog www.minafanclub.it – inaugurato all’alba del Terzo Millennio e sottoposto a un primo restyling nel 2009 – ha aperto la strada alla progressiva apertura del club al mondo dei social, prima con la fan page suFacebook (nel 2010) e poi col profilo Instagram i cui quotidiani aggiornamenti, negli ultimi tre anni, hanno finito per farci colpevolmente trascurare la cura del sito. Che abbiamo deciso così di rilanciare oggi – sull’onda dell’entusiasmo per il fantastico Gassa d’amante – in una più agile veste totalmente rinnovata.  Sarà proprio il nuovo disco a far da filo conduttore ai primi post di cui voi stessi – irriducibili amici di sempre – sarete gli autori con le vostre recensioni. Che attendiamo numerosissime…

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