Mina Fan Club

“A mia madre la radio manca moltissimo – ci aveva confidato Massimiliano qualche tempo fa -. Se solo si facesse vivo un capostruttura con qualche bella proposta…”. E in effetti, come da noi ricordato in chiusura del nostro dossier Cara amica vicina e lontana pubblicato nell’ultima fanzine, negli ultimi anni aveva preso corpo più di un’idea per un possibile ritorno di Mina ai microfoni della RAI: una storia a puntate del costume italiano in musica con testi di Giorgio Calabrese, una rubrichetta a ridosso delle edizioni mattutine del Giornale Radio, o ancora – in occasione del recente sodalizio con la Barilla – un programma musicale sponsorizzato dalla Casa parmense. Bellissimi progetti il più delle volte, purtroppo, rimasti impantanati nella babele burocratica dei corridoi di via Asiago. Senonché, a risvegliare le nostre speranze, sono arrivate le parole scritte ieri da Mina nel suo blog sul sito di Vanity in risposta al giovanissimo fan (nonché socio del Club) Giancarlo Nino che le esprimeva il desiderio di riascoltarla presto in un nuovo programma radiofonico, magari all’ora del tè: “Ma sai che ci stavo pensando? Non mi dispiacerebbe tornare a fare due chiacchiere e un po’ di musica per tenere compagnia a chi ne ha voglia. C’è una offerta di programmi esagerata, caro Giancarlo. Quasi tutti un po’ convulsi, se posso dire. Ecco, sì, vedrei una cosa sorridente e rilassata. Proprio con lo spirito di una tazza di tè fra amici, come dici tu. Mah… vediamo…”. Se è vero, come lei amava ripetere alla fine di ogni puntata dei suoi indimenticabili Incontri musicali del mio tipo, che “c’è sempre una prossima volta nella vita”, perché non dovremmo prendere sul serio questa nuova e inaspettata “mezza” promessa?

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21 risposte

  1. Nella mia mail ho già un paio di messaggi di amici che mi chiedono delucidazioni sul brano scritto da Mina sulle musiche della Misa Criolla, e così ne scrivo anche per voi. Si intitola “Uomo nuovo” e non è cantato da lei, ma da Bob Mitchel, alias Augusto Martelli. E’ un inno corale, un vero e proprio gospel, e questo è il testo:
    (Coro) Fermatevi a cantare,
    cantare con me.
    Il canto non ha fine
    e nasce da sé.
    – Noi non ti conosciamo
    – Oh, io direi di sì
    – Arrivi da lontano?
    – Son sempre stato qui.
    – Se mi han dimenticato…
    – Dimenticato te?
    – Io non ti ho mai lasciato
    – Raccontaci di te
    – Qual’è il tuo vero nome?
    – Ne ho tanti che non so
    – E sei venuto solo?
    – Oh! sì, ma basterò.
    (Coro) Fermatevi a cantare
    cantare con noi
    il canto non ha fine
    e nasce da sé
    – Di te cosa diremo?
    – Oh, che importanza ha?
    – Come ti chiameremo?
    – “Amore” basterà.
    (Coro) Fermatevi a cantare
    cantare con me
    il canto non ha fine
    e nasce da sé
    Fermatevi a cantare
    cantare con noi
    il canto non ha fine
    e nasce da sé.
    (Mina)

  2. Caro Carlo, starei ore a raccontare… ma mi sembra di non riuscire mai a descrivere tutto compiutamente. Dinanzi a tanta vastità e a tanta grandezza…
    Si, è vero, la nostra memoria storica surriscalda, ma la passione di voi giovani fans arde. Noi l’abbiamo “vista nascere e crescere”, seguita in una parabola sfavillante e ammirata in scena. Voi l’avete ”trovata” in un’altra “dimensione”, in un continuo susseguirsi di magici momenti interpretativi, e la Mina è ormai storia di Musica. E’ molto preziosa l’ammirazione di voi giovani fans.

  3. io nel 70 ero militare e l’ascoltavo con una piccola radiolina nell’angolo più remoto della caserma.

  4. Io – per ovvie ragioni anagrafiche – non ricordo il Pomeriggio con Mina da tanti giustamente decantato e dalla Pinona nazionale celebrato su queste pagine. Ricordo invece il piacevole, piacevolissimo Mezzogiorno con Mina su Radiodue, in cui la Nostra era coaudiuvata da Lele Cerri: un appuntamento imperdibile, ricco dei suoi ghirigori e delle sue risate. Speriamo che qualche dirigente illuminato (di Radio Montecarlo, perché no? Reputo l’emittente italo-monegasca la più deputata a ospitarla) legga il suo appello…

  5. Stamattina, sul giradischi..c’è la bella canzone che la nostra MINA :inlove: canta nell Album MINA 25 è:
    CHE M’E ‘IMAPARATO ‘A FA’
    ‘E stelle d’a marina chella sera,
    pareva ce vulessero ‘ncantà,
    pe ogne stella ‘ca scenneva a mare,
    scriveva ‘ncielo “Addio felicità”.
    Tu, che m’e mparato ‘a ffà,
    kiss kiss me viene a ddì,
    je te vurria vasà!
    Je purtannete cu mme,
    che t’aggio ditto a ffa:
    so nnammurata ‘e te!
    Pecchè vasanneme accussì,
    tu me ‘mparato a ddì
    ‘sti ccose furastiere:
    Capri, Surriento e ‘sta luna
    se ne sò gghiute ‘cu tte!
    Tu, sapenno e nun turnà,
    che m’e ‘mparato ‘a ffà
    ‘sti ccose scanusciute.
    Ammore,
    ched’è ‘a felicità?
    Che m’e ‘mparato ‘a ffa!
    Pecchè vasanneme accussì,
    tu me ‘mparato a ddì
    ‘sti ccose scanusciute:
    ammore,
    ched’è ‘a felicità?
    Che m’e ‘mparato ‘a ffà!
    Che m’e ‘mparato ‘a ffà!
    Grazie MINA :inlove:
    Grazie Bruno :-))

  6. Ciao, Carlo.
    Hai presente quel preziosissimo disco che Mina incise da bambina e che non ha mai più ritrovato? Spero che le mie registrazioni dei pomeriggi con Mina non abbiano fatto la stessa fine. Tante bobine, alcune registrate con un apparecchio “Lesa” ed altre con un “Geloso”.
    Dopo che per anni erano state a casa, le ho portate negli studi della radio locale che avevano fondato mio marito, il fratello ed altri amici. Erano “materiale prezioso” da cui attingere, per i miei programmi radiofonici, alcuni dei quali, speciali dedicati a Mina.
    Adesso la radio non esiste più. Le mie registrazioni e tutto il materiale, apparecchi e fascicoli, spostati da magazzino in magazzino… da qualche parte saranno. Non è che non ci abbia tenuto, ma la vita ti porta anche oltre quegli spazi e non tutto rimane controllabile. Avrei bisogno di tempo per cercare (mi devo sbrigare). E’ un mio grande desiderio e spero di poterlo realizzare qualche giorno. Se dovessi ritrovare qualcosa, mi ricorderò di te e degli amici che ci tengono.
    Un saluto a tutti.

  7. Caro Mario,
    grazie per il tuo graditissimo riscontro. Qualche sprazzo che ci affiora in mente e che ci scambiamo, va ad arricchire quel patrimonio di ricordi di un momento veramente felice della carriera di Mina.
    Nei suoi “pomeriggi” si che spaziava e, fra gli artisti che ci proponeva, ricordo anche Maria Callas, Carmen Miranda, Herb Alpert & la Tijuana Brass Band e Sergio Mendes e iI Brasil ’66.
    Tu ricordi la Missa Luba e io mi ricordo alcuni stralci della Misa Criolla. In quegli anni, Mina, da questa opera trasse una delle parti più belle, ne scrisse il testo proprio lei e ne fece un inno all’amore universale. Augusto Martelli, sotto lo pseudonimo di Bob Mitchel, l’arrangiò.
    Il ricordo della sua attenzione a Luigi Tenco, è fra le cose più commoventi, di quelle che ti muove un sorriso misto di dolcezza e tristezza. Davvero nobile il suo accorato appello, che concluse dicendogli “…fatti sentire. Mi piace molto quello che fai”.

  8. Carissima Pina,
    la condivisione, la tua precisione e il toccante aneddoto di Mina che rivolge un importante e accorato pensiero a Luigi Tenco mi hanno fatto estremamente piacere.
    Personalmente seguivo Pomeriggio con Mina con grande interesse. Anche a me ha insegnato a spaziare. Le proposte e gli approfondimenti musicali infatti erano vastissimi.
    Ricordo che vennero passati persino pezzi della “Missa Luba” come ricordo il risalto che veniva dato ai favolosi gruppi vocali USA. Ma tanto altro.
    La maestria e la grandezza pur in squisita semplicità recano una Nostalgias (coime dice la Pierina) inimmaginabile per questa trasmissione memorabile. Speriamo !
    Grazie ancora,
    Mario :-))

  9. Carissimo Giancarlo, nella risposta che Mina ti ha dato, la frase che più mi ha colpito è: “tenere compagnia a chi ne ha voglia”.
    In queste parole ho ritrovato tutto lo stile di un’artista che ha fatto di questo comportamento disponibile e discreto, il tratto costante della sua longeva carriera.
    Disponibile e discreta soprattutto dal 1978 in poi: attraverso una presenza continua di offerte musicali sempre nuove e diverse, mai imposte con arroganza e superbia da prima della classe (lei che potrebbe permetterselo perchè lo è) ma, al contrario, proposte al pubblico (si dovrebbe dire “sul mercato” ma l’espressione non mi piace) quasi sottovoce, quasi si trattasse di cose di poco conto, come a dire: “ho fatto questo e mi sono divertita, quando vi va ascoltate il mio disco, forse piacerà anche a voi”, semplicemente.

    La Mina radiofonica è, se possibile, anche più accattivante della sua versione televisiva.
    lontana dai riflettori si sente a proprio agio, quasi come nel suo studio di registrazione, liberata dal pesante fardello di dover apparire, libera di poter essere colei che è.
    Il timbro stesso della sua voce, sia che canti, sia che parli o rida, è un inno alla gioia, e questo è già un motivo per augurarsi un suo ritorno in audio; personalmente dopo i mattini di Gran Varietà e Incontri musicali del mio tipo, i pomeriggi di Pomeriggio con Mina e le sere di Andata e ritorno, sogno un Notturno con Mina. Chi andrebbe più a dormire?

  10. Stamattina, sul giradischi..c’è la bellissima canzone che la nostra MINA :inlove: canta nell’ Album MINA (r)è:
    L’AMORE E’ UN’ALTRA COSA
    (grazie al Luigione per questa preziosa informazione)

    Nei suoi occhi io leggo da un pò
    ciò che non mi dice,
    quando sfiora la mia mano, io so
    che non è per caso.
    E vorrei dirgli di sì
    per quello che é
    in fondo che mi costa,
    che tenerezza mi fa
    ma non basta,
    anche se gli voglio bene, e lo sa
    ma l’amore è un’altra cosa.

    E vorrei dirti di sì
    per quello che sei,
    in fondo che mi costa,
    che tenerezza mi fai
    ma non basta,
    anche se ti voglio bene, lo sai
    ma l’amore è un’altra cosa.
    Graziee MINA :inlove:

  11. Alla milionesima rilettura della risposta di Mina, mi sono reso conto che ha scritto “fare…un po’ di musica”. Io, prudente, avevo scritto nel messaggio inviatole “mettere su un po’ di musica”. E visto che Mina è una che difficilmente sbaglia parola, al contrario quello che scrive è tutto perfettamente controllato e calibrato, mi sono convinto che non ci siano da parte sua veti verso progetti analoghi a Gran Varietà. Comunque aspetteremo e se son rose fioriranno (e noi terremo fino ad allora le dita incrociate e l’acqua bollente pronta per il tè).

  12. Oh come mi piacerebbe..anche se preferirei, invece di due chiacchiere, ascoltare la sua voce cantare dal vivo…come a Gran Varietà…

  13. Stamattina, sul giradischi…c’è la bellissima, stupenda cabzone che la nostra MINA . :inlove: .canta a Senze Rete’70 con la vertiginosa minigonna è:
    VIVA LEI
    (se non ricordo male questa canzone è stata scelta di Fans al primo posto in un sondaggio del Mina Fans Club su una Fanzine)
    Arriva lei, guardate come fa
    e quanto avrà da lui per niente che gli dà
    evviva lei, che non lo ascolta mai, che non gli crede mai,
    che anche senza te sorride, dorme e va,
    e sopravviverà
    viva lei
    che piangere lo fa, che si difenderà
    viva lei
    che gli renderà tutto il male che lui ha fatto a me
    gli insegnerà che sapore ha l’infelicità
    evviva lei
    evviva lei
    che non lo cerca mai, che non lo adora mai, che anche senza lui,
    la vita la vivrà
    e non si arrenderà.
    Viva lei
    che piangere lo fa, che si difenderà
    viva lei
    che gli renderà tutto il male che lui ha fatto a me
    gli insegnerà che sapore ha l’infelicità
    evviva lei
    lei
    Grazieee MINA :inlove:

  14. Si, è vero, Mario. Scriverei le stesse cose che hai scritto tu. Non avevo ancora quindici anni, quando ascoltai la prima puntata di “Pomeriggio con Mina”. Era il 7 gennaio 1967. Mi ricordo il suo entusiasmo nel presentare, fra i tanti, Carosone, con il suo “Pianofortissimo”… e la sua malinconia nel rivolgere un appello a Luigi Tenco che son sentiva da un bel po’ di tempo e che esortava a farsi vivo, proprio qualche settimana prima che succedesse l’irreparabile. E la gioia nel presentare i brani che, con tanta passione, sceglieva con il suo amico Calabrese. Quanta acqua è passata sotto i ponti… e quanta Musica mi ha insegnato!
    Faccio fatica a non farmi prendere dalla “nostalgia”. Non voglio… Spero di riascoltare la Mina di oggi, anche da sola davanti al microfono o affiancata da chi meglio lei riterrà più adatto, a parlarci della Musica, sua e di tutti… di ogni genere, come fosse il “Pomeriggio con Mina”.

  15. Fusse che fusse la volta bona! Spero solo in una programmazione compatibile con i miei orari di lavoro! Ma!….

  16. Si’ caro Mario, quante Domeniche pomeriggio..passavo a sentire:
    la Radio POMERIGIO CON MINA
    ora ho la NOSTALGIAS

  17. Speriamo! L’ ascolto di “Pomeriggio con Mina” con Mina, Elio Gigante e Giorgio Calabrese è stato tra i momenti più belli della mia vita.
    Apprezzavo allora come rimane me la più bella trasmissione radiofonica mai esistita !
    In bocca al lupo a Mina per il ritorno alla radio !
    Baci da Mario

  18. Si cara MINA :laugh: ..friggo di sentirti alla Radio, con la tua ALLEGRIA ..la tua ironia e simpatia speciale
    lo spera la
    Piera
    nazionale