Nel suo imperdibile dossier sulla fonetica mazziniana Nessuna come te lo dico io che aprirà in grande stile la nuova fanzine, Antonio Bianchi ha aggiunto in extremis un box dedicato a Piccolino. Ve ne proponiamo in anteprima un estratto riguardante la meravigliosa Compagna di viaggio di Giorgio Faletti.
di Antonio Bianchi
(…) Un album di grandi testi, di intriganti contrasti e di rifiniture meticolose. Difficile trovare un album più appropriato da affiancare alla nostra disanima sul suono-parola mazziniano. Perché le sottigliezze di dizione e pronuncia che permeano Piccolino sembrano guidate, più che mai, da una regia e da una consapevolezza d’approccio ancor più accentuate rispetto alla produzione passata.
Lo si avverte subito. Fin dal primo ascolto di Compagna di viaggio, in auto, mentre uscivo dal centro commerciale Grand’Emilia di Modena per infilarmi sulla trafficatissima via Emilia, ho avuto la sensazione – fortissima – di ascoltare uno dei brani meglio cantati e meglio enunciati della discografia di Mina. Regna una compostezza “alla Fiorella Mannoia”. Ma dove la Mannoia è contratta e rigida (anche per una questione di tonalità), Mina è ariosa e musicale. La prima è “fine dicitrice”, la seconda è “fine dicitrice-cantante” (da leggersi come participio presente), capace di muovere plasticamente l’estetica del significante. Il testo è pieno di minuzie esaltate. Penso a quell’“osservo il gioco deiiii pedali sotto i piedi” (dove la “iiii” prolungata smorza la pregnanza, non particolarmente poetica, di piedi e pedali), alle “e” modulate con finezza esemplare, a quel “Sono fatta d’ariaaaa…”, dove le “a” si aprono e si prolungano, differenziandosi dalle “a” più contratte e smorzate che chiudono gli altri versi. E c’è aria di novità: penso a certe piccole cesure che sembrano rivelare spunti inediti nell’approccio mazziniano: “Quante estati (…) ed inverni”, “Quella che muta (…) un bisbiglio (…)in preghiera”. L’effetto, recepibile solo dai mazziniani di lunga data, è assolutamente ammaliante. Per compostezza, rigore ed estetica in accezione minimalista. (…)
Autore: loris
http://youtu.be/QUx2KkpDvlU
Il mio nuovo video da Piccolino.
Buona domenica e buona Mina a tutti.
rino
Alcune delle puntate le ho in cd, ma altre delle mie sono ancora in musicassetta e altre ancora (1966) in bobina (queste, addirittura, con registrazione non diretta, ma dall’ambiente, da riportare alla luce in mezzo a decine e decine di altre registrazioni).
Per alcune, approfitterei della tua disponibilità. Il mio recapito di posta elettronica è pina.51@virgilio.it
Ti ringrazio. Ciao.
Molto intrigante il nuovo post! Attendiamo pazienti e fiduciosi, Mina!!!
Per quanto mi riguarda, le uniche recensioni su Mina che oggi leggo con interesse autentico sono quelle scritte da Antonio Bianchi. Professionale, analitico, competente e assolutamente padrone delle nostra meravigliosa lingua.
A proposito di commenti vibranti, vi consiglio di guardare questo video in cui uno scatenato Busi racconta di un pomeriggio trascorso a visionare filmati di geni dello spettacolo su youtube. Si parla di Bice Valori, di Franca Valeri, di Michael Jackson, di Lou Reed, di Marlene Dietrich e ovviamente anche della nostra Mina.
Se non volete vederlo tutto, a partire dal minuto 6:00 potete vedere il suo commento al video di Ancora Ancora Ancora.
http://www.youtube.com/watch?v=XrOX1gjGqTw
Mitico Busi!
PAVILLON
(jardines del buen retiro)
Proximo martes, dia 27
!tres unicos dias!
La sensacional cantante italiana
!IDOLO DE LA JUVENTUD!
M I N A
http://thumbsnap.com/lagPpPvV
per chi sia interessato io ho trasferite su cd tutte le puntate dei vari gran varietà, che potrei duplicare. lentamente.
http://www.youtube.com/watch?v=2ZhBXMN61xU
Oggi sul giradischi suona la canzone: CHE MERAVIGLIA
si puo’ dire sentire MINA..si puo’ dire per dare un Buon weekend a tutti Voi cari Amici Fans di MINA :pissedoff:
Avevo notato solamente i links di “Gran Varietà” da facebook del sito ufficiale, quelli suggeriti da Luigi Iacobellis (grazie, Luigi) e solo adesso li ritrovo tra gli “Extra”, come ha segnalato Carlo. Stupenda iniziativa, Grazie. Spero che, a poco a poco, ci regalino anche le puntate delle altre edizioni.
Grazie anche da parte mia a mister2note per aver “riordinato” tanta grazia di Dio. Questi impareggiabili momenti, innegabile patrimonio della storia non solo della radio, ma di un intero panorama musicale.
Speriamo che, completo, venga pubblicato, con tanto di monografia, su cd.
Mi piace pensare che, grazie a questa esperienza ’77-’78 del “Gran Varietà”, rivelatasi entusiasmante, dopo un bel po’ di tempo e cioè dopo “Milleluci”, Mina si sia “infervorata “ riprovando l’”ebbrezza” del live e, anche se fondamentalmente di diverso genere, credo l’abbia “stuzzicata”, e lo immagino preludio di quello che poi fu il ritorno con l’evento dei concerti a Bussoladomani.
ho davvero apprezzato l’inserimento degli estratti da GRANVARIETà nel sito di Mina…era ora che si desse lustro alla impareggiabile Mina radiofonica!
Caro Cristian,
hai scritto LA VERITA’
possoaggiungere che il PICCOLINO :curse: è un capolavORO
bàsìn da
Piera
http://www.youtube.com/watch?v=SgrvA026AfM
Stamattina devo mettere io giradischi in funzione,
sentiamo la nostra MINA :inlove: che canta: COSI’ SIA
una bellisssima canzone del PICCOLINO
di G.Sangiorgi con l’arragiamento di M.PANI
è un capoavORO
Più ascolto “Piccolino” e più mi piace. Mi piacciono anche le canzoni che non mi convincevano molto al primo ascolto.Adesso non ho dubbi: Mina ha fatto uno dei dischi di inediti più belli degli ultimi anni.
Approvo! :-)
Un mistero davvero affascinante!
Molto probabilmente si tratta di una delle piccole magie di Youtube, magari Josh Klinghoffer avrà scoperto per caso il filmato della canzone… Ma il fatto che l’abbia ascoltata e apprezzata al punto tale di sceglierla per debuttare in veste di cantante è per me molto significativo. La potenza comunicativa della Tigre non conosce limiti di lingua, di spazio e di tempo! Attraversa intatta i decenni e i continenti.
E grazie a Simone per la preziosa segnalazione!
leggere recensioni sui prodotti di mina può essere interessante talvolta, tal’altra meno. Pareri ed emozioni sono sempre così soggettivi che il percorso guida, creato da altri, può tornare poco utile alla comprensione sentita dei brani recensiti.
Antonio Bianchi invece, oltre ad essere ,penso, un grande amante di mina, porta nei suoi scritti alta conoscenza musicologica, analisi dettagliata in particolari e minuzie , che si reperiscono nel canto e nell’interpretazione miniana. Ha inoltre una puntualità di linguaggio e di lessico da invidiare, che comunque può apparire difficile; non sempre mi è chiaro il contenuto delle sue proposizioni. Ma ben venga, perchè è sintonico alla mina che canta e trasforma parole in suoni arricchiti di contenuti emozionali, che dietro la spontanea bellezza, nascondono difficoltà e complessità stilistiche, musicali e anche testuali, che devono essere ricercate con dovizia e competenza.
E come il mio maestro mi ha sempre insegnato, la vera conoscenza procede con modalità sottrattive e non aggiuntive:da tutto ciò che non abbiamo, che non comprendiamo si apre la finestra del dubbio, della curiosità, che impreziosisce vuoti e carenze. Ed il tutto mi rimanda sempre a mina, alla mina contemporanea, che con modalità musicali additive fa convergere le sue “canzonette” a materiale di ricerca e di approfondimento stilistico del suo modo di fare musica. Ho amato mina da sempre, cresciuto con lei, ma la mina di oggi è di uno spessore e di una densità musicalmente emotiva molto differente da un’altra mina, da me conosciuta e amata. La mina di oggi apre tratti criptici, non raggiungibili subito: anche nella scelta dei titoli degli album si struttura questa percezione.Da bizzarrie pittoriche o linguistiche o dissonanti dalle copertine,come prima accadeva,si sono trasformati in nuovi modi di delineare album: adesso abbiamo Facile, Caramella, Piccolino.Titoli che falsamente alludono ad una leggerezza o ad una semplicità, anzi tutt’altro, ammiccano ad una complessità strutturale sottostante, che si svolge nel retro dell’ascolto e del riascolto. Altro che facili e semplici e leggeri! e ne esce sempre una mina,che sembra cresca in maniera sconvolgente.Gli ultimi album, talvolta, mi confondono, mi lasciano un senso di indeterminatezza per la compattezza della bellezza e per la meraviglia del cambiamento di questa voce ,che scivola, sfugge ed autonomamente raggiunge, quasi prepotentemente percorsi interni del nostro sentire, a cui non possiamo ribellarci. E allora abbasso gli occhi e continuo ad ascoltare mina.
un saluto per tutti.
Intervengo fuori tema per ritornare ad una segnalazione di Simone sull’omaggio dei Red Hot Chili Peppers nei due concerti italiani di Torino e Milano : premetto che io li conoscevo solo di nome e non ascolto questo genere di musica, ma l’interpretazione del chitarrista Josh Klinghoffer mi ha sorpreso. Dai commenti su youtube ho capito che era la prima esibizione da solista vocale , peraltro in una lingua non sua: ciò non gli ha impedito di guadagnarsi una meritata ovazione.
Al dunque: la prima sera a Torino ha pasticciato o dimenticato il testo, ma si è esibito efficacemente con fonemi inventati che avevano qualche assonanza con le parole sostituite ( per esempio : umilmente ) e ha preso male le misure con le ottave che doveva scalare strozzandosi : nel blog ha ammesso il problema ,attribuendolo ai suoi primi passi come cantante.
Il giorno dopo a Milano è stato più accorto , ha studiato meglio le parole e al momento dell’ascesa è prudentemente passato al falsetto.
Tutto questo non per sminuire la performance ma anzi per invitare all’ascolto perché in entrambi i casi ci ha messo una passione tale da sormontare qualsiasi limite vocale o linguistico e meritandosi come ho detto un’ovazione! E’ stata un’occasione per riscoprire una canzone di Mina un po’ defilata.
Questo a Torino :
http://www.youtube.com/watch?v=R4agPVsWYK0&feature=related
Questo a Milano: uno dei commenti : “Il figlio di Mina è lui!”
http://www.youtube.com/watch?v=5TWCX7vkTE0&feature=related
Il blog di Josh Klinghoffer :
http://redhotchilipeppers.com/we-are-with-you/33-io-sono-quel-che-sono
Rimane il mistero di come sia approdato a questa canzone che non è sicuramente fra i cavalli di battaglia di Mina anche se molto bella e appassionata.
30 ???????
grazie MINA.
Gentile Antonio Bianchi, Lei ha scritto l’articolo che avrei voluto scrivere io…
Trovo la sua analisi sublime che sicuramente andrebbe applicata ad altre canzoni di Mina; è proprio questa la capacità che distingue Mina dalle altre cantanti. Quando ascolto “Matrioska” per esempio, quando la Signora dice “Giusto uuuuna,dentro l’altra uuuuna etccc…” sembra quasi che le stia aprendo queste Matrioske.Questa è la sensazione che mi ha dato al primo ascolto.Grazie a Lillo per avermi anticipato nel post sopra.
Voglio far notare una casa: i testi della maggior parte delle canzoni di Mina non sono mai banali, richiedono una interpetazione e quindi uno studio prima dell’incisione definitiva molto attenta, cosa che penso la Signora Mazzini faccia sempre. :-)
http://www.youtube.com/watch?v=ZfmDTDe-FKM
Un’Augurio natalizi che MINA canta!
è per tutti Voi cari Amici Fans di MINA :pissedoff:
In primis Loris & Remo
A proposito di marchette, promozioni, celentano, ecc. interessante riflessione di aldo grasso del corriere della sera:
http://video.corriere.it/celentano-sanremo-perche-promozione/a84f7020-2650-11e1-97ba-d937a4e61a87
Mamma mia! ma come fai a non rimanere incantato nel leggere una tale recensione! E’ “schifosamente” bravo il nostro Antonio! Del resto siamo abituati al suo scritto; cosa vuoi aggiungere di più ad una disaMina del genere, e questo è solo un assaggio…pienamente in accordo con Lillo, riesce ad esprimere meglio di tutti quello che ognuno di noi vorrebbe dire; come sempre, dopo aver guardato tutte le varie foto della nuova fanzina, il primo articolo che leggo è quello del “super Bianchi” e anche questa volta sarà così.
Rispondo ad Al_fi(e). Ottima idea, sottoscrivo!
Mi inchino, ancora una volta, alla scrittura di Antonio Bianchi il quale, anche con poche pennellate, riesce sempre e con rara precisione a definire e impreziosire il mosaico musicale(senza fine) di Mina. Chapeau, Antonio!
…Come sempre rimango rapito ed ammirato dalla capacità di Antonio di centrare il punto del discorso: “compagna di viaggio” è una delle punte di diamante di un disco che rappresenta davvero la miglior Mina degli ultimi dieci anni. Ho molti amici che non ascoltavano più Mina da molto tempo, ma che si sono meravigliati dalla bellezza e la freschezza di questo disco. Se posso permettermi un’osservazione riguardo alla bella e criticata (come scelta di singolo promozionale) “ainda ben”, dopo lunghi ascolti ho capito cosa le manca per essere un successo radiofonico: una ritmica più “presente”, ballabile. Sarebbe perfetta per le imminenti feste. A chi bisogna inoltrare la richiesta di un remix natalizio? vogliamo fare una petizione con raccolta di firme? ;-)
Al_Fi(e)
Mi piace,
cara Pina il tuo messaggio,
Antonio Bianchi ..io l’ho conosciuto merità un OSCAR
per le sue: ANATOMIA DI UNA VOCE
io le ho raccolte tutte da formare un libro
la mia e una proposta, spero che ci legge.
http://www.youtube.com/watch?v=U_PZIdB0R2k
ascoltiamo la nostra MINA. :inlove: .con piacere che canta la song:
COMPAGNA DI VIAGGIO
Grazie MINA
per le forti EMOZIONI che ci dai.
Buondì blog :-) Che belle parole COMPAGNA DI VIAGGIO è una delle più belle canzoni di nostra Sig.ra….una di quelle canzoni da dedicare ai compagni di viaggio che hanno raggiunto il cielo troppo presto…ascoltiamola:
Sono seduta accanto a te
anche se adesso non mi vedi
con il mio sguardo che non c’è
osservo il gioco dei pedali sotto i piedi
e sono fatta d’aria
la stessa che tu respiri leggera
sono accanto a te, con te
sono la tua passeggera
Io sto viaggiando accanto a te
qualunque cosa io ti dica
con la mia voce che non c’è
sono la tua migliore amica
e sono fatta d’aria
quella che muove la nebbia in brughiera
Sono accanto a te, con te
son la tua passeggera
Quante lune sui campi, quanti inverni ed estati
quante lucciole accese, quanti nomi scordati
quanto sole sul mare, quanti estati ed inverni
da riempirsene gli occhi, da riempirci i quaderni
quante cose saranno, quante cose son state
e non sono bastate, e non sono bastate
e non sono bastate
Sto camminando accanto a te
e sono dentro al tuo pensiero
per quanta strada adesso c’è
può camminarci il mondo intero
sono fatta d’aria
quella che muta un bisbiglio in preghiera
Sono accanto a te, con te
son la tua passeggera.
Eh, si. Stavolta… ancora di più. Ciò che di lei, da sempre, ci ha toccato. Ancora vocali e sillabe, e suoni e note, modulazioni… dalla gola, dalla mente, dal petto, dal cuore… che sottolineano, accarezzano, irrompono, decidono momenti che solo con le espressioni della sua Voce, del suo canto, possono delinearsi, divenire ben chiari e definiti. E grazie ad Antonio Bianchi per aver così limpidamente e fortemente raccontato di queste incisive accentuazioni della sempre più sorprendente Mina di “Piccolino”.
Sono estasiato dal “muovere plasticamente l’estetica del significante”! :inlove:
Una delle cose che mi ha colpito di Piccolino è stata la MINA dicitrice. Antonio Bianchi riesce benissimo a esprimere con le parole le nostre sensazioni e impressioni che l’ascolto di Piccolino trasmette. La pronuncia di Mina è stata la prima cosa che mi ha colpito, una peculiarità di questo bellissimo disco! Penso a MATRIOSKA, ad esempio: giuuuuuusto, uuuuuna, uuuuuuna…. e ai vocalizzi di Armoniche Convergenze eccetera eccetera. Bravo Antonio!
COMPAGNA DI VIAGGIO sicuramente una delle trenta più belle canzoni di MINA di tutti i tempi …