Mina Fan Club

Massimiliano Pani al Festival? La prima edizione  che lo vide professionalmente coinvolto fu quella del 1984 della cui sigla iniziale cantata da Mina – la favolosa Rose su rose – era tra gli autori. Sei anni dopo, salì sul podio dell’Ariston per dirigere il gruppo PDU dei Proxima nel delizioso brano rétro – purtroppo snobbato dalle giurie – Oh dolce amor. Nel 2009 tornò in Riviera nelle vesti di produttore della mamma in occasione del lancio sanremese – non privo di polemiche – dell’album Sulla tua bocca lo dirò. E quest’anno, a sorpresa, Carlo Conti l’ha voluto tra i giurati di qualità che nelle ultime due serate della kermesse – venerdì e sabato – esprimeranno i loro giudizi sulle le canzoni in gara: scelta sacrosanta, vista l’unanime stima che Max si è guadagnato nel mondo musicale italiano nei suoi ormai quasi quarant’anni di attività da Sensazioni e Il vento in poi. Ma il suo non è l’unico nome di punta del team mazziniano presente al Festival: a dirigere l’orchestra della canzone presentata da Arisa è, infatti, il bravissimo Nicolò Fragile che avremo il piacere di ritrovare tra gli arrangiatori del prossimo album della Tigre. Quanto a Mina, che il suo amato-odiato Sanremo l’avrà come sempre visto comodamente dal divano di casa (dio, come ci mancano i suoi commenti a caldo sulle pagine della Stampa e di Vanity…), è stata ancora una volta la grande assente più citata e evocata di questi giorni: due fedelissimi della Riviera come Tony Renis e Cristiano Malgioglio hanno confessato al nostro Mauro Coruzzi, anche lui da quelle parti nelle vesti di inviato speciale de La vita in diretta e di Radio RTL, di voler scrivere insieme per lei una nuova canzone, mentre per Giovanni Caccamo – puledro di razza della scuderia Sugar – quello di vedere entrare un proprio pezzo nel repertorio della Mazzini rimane “il sogno più grande”.

(Nella foto: Massimiliano firma autografi per i fans a Sanremo ’90)

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