Mina Fan Club

di Osvaldo Micciché 

Caro Loris, il nostro comune amico Nino Romano ci ha purtroppo lasciati per sempre, verso le 22:10 del 13 novembre scorso, per un arresto cardiaco. Aveva appena terminato il testo di una sua nuova canzone e  si era da poco disteso a letto, seguito costantemente dalla sua adorabile moglie Rosanna Rossi, pubblicista caporedattrice di un noto periodico. Nino aveva 87 anni. Suo “amico per la pelle” è stato Carlo Alberto Rossi.
Mi chiedeva spesso di te e ti lodava come pubblicista per le tue innumerevoli importanti e iniziative esatte su Mina: ti riteneva un faro  indispensabile nel settore.
Ci si incontrava spessissimo anche per ascoltare i Grandi del jazz americano con gli amici Grandi del Jazz from Italy, Renato Sellani, Franco Cerri, Bruno De Filippi, Mario Rusca, Gino Mescoli,  Tullio De Piscopo, Enrico Intra, Danilo Rea, Guido Manusardi, Enrico Rava, Giorgio Gaslini, etc.
Per Mina, oltre a firmare per circa 7 anni i testi del programma radiofonico Incontri musicali del mio tipo, aveva composto i versi di Quatt’ore ‘e tiempo (Aria di chiesa di Alessandro Stradella) insieme a Ettore Lombardi, arrangiata da Oscar Rocchi, nell’album Kyrie del 1980. Ricordo che fu espressamente Mina a chiedergli di scriverlo in napoletano.
Sua anche Ma ci pensi, su musica di Federico Monti Arduini, nell’album Attila (1979). A Mina, inoltre, aveva anche dedicato i libri biografici Storia di un mito e Mito e Mistero, entrambi editi da Rizzoli.

(Nella foto, Nino Romano fotografato tra Memo Remigi, Betty Curtis e Barbara D’Urso in occasione del Premio Stramilano del 1979)

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2 risposte

  1. Ho sempre amato tantissimo “Ma ci pensi”, perla di un album perfetto a partire dal titolo e dalla copertina, collocata dopo la follia di “Tiger bay”…
    L’invito a mandare via il taxi e a non sprecare quella luna lassù…
    Chi non ci ha mai pensato?