Mina Fan Club

“Mina deve duettare solo con i numeri 1”, “Ancora duetti? No, grazie, ha già dato”, “Lasciamola cantare con chi le pare”: è bastato che un nostro post – uno di quelli che ci divertiamo a scrivere per puro cazzeggio nei periodi in cui siamo a corto di news più sostanziose – azzardasse l’eventualità di una collaborazione di Mina con una sua giovane epigona reduce dalla ribalte sanremesi, e la nostra community si è subito scatenata con la consueta… ehm… unanimità di opinioni. Siamo proprio noi fans, troppo spesso, a rinchiudere il nostro idolo in una sorta di torre d’avorio, dimenticandoci che uno dei grandi elementi di forza di Mina, in tutta la sua straordinaria carriera, è stato quello di aver sempre abbracciato il mondo della musica a 360 gradi, cantando tutto il cantabile esistente – da Serafino campanaro a Dulcis Christe, da Mino Reitano a Gershwin – senza preclusioni snobistiche, e condividendo con pari questione di feeling il microfono sia con i partners canori più illustri e togati che con i duettanti più sprovveduti e inesperti. “La musica non ha sottobosco – ha risposto Mina in uno degli ultimi numeri di Vanity a una giovane e sconosciuta cantante, sua imitatrice “dopolavorista” che le aveva mandato un saluto “dal sottobosco della musica”- ha un bosco enorme, profumato dove tutti noi viviamo con i nostri sogni, con la nostra passione, con le nostre smanie, con i nostri errori, con le nostre delusioni. La musica è la nostra salvezza, carissima sosia”. Un illuminante e tenerissimo aneddoto a tale riguardo l’aveva raccontato, tempo fa, Benedetta in un’intervista televisiva: un giorno, lei e la sua mamma erano a spasso per Lugano quando, all’angolo di una via, si imbatterono in un giovane musicista di strada alle prese con una canzone di James Taylor strimpellata alla chitarra. L’intonazione del ragazzo – ricorda Benedetta – era tutt’altro che impeccabile, ma Mina rimase ad ascoltarlo in silenzio fino all’ultima nota del brano, per poi porgergli rispettosamente una banconota come giusto cachet. Dopodiché, riprendendo il cammino sottobraccio alla figlia – che faticava a comprendere la ragione di tanta benevolenza nei confronti di un performer così modesto – Mina sussurrò con umiltà disarmante: “E’ un collega…”. 

Autore:

65 risposte

  1. La morte di Lucia Mannucci è per me un immenso dolore anche dal punto di vista umano.
    Ho avuto la fortuna di conoscere lei e Virgilio Savona, di essere accolto nella loro casa piena di musica e poesia, di guadagnare sia pur immeritatamente la loro stima e simpatia, di poter accedere all’archivio del maestro Savona e avvalermi della sua generosità per completare un piccolo lavoro sulle canzoni per bambini.
    In quella ormai lontana occasione Lucia e Virgilio, come benevolmente desideravano essere chiamati, mi offrirono non solo la loro disponibilità materiale, ma mi regalarono quanto di più non osassi sperare: il loro affetto.
    L’ultima volta che ebbi modo di fare visita a Lucia commentammo l’omaggio che lucio dalla aveva rivolto ai Cetra incidendo un loro pezzo d’epoca.
    Oggi mi piace ricordare Lucia e i suoi tre uomini del quartetto, nuovamente insieme a cantare nel blu.

  2. E’ morta la straordinaria Lucia Mannucci, splendida voce femminile del Quartetto cetra e grande amore musicale di Mina
    ciao Lucia
    Al_Fi(e)

  3. Caro Mario,
    ti faccio la mia Standy-ovation
    è preziosa perchè “rara” ha! ha!
    per tuo MAGNIFICAT :rotfl: messaggio
    con uun bàsìnn Milànèss speciale della
    Piera
    nazionale

  4. TA- RA – TA – TA

    L’Ente Morale, sovvenzionato dal gioco dell’Iper-Enalotto , si occupava della salute pubblica dei cittadini . La pubblicità , facendo leva su queste nobili finalità , invitava tutti al gioco e alle scommesse . Giocavano tutti e nessuno partecipava più agli scioperi generali , che , di fatto , si erano estinti .
    Il ragioniere Mario Fumini vedeva ogni mese andare in fumo la sua misera pensione , ben lontana dal traguardo che gli era stato promesso , tanto che non aveva neanche i soldi per comprarsi il suo umile pacchettino di Nazionali , il cui costo era aumentato ipertroficamente .
    Il Comitato di Salute Pubblica si occupava generosamente della sua salute , come della salute di tutti i sudditi dello Staterello . Il fumo era vietato ovunque .
    Al famoso giornalista Enzo Fumagli , per via del cognome , era stata sospesa persino la trasmissione ‘ Il fattaccio ‘ , almeno sino a quando egli non avesse fatto ricorso al più rassicurante e gastronomico pseudonimo di Enzo Formaggi , o , meglio ancora , a quello più servile e giullaresco di Ciccio Formaggio .
    Non si poteva fumare nei luoghi pubblici e neanche negli spazi pubblici all’aperto e , visto che , ormai , la proprietà privata era stata espropriata da un avido potere , in pratica, per fumare si doveva esclusivamente accedere nei lussuosi fumoir delle sale da gioco , dove i poveri polli mandavano tutto in fumo . Ma Fumini , purtroppo , non aveva abbastanza denaro per l’ingresso . Lo Stato–Balia si occupava premuroso della sua salute , non facendolo fumare , anche se poi non gli permetteva di comprarsi le costose medicine per il suo diabete , medicine che lui doveva invece pagarsi per intero . Che importanza poteva avere ! Lui si curava digiunando . Ogni tanto sorrideva , ricordandosi dei tempi felici quando , tanti anni prima , la sua donna , un vero schianto , gli dichiarava che lo amava per il fumo blu che usciva continuamente dalle sue narici . Avevano una canzone che li univa . La cantava Mina , ma ormai anche questa canzone era stata proibita , come erano stati proibiti i film di Humphrey Bogart o di Marlene Dietrich , nei quali si vedevano questi famosi divi fumare in un beato bianco e nero .
    Ormai era proibito anche accendere il camino , perché faceva fumo ed era vietato persino arrostire la carne sul barbecue . Solo i ricchi , nelle loro lussuosissime dimore , si potevano permettere i costosissimi aspirafumo costruiti dalla ditta della quale era proprietario il Capo del Governo , il Cavalier Benfumoni , pubblicizzati dalla televisione di cui era proprietario lo stesso e descritti nelle patinate riviste di arredamento delle quali non ci domandate , per favore , chi fosse il proprietario , perché vi dovremmo rispondere , noi che odiamo tutto quello che è noiosamente monotono , con lo stesso noiosissimo , identico e onnipotente nome : Benfumoni .
    Il ragioniere Fumini , a costo di essere perseguitato e mandato in prigione in Argentina , tuttavia , non poteva non divulgare un’inquietante notizia che lo aveva privato , a ottant’anni , lui , lettore accanito , che divorava i libri come le sigarette , di un libro molto caro.
    Sebbene il capo del Governo si confessasse Italiano Vero , era stata , di fatto , proibita la pubblicazione de ‘ Le confessioni di un italiano ‘ , solo perché in questo innocuo libro si parlava di un certo brigante chiamato Spaccafumo , il cui nome dalla censura veniva , assurdamente , ritenuto allusivo e minaccioso .
    Il nostro eroico vecchietto doveva , comunque , ringraziare tantissimo il Cavaliere se era arrivato ai cent’anni di vita . Dieci anni prima era stato costretto definitivamente a non fumare più . Lui , che aveva consumato nei suoi primi novant’anni circa un milione di sigarette .
    Ora invece , triste e solo , ricordava , con struggimento, un vecchio film , ormai proibito , nel quale un condannato a morte chiedeva la sua ultima sigaretta .

  5. Buongiorno amici :-) Vi auguro una giornata tutta blu con TARATATA:

    Con me tu puoi
    Fumare la tua pipa quando vuoi
    Perché mi piaci molto di più
    E sei così romantico

    Fumo blu, fumo blu
    Una nuvola e dentro tu
    E poi, e poi
    se un uomo sa di fumo
    Ma sì, ma sì,
    è veramente un uomo
    E ti amerò finché vorrai
    proprio perché sei così

    Ta ra ta ta ta ta – ta ra ra ta ta
    Un uomo (è un uomo)
    Quando sa (di fumo)
    ra ta ta
    Un uomo (è un uomo)
    Quando sa (di fumo)
    E un bacio vale dieci dato da te

    Lo so non sei
    un divo né un artista né l’eroe del West
    Ma quando fumi c’è in te un che
    di irresistibile

    Fumo blu, fumo blu
    Una nuvola e dentro tu
    E poi e poi
    se un uomo sa di fumo
    Ma sì ma sì
    è veramente un uomo
    E io t’amerò finché vorrai
    proprio perché sei così

    Ta ra ta ta ta ta – ta ra ra ta ta
    Un uomo (è un uomo)
    Quando sa (di fumo)
    ra ta ta
    Un uomo (è un uomo)
    Quando sa (di fumo)
    E un bacio vale dieci dato da te

  6. Buongiornissimo amici :laugh:
    Oggi si comincia con un brano delizioso tratto da SALOME’……BOY:

    Boy,
    quante mani hai
    Boy
    quando te ne andrai
    sento
    che mi mancherai
    Boy
    per sempre ti vorrei.
    Tu mi regali la vita
    vita dolce e cantata,
    accarezzami un pò
    fammi sentire stasera
    come la primavera,
    torna presto se tu
    mi togli il fiato più piano
    lentamente darò
    tutto quello che ho.
    Boy
    è sempre più vicino
    questo cielo sopra noi.
    Boy
    bella l’incoscienza,
    io non so stare senza,
    Boy.
    prendi quel che vuoi,
    Boy
    ancora un poco stai,
    bello
    toccarti come un fiore
    Boy
    mi porti un pò d’amore.
    Tu mi regali la vita,
    muovi ancora le dita
    c he così sognerò.
    e questa luna di Marzo
    che credevo perduta
    ancora la stringerò
    c’è nuova vita sui polsi
    sulle braccia, sui fianchi
    a innamorarsi così.
    Boy
    è sempre più vicino
    questo cielo sopra noi.
    Boy
    bella l’incoscienza
    io non so stare senza,
    Boy

  7. Hai detto bene: “FANNO”, non “SONO” contriti! E la cosa si percepisce tanto da essere tragicomica.

  8. Buon lunedi amici…..come non ricordare LUCIO DALLA in questa giornata ascoltando quella musica spettacolare scritta da lui e cantata da nostra Sig.ra SENTIMENTALE:

    Sentimentale
    come sei,
    di sognare non smetti mai,
    quasi, quasi,
    ti seguirei.
    Se
    chiedo un bacio
    me lo dai
    ma nel mare degli occhi tuoi
    quasi quasi
    mi perdo sai.
    Dicono gli occhi tuoi
    tutto il bene che mi vuoi,
    e resta come sei
    non cambiare mai
    quel sorriso.
    È questo amore poesia
    più del sole riscalda sai
    e se vuoi non tramonta mai.
    Sentimentale come sei
    quasi quasi
    ti seguirei,
    i tuoi sogni
    sono anche i miei.
    Dicono gli occhi tuoi
    tutto il bene che mi vuoi,
    e resta come sei
    non cambiare mai
    quel sorriso.
    Sentimentale come sei,
    sentimentale.

  9. Di ritorno dall’himalaya, trovo la nuova fanzina e la scomparsa di Lucio Dalla.
    Il tempo e la sua vita e’ imprevedibile e contraddittorio, e le emozioni pertanto si intrecciano con grumi ed espansioni. Dalla, pensare che non e’ piu’, mi confonde: una storia che si e’ conclusa, un destino, che si e’ svolto ormai per intero, una morte, che suggella l’ineluttabile. Adesso dove sei Lucio? E il tuo pensiero artistico e la tua intuizione poetica dove vagheranno? Afferrarla non sara’ semplice , ripercorrerla, invece, sara’ lineare. La musica, le immagini restano, sono patrimonio di tutti, benessere dei golosi, certezze per i cultori.
    Era brutto eppure mi piaceva, ero alternativo negli anni ’70 con lui, poi arriva la grande diffusione con le grandi canzoni degli anni ’80 e poi arriva CARUSO e ,mio Dio, si apre il romanzo breve in musica, la carica letteraria che si svolge sulle note, lo spaccato antico napoletano, che trafigge il sentire nuovo.
    Caruso, nella sua celebrazione non celebrativa ma solo emotiva, e’ uno struggente traguardo di perfezione, che la musica popolare puo’ dare. Anche Lei l’ha ripresa, ma non l’ha conclusa: in una splendido gesto di umilta’ la restituisce a lui, come pochissime volte ha fatto con canzoni di altri.
    Lui punta sulla struggenza e sulla solitudine del mare nel cuore, Lei con canto agile trasporta in alto un amore ed un dolore raccontato. Lui si chiude preziosamente nella chiusa stanza del dolore, Lei spalanca finestre e proietta in alto la grandezza delle aperture del cuore. Lui , in chiusura, si avvolge nel dolore della perdita, Lei imprime rabbia alla malignita’ di un destino e si lascia infine allagare in una cascata rock.
    Eccolo Caruso!
    Dalla procede in musica : i suoi incontri producono altre tappe miliari collettive, Lei, orafa di preziosita’, cesella gioielli da collezione privata, che nasconde tra solchi invisibili, Lui si arricchisce del mezzo mediatico, Lei riempie tutto con la sua assenza, e poi si incontrano in una Tosca con il suo Amore disperato: bella canzone , anche se con musica troppo ridondante, anche se con testo non assoluto, eppure, a mio parere, non suggellanti due enormita’.
    Mina e Dalla, incontri mancati, duetti insoluti, riletture forse non volute, ma due affinita’ silenziose.
    Dalla chissa’ cosa fara’ da adesso , che e’ cambiato il suo essere!
    Non ho ancora letto la fanzina, solo sfogliata e , come al solito, oltre a scatti che non conoscevo, rilevo sempre l’eleganza discreta ma ammaliante dei suoi autori. Un saluto per tutti.

  10. non ne parlano perché non conoscono l’opera e perché non esiste un video da sciorinare mentre grandi esperti come Giletti fanno i contriti per la perdita subita

  11. ….hai ragione, Piera, non ne parlano….ho seguito diversi servizi in Tv, ma del duetto con Mina….niente….mi sono posto anch’io il quesito: Perchè? E’ un duetto eccezionale, una gara di virtuosismi, un crescendo di voci stupende….boh! Grazie del tuo affetto…..bacioni….

  12. Caro Riccardo.
    CAPISCO..la tua EMOZIONE..ti sono vicina con la MENTE
    Ti abbraccio con affetto vero
    Piera

  13. SI’ Vorra’ dire qual cosa..ma non ne parlano in Tv
    fanno solo vedere il duetto con Pavarotti e i soliti..ma del duetto con MINA..io non l’ho sentuito.

  14. Ti ringrazio, Piera.
    E mi sento di dire che sicuramente è grazie a chi ci motiva, se riusciamo a scrivere qualcosa che può emozionare. E allora, stavolta, e ancora una volta, grazie a Lucio.

  15. Non so quale pezzo di Lucio Dalla mi piaccia di più, è difficile dirlo, comunque non posso dimenticare quello che si è sentito dire sul duetto con Mina.
    Sembra cioè che contrariamente alle sue abitudini Mina si sia spostata per andare a Bologna ad incidere insieme a Lucio questo pezzo: nemmeno con Fabrizio De Andrè fece altrettanto per il duetto del settembre 97. Vorrà pure significare qualcosa.. no?
    ciao a tutti

  16. Ciao Piera, anzitutto grazie per la tua cordialità….posso rispondere con un ”bacettu” salentino? Mi hai fatto pensare che…si…probabilmente la Signora ci legge….la sola idea che possa ”leggermi” mi dà i brividi….sto cercando di riprendermi dalla scomparsa di Lucio….ieri, appena sentita la notizia al Tg, mi sono messo a piangere…a mio figlio (di 11 anni) che, esterrefatto, mi chiedeva perchè, ho risposto : ”ho perso un amico!”….in realtà è proprio questo che lui era per noi…pur non avendolo mai conosciuto…ma era tanta parte della nostra giovinezza….come gli amici, appunto…..chissà perchè i grandi artisti ci sembrano immortali…vivono in un’altra dimensione….e che siano immortali è vero….lo diventano con la loro arte….perdere Lui significa perdere un pezzo della nostra vita….un altro ancora….grazie Piera…..

  17. Cara Pina,
    mi piace il tuo messaggio,su Lucio.. posso fare copia incolla
    lo trovo speciale
    Piera

  18. QUALE TRISTEZZA, LUCIO
    Negli anni 70 ero un ragazzo che ascoltava Mina e i cantautori.
    Il primo nelle mie preferenze era Lucio Dalla, molto più su dell’altro Lucio e alla pari di Fabrizio.
    Di Dalla amavo soprattutto il suo modo di cantare, prima ancora che le sue canzoni.
    Il suo scat jazzistico, la sua capacità di inventare suoni.
    Anche come suonava il sax era straordinario, caldo e tagliente.
    L’ho amato particolarmente nei dischi scritti con il poeta Roberto Roversi, “Il giorno aveva 5 teste”, “Anidride solforosa” “Automobili” che accomunavo come intensità musicale e forza poetica a “Non al denaro…” e “Storie di un impiegato” di De Andrè.
    Poi è arrivata la grande ondata di “Com’è profondo il mare”: quante suggestioni e quanta grazia ho trovato in “Disperato erotico stomp”!
    E via via tutte le canzoni e i dischi che sono seguiti, sempre sganciati da ogni moda e da ogni retorica.
    Passava indisturbato dal jazz al pop al melodramma, ma dava ad ogni genere il suo timbro unico e inimitabile. In questo lo ritrovo molto simile alla nostra Mina.
    E tutte le strade musicali portano a Mina.
    Aveva scritto “Sentimentale” per il disco della scimmia, e quella canzone è fra le perle nascoste in quei solchi, Mina ha ripreso “Caruso” e si sono infine incontrati nel duetto “Amore disperato”.
    (Mi viene anche in mente la spiritosa citazione che Lucio fa di Mina nella canzone “Angeli”, scritta per Bruno Lauzi)
    Sarebbe un sogno che adesso Lei lo omaggiasse con un’interpretazione.
    La Mina degli ultimi dischi, quella che canta “Questa canzone” potrebbe calarsi superbamente in un brano da pelle d’oca come “Tu parlavi una lingua meravigliosa”, anche se mi farebbe impazzire una versione mazziniana di “Stella di mare”.

    Quando se ne va uno come Lucio, che ha accompagnato la nostra vita, davvero ci sentiamo in uno stato d’animo indecifrabile, poveri e soli, con un tesoro di sensazioni racchiuse nel cuore che fatichiamo a esprimere.
    Forse la cosa migliore è lasciare che la musica entri in noi come una medicina dell’animo.

  19. Ancora non riesco a crederci, Lucio… Ma non finisce qui…
    E poi… rimarrà per sempre il segno della tua genialità, l’originalità, la modernità.
    Grazie anche per “Sentimentale”, e per averci lasciato un altro momento sublime di grande arte nell’incontro musicale di “Amore disperato” con la nostra Signora della Musica e grazie per quella… “Piazza grande” di tutto il tuo patrimonio artistico che resterà indimenticabile.

  20. Anch’io voglio dedicare un pensiero ad un professionista come pochi ce n’erano in Italia, umile e sempre pronto a dispensare consigli ai giovani che gli si avvicinavano.

    Arrivederci, Lucio.

  21. Come dire, si… sentiva, caro Loris :( . E adesso? Quale brand si aggiudicherà quel prodigio che è la voce della signora?!?

  22. ciao Lucio, la tua scomparsa mi ha sconvolto. ricordo come fosse ieri, quando ci siamo conosciuti in un lontanissimo febbraio del 66. la forza che mi hai dato , i consigli che mi hai suggerito per continuare a fare musica e la tua meraviglia e incredulità nell’apprendere che avevo comprato uno dei tuoi primi dischi, “l’ora di piangere”che conservo ancora gelosamente e a cui sono legato emotivamente. oggi te lo voglio dedicare.un abbraccio ad un grande amico

  23. Grande perdita ,Un’altro grande ARTISTA che ci lascia.
    Reputo la sua musica alla stregua dei grandi AUTORI CLASSICI .
    Manchera’ tanto la sua ironia.
    Le poche volte che la signora si e’ accostata al suo repertorio
    sono state faville.
    Continuo a riternere ora piu’ che mai il duetto della Tosca
    insieme al duetto della Canzone di Marinella una tra le piu alte punte raggiunte dalla nostra .
    Ciao Lucio sei un grande.
    Romeo

  24. Ho appena appreso la notizia della morte di Lucio Dalla… sto ascoltando “sentimentale” da “mina” del 1972, e penso che sia una canzone di una bellezza e malinconia difficilmente ripetibili. Ciao Lucio
    Al–Fi(e)

  25. Carissimi
    Sono imperdonabilmente in ritardo, ma volevo comunque aggiungere i miei commenti ai moltissimi giunti per l’ultimo, splendido, numero della fanzine:
    Della cover avevamo già parlato quando fu mostrata in anteprima sul blog: bellissima, elegante e misteriosa.
    Tra gli articoli ribadisco la mia fascinazione per le minuziose disamine di Antonio, stavolta su un tema più originale e “di nicchia” del solito, interessantissimo.
    L’immancabile e prezioso sezionamento dell’album, che a me serve sempre da “guida turistica” per le piccole briciole a cui non avevo badato nei (mai così tanti, negli ultimi anni) precedenti ascolti, è un appuntamento a cui non saprei rinunciare, quasi al pari della stessa uscita del disco…
    Le interviste: tra tutte mi è rimasta nel cuore quella a Maurizio Fabrizio, che reputo un genio assoluto del nostro panorama musicale, soprattutto per le sue meravigliose collaborazioni con Mimì, Angelo Branduardi, Rossana Casale e Renato zero (ordine meramente cronologico di collaborazione) e per le (troppo) poche collaborazioni con la Signora, di cui “l’uomo dell’autunno” è uno sfolgorante diamante.
    E infine il precisissimo e documentatissimo articolo di Fernando Fratarcangeli, che come al solito mi crea non pochi problemi di bruciore di stomaco nel constatare quante perle ancora mancano alla mia collana… :-D
    Dimenticavo la splendida nuova tessera… Remo è un genio!
    Credo farò un pannello con tutte quelle che possiedo: magari da appendere all’ingresso con sotto scritto: “Minofilo d.o.c.” :-D
    Grazie, davvero. Certe letture valgono più di una vacanza ai caraibi… :-)
    Un abbraccio e un saluto
    Al_Fi(e)

  26. SCETTICO BLU

    Dopo averci fatto… Volare per due anni decantando la gioia di stare insieme davanti ad un buon piatto di pasta, dalla fine di febbraio – come molti di voi lupi del web avranno già avuto modo di leggere – Mina ha purtroppo ceduto il testimone come Voce degli spot Barilla alla giovanissima Jessica Brando, sempre sulle note di NEL BLU DIPINTO DI BLU.

  27. Bonjour amici :laugh: Ieri sera riascoltavo quello che per me rimane uno dei capolavori di Mina a 33giri ovvero 5043 e quando ascolto questa canzone provo la stessa emozione provata al primo ascolto ormai tantissimi anni fa….VORREI AVERTI NONOSTANTE TUTTO:

    LA CHIAVE GIRA NELLA SERRATURA
    POI C’E’ LO SCATTO DELL’INTERRUTTORE
    DAL LETTO IO TI SEGUO COL PENSIERO
    E SO GIA’ TUTTO QUEL CHE STAI PER FARE…

    TU BUTTERAI LA GIACCA SU UNA SEDIA
    TI SDRAIERAI VESTITO SUL DIVANO
    ACCENDERAI LA RADIO E PIANO PIANO
    RIEMPIRAI LA CASA COL TUO FUMO…

    MA IO NON LO SO CHE UOMO SEI
    E NON CAPISCO COME FAI
    A RITORNAR DA ME
    SE NON MI VUOI
    PERCHE’ INTANTO CHE CI SEI NON STAI CON LEI
    SI PRENDA PURE ANCHE I DIFETTI TUOI
    E’ TROPPO COMODO FARE COSI’…

    TRA POCO SPEGNI TUTTO E VIENI A LETTO
    NON GUARDI SE CI SONO E TI ADDORMENTI
    LA FACCIA AFFONDATA NEL CUSCINO
    E CON UN BRACCIO SFIORI IL COMODINO…

    TI PASSO LE MIE DITA FRA I CAPELLI
    POI SCENDO PIANO FINO ALLE TUE SPALLE
    IO SONO PAZZA CHE STO QUI A SOFFRIRE
    E TU RIENTRI SOLO PER DORMIRE…

    ……………………………………………..

    MA LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE
    PER QUESTO OGNI NOTTE IO TI ASPETTO
    SCOMPAIONO LE OMBRE SUL SOFFITTO
    VORREI AVERTI NONOSTANTE TUTTO…

  28. Caro Riccardo,
    in primis dammi pure del tu..mi sento piu’ vicina a te..
    grazie di condividere
    lo stesso mio pensiero..per il duetto “speciale” con M.Ranieri
    MINA :inlove: ci leggerà qui vedra’ che siamo..piu’di un FANS a richiedere questo duetto MAGNIFICAT
    Ricambio i cordiali saluti con un bàsìnn mìlànèss speciale della Piera
    nazionale

  29. Gentile Sig.a Piera, ha ragione! Penso sarebbe un duetto strepitoso! Una ”gara” di voci, un turbinio di emozioni, un ”rimescolamento” dei sensi……lei l’ha proposto….chissà…..saluti cordiali

  30. Che grande fortuna è essere fan di Mina, che, nonostante tutto, ci è più vicina che mai!

  31. Io SOGNO..un duetto con M.Ranieri,
    che cantano l’ISTRIONE
    ho anche scritto a MINA :-*
    questa mia eichiesta
    Piera
    lo spera

  32. Mamma che botta questo post; l’ho letto prima, come news, che arrivano sulla mia posta elettronica e sono rimasto un attimo chiuso nei miei pensieri…ho accusato il colpo! Siamo proprio “incontentabili” o “rompiballe”! Effettivamente Lei non finisce mai di stupirci; forse oggi della sua voce sappiamo quasi già tutto…ma lo stupore più grande è scoprire sempre di più quale grande donna Lei è. Oggi posso dire con certezza che all’innamoramento della voce, sta sempre più prendendo spazio in me, il grande rispetto che merita questa grande donna. Che lezione di vita! Ma c’era d’aspettarselo da una mezza pazza squinternata borghese di 18 anni che avrebbe fatto questa riuscita? La sig. Regina disse che le sarebbe passato…ecc.ecc…guardate cosa è venuto fuori da quella capa scapigliata! Ma come si fà a non amare una persona così.
    A volte fantastico e dico a me stesso: se avessi la possibilità di trascorrere qualche ora con Lei, forse non le chiederei di cantare..forse le chiederei di parlarmi di quanto sia stata ricca la sua vita, chissà quanta esperinza, quanti insegnamenti…resterei lì incantato ad ascoltarLa.

  33. Lasciamola cantare con chi le pare…………e come Le pare aggiungerei io. Se MINA avesse ascoltato i miei desideri in questioni di canzoni non avremmo neanche un centesimo di quello che abbiamo……………..e da quanto leggo qui ogni tanto sarebbe stata la stessa cosa se avesse ascoltato molti di voi……………… quindi grazie Loris per questo post……………… e lasciamola cantare. grazie MINA.

  34. Avevo sentito Benedetta raccontare questo episodio e me la immagino la Signora passeggiare per Lugano in una fredda giornata sotto le feste di Natale..Mina è grande anche in queste cose,è grande anche quando non canta,ed è grande il suo rispetto per i suoi colleghi più o meno illustri che tanto dovrebbero imparare da lei e non solo a cantare…