Mina Fan Club

In questi tempi difficili in cui si addensano nuvole nere persino sulle sorti dei più grandi quotidiani e in cui anche una storica testata come Musica & Dischi si rassegna ad abbandonare l’edizione cartacea per limitarsi alla diffusione online, è un vero miracolo che la rivista del Mina Fan Club riesca non solo a sopravvivere, ma anche a permettersi – con un pizzico di incoscienza – una veste grafica sempre più patinata e lussuosa. Sebbene al completamento del nuovo numero 70 manchino ancora alcuni articoli che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni, siamo comunque già in grado di anticiparvene i i titoli più importanti del ricco sommario:

L’uomo-ombra dei comunicati stampa dei dischi di Mina racconta…  E’ proprio così, son io che scrivo di Franco Zanetti

Mina, il miracolo di una Voce senza tempo Settanta suonati. E cantati. di Rina Gagliardi

Dietro le quinte dell’ultima Mina con Massimiliano Pani Sapeste come è Facile di Loris Biazzetti

Eccitanti conflitti confusi… e altre storie  Sotto questo cielo solo tu resisti di Andrea Mingardi

Axel Pani e Mattia Gysi, minimalisti eccellenti tra rock e melodia Le piccole cose di ottimo gusto

Non c’è Cristiano senza Malgioglio L’anima e la carne Intervista di Loris Biazzetti

La mia Vita Loca di Franco Serafini

Le combinazioni avventurose di Corrado Castellari   Mittente io…

Domenica, benedetta Domenica di Gherardo Gentili

Boosta… con sorpresa Dopo Mina prendo il volo Intervista a Davide Dileo di L. B.

Manuel, Mina e… Benedetta: il duetto perfetto In tre è più Facile Intervista a Manuel Agnelli di L. B.

E’ il momento di Benedetta   L’altra Mazzini

Quando i pensieri diventano musica Suono come tu mi vuoi Intervista a Nicolò Fragile

2010, le sorprese continuano  Domani è un’altra Mina

Ricordo di Bruno de Filippi  Un’armonica nel cielo di Marco Castiglioni

Mina: cinque decenni in cerca d’autore  I frutti che voglio di Antonio Bianchi

Minanews Le ultime novità discografiche segnalate da Fernando Fratarcangeli

e… altre sorprese in 72 pagine splendidamente illustrate!

In spedizione a tutti gli abbonati entro il mese di febbraio

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114 risposte

  1. Vedi, caro Giuseppe, solo chi non fa nulla nella vita non cambia mai i propri programmi: il “work in progress” di una rivista consiste proprio nel rivederne continuamente i contenuti. Prima di ascoltare FACILE non mi aspettavo – lo ammetto – un nuovo disco così bello e così degno di essere approfondito in ogni suo dettaglio. Con BAU, per intenderci, me l’ero cavata con molte meno pagine… Una prima intenzione era quella di integrare il dossier di Antonio Bianchi con ritratti di vari autori in rappresentanza delle diverse ere minoiche, ma poi abbiamo ritenuto preferibile concentrarci sugli autori di QUESTO album, dedicando ad esso uno spazio mai riservato prima ad un disco di inediti. A Valentino dedicheremo un’intervista sicuramente in futuro, magari in occasione di un suo ritorno come autore per Mina. Un bacio!

  2. Si Loris…..non per essere ingordo :mrgreen: ma non si era parlato anche di un intervista a Valentino Alfano? :oops:

  3. Avete notato che non passa giorno senza senza qualche cambiamento o qualche aggiunta nel sommario del nuovo numero? Un vero e proprio aggiornamento “work in progress”…

  4. MAdame X, dopo la trasmissione verranno tutti a leggerti in bacheca….
    propongo un bel stop ai Cazzarola, adesso ci rappresenti tutti….
    ciao

  5. ma “io voglio solo te”…perchè”con te sarà diverso”, sarà “grande grande grande” come “il cielo in una stanza”, anche perchè tu”hai una briciola in più”perchè tu non sei”fragile” “ma c’è tempo” anche se so che “nessun altro mai ” sarà come te….
    oggi ti amo di più.
    Ale

  6. caro Alessandro,
    lascio il testimone di rappresentanza a MadameX..
    perchè ha piu’ PAROLE PAROLE di me QUANDO parla di MINA
    Piera :P
    ti do’ il BUONDI’ cantato da MINA

  7. Confesso che questo Facile ai primi ascolti mi aveva spiazzato, lasciato confuso. Non ero preparato né al minimalismo della copertina né a quello contenutistico. Negli anni avevo cercato di rincorrerla, avevo provato- a fatica- a starle dietro. Mai fianco a fianco. Il suo eclettismo era sempre inversamente proporzionato alla mia più tradizionale attesa. Ogni disco era storia a sé, da decontestualizzare dal resto dell’opera.
    Con Facile sembra vero il contrario. è come se improvvisamente io fossi stato catapultato troppo avanti e lei fossi rimasta leggermente indietro, nel limbo della raffinatezza, del rigore, della sana prevedibilità.
    Che fine ha fatto quella voce così gigiona, così volutamente più ricercata? In Facile la sua voce mi piace perché sembra giungere senza filtri, senza essere risucchiata da una certa strumentazione eccessivamente moderna e ridondante.
    Mina qui mi sembra cambiata, più pura, più terrena, più donna e artista stufa di suscitare stupore solo con quella vociona disponibile alla scalata delle note. Non che qui manca il virtuosismo, anzi. ma è più raffinato, Aristocratico.
    Dicevo, mi ha spiazzato. Innanzitutto per la direzione. Questa Vita loca mai e poi mai in passato avrebbe trovato una collocazione così importante, da canto di ingresso. Ma è in generale tutta la scaletta a confondere: più soffice, più moderata. è solo con la bellissima Ma tu mi ami ancora che ritroviamo una certa contemporaneità, quella voce cartavetrata che a me non dispiace mai. E poi che dire di quel duetto? penso che sia il primo in cui la sua voce si fa così umile e che con un passo indietro si mette al servizio del collega.
    E qui sta un’altra forza del disco: l’aver finalmente trovato il coraggio di affidare gli arrangiamenti agli artisti che hanno partorito questi capolavori. è una grandissima novità: che senso ha chiamare in causa un altro artista per un pezzo e poi massacrarne l’anima con un arrangiamento difforme dallo stile di chi l’ha pensata? Con mio stesso stupore devo ammettere di non aver eccessivamente goduto per l’altro brano di Malgioglio: per carità siamo molto vicini al sublime ma a far dire ciò è forse più l’alone del ritorno e la tanto da noi auspicata rentrèè. In fondo lo stile è quello del Malgioglio di sempre. A questo punto io comincio a raccogliere le firme perché nel prossimo album ci sia spazio per un altro che ha sicuramente ancora tanto da dare alla sua cara amica. Mi riferisco a paolo Limiti.
    Altro sconvolgimento l’ho provato con Il frutto che vuoi. Io purtroppo tengo molto al testo e al contesto storico: ora mi sembra fuor luogo che una signora che tra poco compirà trent’anni? sia così generosa nel cedere anche se per breve spazio il suo uomo ad un’altra. Insomma, inverosimile.Col tempo però il ritornello conquista …
    Le mie preferite rimangono Le volpi , la già citata Ma tu mi ami ancora e la spumeggiante Non si butta via niente. Molto meno le ultime due. Più del tartufo fa pensare più che altro a qualcosa che non ha trovato spazio in Bau e che qui viene ripescato. leggermente più affascinante invece Eccitanti conflitti confusi.
    Insomma quest’album ci voleva come il pane,e poco importa se le vendite non vanno come il disco meriterebbe e come noi auspicheremmo. perché farle questo torto? io non ce l’ho questa illusione di rivedere Mina ai vertici della hit parade. i tempi sono cambiati. Che altri vendano più di lei non significa che l’italia non ne riconsce più il merito. è questione di moda, di costume. E si sa. la nostra non è una che si pavoneggia alla ricerca di uno spazio.perchè il suo spazio ce l’ha già. NEL CUORE DI TUTTI.
    Un’ ultima parolina per il video: che goduria ritrovarlo su Mtv. Io ogni volta comincio a tremare e a ridere. E chi ci sperava più…E forse col tempo ho capito (e perdonato) il pessimo playback della Benedetta: in fondo lei ci mette solo la faccia ed è giusta questa mancata sincronia fra labbra e testo! un ottimo segno per dire una volta per tutti che Mina è Voce.

  8. Francesco scusa ma è la seconda volta che aprendo una tua email mi becco un virus,controlla il tuo pc…
    Chiedo scusa per questo messaggio privato
    Emilio

  9. Hai ragione cara Pina mi sembra proprio una trasmissione stupida e inutile ,senza alcun senso logico,un solo vincitore? ma cosa hanno in comune questi personaggi fra di loro per far parte di questa gara assurda e stupida e che senso c’è nel mettere a confronto Mina la Pausini con gli altri grandi della storia ? Non merita nemmeno di essere guardata e votata per quanto è stupida. :evil: :twisted:

  10. Cara Piera , dimmi che andrai tu a rappresentare i fan di MINA…
    ti prego!!!!!! :twisted:

  11. S RITA? cazzarola che sè messa pure lei in gioco..S MINA PENSACI TUUUUUUUU Tu TU TUUUUUUU.