Mina Fan Club

Ricordate il nostro recente post dedicato alla popolare cantante tunisina Amina che, in un’intervista al Venerdì di Repubblica, aveva confessato di considerare Mina – insieme a Sarah Vaughan e Amalia Rodriguez – una delle tre grandi Muse ispiratrici della sua vocalità? Ebbene: la lista delle star internazionali “folgorate sulla via di Lugano” (che annovera, oltre a fan eccellenti ormai “storiche” come Liza, Céline Dion o Madonna, glorie di più fresca data come Monica Naranjo, Valeria Linch, Patricia Sosa, Jennifer Lopez e parecchie altre) continua a registrare new entries sempre più sorprendenti. Alcune settimane fa, a tu per tu con Federico Scoppio de L’Espresso all’indomani dell’uscita del suo album Paradiso inciso con Ennio Morricone, la soprano neozelandese Hayley Westenra non ha mancato di tessere le lodi di colei che delle musiche morriconiane è stata l’interprete per eccellenza, ovvero Edda Dell’Orso: “Lei ha saputo sfruttare la sua vocalità, tre ottave d’estensione. Davvero una grandissima cantante. Come Mina. “Conosce Mina?”, ha replicato Scoppio con stupore. E lei: “Me ne ha parlato il Maestro, una sera a cena, raccontandomi dei suoi amici di gioventù, tra i quali Mina. Ho cercato le sue canzoni su youtube appena rientrata in albergo e sono rimasta spiazzata: una voce incredibile…”. Torna in mente quanto dichiarò Céline Dion in occasione di una sua recente apparizione italiana accanto al nostro Fiorello: “Mina non ha avuto bisogno di andare in giro per il mondo per farsi conoscere ed apprezzare dalla gente: è la gente ad andare spontaneamente da lei, riuscendo a cogliere la sua anima anche senza vederla…”. Sta tutta racchiusa in queste sagge e autorevoli parole, in fondo, il segreto di un successo che da più di mezzo secolo oltrepassa le barriere geografiche non meno di quelle generazionali. E che fa dire persino a una tredicenne cantante lirica in erba – è accaduto l’altra sera, nel corso del baby talent  Ti lascio una canzone, con uno scintillante Massimiliano Pani riconfermato per il secondo anno consecutivo nel ruolo di “giurato di qualità” – che il suo punto di riferimento in campo pop ha un nome solo. Di quattro lettere, naturalmente.

Autore:

79 risposte

  1. Niente altre rivelazioni, se non una breve sottolineatura della intervistatrice, proprio alla conclusione dell’intervento di Giuliano Sangiorgi, la quale annuncia che tante cose bollono in pentola… Qualcosa con Mina, qualcosa con Celentano.

  2. Adesso su RadioUno, è ospite il leader dei Megramaro. Chissà se Sangiorgi ci anticiperà qualche altra chicca circa la nuova collaborazione con Mina?

  3. Scusate, il commento era riferito al post di Massimo Catti!
    Come state tutti? Un abbraccio trepidante a tutti gli amici del club! TRRRRRRrrrrrrrrrrrrrrrrr……..

  4. e quando il palco si è illuMINAto e lei è apparsa in tutto il suo spendore con le travolgenti note di Stayin’alive ti ricordi cosa è successo,ti ricordi che botta di emozione,cosi forte da far quasi male.

  5. MILE MOTIVI, bella canzone composta da Biagio Antonacci con Massimo Bozzi: mille motivi ancora :-) per amare questa straordinaria donna. :-)

  6. Che bello! Rivivere e commentare assieme zampate e ruggiti della tigre.
    Frank, Luigi, Lillo, a voi, ragazzi, e a tutti, un salutone. Vi dedico un sorriso e… un po’ di Mina “live”. Fra le altre, quella sera, l’interpretazione di questo brano, indimenticabile. Da brivido!
    http://youtu.be/K9vJxCSnnQQ

  7. Voi mi imbarazzate…te la ricordi Pina a Canzonissima com’era davvero imbarazzata per quel tributo di applausi che non finivano mai..
    E’ vero questa donna dal vivo è una cosa straordinaria e noi l’abbiamo vissuta sulla nostra pelle e nel nostro cuore..

  8. Masasimo io lo trovo addiritura fastidioso ma non è quello che in una trasmissione di Limiti cantava Un ombra oscurando la splendida immagine di Mina in un filmato allora piuttosto raro..

  9. Attesa per il nuovo album..non vedo l’ora di vivere nuove uniche emozioni :-) Grazie di esistere Mina :-))….dirle grazie è poco :inlove: Buon week-end a tutti!

  10. Una volta, a proposito dei miei “interrogatori” (concedimi il termine :-* ), dicesti a Santina “Niente, niente … E’ solo che io e Francesco abbiamo la stessa “malattia””!
    E abbiamo riso.
    Ecco, io quando ti leggo tiro un sospiro di sollievo. E subito penso che osservare le ombre sulle sue braccia, una ciocca dei suoi capelli o il modo in cui muove le labbra o abbassa gli occhi per poi puntarteli addosso, o quelle sue inimitabili movenze che sottolineano (come in una delle sue indimenticabili canzoni) quel che sta cantando, ma anche interpretando, recitando, dicendo, non mi fa più … sentire così strano.
    Ti voglio bene Pina e bada, non è un tvb buttato lì, è un ti voglio bene che dal mio cuore spero arrivi a Cefalù semplicemente e soprattutto … senza pagare ai caselli!

  11. Non si possono non condividere le tue riflessioni, Pina. Sono straconvinto che Mina abbia dato il meglio di sé – come grande interprete e anche in tutta la sua umanità – nelle esibizioni live: basta ascoltare – oltre il live 78 – le registrazioni dal vivo di un qualsiasi concerto (dalla Bussola o dai teatri nel 1968 o nel 1971 oppure in TV in trasmissioni come la mitica Senza Rete…) per capire come LEI arrivi direttamente e coinvolga: si direbbe oggi come “spacca”. Non a caso uno dei più dischi è NAPOLI, registrato, come dicono gli addetti ai lavori, in presa diretta. :-)

  12. Un altro live televisivo importante, è SENZA RETE del 1968 dove tra l’altro canta in modo sublime, la canzone da te citata per SABATO SERA. Un concerto in tv come sempre quando canta Mina, ma qui in modo particolare anche per la grande quantità di canzoni cantate.

  13. No davvero???????? Oddio no! Accidenti a Caterina!!!!!!! Chissà che bella che sarà!!!!!!!!!!!

  14. cara Pina.
    Mi piace il tuo RACCONTO..e mi viene da (CRY)..piangere di gioia..hai scritto LA VERITA ..era una Tv piena di MAGIA con MINA :laugh: dirle grazie è troppo poco.

  15. Ogni occasione è buona per rivivere momenti importanti della storia musicale di Mina.
    La “cerimonia” dell’ascolto di un vinile o un cd. Oppure tiri fuori una vecchia registrazione, o ti sorprende una proposta radiofonica, o una replica televisiva…
    29 aprile 1967. Quinta puntata di “Sabato sera”.
    “Cry”.
    Preziosissima perla “live” in un contesto di spettacolo concepito con il ripiego della formula televisiva del playback.
    Tutto comincia con lei che sembra volersi “ liberare” dalla alta scollatura dell’abito che le stringe la gola. Che sia un “live” te ne accorgi subito, sin già dalla prima nota. “Rincuorante” ( non ti dà nemmeno fastidio) l’ombra della giraffa sulle braccia. La spontaneità della mano all’orecchio, per intonare… E chi la ferma più? Che cos’è Mina dal vivo! Credo che lo stia pensando anche il Maestro Canfora, mentre la guarda girare in quel po’ di spazio attorno, in una interpretazione che si fa sempre più trascinante. La sua presenza scenica, quando canta dal vivo, è particolarmente unica. L’irresistibile e coinvolgente scansione ritmica di uno schioccare le dita. Il “modo”… la perfetta interpretazione in un forte momento jazz. Da seguire, in tutto, col fiato sospeso, attimo per attimo.
    Alla fine dell’esibizione una entusiastica e meritatissima standing ovation, sia dal pubblico in sala che dai musicisti che l’hanno accompagnata, con in testa il maestro, che batte la mani ininterrottamente.
    Le è sempre accaduto, sin dal lontano “Studio Uno ‘61”, che i musicisti, mettendo da parte le regole della “compostezza”, entusiasticamente, le dimostrassero il loro affettuoso e stimato consenso. Durante l’applauso finale, incredibile il suo quasi meravigliarsi, come se stesse pensando “Ce l’ho fatta…” e poi il segno della mano che sembra voler dire “Mah! Insomma… è andata… Così così”, quando invece sappiamo di avere assistito ad una interpretazione destinata anch’essa a diventare storica. Con la modestia che la contraddistingue, si nasconde il viso con le mani e segue qualche momento di suo lieve imbarazzo, con un chiaro labiale “basta… basta”, che culmina con il finale “grazie” e la sua mano al cuore.
    Un momento che, seppur nella contenuta atmosfera degli studi televisivi, quasi come fosse a teatro, si ripeterà più di una volta (indimenticabili la standing ovation di “Canzonissima ‘68” e quella dello storico duetto con Battisti).
    Non siamo nostalgici (assolutamente!), se diciamo che, grazie a lei, sono momenti televisivi irripetibili.
    http://youtu.be/Kx55kPetYUk

  16. Beh!! Che peccato però, quando si tende ad “imitare” cantando si perde tutta l’essenza della canzone!

  17. Buondì finalmente è venerdì…..quest’oggi ricordiamo i concerti alla Bussola del 1972 con YOU’VE MADE ME SO VERY HAPPY:

    I lost at love before
    Got mad and closed the door
    But you said child, just once more

    I chose you for the one
    Now we’re having so much fun
    You treated me so kind
    I’m about to lose my mind
    You made me so very happy
    I’m so glad you came into my life

    The others were untrue
    But when it came to loving you
    I’d spend my whole life with you
    ‘Cause you came and you took control
    You touch my bery soul
    You always showed me that loving you is where it’s at

    You made me so very happy
    I’m so glad you came into my life

    Thank You Baby!

    I love you so much you see
    You’re even in my dreams, I can hear
    Baby, I can hear you calling me
    I’m so in love with you, all I ever want to do is
    Thank You Baby, Thank You Baby

    You made me so very happy
    I’m so glad you came into my life
    You made me so, so very happy baby
    I’m so glad you came into my life

  18. Per la mia sbadataggine, urge una repentina correzione… ovviamente “… diversi stili musicali” e non il singolare “stile” (Errore! Anzi orrore!!!). Pardon