SON QUAL NAVE CH’AGITATA…
di Tony Di Corcia
Venerdì 22 novembre mi sono svegliato prima dell’alba. Mi sono detto che non avrei saputo attendere l’orario di apertura dei negozi, e quindi ho aperto Spotify. La condizione era ideale: silenzio e buio erano assoluti.
L’attacco di Non smetto di aspettarti è stato come riaprire la porta di un posto amato, in cui sei sempre stato bene. Riconosci subito l’atmosfera, l’eleganza, l’armonia in cui ti sei rifugiato così tante volte da non poterle contare. E ritrovi lei: come un’amica che torna quando vuole, quando ne ha davvero voglia, e questo non la rende meno vicina, anzi. Sai che quell’abbraccio è ancora più sincero e fragrante proprio perché te lo concede con discrezione, con autenticità. E come accade con un’amica che non vedi ogni giorno, noti con più stupore come per lei il tempo non passi mai: quella che è entrata nella mia vita, nel buio silenzioso di quella mattina, è la voce freschissima di una ragazza. Un prodigio.
Dispersa (commovente riascoltare un brano firmato da Cerri e Pani!), Per dirti t’amo (che bella scoperta Roberto Casu!), Amami e basta (Lumi-nosa rivelazione)… L’album è semplicemente bello. Scorre con grazia. Se qualche canzone non mi esalta, c’è comunque la sua voce a renderla meritevole di incanto.
Poi arriva L’amore vero e mi dico: ti conosco, mascher-Mina, questa l’hai cantata perché è la tipica canzone che su noi tuoi adepti ha un effetto micidiale, ci restiamo sotto e non ci riprendiamo più. Non ci casco, sai? Questa volta non me la fai. Bravissima, classe assoluta, ma te l’ho detto: non ci casco!
Oggi è il 3 dicembre e la canzone che ascolto più di tutte, che mi risuona dentro anche se sono nel traffico o nel silenzio, che metto apposta ogni sera quando rientro in casa, che riascolterò con identico incanto per il resto dei miei giorni è… L’amore vero.
Vince sempre Lei, non c’è niente da fare.
VENTI DI LIBERTA’
di Franco Laratta