Mina Fan Club

evaexpressOggi voglio parlarvi di letture che hanno forgiato la mia giovinezza. Buzzati? Calvino? Palazzeschi? De Maupassant? Macché. “Il testo sacro” a cui mi riferisco è un numero di Eva Express del settembre 1982, sulla cui copertina campeggiava una splendida Mina fotografata a Lugano al fianco di Max nei pressi della – allora – nuovissima sala di registrazione in zona Pazzallo. Non meno ghiotto era l’articolo all’interno della rivista, intitolato Le nuove canzoni di Mina, con dettagliate notizie in anteprima sul 45 giri in uscita di lì a poco – quello con Morirò per te e Oggi è nero – e una prima raffica di indiscrezioni sul doppio LP dal titolo ancora top secret che avrebbe visto la luce a fine novembre (per la cronaca, sarebbe stato lo stesso Eva, alcune settimane dopo, a mostrare per primo la copertina dell’album in questione – Italiana – bruciando canagliescamente sul tempo Sorrisi, storico detentore ufficiale di tale privilegio). Perché vi racconto tutto questo? Semplice: anche il prossimo CD di inediti atteso tra la fine di ottobre e i primi di novembre potrà vantare l’onore di aver tenuto a battesimo un nuovo studio (quello aperto da un anno nella sede GSU di via Ciani). Proprio in questi giorni, finalmente decisa la scaletta e apportati gli ultimi ritocchi, il disco è quasi pronto per essere mandato in stampa. Le belle canzoni a disposizione – oltre una ventina – sarebbero state sufficienti per riempire un doppio (e ridàgli, con le analogie con Italiana), ma alla fine sì è deciso di concentrare la scelta sui pezzi più forti e farne un unico disco-bomba. Cresce, nel frattempo, l’attesa dei fans collezionisti per l’edizione americana di Sulla tua bocca lo dirò, a suo tempo annunciata per il 18 agosto ma al momento ancora invisibile su Amazon e sugli altri siti di e-commerce d’Oltreoceano. Impossibile saperne di più dai nostri interlocutori di casa Sony, i cui recapiti telefonici – forse per un prolungamento delle vacanze – sono in questi giorni più muti di un concerto di Kylie Minogue a play-back spento. L’arrivo di settembre – vedrete – ci regalerà qualche certezza in più. E intanto, non perdete di vista il nostro Minafanblog che l’inesauribile Remo sta rendendo sempre più ricco di sorprese e di innovazioni a ritmo quotidiano!

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270 risposte

  1. Vassallo paleologo giuseppe: Buongiorno popolo mazziniano…..questa mattina sul giradischi dedicata alla mia cuginetta che oggi si sposa……INSIEME :Io non ti conoscoio non so chi seiso che hai cancellatocon un gesto i sogni miei.Sono nata ierinei pensieri tuoieppure adesso siamo insieme.Non ti chiedo saiquanto resterai,dura un giorno la mia vitaio saprò che l’ho vissutaanche solo un giornoma l’avrò fermata insieme a te,a te che ormai sei miotu, l’amore, ioinsieme, insieme.Io ti amo e ti ameròfinché lo vuoianche sempre se tu lo vorraiinsieme, insiemeinsieme a te.Tu, tu l’amore, ioinsieme, insieme.Io non ti conoscoio non so chi seiso che hai cancellatocon un gesto i sogni miei.Sono nata ierinei pensieri tuoieppure adesso siamo insieme.Non ti chiedo saiquanto resterai,dura un giorno la mia vitaio saprò che l’ho vissutaanche solo un giornoma l’avrò fermata insieme a tea te che ormai sei miotu, l’amore, ioinsieme, insieme.Tu, l’amore, ioinsieme, insieme.Baci e buon inizio settimana a voi tutti

    Auguri di tanta felicità alla tua cuginetta da
    Piera

  2. A ribadire quanto avete già scritto, riporto alcune parole di Franco Califano, ricavate dalla fanzine n°65 :” … più di una volta si è messa a piangere durante l’incisione (album Amanti di valore)e quando una grande cantante si commuove così ti vengono i brividi… queste canzoni non le avrei mai scritte per Ornella Vanoni. Ornella è meno importante e vera di Mina, meno spontanea, più superba. Non avrebbe mai accettato consigli. Mina si toglieva la cuffia e mi chiedeva: Come vuoi Franco che dica queste cose? La Vanoni è sempre stata vezzeggiata. Mina ha dovuto sempre fare l’uomo: mamma e industriale, amante e capofamiglia allo stesso tempo…”

    PINA: Caro Cristian,
    ieri sera, sul blog, ho ricordato la reazione di Mina, durante l’appaluso finale di “Balada para mi muerte”, ad dimostrazione della sua grande umiltà. Ma questo suo atteggiamento è presente tanto spesso nelle sue esibizioni.
    Mi ha fatto piacere che tu ne abbia ricordato altri di questo “momenti”. Ce li ho tutti stampati, indelebili, nella mia mente.
    Ma soprattutto uno non potrò mai dimenticare.
    Tempo addietro ho ricordato le sue reazioni agli applausi, alle ovazioni durante un concerto a “Bussoladomani”, quello a cui io ho avuto la fortuna di assistere e mi piace
    sempre riportare alla luce il suo modo di sbalordirsi, quasi a non credere che sia proprio lei la persona che stanno osannando. Non finiva mai di ringraziare, piegandosi in due, in avanti, si nascondeva il viso con tutte e due le mani.
    Lei è GRANDE, anche per questa sua umiltà.

  3. Buongiorno popolo mazziniano…..questa mattina sul giradischi dedicata alla mia cuginetta che oggi si sposa……INSIEME :-) :

    Io non ti conosco
    io non so chi sei
    so che hai cancellato
    con un gesto i sogni miei.
    Sono nata ieri
    nei pensieri tuoi
    eppure adesso siamo insieme.
    Non ti chiedo sai
    quanto resterai,
    dura un giorno la mia vita
    io saprò che l’ho vissuta
    anche solo un giorno
    ma l’avrò fermata insieme a te,
    a te che ormai sei mio
    tu, l’amore, io
    insieme, insieme.
    Io ti amo e ti amerò
    finché lo vuoi
    anche sempre se tu lo vorrai
    insieme, insieme
    insieme a te.
    Tu, tu l’amore, io
    insieme, insieme.
    Io non ti conosco
    io non so chi sei
    so che hai cancellato
    con un gesto i sogni miei.
    Sono nata ieri
    nei pensieri tuoi
    eppure adesso siamo insieme.
    Non ti chiedo sai
    quanto resterai,
    dura un giorno la mia vita
    io saprò che l’ho vissuta
    anche solo un giorno
    ma l’avrò fermata insieme a te
    a te che ormai sei mio
    tu, l’amore, io
    insieme, insieme.
    Tu, l’amore, io
    insieme, insieme.

    Baci e buon inizio settimana a voi tutti ;-)

  4. Io, invece, non mi stupirei di trovarne una con una montatura di occhiali diversa… :-)

    Ciao!

  5. Grazie Lanfranco, grazie Franco !!
    Però, è sempre divertente scoprire questi dettagli e avere la consapevolezza che di questo passo non si finirà mai più di collezionarla!!
    Ricordo l’ultima volta che ci siamo visti, alla Fiera di Rimini: c’era un Mario Rossi molto soddisfatto per aver trovato il 45′ “Devi dirmi di sì” con l’immagine del fotografo riflessa sugli occhiali http://thumbsnap.com/v/4TAwzTZI.jpg copia ritenuta più rara della successiva ristampa “ripulita”.
    Io, tanto per cambiare, ho quella ripulita…
    Franco, naturalmente, ha la terza edizione, quella senza gli occhiali :-) (scherzo, ovviamente!)

  6. Cavaliere! Che piacere ritrovarti qui!

    Controlla se hai queste tre edizioni:

    http://thumbsnap.com/v/62mdbDGh.jpg
    http://thumbsnap.com/v/cz7ucQYg.jpg
    http://thumbsnap.com/v/x6DAdkUK.jpg

    Ma che dico… Certamente tu non ti fermi alla differenza dell’articolo “LA MATITA” o “UNA MATITA” o alla semplice inversione dei titoli sulla copertina (prima SOLTANTO IERI oppure prima PRENDI UNA MATITA?)

    Se vengo da te sono certo che troverò anche la versione ufficiale di SOLTANTO OGGI / PRENDI DUE MATITE, vero???

    Ciao Franco, ti abbraccio!

  7. Caro MarioBeda,

    che domandona! C’è da perdersi.

    Eccoti un altro esempio delle copertine cui fai riferimento:
    http://thumbsnap.com/v/0EoZBkKv.jpg
    http://thumbsnap.com/v/AN9qgCzU.jpg

    Posso dirti che alcuni considerano le copertine coi titoli scritti in stampatello più grande e particolare le “prime edizioni” del disco, relegando al ruolo di seconde edizioni quelle che presentano i titoli in stampatello classico, utilizzato per la stragrande maggioranza delle copertine caratterizzate dal primo piano di Mina su sfondo verde.

    In realtà dovrebbe, a rigor di logica, essere proprio il contrario, se pensi che i dischi che non hanno tale diversificazione nei titoli hanno tutti i caratteri standard dello stampatello piccolo, ufficializzandone così la prima uscita.

    Personalmente preferisco la prima teoria, avvalorata dal fatto che, qualche volta, le prime edizioni presentavano titoli davvero molto diversi:

    http://thumbsnap.com/v/wxxFH6XB.jpg
    http://thumbsnap.com/v/RNYo1e3J.jpg

    Eppoi, vuoi mettere…? Sai che soddisfazione illudersi di avere tra le mani la prima edizione di un disco della Signora, specialmente in ottime condizioni, pur sapendo che (e qui rispondo alla tua domanda) l’hai pagata qualcosina di più?

    Ti abbraccio.

  8. eh si caro mio mario b. , sono diversi, quindi quotati diversamente e come tu sai dipende sempre dal numero di copie stampate. comunque e’ piu’ impossibile che quasi ………….. averle tutte. di molte non si e’ neanche a conoscenza…….
    io poi mi dimentico tutto e non so quello che ho.
    sono franco ma non lanfranco. ciaoooooooooooooooooo

  9. Ed ecco il link di Radio Scrigno, dove spiegano il programma. Per sentire l’inizio della puntata di Mina, andate sulla sinistra alla voce “Zona d’ascolto”, cliccate MINA e la sentirete.
    SPECIAL MINA, è stato replicato per intero nel 1998 su Radio 3 assieme ad altre chicche radiofoniche (alcune presenti sempre su Radioscrigno), dalla Mezzanotte alle 6 del mattino, che io avevo registrato su cassettine.
    http://www.radio.rai.it/radioscrigno/trasmettiamo/trasmettiamo_lancio.cfm?Q_IDSCHEDA=222#

  10. La trasmissione radio che ha citato Cristian, è una puntata unica condotta da Mina, andata in onda nel mese di Giugno del 1973, intitolata Special Mina. C’è qualche frammento sul sito di Radio scrigno della Rai.

  11. Ho un dubbio.
    La discografia Italdisc è piena di casi del genere:
    http://thumbsnap.com/vf/ZS1ovsXd.jpg

    Il solo fatto che i titoli siano stampati a caratteri differenti, rende diverso il valore di questi due 45 giri?

    Mi appello ai veri esperti, tipo Lanfranco di Cattolica, giusto per fare un nome!

  12. Mi scuso per “ad dimostrazione” invece di “a dimostrazione”, soprattutto per non confondere l’italiano a Cristian. (Ne ho combinati di peggio, errori di battuta).

  13. PINA: Bentornata, Aissa.
    Sono sicura che stai lì a leggere tutto ciò che abbiamo scritto in questi giorni. Non puoi perderti gli scritti di questo ultimo periodo.
    Buona lettura.
    Ci sentiamo presto.
    Ciao

    eh…sì pina…lo stavo proprio leggendo…ma ormai ho finito…quante foto…wow..GrAzIe comq …
    x Gil…
    ti ho aggiunto a msn…mi piacerebbe tanto avere quelle foto di cocciante… anke se prima ti avevo già aggiunto ma nn 6 mai in linea… vabbè
    ciau ciau Bacioni!!!

  14. Non riesco a togliermi dalla mente queste righe, scritte da Gil nel messaggio di ieri sera:

    “A Milleluci, con Mina, lo vediamo in un duetto improntato all’insegna della simpatia e dell’autoironia e si vede lontano un miglio che, in perfetta simbiosi, sono entrambi che si divertono e non si prendono troppo sul serio per cui ne viene fuori un numero musicale estremamente piacevole e fuori dalla staticità programmata dello spettacolo (tanto che spesso ridono contemporaneamente durante l’esibizione). Alla fine Rabagliati, in segno di galanteria, bacia la mano a Mina ma lei gli si avvinghia in uno slancio carico di emozione e c’è un caloroso abbraccio tra i due, come tra un tenero padre e un’affettuosa figlia. Mina, con l’umiltà che la contraddistingue, ad un certo punto tenta di divincolarsi da quell’abbraccio e con una mano dietro la sua schiena lo spinge in avanti affinché possa essere lui a raccogliere di più l’applauso. Che dolce immagine…”

    La stessa sensazione, la stessa emozione, le proviamo noi, ce le sentiamo dentro così come lui le ha descritte, noi che veramente ci siamo accostati a lei con passione e ne abbiamo seguito le espressioni.

    Avrei potuto, ad esempio, anche io descrivere una immagine del genere, la sento talmente forte, proprio così, dentro di me, ma sono sicura che non avrei potuto farlo nello stesso “modo”, così come l’ha fatto lui, in maniera così lucida, da sequenza che svolge un fatto sensazionale ed irripetibile, in modo appassionato, indubbiamente a rendere omaggio a lei che di questa descrizione ne è stata la “creatrice”, con il suo “modo” di “vivere” le sue esperienze umane ed artistiche.

    Ho scritto, ieri sera, di Gil definendo i suoi “pezzi”, proprio perchè li sentivo di stampo girnalistico.

    Leggendoli e rileggendoli, trovo, invece, che sono dei veri e propri “momenti” da vero scrittore.

  15. Caro Cristian,
    ieri sera, sul blog, ho ricordato la reazione di Mina, durante l’appaluso finale di “Balada para mi muerte”, ad dimostrazione della sua grande umiltà. Ma questo suo atteggiamento è presente tanto spesso nelle sue esibizioni.
    Mi ha fatto piacere che tu ne abbia ricordato altri di questo “momenti”. Ce li ho tutti stampati, indelebili, nella mia mente.
    Ma soprattutto uno non potrò mai dimenticare.
    Tempo addietro ho ricordato le sue reazioni agli applausi, alle ovazioni durante un concerto a “Bussoladomani”, quello a cui io ho avuto la fortuna di assistere e mi piace
    sempre riportare alla luce il suo modo di sbalordirsi, quasi a non credere che sia proprio lei la persona che stanno osannando. Non finiva mai di ringraziare, piegandosi in due, in avanti, si nascondeva il viso con tutte e due le mani.
    Lei è GRANDE, anche per questa sua umiltà.

  16. Bentornata, Aissa.
    Sono sicura che stai lì a leggere tutto ciò che abbiamo scritto in questi giorni. Non puoi perderti gli scritti di questo ultimo periodo.
    Buona lettura.
    Ci sentiamo presto.
    Ciao

  17. Per Gil: Grazie per raccontare la storia di Rabagliatti che io non conoscevo essendo nella Argentina. Mi interessano molto questi leggendari personaggi italiani.

  18. Leggendo i commenti sulla umiltà di Mina , mi vengono in mente molte cose:
    1- Quando Lei va un pò indietro con Totò per dimostrare che gli applausi sono per lui
    2- Quando dice di no con il ditto a i gridi di “MINA , MINA!” dopo Balada para mi muerte
    3- Quando dopo MACK THE KNIFE vuole portare accanto a Lei a Gianni Ferrio (che si resiste)
    4-Quando dopo NIGHT AND DAY, incoraggia al pubblico ad applaudire l’orchestra.

    Queste sono le VERE GRANDI!!!

  19. GiacoMino: Buona domenica!Prendo spunto dal messaggio di Dario per proporre al vostro ascolto un’altra splendida canzone che parla di divi dimenticati.Si tratta di Stelle un pezzo misconosciuto, ma bellissimo, della grande Mia Martini. Il testo è di Mimì stessa, e credo che vi si possa leggere una certa componente autobiografica. regine di plastica su troni di cera… http://www.youtube.com/watch?v=G9cq_UtCK8cStelle – 1982 – Dall’album Quante volte ho contato le stelle Non è bello dire a tutti,ciò che senti dentro te,ma chissà perché se sei un po’ giù,puoi raccontare una favola vera,la stessa di sempre che è nata con te.Stella, stella che spariscinello spazio di una sera,quando il buio tuo compagno ti nasconde,dovevai?Stelle spente vi ho incontratequalche volta in tristi bared ognuno ha le sue storieche nessuno ascolterà.Ho visto quasi dei bambiniconvinti ancora di giocaremanovrati come burattinipiù tardi qualcuno dirà:“il gioco è finito”ora a chi toccherà?E passi degli anni a dimenticarequello che sai benema non ti chiedi maiil tuo vero nome qual è.Stella, stella che risplendinello spazio di un sorrisoquando il buio tuo compagnoti nasconde, dove vai?Stelle spente vi ho incontratequalche volta in tristi bared ognuno ha i suoi motiviche nessuno ascolterà.Ho visto gente che lottavaper un soldo di fortunacome tori caricati nell’arenaquanti feriti e quanti osannatiregine di plastica su troni di cera.Stella, stella che risplendinello spazio di un incontroquando il buio tuo compagnoti nasconde, dove vai?Stelle spente vi ho incontratequalche volta in tristi bared ognuno ha le sue storieche nessuno ascolterà.C’è chi canta c’è chi suonaqualche volta c’è qualcunoche staresti ad ascoltare per oreci sono donne che possono ancorafare del corpo una strana bandiera.E c’è chi sopra un palcoscenicosi muove con maestriase provassi potrei farlo anch’ioma quando è il momento, mio Diomi sento goffa e ridicola iola mia paura è una nota stonatae lo sai perché?Non c’è niente di grande in meIo posso soltanto cantare per teStella stella che risplendifinché c’è la tua canzonese lassù ti senti solascendi giù vicino a mestella persa e ritrovataqualche volta in tristi bario conosco la tua storiama se vuoi ti ascolterò

    Che bel ricordo GiacoMino! Di questa canzone adoro la versione live contenuta nella raccolta “Rapsodia” insieme a una straziante e assolutamente imperdibile versione live de “La costruzione di un amore”, molto più bella dell’originale in studio…

  20. Vedo che e’ stata citata la celeberrima ‘ultima’ intervista di Mina a Radio Taranto. Confesso di averne sentito qualche estratto, ma non ho mai potuto avere (almeno) la trascrizione completa. Sarebbe possibile postarla nel sito – sperando che non vi siano caveat di nessun genere? Grazie. Roberto

  21. Raiça: ummmh….
    mi siete mancati un kas8!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! la settimana + lunga della mia vita.
    Cmq mi fa tanto piacere che Gil sia tornato…gli ho promesso un quadro…ih ih ih una promessa è una promessa… xrò Fede se sapevo che x farlo ritornare bisognava chiedere una foto di cociante con Mina… bhè..sei stato grande…uffi mi manki tanto!!! alla fine le ho mandato la fanzina..con una letterina…speriamo…che bello
    siamo tutti insieme, appassionatamente, che aspettiamo un autografo…della GRANDE!! wow… Giorgia…e Fede…non so’ se anke la Sara le ha inviato qualcosa…la nostra prima volta…il nostro primo autografo,,,ma io muoio,,,
    Xpina.. ti ho già mandato la rivista..nn so’ se ti è arrivata…ma ormai..secondo me si…
    Ho visto che è ritornato Franco Ghetti…wow…e Madame X?
    VI dò un enorme saluto e corro ad ascoltare Mina..qst settimana…sembrava di vivere un deserto…ciau Piera..Mario..Pina e Mr.Blue..vi vojo bene!!! …uffi… Mina Ti Amo!!!!!!!!!!!

    uuuhh..ho dimenticato di ringraziare e dare un forte abbraccio a Loris e a Remo,,,anke se mi sto perdendo nel sito…. :-) è davvero bello..complimenti…mi chiedo come fai…ah e poi nn vedo l’ora…di sentire il nuovo album…nn sto’ + dalla pelle…ormai sono tante le cose di cui non sto pi§ dalla pelle quando si parla di Lei…

  22. ummmh….
    mi siete mancati un kas8!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! la settimana + lunga della mia vita.
    Cmq mi fa tanto piacere che Gil sia tornato…gli ho promesso un quadro…ih ih ih una promessa è una promessa… xrò Fede se sapevo che x farlo ritornare bisognava chiedere una foto di cociante con Mina… bhè..sei stato grande…uffi mi manki tanto!!! alla fine le ho mandato la fanzina..con una letterina…speriamo…che bello
    siamo tutti insieme, appassionatamente, che aspettiamo un autografo…della GRANDE!! wow… Giorgia…e Fede…non so’ se anke la Sara le ha inviato qualcosa…la nostra prima volta…il nostro primo autografo,,,ma io muoio,,,
    Xpina.. ti ho già mandato la rivista..nn so’ se ti è arrivata…ma ormai..secondo me si…
    Ho visto che è ritornato Franco Ghetti…wow…e Madame X?
    VI dò un enorme saluto e corro ad ascoltare Mina..qst settimana…sembrava di vivere un deserto…ciau Piera..Mario..Pina e Mr.Blue..vi vojo bene!!! …uffi… Mina Ti Amo!!!!!!!!!!!

  23. Grazie mille, Piera! Un bacione.
    Complimenti a Gil per il bellissimo commento sul duetto Mina-Rabagliati.
    Buona domenica a tutti.

  24. Andreina C.: Buongiorno a tutti!Passate le vacanze ormai sono già proiettata verso l’autunno, nella paziente attesa del nuovo cd che, da quanto ho appena letto, sarà un “disco bomba”…bene, non vedo l’ora…Buona Mina a tutti, ciao.

    Ben tornata tra NOI fans di MINA
    cara Andry, la Novella con MINA è qui per te.
    basinn da
    Piera

  25. Ieri sera ho assistito allo spettacolo teatrale di Ascanio Celestini CANZONI IMPOPOLARI.

    STRAORDINARIO, un grande talento.
    Viva il TALENTO.

    bula bula, mario r.

  26. Gil: Il simpatico “vecchietto” che vediamo duettare con Mina nella prima puntata di Milleluci 74 (dedicata alla Radio) si chiamava Alberto Rabagliati. Noi “maturi” sappiamo un bel po’ di cose su di lui, ma i giovanissimi magari nemmeno immaginano che quel garbato vecchietto fu ritenuto il primo “divo” della musica leggera italiana e che giovanissimo si stabilì ad Hollywood dopo aver vinto un concorso come sosia di Rodolfo Valentino. E fu proprio in America che Rabagliati, più che al Cinema, si accostò maggiormente ai nuovi generi musicali Jazz, Swing e Scat riproponendoli poi nell’intera Europa ed era tanto importante che il suo nome compariva nel testo di diverse canzoni dell’epoca. Era osannato dalle donne al punto che queste lo ricoprivano di rose ad ogni sua esibizione ed ebbe una lunga carriera nel Cinema, alla Radio, nella Rivista e nelle Commedie Musicali di Garinei e Giovannini, sino alla fine degli anni ‘50.A Milleluci, con Mina, lo vediamo in un duetto improntato all’insegna della simpatia e dell’autoironia e si vede lontano un miglio che, in perfetta simbiosi, sono entrambi che si divertono e non si prendono troppo sul serio per cui ne viene fuori un numero musicale estremamente piacevole e fuori dalla staticità programmata dello spettacolo (tanto che spesso ridono contemporaneamente durante l’esibizione). Alla fine Rabagliati, in segno di galanteria, bacia la mano a Mina ma lei gli si avvinghia in uno slancio carico di emozione e c’è un caloroso abbraccio tra i due, come tra un tenero padre e un’affettuosa figlia. Mina, con l’umiltà che la contraddistingue, ad un certo punto tenta di divincolarsi da quell’abbraccio e con una mano dietro la sua schiena lo spinge in avanti affinché possa essere lui a raccogliere di più l’applauso. Che dolce immagine… Alberto mai avrebbe immaginato che quell’applauso tributatogli davanti a oltre 20 milioni di persone proprio grazie a Mina (e insieme a Lei) per lui sarebbe stato l’ultimo!Infatti quella con Mina fu la sua ultima esibizione dopo anni di assenza dal mondo dello spettacolo e ciò che sicuramente pochi ricorderanno è che nella settimana delle prove Rabagliati registrò il duetto con Mina, ma poco dopo sopraggiunse una trombosi cerebrale che lo stroncò inesorabilmente prima che il duetto stesso fosse mandato in onda il sabato sera. La “Signorina Buonasera” di “quel” sabato alle 21, dopo Carosello, annunciò che era sopraggiunta l’improvvisa morte di Rabagliati ma la puntata di quella sera comunque veniva trasmessa completa, in omaggio a Rabagliati e perché assumeva un significato particolare per l’intero mondo dello spettacolo. Immagino cosa avrà provato la nostra Mina nel rivedersi insieme a Rabagliati proprio durante la messa in onda del duetto…Maledetta TV che boicotta i suoi miti quando sono in vita e non ne onora la memoria dopo che non ci sono più, visto che anche Rabagliati, insieme a tanti altri, non è stato più riproposto in televisione!!!Qualcosa del genere è successo con la leggendaria Anna Magnani… “Nannarella” interpretò, dopo qualche anno di assenza dagli schermi cinematografici, quattro film per la TV sotto la regia di Giannetti: “La Sciantosa, 1943 Un incontro, L’Automobile e Correva l’anno di grazia 1870” (quest’ultimo con Marcello Mastroianni). Ma poi la RAI decise di mandarne in onda solo i primi tre e riservò il quarto dei film per il circuito cinematografico e quando dopo oltre un paio d’anni finalmente si decise a mandare in onda anche il quarto, ormai Nannarella era afflitta dal male incurabile che la stava consumando e si trovava in ospedale. Nella sua stanza fu messo un apparecchio televisivo affinché potesse rivedersi un’ultima volta e proprio in quel film mai trasmesso… ma Nannarella morì tra le braccia del figlio poco prima che il film andasse in onda e quel televisore anche per lei restò spento!http://www.youtube.com/watch?v=QD7WTmmpxYshttp://www.youtube.com/watch?v=1tBhOrwqt_M

    caro Gil,
    complimenti per i particolari che hai descritto il duetto di MINA e RABAGLIATI
    sei stato molto bravo, ti meriti lode
    Piera

  27. Gil: Cara Pina,sono contento che le mie parole abbiano suscitato in te queste sensazioni, come pure mi fa piacere aver interessato IDR con i miei “dietro le quinte” e con le piccole notizie su Rabagliati. Chi mi disorienta invece è Federico che benché così giovanissimo, ha colto l’aspetto umanitario di quello che volevo dire e non si è soffermato alla sola visione dei video.Un grazie anche a Cristian Lucano per le sue belle parole.Emilio, ho qualcosa per te, visto che hai citato Nilla Pizzi (in verità lo stavo facendo già oggi)!http://thumbsnap.com/v/AVj0IIgT.jpghttp://www.youtube.com/watch?v=-XMllUJsMsw

    grazie caro Gil,
    per avere messo questo incontro di due grandi..”Artiste”
    faccio la mia Stendy-govetion, guarda che è preziosa perchè è rarissima.
    chi mi conosce sà che dico LA VERITA’
    Piera

  28. Buona domenica!
    Prendo spunto dal messaggio di Dario per proporre al vostro ascolto un’altra splendida canzone che parla di divi dimenticati.
    Si tratta di Stelle un pezzo misconosciuto, ma bellissimo, della grande Mia Martini. Il testo è di Mimì stessa, e credo che vi si possa leggere una certa componente autobiografica.

    regine di plastica su troni di cera…
    http://www.youtube.com/watch?v=G9cq_UtCK8c

    Stelle – 1982 – Dall’album Quante volte ho contato le stelle

    Non è bello dire a tutti,
    ciò che senti dentro te,
    ma chissà perché se sei un po’ giù,
    puoi raccontare una favola vera,
    la stessa di sempre che è nata con te.

    Stella, stella che sparisci
    nello spazio di una sera,
    quando il buio tuo compagno ti nasconde,
    dovevai?
    Stelle spente vi ho incontrate
    qualche volta in tristi bar
    ed ognuno ha le sue storie
    che nessuno ascolterà.

    Ho visto quasi dei bambini
    convinti ancora di giocare
    manovrati come burattini
    più tardi qualcuno dirà:
    “il gioco è finito”
    ora a chi toccherà?
    E passi degli anni a dimenticare
    quello che sai bene
    ma non ti chiedi mai
    il tuo vero nome qual è.

    Stella, stella che risplendi
    nello spazio di un sorriso
    quando il buio tuo compagno
    ti nasconde, dove vai?
    Stelle spente vi ho incontrate
    qualche volta in tristi bar
    ed ognuno ha i suoi motivi
    che nessuno ascolterà.

    Ho visto gente che lottava
    per un soldo di fortuna
    come tori caricati nell’arena
    quanti feriti e quanti osannati
    regine di plastica su troni di cera.

    Stella, stella che risplendi
    nello spazio di un incontro
    quando il buio tuo compagno
    ti nasconde, dove vai?
    Stelle spente vi ho incontrate
    qualche volta in tristi bar
    ed ognuno ha le sue storie
    che nessuno ascolterà.

    C’è chi canta c’è chi suona
    qualche volta c’è qualcuno
    che staresti ad ascoltare per ore
    ci sono donne che possono ancora
    fare del corpo una strana bandiera.
    E c’è chi sopra un palcoscenico
    si muove con maestria
    se provassi potrei farlo anch’io
    ma quando è il momento, mio Dio
    mi sento goffa e ridicola io
    la mia paura è una nota stonata
    e lo sai perché?
    Non c’è niente di grande in me
    Io posso soltanto cantare per te

    Stella stella che risplendi
    finché c’è la tua canzone
    se lassù ti senti sola
    scendi giù vicino a me
    stella persa e ritrovata
    qualche volta in tristi bar
    io conosco la tua storia
    ma se vuoi ti ascolterò

  29. Anche se non intervengo con frequenza seguo sempre con interesse ed assiduità il blog, e sono particolarmente felice del ritorno di Gil che con i suoi racconti ci fa riflettere sul mondo della musica e sul costume italiano … A proposito della”s-memoria” della nostra società, ricordo delle belle parole di “Festival” di Francesco De Gregori (parabola di Tenco e forse anche di Buscaglione)che recitano approssimativamente così ” … altri gli hanno costruito un monumento per dimenticarlo un po’ più in fretta …”
    Una buona domenica a tutta la famiglia di mazziniani …

  30. La signora Nilla Pizzi che ho avuto il piacere di conoscere ,in questo video è raggiante e felice di duettare con Mina e quando anni fa cenammo insieme ad altri amici ricordò quel duetto con molta gioia e nostalgia raccontandoci la grande emozione che aveva provato.
    E’ sempre stata grandissima l’ammirazione e la stima della signora Pizzi per la nostra Mina,stima e ammirazione ampliamente ricambiata da Mina tanto da far commuovere la Nilla nazionale quando ricevette gli auguri di compleanno.

  31. e tu volevi abbandonare il blog e privare tutti di questi tuoi interventi…di questi racconti,di questi ricordi cosi preziosi ricchi di anedodi e di storia del costume italiano citando questi grandi personaggi che tanto hanno dato al mondo dello spettacolo rendendolo grande .Stai veramente aiutando i giovani che nulla sanno di queste cose e che tanto hanno da imparare e da conoscere e lo fai con estrema naturalezza e semplicità.
    Grazie Gil continua su questa strada.—-

  32. Cara Pina,
    sono contento che le mie parole abbiano suscitato in te queste sensazioni, come pure mi fa piacere aver interessato IDR con i miei “dietro le quinte” e con le piccole notizie su Rabagliati. Chi mi disorienta invece è Federico che benché così giovanissimo, ha colto l’aspetto umanitario di quello che volevo dire e non si è soffermato alla sola visione dei video.
    Un grazie anche a Cristian Lucano per le sue belle parole.
    Emilio, ho qualcosa per te, visto che hai citato Nilla Pizzi (in verità lo stavo facendo già oggi)!

    http://thumbsnap.com/v/AVj0IIgT.jpg

    http://www.youtube.com/watch?v=-XMllUJsMsw

  33. Leggendo le nostre repliche al messaggio di Gil delle 23,09, ho notato che ognuno di noi ha affrontato una argomentazione differente dall’altra.
    Questo perchè credo che, indubbiamente, il “pezzo” (anche vertendo su un unico argomento), era talmente colmo di valori e problematiche…
    Lo definisco “pezzo” perchè ormai penso che gli scritti di Gil siano indiscutibilmente di stampo giornalistico.

  34. Emilio,
    non posso dimenticare Mina e la sua grande umiltà, quando, alla fine della esibizione di “Balada para mi muerte”, accompagnata da Astor Piazzolla (Teatro 10 – 1972), in risposta agli applausi ed ovazioni, che in gran parte erano per lei, ha “deviato”, con l’indice della sua mano, il tributo che stava ricevendo, verso la figura di Astor Piazzolla, come a dire “è lui che dovete ringraziare”, “questi appalusi devono essere per lui”.

  35. Cristian,
    anche io, incuriosita dalla tua domanda ho chiesto a qualcuno che ce l’abbia di farmi avere la copia o il file di questa del 1973. Una trasmissione radiofonica che non mi ricordo mai di avere ascoltato.
    Io ti chiedo delucidazioni sulla trasmissione che tu chiami “Mina Anna Mazzini”, che non riesco proprio ad identificare. Per favore mi fai sapere quando è stata fatta e da quale rete trasmessa? Il titolo è proprio questo?
    Annunziato dice che l’intervista utilizzata per questa “Mina Anna Mazzini” non è quella del 1973, di cui tu parli, ma quella data a Rita Madaro.
    Ti mando tanti saluti.
    Ciao, Pina

  36. E’ sempre sorprendente vedere con quanta umiltà Mina si avvicinava alle gloriose personalità del passato, mettendosi quasi in secondo piano con un grandissimo rispetto,basti vedere questo tenerissimo duetto con Rabagliati che gentilmente Gil ci ha fatto rivedere o quello con Nilla Pizzi sempre da Milleluci cosi come lo è stato con Totò nelle due puntate di Studio uno 65 e 66.
    Anche in queste cose si vede la grandezza della donna unica nella sua umiltà nel riconoscere il valore e la bravura del suo partner.

  37. Caro amico Gil,
    ho letto il tuo scritto… ho visto i filmati… e voglio dirti che, scorrendo lungo i righi e soffermandomi sulle immagini, mi è sorta una forza ed una speranza dentro, volte al desiderio di vedere emergere chi ha voglia di dare il meglio di sè stesso, specie quando riesce a stabilire un rapporto improntato sulla simpatia e l’autoironia e che si è guadagnato uno spazio fra le persone che lo stimano e che lui stima.
    Ma la cosa più importante è che, con tale forza di voler dire e di voler dare, non si verifichi mai che, a manifestarsi, debba essere l’ultima volta.

  38. Gil: Il simpatico “vecchietto” che vediamo duettare con Mina nella prima puntata di Milleluci 74 (dedicata alla Radio) si chiamava Alberto Rabagliati. ……………

    Gil, sempre succulenti i tuoi commenti e i dietro le quinte! non sapevo (cosi’ tanto) di Rabagliati, ne’ delle vicende della registrazione, o di Nannarella. Nel duetto di Milleluci, continuo a trovare straordinario l’attacco: oltre a quando Mina con eleganza e discrezione esce dal coretto simil Lescano dove si era mimetizzata (l’omaggio al Trio Lescano sara’ poi fatto proprio all’ultimo, con una complice Carra’), specialmente all’inizio, quando Rabagliati sbaglia palesemente tonalita’ (mi pare una quinta sopra) e MIna decisamente – ma senza fargli fare figuracce davanti al pubblico – intona “pom pom pom pom” nella chiave di re minore. Rabagliati se ne accorge, la segue, un po’ sorpreso si rassicura e da’ fiato al delizioso duetto. A conferma della musicalita’ della nostra, anche e specialmente in un piccolo dettaglio come questo, che forse si puo’ accostare soltanto alla Callas, che secondo leggenda durante una registrazione di Casta Diva negli Studi Rai riusci’ a richiamare in ordine l’orchestra (mi pare in ritardo di 8 battute) semplicemente levando il braccio, con musicale espressivita’. Roberto
    P.S. Ben ritrovati a tutti, ma chiedo assistenza tecnica per onorare la mia promessa di cambiare l’acronimo – se e’ possibile farlo senza doversi riregistrare. E magari anche la password!

  39. Sempre molto bello e commovente quello che scrive Gil…
    E’ assolutamente vero, molti artisti dopo la loro morte non vengono neppure ricordati, diventano una sorta di meteore, purtroppo funziono così.
    Trovo il tutto molto triste, persone che si dedicano al pubblico, gli donano il cuore, si privano di una vita strettamente privata, poi neanche ci si ricorda di loro!
    Questa è la devozione che gli viene rivolta…
    Almeno (forse), questi artisti se ne sono andati, ma con la convinzione di aver lasciato un segno.
    Questo gli avrà senz’altro, alleviato il dolore. :)

  40. Ciao Pina! No. Quello che io dico non è la intervista a Radio Taranto, è uno special radiofonico che Mina fece nel 1973 di cui sono tratti i commenti (nella propria voce di MINA ) che fu usato per la trasmissione MINA ANNA MAZZINI.