“Finalmente ho terminato la preziosa e volutamente calma lettura del bollettino (sono affezionato a questa denominazione, più che all’anglicismo “fanzine”). La prima impressione è sulla ricchezza e magnificenza iconografica: foto stupende, impaginazione impeccabile, stampa perfetta. La foto di pagina 23 mi verrebbe voglia di staccarla e incorniciarla (ovviamente non lo farei neppure sotto tortura)… I due articoli cardine del 78 sono ovviamente la disamina dell’ultimo quindicennio minoso da parte di Antonio Bianchi e quello sul rapporto con i fans da parte di Loris. Ho da tempo immemore dichiarato la mia ammirazione per gli scritti di Antonio, e anche quest’ultimo articolo non fa eccezione. L’unico rammarico è che, trattando un periodo di tempo così lungo, l’articolo “accarezza” i vari album invece di sviscerarli a fondo, ma rimane un articolo bellissimo. “Facilmente irraggiungibile” è il vero gioiello del bollettino: Ammiro la capacità di Loris di riuscire ad abbracciare un tema così cronologicamente vasto speziandolo di aneddoti e curiosità e mantenendolo compatto. Scrittura nobile, viscerale, grondante amore per la Signora. Un articolo tra i migliori mai letti nella storia del club. A questo punto è già partita l’attesa per il 79…” (Alessandro Mariotti, Firenze)
“Grazie, Loris, per il tuo bellissimo e denso articolo, che ho letto solo oggi, sull’evoluzione del rapporto tra la cantante e i propri fans. Davvero se ne sentiva la mancanza. A quando un bell’articolo su Tony DeVita, arrangiatore e direttore d’orchestra della prima Mina? La sua meravigliosa orchestrazione a marea montante de Il cielo in una stanza resta a tutt’oggi insuperata (anche rispetto alle successive riproposte su disco di questo brano da parte della Nostra!). (Renzo D’Andrea – Torino)
Autore: loris