Mina Fan Club

“Una bugia ripetuta infinite volte diventa una mezza verità”, sosteneva il Ministro hitleriano della Propaganda Goebbels (quasi un Alfonso Signorini dell’epoca, solo un po’ più avvezzo alle caserme che ai salotti). Su Internet avviene più o meno la stessa cosa: si spara una panzana sul sito giusto e questa, copiata&incollata a macchia d’olio, si trasforma in men che non si dica in una notizia. Prendiamo la storiella sul film biografico su Mina che, stando alle voci diffuse da qualche sedicente “bene informato”, sarebbe tra i progetti immediati di Pedro Almodòvar: già il fatto che la presunta sceneggiatura sarebbe tratta dal romanzo di Paolo Limiti Bugiardo e incosciente, liberamente ispirato all’omonima canzone ma del tutto privo di riferimenti alla vita di Mina, rende tale ipotesi poco credibile. Se poi si aggiunge che a Lugano nessuno ne sa nulla, il sospetto di avere a che fare con l’ennesima sòla diventa quasi una certezza. Meglio, allora, non prestare fede ai gossipari di turno ed attenerci ai fatti. E i fatti certi che riguardano Mina in questi giorni sono almeno due: l’avvio – probabilmente già in settimana – delle registrazioni del prossimo album di inediti e l’imminente lancio on air di una nuova campagna Barilla con annessa piccola sorpresa mazziniana. Aspettare per credere.

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104 risposte

  1. Ciao Gil, intervengo per il brano di Mina del 1975, di cui più sotto ho scritto di un mio ricordo quando il pezzo è stato censurato. All’inizio veniva trasmesso, ma quando proprio in tv per il programma “Adesso musica” doveva andare in onda (ed io ero lì che lo attendevo) non lo trasmisero, anche in radio sino a che la censura terminò, Lelio Luttazzi annunciava solo il titolo sneza trasmetterlo. La censura se vietava di trasmettere le canzoni valeva sia per la tv che per la radio.
    Ti ringrazio molto per gli auguri.

  2. Adorabile peste.. l’avevo detto… “io tra di Voi brutta fine per me”.. ma non è proprio così. Soltanto un pò ammaccata dalle legnate del Caro Qualcuno.
    Rilassiamoci per un pò… ma solo per un pò.
    Un abbraccio a te, a tutti e a Gil.

  3. Dolce Pierotta, sono “reduce” da un incontro fin troppo ravvicinato! :teeth: E penso a te.. Tu sei per me, nella distanza chilometrica che ci separa, una mancanza.
    La Mente Torna ed è subito Amore Mio… all’infinito come la Grande Voce ben fa capire.
    Buona, buonissima notte Blue Eyes. :dazed:

  4. Mio caro Gil, equivocare è il pericolo che ognuno di noi ha dietro “l’angolo” ma non è un grosso problema: basta girare l’angolo. Sono contenta per te che credi che certe carenze siano inesistenti. Siamo simili ma non uguali.
    Non era mia intenzione difendere o schierami dalla parte di Dario. Credo che se a volte sono d’accordo con Tizio non necessariamente sono contro Caio… ma vale anche il parere di Sempronio.
    Il resto… con il mio Caro Qualcuno è rigorosamente privato.
    Ricambio con affetto i tuoi bacioni.. purchè non siano al Veleno.
    Ciao.

  5. Cara Maria, ti prego si scusarmi ma ritengo che hai equivocato su tutto… e mettiamo da parte carenze affettive, problemi di solitudine e manie di persecuzioni in quanto inesistenti. Ho questionato con Dario ma simpaticamente perché con una persona del suo spessore culturale e della sua signorilità impossibile litigare e il tutto è stato come un gioco tra due amici (per fortuna almeno con Dario è possibile). Forse il problema è che quando gli interventi e le repliche si confondono tra loro poi se ne perde il filo logico perché se avessi seguito l’esatta cronologia avresti verificato che dopo la diatriba con il nostro comune amico ho replicato simpaticamente agli altri amici del Blog parlando solo di Mina… e speravo che questo ti avesse colpito di più di tutta la faccenda. Però evito di aggiungere altro e sarò io a scriverti in E-mail per maggior chiarimento perché non voglio abusare di questo spazio per cose private… Qui preferisco continuare a parlare di Mina e della Musica che… le gira intorno.
    Bacioni… se ancora me li consenti!

  6. Caro Gil, … ma io non ti ho chiesto di stilare il vademecum. L’ideuzza era lanciata a te quanto a chiunque altro/a.
    Le comunicazioni sul blog, come ben sai, avvengono tra i frequentatori che si scambiano idee, sentimenti, pareri, o che semplicemente come fai tu, espongono le proprie idee. Da qui ben vengano i commenti da parte di chi ha voglia di farli, ma è sbagliato pensare, a priori, che si tratti di una “tifoseria da stadio” .
    Che per te Mina è “la preferita in assoluto” ne sono felice.
    Lontanissima da me l’idea di convertirti o altrimenti scomunicarti. Le “Altre” le nomino e le “sento” volentieri, le apprezzo, ma la mia passione rimane unicamente MINA! Io sono una fan DOC. Felicissima di esserlo.
    Leggendo i messaggi di riscontro ai tuoi interventi a me non sembra che tu non sia apprezzato e considerato. Tanto per conferma, Dario (e non soltanto lui) ha affermato recentissimamente che ci si accorge sia della presenza quanto dell’assenza di Gil. Ritengo superfluo aggiungere altro.
    Per il resto sei libero di fare ciò che vuoi. Anche soltanto i salutini. Secondo me, salutini, auguri, un buon giorno o una buona notte, o una dedica, riflettono un sistema per esorcizzare perfino la solitudine.
    P.S. Ciò che mi “obbliga” a qualcosa o con qualcuno è il rispetto e la considerazione che provo, purtroppo, situazione mortificata da altre incombenze e necessità che lasciano poco tempo per me.

    Notte.

  7. E’ si caro Gil ricordi bene l’unico passaggio televisivo de l’importante è finire fu ad Adesso musica e solo con le due clip de L’importante è finire e Distanze.

  8. Emilio caro,
    se non proprio censurata comunque in televisione all’epoca non ebbe molta diffusione… Però non dimentichiamo che ormai Mina aveva chiuso con le apparizioni alla TV e, se non ricordo male, in “Adesso musica” del 1975 fu proposta una clip della canzone tutta imperniata sul viso di Mina in primo piano. La stessa clip che fu mandata in onda da Rispoli in “Tappeto volante” con ospite in studio Mariangela Melato e altre attrici e l’argomento di quella puntata era: “Quanto erano teatrali le cantanti italiane” e credo che ricordi come si espresse la Melato a proposito di Mina.
    Piuttosto, a questa canzone è legato un aneddoto carino in cui la Vanoni ha la sua parte. Nel 1976 Ornella cantò “Non sai fare l’amore” e con questo brano la “Signora della Mala”, rivolgendosi un po’ a qualsiasi uomo, pur esaltandone le qualità fisiche e caratteriali, affermava che purtroppo non sapeva fare l’amore… Ciò provocò il risentimento di parte del pubblico maschile perchè un’affermazione del genere, fatta da un’artista e da una donna vissuta come la Vanoni, suonava troppo come un’offesa alla propria virilità.
    Attraverso i giornali questa parte di pubblico, ferita nel proprio orgoglio di maschio, faceva presente che un anno prima Mina, al contrario della Vanoni, affermando “ha talento da grande lui nel fare l’amore” in “L’importante è finire” rendeva giustizia al maschio italiano. Pensa un po’ che potere può avere una canzone… soprattutto se ad interpretarla è Mina o –perché no? – la Vanoni.

    http://www.youtube.com/watch?v=2Z-LRkRdkeI

  9. Pensa che anch’io ho un vago ricordo che L’importante è finire venisse solo menzionata e non trasmessa nella Hit parade di Luttazzi,trasmessa solo in seguito dopo la trasmissione tv Adesso musica.
    Ma i ricordi sono lontani e spesso non distinguo più se sono reali o fanno parte della leggenda legata alla signora.
    Hai ragione per le atmosfere delle due canzoni che hai posto,per altro Amore era già una cover di una canzone fatta mi sembra da Gilda Giuliani ma passata del tutto inosservata,mentre nella versione Mina Cocciante è stato un piacevolissimo tormentone per il lancio di Canarino Mannaro.

  10. HOMBRE (Uomo)
    Pubblicata nel LP MINA EN ESPAÑOL 1973 . Per sfortuna non fu inclusa nella scaletta di brani scelti per “COLECCIÓN LATINA” ( 2001 ) forse nella “Colección Latina 2” ???

    Tu sabes convencer
    y me haces ver de color azul
    el nublado cielo.
    Cuéntame, lo que hay que hacer
    de alguien como tu que me enamoró
    Y tan pronto me besó.

    La verdad responde, por favor
    El motivo cierto, dímelo.
    Yo no he inventado nada
    Mira las hojas que caen en otoño
    Mira la rosa que estrecha mi mano
    y un corazón cuando late
    y sufre de amor

    Tu, solo con mirar
    sin querer hablar
    haces provocar de pasiones un volcán.
    Dime tu, si en tu corazón
    sientes la emoción igual como yo
    o quizás quieres jugar.

    Tu te apoderaste de mi ser
    y te necesito otra vez.
    Yo te espero noche y día
    como una hoja que cae en otoño
    como la rosa que estrecha mi mano
    y un corazón cuando late y sufre de amor

    …….

    Dime tu, si en tu corazón
    sientes la emoción igual como yo
    o quizás quieres jugar.

    Tu te apoderaste de mi ser
    y te necesito otra vez.
    Yo te espero noche y día
    como una hoja que cae en otoño
    como la rosa que estrecha mi mano
    y el corazón cuando late y sufre de amor.

    Yo que puedo hacer de uno como tu….

  11. Forse ti riferisci alla censura televisiva perché alla radio “L’importante è finire” comunque veniva regolarmente trasmessa nonchè fatta ascoltare anche da Lelio Luttazzi nella sua Hit Parade. In realtà l’unica canzone veramente censurata anche alla radio fu “Je t’aime moi non plus” eseguita dal duo “Serge Gainsbourg & Jane Birkin” e infatti Luttazzi la citava ma non la mandava in onda… Però c’è da dire anche che con “Je t’aime…” siamo nel 1969.
    Per quanto riguarda “L’importante è finire”, direi che le stesse sonorità musicali le ho trovate in “Lui è pazzo di lei” di Biagio Antonacci… Ma non sarebbe la prima canzone di Mina alla quale si sono ispirati i vari autori attuali passando poi per originali i loro pezzi forti del fatto che la memoria di tutti fa acqua da tutte le parti e ne sa qualcosa anche il caro Gigi D’Alessio che, a mio avviso, con la sua “Apri le tue braccia”, soprattutto nel ritornello, ha scopiazzato “Amore” di Mina eseguita in coppia con Cocciante… ma forse questo già è stato detto in passato. Auguri posticipati!

    http://www.youtube.com/watch?v=Aa3T9lQ1nfo

    http://www.youtube.com/watch?v=dyxkbPjzKKI

  12. In più di un’occasione ho pubblicamente rilevato che i tuoi interventi sono sempre stimolanti ed interessanti e di fatto sei uno dei pochi ai quali mi piace replicare né ho mai pensato che fosse tua intenzione imporre le tue opinioni.
    Spero sempre di leggerti e aspetto qualche argomento intrigante che ti spinga ad andare al di là del “a Gil piace questo elemento” che hai paventato di fare d’ora in avanti.
    Un abbraccio a te, Maria e tutti gli amici del Blog.

  13. Un commento lungo può essere interessante alla stessa maniera di quanto può essere noioso e banale un intervento brevissimo. Ciò che conta è il contenuto e come lo si porge… molto è da ricondurre alla sensibilità di chi legge. Posso dirti che già per una forma di cortesia io leggo tutto e tutti ma intervengo solo se qualcosa mi intriga e, nel contempo, mi astengo da qualsiasi considerazione fuori luogo se la cosa mi lascia indifferente.
    Detto questo vorrei precisare che non ho la presunzione di ritenere che possano essere interessanti i miei interventi e né tantomeno cerco pubblico quando esprimo le mie opinioni. Voglio sperare che oltre al “vademecum” del fan, proposto da Maria, ora non si debba fare anche quello dei commenti e che questa diatriba adesso si chiuda qui definitivamente. Baci a te e a Maria

  14. Thè ghèt ràsùnn cara “vecchia” Maria
    ti traduco il mio Milanese..(hai ragione cara “vecchia” Maria)
    a volte a me viene da pensare :beauty: SOLO SE SAI RISPONDERE
    http://www.youtube.com/watch?v=TxKa4Gr3yVQ
    ai messaggi tosti-lunghi e a volte rispondo anche se non lo sò.
    perchè sono
    Pieruccia
    fai la rima tu!

  15. Caro Gil,è simpatico leggere i tuoi “certosini” messaggi,
    con parole che diventano video!
    BUONDI’ da
    Piera

  16. Caro Gil sei persona troppo colta ed intelligente per non aver colto della “sana ironia” nel mio commento e d’altra parte non è la prima volta che ti riconosco le doti sopraindicate; mi è parso eccessivamente prolisso l’intervento di Basileus e mi sono sentito istintivamente di sottolinearlo proprio perché a volte (e anche qui ironicamente) ho rilevato che i tuoi interventi erano (diciamo così) un tantino lunghi …
    Pertanto non vedo incoerenza nei miei comportamenti

  17. I tuoi scritti caro Gil possono essere per alcuni discutibili e magari non si possono del tutto condividere, ma meritano un grande rispetto per il loro indubbio valore e per l’onestà con la quale vengono posti,inoltre traspare sempre l’amore verso la signora anche quando ci sono eventuali critiche che poi critiche non sono ma punti di vista .Quindi benvengano gli auguri e i tuoi salutini ma non limitarti a questo…

  18. Cara Giorgissima, i tuoi auguri fatti in questo modo pieni di allegria, penso che le legnate non ci saranno nè “per te, per me e per noi” ed io li gradisco molto volentieri sia i tuoi che quelli di Piera, Francesco, Pina, Francesco Cremona, Emilio e Dario che mi ha dedicato la splendida “Ecco il domani”.
    Chiaramente anch’io voglio leggere sempre di Mina, possibilmente senza leggere critiche perchè Mina la si ama e come si fa a non amare Mina che ci emoziona sempre? Ricordo quando c’era l’Hit Parade di Luttazzi e per ragioni che sappiamo non potevano mandare in onda il suo grande successo “L’importante è finire”, quando finalmente la censura era finita e Lelio la mise in onda, l’emozione di sapere che aveva vinto la nostra Mina, mi aveva fatto piangere, ero un ragazzino allora, ma anche adesso il mio entusiasmo per Mina è rimasto lo stesso. Grazie ancora a tutti.

  19. Non spetta a me stilare il “vademecum” da te richiesto… anche perché io espongo solo le mie idee e i miei gusti senza avere la presunzione di far passare per “Vangelo” quello che dico. Posso dirti che per quella poca religiosità che mi contraddistingue, anche se è Mina la preferita in assoluto, comunque per me non valgono i comandamenti: “Non avrai altro Dio all’infuori di Mina” e né tantomeno: “Non nominare il nome delle ‘Altre’ invano”. Ritieni che devo essere scomunicato solo per questo? In ogni caso, dopo aver constatato che per esprimere un proprio gusto o parere si rischia poi di degenerare in atteggianti consoni più ad una tifoseria da stadio che della nostra massima esponente musicale, da ora in poi mi atterrò solo ai salutini, auguri e messaggini personali e terrò per me determinate opinioni.

    P.S. Non sentirti obbligata a rispondermi perché ritengo che le cose si fanno innanzitutto con piacere e non per compiacere.

  20. Gil, ti prego, non prendermi a “pesciate” per…
    Forse bisognerebbe stilare una specie di “vademecum” per i fans -per schiarire un pò le idee e per un minimo di trasparente diversificazione dall’estimatore- che ritengo sia un soggetto soprattutto emotivamente assai meno coinvolto, pertanto, più lucido, preciso, analitico e freddo. Il fan, invece, sta col deredano in cima al Vesuvio. Poi, forse, c’è una via di mezzo, ma anche questa per niente comoda.
    Un bacione e un saluto ai tuoi cari. :blush:

  21. Cara adorabile peste -grande Dario- forse troppo sommessamente ho tentato di comunicare un “avvertimento”. Pensavo… dicevo.. Gil e la sottoscritta troppo luuunghiii!! ( e tra noi Dario “er mejo”). Inconsciamente ciò azzeccato perchè c’è di più… Il contenuto di Mario Basileus interessantissimo, ma ti prego Mario, per ragioni tecniche, funzionali e pratiche “a rate”.
    Se capito a portata di Gil mi fa a spezzatino: sta ancora aspettando una mia doverosa risposta e …
    Però è un gentiluomo. Avrà senz’altro riguardo per una vecchia e incasinata fan di Mina come sono io. :footmouth:

  22. Sei il massimo dell’incoerenza! Considerando che in te il fan prevale sull’estimatore, allora nessun commento dovrebbe essere mai troppo lungo se si inneggia alla Signora…
    O per te la “prolissità” sta nel fatto che, pur affrontando molteplici argomenti in un solo intervento, si fa soprattutto analisi e critica senza fossilizzarsi troppo in sterili lodi all’indirizzo della Tigre?

  23. siamo isole nell’ oceano,.,.,.,.,.

    acquario anche tu???

    auguri luigione.

    ciao mina

    ciao tà

  24. facile weekend a tutti,

    continua la presenza di mina in classifica con caremella in questo 2011,.,.tra l altro vi ricordo venduto in offerta a dieci euro caramella e piccola strenna,.,.

    questa settimana riguadagna 27posizioni,.,.

    http://www.fimi.it/classifiche_artisti.php

    sempre primo il dvd con annesso singolo di mina, di niccolo fabi,.,.,

    ciao mina

    ciao tà

  25. UNA DONNA PER TUTTE LE STAGIONI

    Orazio diceva che gli anni che fuggono ci portano via una cosa dopo l’altra . Noi , tuttavia , potremmo rigirare la frase al contrario . Ogni anno , con le nuove stagioni , ci potrebbe regalare , infatti , anche nuove emozioni . E’ anche una convenzione cominciare l’anno a Gennaio . Potrebbe cominciare anche a Settembre e noi potremmo immaginarlo come una magica scatola a sorpresa . Immaginiamo il nuovo disco di Mina come questa scatola , offertaci in confezione strenna , che racchiude le emozioni di un nuovo anno . Lo custodisce una bellissima e affascinante copertina con una Mina wagneriana , ma il commento della copertina lo lasciamo alle appropriatissime parole di Luigi Nava : ‘ Uno sguardo che ti dilacera i sentimenti , che ti penetra dentro , come a dire : Guarda che sono io , prendi questo disco e ascolta che cosa c’è dentro . C’è un dolce veleno che si farà assopire. Sono la strega buona che ti vuole possedere le viscere e il cuore ‘ .
    La prima canzone , ‘ Succhiando l’uva ‘ , costituisce la carta da regalo , carta che già abbiamo avidamente scartato durante la vendemmia , pensando alle sorprese contenute dentro quel luccicante dischetto . La passione d’amore è esplosa in estate ed ora declina un po’ , ma dolcemente , sotto i raggi rossi , aranciati e caldi , del sole ancora acceso , verso i rivoli di un serpeggiante sentiero , con l’incanto del tramonto sulle foglie dorate della campagna autunnale . Prima di inclinarci ora verso il dolce autunno , dai colori inebrianti , lasciando dietro di noi , come diceva Cardarelli , le vigne saccheggiate , percorriamolo ancora un’altra volta questo sentiero di campagna , osserviamo la dolcezza delle vigne e le foglie che si staccano dagli alberi e umide si adagiano sulla terra odorosa di rugiada , portando con loro il ricordo della dolce stagione prorompente di sole , vissuta nell’accordo di cicale , l’estate , che è ormai alle nostre spalle , ma il calore dell’amore ce lo porteremo dentro e la ‘ zuccherosa ‘ uva diventerà vino corposo , vino prelibato da centellinare durante tutto l’anno . Questo vino , poesia della terra , secondo le parole di Mario Soldati , ci permetterà di riscaldarci nei prossimi freddi mesi dell’inverno . Ci permetterà di sopportare la lunga notte , quando saremo soli o quando non riusciremo a dormire e allora le nostre fantasie si sprigioneranno nei chiaroscuri dei sogni notturni .
    La notte ad Ottobre si fa improvvisamente più lunga . La notte , che come dice Borges , ci piace perché, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi . E nell’oscurità sognante della notte ‘ Certe cose si fanno ‘ , quando viene la luna e ci chiede di uscire e voliamo senza ali. Splendide parole di quel grande e finissimo conoscitore del cuore delle donne , che risponde al nome di Bruno Lauzi , splendida interpretazione di Mina e splendido arrangiamento di Massimiliano Pani e Nicolò Fragile , punteggiato dalla tromba suonata con la sordina e dalla chitarra di Alex Britti , qui in veste di bravissimo chitarrista . Da sottolineare il suono rarefatto del flicorno di Franco Ambrosetti che fa da coda accompagnando come un raggio di luna al tramonto i trasognati pensieri della protagonista della canzone e il tocco del pianoforte in sordina che quasi sottolinea l’impantanarsi degli stessi desideri nelle pozzanghere dei sogni che , forse, resteranno tali , mentre fanno suggestiva eco i bisbigli sussurrati della voce , nei quali sembrano placarsi , ma solo apparentemente , le urla laceranti che ci avevano staffilato l’anima .
    Ma con il tardo autunno viene anche la stagione dei rimpianti e , col mese di Novembre , la fredda stagione dei morti , quando le ferite ancora non cicatrizzate urlano la stagione degli amori finiti , quando una donna alla quale è stato sottratto il suo uomo canta sommessamente ‘ D’amore non scrivo più ‘ , bella , ariosa e struggente canzone di Mauro Santoro , autore della non dimenticata ‘ Noi ‘ . Mina esprime perfettamente in essa il pianto trattenuto e la sofferenza intima del rimpianto . Se dovessi fare un paragone tematico , mi viene in mente in questo momento lo struggersi di Mina quando canta la stupenda ‘ Solo lui ‘ . Ma forse l’amore può ancora vincere , come ci racconta Thornton Wilder che afferma : ‘ Persino la memoria non è necessaria all’amore . C’è un paese dei vivi e un paese dei morti , e il ponte tra l’uno e l’altro è l’amore , l’unica sopravvivenza , l’unico significato ‘ .
    Noi , dunque , ricercheremo sempre l’amore , perché , come diceva il Cardinale di Retz , tutto quello che è necessario non è mai rischioso . E l’amore ci è necessario e quindi ancora si può rischiare , anche durante il lungo inverno , accogliendo il prorompente rhythm and blues della sorprendente ‘ Il pazzo ‘ , che richiama nell’arrangiamento la straordinaria ‘ It’s a man’s , man’s , man’s world ‘ di James Brown , canzone fonte di ispirazione per tante altre , cito tra tutte ‘ Fallin’ ‘ di Alicia Keys , canzone , quella di James Brown , che io adoro alla follia , come , quasi quasi , ancora prima dell’intervento finale del sorprendente Giancarlo Bigazzi , sto cominciando ad adorare questa viscerale e carnale canzone di Mina . A Dicembre , quando tutti giocano e scommettono , possiamo rischiare anche noi , rimettendoci in gioco e cercando , come , con una voce scura , canta Mina , di mostrare a noi stessi chi siamo . ‘ Nessuno è mai solo se stesso . Nessuno è mai nessuno è nemmeno il saggio che a volte è peggio ‘ .
    A Gennaio inizia poi il nuovo anno ufficiale . Molti cercheranno di emergere e di sgomitare . Mina fa sua , invece , la delicatissima poesia della straordinaria canzone di Daniele Silvestri , dall’andamento soffice e lieve , dolce e classicheggiante e con dei versi bellissimi come ‘ Ciò che di tragico e banale c’è nel credere soltanto a questo mondo è la speranza un giorno di essere smentiti dall’esplodere di un bacio ‘ , nella quale si parla di come assaporare il gusto lieve dell’esistenza .
    Cara Mina , hai fatto bene a scegliere ed a immedesimarti , credo forse con poca fatica , in questo bellissimo brano old style , suadentemente accompagnata dalla chitarra classica di Giorgio Cocilovo e dal tappeto degli aerei archi di Gianni Ferrio . In questo mondo chiassoso in cui per ogni sciocchezza viene istituita la giornata celebrativa , io , personalmente , istituirei la giornata del silenzio in cui fermarci a riflettere svuotando nel cestino i vari e inutili bla … bla … bla . Meglio scrivere e pensare riuscendo a fare emergere la nostra interiorità dopo una necessaria meditazione . Cosa aggiungere alla sublime e confortante poesia della tua canzone intitolata ‘ La seconda da sinistra ‘ se non le parole non dette . Tutto il resto sarebbe banalità . Eugene O’Neil sbaglia quando nel suo ‘ Strano interludio ‘ dichiara che la felicità odia i timidi . Anch’io sono un timido e sono stato amato per la mia timidezza . Negli anni ho perso un po’ dei miei rossori accettandomi senza ricorrere alle cure miracolistiche che questo nostro mondo ci urla , ma ho anche cercato di mantenermi autentico . Grazie Mina di dichiarare anche tu ‘ Sono dietro vedi dietro e dietro voglio stare ‘ e , grazie di accostarti a tutte le persone che , come me , se ne stanno in disparte e che se dichiarano ‘ se vuoi vedermi devi cercarmi tu ‘ non lo fanno per alterigia , ma solo per non volersi imporre all’attenzione forzata , grazie di preferirci e di anteporci ai chiassosi e agli arroganti . La tua stupenda canzone è di quelle che mi resterà per sempre dentro la sensibilità del mio cuore e rimarrà una delle perle del tuo repertorio passato e futuro . Grazie veramente !
    Da tempo ho capito che non bisogna mascherarci , come ci si maschera a Carnevale , a Febbraio . Anche il brillante commediografo francese Pierre Veber dichiarava ironicamente : ‘ Non voglio farmi migliore di quello che sono , ne approfitterebbero ‘ . Mina afferma , anzi canta ‘ Che fatica ‘, una trascinante e , spiritosamente , originale canzone regalatale dall’amico di Renato Zero , accompagnata da un dondolante e felice arrangiamento nel quale spicca ancora una volta la bravura dell’intervento di Alex Britti . Canzone che ci viene subito voglia di cantare , tanto ci prende nel trascinante ritornello spruzzato di samba , ma che ci sorprende un po’ nell’inaspettata pausa lenta , con un inciso drammatico ‘ in più tu non mi aiuti ‘ , prima del travolgente finale . ‘ Che fatica ( appunto ) mentire , che fatica apparire . Ci sarà un altro modo non così impegnativo per sentirmi più libero e vivo … ‘ . Si capisce come Mina senta e faccia sua questa canzone , ironico inno alla pigrizia , che asseconda la sua insostenibile leggerezza dell’essere . Lei stessa una volta ha scritto a tale proposito : ‘ La fretta è stata lasciata dietro la siepe di alloro . E’ ormai vietato lasciarsi cogliere dall’agitazione . Lo proibisce la languida estate . Conosco persone che , come me , adorano annoiarsi . E trovano il modo di farlo , per lunghi periodi , benissimo ‘ .
    E dopo il carnevale arriva Marzo , mese in cui , tu , carissima Mina sei nata , mese nel quale le languide malinconie notturne incontrano la bellezza danzando con il pianoforte , la chitarra , il basso , il bandoneon e gli archi . Mi piace accompagnare il tuo canto traboccante , come al solito , di intelligenza e sensibilità , con un pensiero di Baudelaire , sommo poeta dello Spleen e della Malinconia . ‘ Non pretendo che la gioia non possa accompagnarsi alla bellezza ; ma dico che la gioia è uno degli ornamenti più volgari , mentre la malinconia è della bellezza , per così dire , la nobile compagna , al punto che non so concepire un tipo di bellezza che non abbia in sé il dolore ‘ . E che cosa c’è di più bello della malinconia nella musica , che cosa c’è di più sublime di quell’anelito di infinito che trabocca da certi capolavori musicali ? Fossati , che ha dedicato alla malinconia del tango , bolero o milonga , una canzone splendida come ‘ Notturno delle tre ‘ , non so se la più bella , ma sicuramente la più intrigante del tuo disco , lo ha compreso benissimo . E tu da grande maestra del canto ci hai fatto un regalo non solo pieno di dolce malinconia , ma anche impregnato di una sottile , notturna e nascosta sensualità piena di saudade . La saudade che accompagna la rarefatta atmosfera notturna che certe volte non ci fa dormire , che ci presenta fantasmi vivi , che credevamo dimenticati , presenze inquietanti che si dondolano fuori , con passi poco innocenti e che , a volte , bussano dietro il portone che noi usiamo per serrare gli angoli dove sono rinchiusi i nostri più dolorosi o inconfessabili segreti . I dolori e i rimorsi forse si attenueranno , fingeremo di dimenticarli nelle prime ore del mattino , quando l’oscurità si trasformerà in vaga penombra , quando passeranno le ore lente nel nostro ‘ Notturno delle tre ‘ . Questa canzone , unica bellissima cover dell’album , è tratta dall’album ‘ Lindbergh ‘ , nel quale il tema del viaggio è affrontato nella sua ipotesi mentale , come una volta lo stesso Fossati ebbe a dichiarare : ‘ A volte i mondi lontani sono da vivere senza nemmeno oltrepassare le nostre colline . E’ il sogno di Pavese ‘ . Questo brano intrigante , impreziosito anche dalla voce di Fossati che interviene nella seconda metà , è arricchito da un ricco , colto , efficace , sensuale e geniale arrangiamento di Gianni Ferrio , un gioco di suoni , che ci racconta quel qualcosa che è rimasto misteriosamente nell’ombra e , usando le parole del grande scrittore spagnolo Javier Marías , tratte dal suo bellissimo romanzo ‘ Un cuore così bianco ‘ , capiamo che ‘ la verità non riluce , come si dice , perché l’unica verità è quella che non si conosce e non si trasmette , quella che non si traduce con le parole , né con immagini , quella celata e non controllata , forse per questo si racconta tanto o si racconta tutto , perché niente sia accaduto , una volta raccontato ‘ e riusciamo così a immaginare una situazione di cui noi non conosciamo nulla se non qualche inquietante particolare , che si rinchiuderà poi in un profondo oblìo , scomparendo ad un mondo divenuto alla fine indifferente .
    Ma se Marzo è stato un po’ malinconico , il tempo deve pur avere un periodo in cui risulta un po’ pazzerello . E così è arrivato l’Aprile , che ci regala anche la gioia . Gioia e follia , ma anche senno , come scriveva la grandissima poetessa Emily Dickinson ‘ Molta follia è il Senno più divino – per un Occhio che discerne – molto Senno – la più pazza Follia ’ . Mina , ‘ Hai vinto tu ‘ . Divertiamoci , dunque , ascoltando la tua folle e scanzonata canzone filastrocca che , con un arrangiamento da Vaudeville Band , crea un clima da café chantant ( non per niente il suo sconosciuto autore Massimo Fedele è napoletano ) , bizzarro e demenziale come le scene che si susseguono veloci in una commedia degli equivoci o in una comica di Ridolini . Chissà che non rinsaviamo un po’ anche noi col tuo divertissement giocato sulla pura vocalità di cui tu dimostri ancora una volta di essere insuperata maestra .
    E col Maggio arriva il tempo dei bilanci , delle dichiarazioni fiscali ( come mi verrebbe voglia di buttare tutti i moduli burocratici nei sacchi di plastica della spazzatura ) , delle statistiche e della nostra ormai impossibile privacy . Ma Mina che , come Gottfried Benn , pensa che l’Arte è riservatezza infinita , l’ha capito da tempo e ce lo sottolinea ‘ In percentuale ‘ in quest’altra elegantissima canzone regalatale dal bravo Samuele Bersani , la cui impronta personale è inconfondibile , nella quale si parla anche della ricerca di qualcuno o di qualche sosia che lo possa sostituire . Enigma o realtà ? Non importa ! Godiamoci semplicemente queste riflessioni criptiche , nelle quali si parla anche , in maniera indiretta , di occhi indiscreti , di movimenti fluidi del nostro essere imprigionato in una vita assoggettata al computer , di questo mondo nel quale regna una diffusa e perduta libertà . Concetti profondi e non banali , immersi nei grandi e fastosi suoni e nelle impennate spruzzate di jazz del flicorno di Franco Ambrosetti dentro un magnifico arrangiamento orchestrale .
    ‘ L’attimo fuggiva , oh , cos’altro può fare un attimo ‘ . Sono parole di Carlo Emilio Gadda . L’estate , che Giugno ci annuncia , sarà la stagione degli attimi di passione , degli attimi sensuali , degli attimi intensi , degli attimi ridenti , ma , forse per questo , brevi e fuggitivi . Mina rende benissimo , cantando languidamente la sinuosa ‘ Solo un attimo ‘ , canzone tutta al femminile , l’autrice è Giulia Fasolino , dall’atmosfera che ricorda il sound californiano dei primi anni ’70 , le fugacità in cui si inseguono dei momenti inebrianti per i quali noi siamo disposti anche a dichiarare ‘ amami , sfiorami , come un cobra avvolgimi tra le tue spire e striscia sul mio seno e sputa il tuo veleno così potrò morire ‘ . Si può fare l’amore con la voce ? Sì , ma solo Mina ci può riuscire , con degli eccitanti contorsionismi vocali , con degli sfrenati saliscendi della voce simili alle più vertiginose montagne russe , che fanno provare anche a noi un ebbrezza simile a quella che si prova durante l’amore .
    La falsità di certi rapporti amorosi che si perdono nei meandri della menzogna , come i raggi del sole si perdono nei lunghi e caldi tramonti di Luglio , sono splendidamente narrati in quella che , musicalmente parlando è la canzone più bella e raffinata dell’album , dall’andamento tortuoso e con una partitura difficilissima da interpretare , una di quelle canzoni che si potranno sentire centinaia di volte , ma che ci farà scoprire sempre degli angoli incantati . Una di quelle canzoni straordinarie che ci restituiscono la Mina più segreta e vera . Melodia allo stato puro , ispirata vagamente nell’arrangiamento al Preludio n° 4 di Fryderyck Chopin , maestro delle atmosfere notturne , ma che ha saputo descrivere alla perfezione anche il sentimento del dolore . Questo preludio , nel quale la malinconia dolce amara è intensificata dai lenti accordi decrescenti del basso , che viene prima splendidamente descritto e poi eseguito da Ingrid Bergman in una delle prime scene del bellissimo film dell’omonimo regista dal titolo ‘ Sinfonia d’autunno ‘ , ci restituisce e ci fa respirare un’atmosfera piena di malcelato , ma straziante dolore , come è anche quella creata dalle incisive parole di Samuele Cerri che si fondono perfettamente con la musica , comunicandoci che la verità è una sola , mentre tutto il resto è inganno , perché si sa , come affermava anche Robert Louis Stevenson , che le bugie più crudeli sono spesso dette in silenzio ‘ e il cuore che ti batte disordinatamente e ostinatamente mente , mente , mente ‘ . Canzone gioiello , ‘ Mente ‘ , piena di quella ombrosa malinconia autunnale che certe volte , come un fosco temporale , ci colpisce anche durante la stagione estiva .
    Non ce ne siamo accorti , ma è già passato l’intero anno , siamo arrivati di nuovo all’Agosto spensierato , che segna la fine dell’estate e delle vacanze , ma anche delle sue vacuità . Ma per ora godiamoci un po’ della leggerezza popolare di Mina che canta una accattivante canzone estiva , dal ritmo vagamente reggae , dell’esordiente Andrea Paglianti . Canzone adattissima per un singolo estivo , tanto il ritornello si insinua come un tarlo nella mente . ‘ Ecco il domani ‘ . Cosa ci riserverà ? Tutti diciamo spesso : ‘ E se domani … Chissà se sarai ancora qui ? ‘ . Non ci pensiamo , almeno per ora . Pensiamo invece che Percy Pysshe Shelley poetava così : ‘ Lo ieri dell’uomo non può mai somigliare al suo domani ; nulla può durare tranne la sua Mutabilità ‘ .
    Mina da quasi cinquant’anni continua a regalarci l’amore in tutte le sue più nascoste pieghe , nei suoi più variopinti registri e in tutte le sue mutevolezze . Mina da quasi cinquant’anni canta e ci incanta , rinnovandosi continuamente . Nessun’altra cantante come lei ha saputo , infatti , affrontare gli stili più vari e disparati e anche in questo suo disco-capolavoro ce lo ha dimostrato , rinnovandosi ancora una volta .
    Citando i versi del Paradiso del sommo Dante :
    ‘ Quivi la donna mia vid’io sì lieta ,
    come nel lume di quel ciel si mise ,
    che più lucente se ne fé il pianeta . ‘
    possiamo dire che , come Beatrice , Mina , appena ci tocca col suo canto , ci porta la luce del cielo , così raggiante di letizia , che in nostro mondo diventa più lucente di prima , come quando Lei , ieri come oggi , ci ha donato :
    non parole , ma storie
    non storie , ma canzoni ,
    non canzoni , ma immagini ,
    non immagini , ma pensieri ,
    non pensieri , ma emozioni ,
    non emozioni , ma incanti ,
    non incanti , ma suoni ,
    non suoni , ma meraviglie ,
    non meraviglie , ma musica ,
    non musica , ma mistero ,
    non mistero , ma magia ,
    non magia , ma miracolo ,
    non miracolo , ma Mina .

  26. Il mio Augurio speciale ..al Luigione GRANDE GRANDE di statura..e
    GRANDE GRANDE di “bonta” dalla
    Piera
    nazionale!

  27. Mi unisco anch’io per gli auguri a Luigione,se siamo in tanti le pietre faranno meno male..eh eh..

  28. Direi un dolce veleno, un coktail perfetto e a mio modesto avviso l’album di inediti più interessante degli anni duemila.
    A chiudere la track list è “Ecco il domani” composta dal cantautore padovano Andrea Paglianti, vincitore del Premio Lunezia 2001 giovani autori, consegnato dal paroliere Mogol, presidente della giuria. Ad arrangiare il brano Bruno Zucchetti, Alfredo Golino e Giulia Fasolino, gli stessi Zucchetti e Fasolino realizzano i cori.
    Posso dedicarla al nostro “Luisìn” nazionale?
    http://www.youtube.com/watch?v=l95ts7RYioU

  29. Ed io sto qui fino a venerdì :beauty:
    Così dice nostra Sig.ra in un pezzo straordinario tratto da quel VELENO malefico del 2002 :beauty: quindi ascoltiamo ECCO IL DOMANI:

    E io sto qui
    fino a Venerdì
    chissà se domani
    avrai questa faccia qui.
    Amore no
    non dirlo pure tu
    che è una questione di tempo
    poi non ci pensi più.
    Ma ecco il domani è già arrivato
    forse magari è già passato
    il tempo di una sigaretta
    ti ho amato troppo e troppo in fretta.

    E io sto qui
    fino a Venerdì
    ma non so se domani
    sarai ancora qui.
    Dottore no
    non ce la faccio più
    non è una febbre è un dolore
    che non mi va più giù.
    Ma ecco il domani è già arrivato
    forse magari è già passato
    quel tuo “per sempre” dimmi allora
    resta soltanto una parola.
    Ecco il domani è già arrivato
    forse magari è già passato
    i l tempo di una sigaretta
    ti ho amato troppo e troppo in fretta.
    E se domani, se domani
    avremo tempo per decidere
    se cambiare quello fatto fino a qui
    fino a qui
    fino a qui.

    Ma ecco il domani è già arrivato
    forse magari è già passato
    quel tuo “per sempre” dimmi allora
    resta soltanto una parola.
    Ma ecco il domani è già arrivato
    forse magari è già passato
    il tempo di una sigaretta
    ti ho amato troppo e troppo in fretta.

    E io sto qui
    fino a Venerdì
    e chissà se domani
    sarai ancora qui.

  30. Molti anni fa avevo trascritto i testi delle canzoni in spagnolo e pubblicato nella bacheca di Minamazzini.com ( i più vecchi frequentatori la ricorderano ) Se vi piace l’idea potrei riproporrerli e anche altri che ho fatto recentemente, vedendo che ci sono tantissimi fans ” nuovi “.

  31. Messaggio per Luigi… Luigi shhhhhhhh non ti far capire che hai capito, vieni qui che lo devo dire piano altrimenti qui si arrabbiano, tu lo sai che non si possono fare no??? Ma come cosa?? Dai non far finta di niente!!! Ma gli auguri Luigi!! Gli auguri per il tuo compleanno!!! Ma tu continua a far finta di niente che qui dovemo nominà solo Mina che c’è la gente la mattina che c’ha poco tempo de legge e di rapporti umani vojono sapè ben poco!! Ma come se dice a Roma tu Pija e porta a casa!!! Luigione oggi è er compleanno tuo e l’auguri mia sul blog te li vojo fà!!! Ora attendiamo lapidazioni! ahahahahah :rotfl: :rotfl:

  32. Ciao EMilio! Grazie! Sí , il sito de Marina . Ho collaborato nella sezione di discografia argentina e anche con la trascrizione di testi in spagnolo anni fa.In questa canzone mi mancava capire bene la parte in cui Mina dice: I’ll go no matter where now… .Un abbracio!

  33. Sì è lo pseudonimo che Nicola Salerno ha spesso usato per firmare le sue canzoni… Una curiosità è rappresentata dal fatto che la canzone è apparsa come singolo (lato B) di “This world love in” sul mercato inglese