Sul Manifesto di domani l’amico Stefano Crippa dedicherà al box InDVDbile una dettagliata recensione arricchita da un intervento ad hoc dell’esperto di moda Michele Ciavarella, del cui scritto vi proponiamo in anteprima lo stralcio che segue…
di Michele Ciaravella
Mentre Mina cantava, alzava le braccia in alto, le muoveva come ali facendole ondeggiare aggraziate. Un’aquila migratrice si sarebbe detto, se non fosse che era già conosciuta come “la Tigre”. Poi portava giù le braccia facendole guidare dal peso delle mani affilate e con un gesto misterioso chiudeva il pollice e l’indice formando due occhielli, pronti a staccarsi e ricomporsi seguendo l’ondeggiare dei sentimenti che dirompevano dalle parole delle canzoni. Se non ci fosse altro, basterebbe questo per dire quanto Mina avesse in sé un’espressione di glamour, qualità rarissima nella televisione italiana degli Anni 60 e 70 per non parlare di quella dei più recenti vent’anni. Quanta incosapevolezza ci fosse in quei gesti delle braccia, ma anche nell’ancheggiamento tanto misurato che sembrava studiato, lo spiega il fatto che molto più tardi, negli Anni 80, a New York si sarebbero aperte numerose scuole di Voguing, il ballo che ripeteva con armonia meccanica le movenze delle indossatrici sulle passerelle, nell’era in cui alle modelle (Iman, Pat Cleveland, Alma, Marpessa) era richiesta l’interpretazione dell’abito, secondo la lezione dell’impagabile couturier-coreografo-fotografo ex ballerino Thierry Mugler. Alla luce di quell’esplosione, Mina si rivelò l’istinto che si faceva talento, modello insospettabile di un glamour-de-vie che veniva dall’intuizione in un’Italia che definire Italietta è già un complimento. Ma la Rai, dove Mina regnava, all’epoca era un’industria culturale e, anche lì forse intuitivamente, si faceva propria la lezione dell’Hollywood in bianco e nero dove le dive vestite dai costumisti supplivano alla mancanza di genio della moda americana. Mina, dallo schermo della tv oggi recuperato da YouTube, appariva elegante, con quegli abiti sottoveste lunghi e fluidi che percorrevano la figura magra ma sinuosa, gli abiti di metallo di – o alla maniera di – Paco Rabanne, le petite robe noir (i tubini neri) che si allungavano fino a diventare abiti da sera. E Mina si presentava agli spettatori sempre comme-il-fallait, vestita con gli abiti da sera perché all’epoca l’educazione passava anche per la rappresentazione di sé e in casa degli altri, anche se invitati attraverso l’accensione di un pulsante di un elettrodomestico, ci si doveva presentare ben vestiti (…).
(Il resto dell’articolo lo troverete su Il Manifesto del 31 luglio…)
Autore: loris
Stamattina, sul giradischi..c’è la bellissima canzone che la nostra MINA :inlove: canta nel superlativo Dvdbile n.3 è:
FIUME AZZURRO
Il mio cuore non recita più
c’è un padrone e quello sei tu
basta un bacio e io sento che
sei forte più di me.
La neve e il sole no
insieme non si può, no.
Qui nel buio c’è un ombra con me
la mia pelle non chiede chi è
fiume azzurro vai, dove arriverai
sempre mi troverai,
ma questa sera no
non mi difenderò, no.
Ma tu avrai l’onestà
di credermi?
Che sorprese l’amore ti dà
nei tuoi occhi non vedo pietà
cosa siamo noi, dove andiamo mai
c’è chi ci guida, sai
ma cosa dico, no
forse mi perderò, no.
Fiume azzurro va,
tu sei la verità,
quello che volevo
non mi basta più,
prima non sapevo,
ora ci sei tu
la tua bocca un nome griderà
ora io credo
ma tu avrai l’onestà
di credermi?
Che sorprese l’amore ti dà,
nei tuoi occhi non vedo pietà
cosa siamo noi, dove andiamo mai
c’è chi ci guida, sai
ma cosa dico, no
forse mi perderò, no.
Fiume azzurro va
tu sei verità
quello che volevo
non mi basta più
prima non sapevo
ora ci sei tu.
La tua bocca un nome griderà
ora io ti credo.
Grazie MINA :inlove:
Perso, purtroppo. Ma recupererò ;) …
… finalmente! Contento per te, Antonio! Buona lettura e buona afa :) …!
Finalmente è arrivata la FANZINEEEE!
Stamattina, sul giradischi c’è la bella canzone che la nostra MINA :inlove: canta nel Dvdbile n.4 è
TU SI’ NA COSA GRANDE
è la verità ..tutto il Dvdbila è GRANDE GRANDE
E dillo ‘na vota sola
ca pure tu stai tremmanno
dillo ca me vuò bene
comm’io, comm’io, comm’io voglio bene a te
Tu sì ‘na cosa grande per me
‘na cosa ca mi fà ‘nnamurà
‘na cosa ca si tu guarda a me
me ne moro accussì guardanno a te
Vurria sape’ ‘na cosa da te
pecchè cuanno te guardo accussì
si pure tu te siente murì
nom me ‘o dice a nun me ‘o fai capì
ma pecchè
E dillo’na vota sola
ca pure tu stai tremmanno
dillo ca me vuò bene
comm’io, comm’io, comm’io voglio bene a te.
Grazie MINA :inlove: