Mina Fan Club

mina questa canzoneQuando ancora esistevano i cd singoli promozionali “fisicamente” intesi, quello che anticipava di qualche settimana l’uscita ufficiale dell’album si limitava solitamente a “suggerire” con qualche oscuro elemento grafico quella che sarebbe stata la copertina del disco. Per Non c’è più audio, bellissimo brano apripista di Pappa di latte, il giacimento Maurifero Balletti piazzò sulla cover del promo una sibillina “galletta” d’assaggio della Mina biscottata e intovagliata che avremmo poi gustato appieno sulla busta dell’album. Analogamente, l’anno dopo, sulla copertina di Volami nel cuore, campeggiava un altero e solitario Duomo di Cremona non ancora illuMinato dalla presenza non meno ieratica della nostra Star griffata Versace. Sul singolo Johnny, poi, a preannunciare la sfrecciante apparizione dell’olimpionica Tigre-Ghepardo di Leggera era una timida scarpetta smarrita nel mezzo della pista di atletica. Non meno laconici gli indizi con cui Mauro si è spesso divertito a stuzzicare la nostra curiosità nelle anteprime promo degli album successivi: un particolare cromatico dello sfondo della Monna Mina leonardesca di Olio per Grande amore, una variazione del logo simil-Chanel adottato per N° 0 per Neri, o ancora le indecifrabili sagomine colorate della Mina-con-elefantino-al-seguito di Bula Bula per Vai e vai e vai. Il gioco del “che cosa apparirà” non si è interrotto nemmeno quando, a partire da Facile, è iniziata la nuova era dei singoli “incorporei” inviati come cartolina digitale con allegata copertina scaricabile: i graffiti infantili sulla cover de Il frutto che vuoi erano il segno premonitore della Mina abbozzata da Mauro con magistrale mano bambina per l’album del 2009, così come le cartine colorate di You Get Me prefiguravano l’abbuffata di dolcezza in serbo per Caramella. E tutto lascia credere che anche la non-immagine scelta per Questa canzone contenga – nella sua apparente asetticità – una pur vaga associazione di idee con la splendida e sorprendente Mina che vedremo nella copertina di Piccolino. Qualcuno di voi ha voglia di azzardare qualche ipotesi?

 

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108 risposte

  1. Cavolo, caro Emilio, se mi stuzzichi così metti a dura prova la mia memoria che purtroppo comincia a perdere colpi… Infatti del film “La nottata” ricordo bene tutte le sequenze ma mi sfugge il nome degli attori. A parte Albertazzi e la Sperati, una delle protagoniste, degli altri mi viene in mente solo Cassinelli (nel film marito di Destino?) e ricordo bene tra tutti il parigino Max Delys, già affermatissimo e amatissimo giovane attore dei fotoromanzi della “Lancio” insieme a Michela Rock, Adriana Rame, Franco Gasparri, Katiuscia, Claudia Rivelli (sorella di Ornella Muti), ecc… Ma tutti gli altri attori del film proprio mi sfuggono.
    La sequenza del film (di cui quasi non si trova traccia) in cui viene coinvolta Mina è quando sul palco del Night Club si esibisce un travestito nei panni della Carrà che canta “Din don dan” e gli fa subito eco l’altro travestito che, truccato e vestito, come Mina canta “Non gioco più e alla fine l’esibizione tra i due si risolve in una mezza litigata pubblica. Il film dovrebbe essere dello stesso anno di Milleluci… Io l’ho visto ad ottobre.

  2. E ancora Stefania Sandrelli nel bellissimo ruolo di Io la conoscevo bene accenna una canzone di Mina.

  3. Ieri sera, sono stata au canale Italia alle 23,45 e oltre
    ma di MINA :-) ..niente di niente. qualcuno di Voi Fans mi da la conferma grazie da
    Piera

  4. Allora già che ci siamo, citiamo anche il film “La nottata” con Giorgio Albertazzi nel quale il grande attore si cala nei panni di un travestito (Destino) e le due ragazze protagoniste del film, amiche occasionali per una notte, si trovano catapultate nella Milano notturna del vizio e in questo girovagare capitano in un locale notturno gestito da Albertazzi e nel quale un travestito si esibisce, vestito come Mina nella sigla iniziale di Milleluci, cantando “Non gioco più”!

  5. Caro Francesco,
    ieri sera mi sono sintonizzata su Canale Italia alle 23,45 e oltre ma di MINA :-) ..non c’è stato niemte di niente..BOH
    Se qualcuno legge questo messaggio mi puo’ dare conferma, grazie da
    Piera

  6. Molto interessante anche la più recente citazione del “nostro” geniale regista Giuseppe Tornatore, nella sequenza del suo film “Baarìa”, in cui ci tramanda la Mina che canta “Le Mille bolle blu” al Festival di Sanremo del 1961, attraverso lo schermo di quello che si immagina uno dei pochi televisori in circolazione, in una sala da bar, dove tutti, in quegli anni, non avendolo ancora in casa, andavano a guardare le trasmissioni. Una sequenza che la vede in un significativo “momento” mentre chi l’ascolta, commenta con un nostro quasi intraducibile (nel profondo significato del dialetto siciliano), “Bbuona cci và!”, che, letteralmente e non molto efficacemente, riesco a tradurre con “Ci va bene” (a cantare)…
    Una Mina vista non solo come modello, ma credo come “segno” indelebile di un’epoca a testimonianza di una grandezza artistica che si è affermata nel tempo.

  7. C’è stato anche Alberto Lionello in un episodio di Sesso Matto dove fa una gustosissima imitazione di Mina.

  8. Infatti anche io, che ho visto “Padre padrone” appena fu messo in circolazione nelle sale, ricordavo che Mina veniva citata ma non faceva parte della colonna sonora. Più o meno la stessa cosa anche in “Rita la zanzara” con Rita Pavone e Giancarlo Giannini in cui la Pavone interpreta una collegiale innamorata del suo professore e la cita –mi sembra in sogno– dicendo qualcosa del tipo: “Certo che se fossi alta, bella e brava come Mina sicuramente si innamorerebbe di me!” e qui segue una simpatica imitazione della Tigre.
    Altra citazione carina fu quella di Mastroianni nel film “La moglie del prete” con la Loren che interpreta Valeria, una cantante fallita che si innamora di un bel prete che incontra per caso dopo una telefonata a “Voce amica” e se ne innamora. Il prete (Mastroianni), che non può ricambiarla, le dice: “Invece di innamorarti di me potresti dedicarti di più alla canzone e magari diventare brava e famosa come Mina”. E infatti all’epoca, per questo film, la Loren compariva su molte copertine dei giornali in miniabito e capelli cotonati come Nostra Signora e i titoli recitavano: “Sofia Loren come Mina”, “Sofia imita Mina”, “La Loren contro Mina” e cose del genere…
    In “Totò contro Maciste” più che una citazione, ci fu un esplicito riferimento a Mina quando a Totò, che si spacciava per un semidio, alla corte del Faraone fu chiesto se nel fronteggiarlo sapeva urlare più di Maciste e il nostro amatissimo Totò (Totokamen nel film), per dimostrare che sapeva farlo, accennò al ritornello delle “Mille bolle blù” rifacendo il verso a Mina e cioè passandosi le dita sulla bocca…
    Ma c’è stata anche qualche altra citazione che al momento mi sfugge…

  9. Mario, quando si dice questione di feeling: da qualche settimana ho tra le mie bozze in sospeso un post dedicato ai “modelli” cui aspiravano i giovanissimi di un tempo in contrasto con quelli imposti ai loro coetanei di oggi. E citavo proprio la ragazzina di “Padre padrone” e il suo sogno di “diventare, un giorno, famosa come Mina”.

  10. Emilio ciao, se ricordo bene nel film Padre Padrone, Mina viene citata da una ragazza mentre canticchia una sua canzone, avendo preso La Cantante come suo sogno-punto d’arrivo nel favoloso mondo della canzone una volta “scappata” a Milano.
    Come sono cambiati i tempi, ora si sogna si raggiungere Milano per fare la P.

  11. Buondì buondì buondì che bello svegliarsi ed ascoltare sulla MINAWEBRADIO….LA CASA DEL SERPENTE:

    Tu lo chiami amore
    e non lo vedi
    eppure lo chiedi
    col falso pudore che ha
    chi provoca l’amore e non ne dà.

    Tu che dici amore
    in quale amore credi?
    Tu in punta di piedi
    che vegli la tua libertà
    se c’è amore,
    non è te che prenderà

    Io so soltanto che con te ho aspettato
    qualche cosa che non è arrivata
    ma stare a corto di pazzia
    mi toglie l’allegria, la voglia
    di mandare sangue al cuore,
    di mandare sangue al cuore.
    So soltanto che con te ho aspettato
    e che il tempo mio non è bastato.

    Ma la casa del serpente
    ha i suoi colori
    e il sole ne sta fuori
    non sfiora la fragilità
    di chi fa della paura
    una sua serenità.

    Io so soltanto che con te ho aspettato
    qualche cosa che non è arrivata
    ma stare a corto di pazzia
    mi toglie l’allegria, la voglia
    di mandare sangue al cuore,
    di mandare sangue al cuore.
    So soltanto che con te ho aspettato
    e che il tempo mio non è bastato.

  12. Ho riletto una vecchia recensione di Giovanni Grazzini al film dei fratelli Taviani Padre Padrone,le ultime righe dicono
    Ciò che tuttavia ne fa un film di rara compattezza è ancora una volta l’accordo fra linguaggio e ideolgia,la pregnanza politica dell’immagine e l’intensità figrativa del discorso,sorretti ambedue da un sonoro che mischiando i Miserere sardi a Strauss,MINA agli inni tedeschi dei bevitori di birra,la campana a morto allo stormire delle fronde fa da colonna sonora portante d’uno spettacolo che onora il cinema italiano e aggiunge una medaglia al labaro della seconda rete televisiva.
    Non ho mai visto il film ma evidentemente c’è anche Mina nella colonna sonora di questo capolavoro italiano Palma d’oro a Cannes nel 77.

  13. Rampa di lancio vi rende protagonisti!
    Ascoltate le canzoni in Rampa di lancio, scegliete la vostra preferita inviando un vostro voto all´indirizzo
    e-mail:rampadilancio@radiocuore.it
    I pezzi più gettonati entreranno in rotazione.

    I brani da selezionare saranno in programmazione ogni giorno nei seguenti orari:
    01:45 – 14.05 – 17.25 – 19.50 – 21.50

    Settimana dal 21 al 27 Ottobre 2011:

    MICHELE ZARRILLO – UNICI AL MONDO
    CAPONORD – UN FILM SUL PANICO
    MINA – QUESTA CANZONE
    PACY D´AMORE – COME L´ESTATE
    LA DIFFERENZA – OLTRE LE NUVOLE
    CAPAREZZA – LA FINE DI GAIA
    ANANSI FEAT. FRANKIE HI NRG – LA REALTA´
    THE BASTARD SONS OF DIONISO – RUMORE NERO
    MARCO MENGONI – TANTO IL RESTO CAMBIA
    LUCIO DALLA – ANCHE SE IL TEMPO PASSA
    EX LUNA – DALLA LUNA
    BOBO RONDELLI – PER AMARTI
    ADRIANO CELENTANO – NON TI ACCORGEVI DI ME
    RIO – MEDITERRANEO

  14. Digitale Terrestre Gratuito

    su CANALE ITALIA
    ore 23,45 C’era una volta – “Mina”
    conduce Chicco Burghesi

    da Telesette

  15. E’ già mattino…è già lunedi…quando arriva il 22 novembre?….ma sotto questo cielo solo tu resisti sei come una canzone di MOGOL-BATTISTI :-D

    Se ti senti solo, solo come me
    chiudi gli occhi per un attimo conta fino a tre
    Lascia che un sospiro vada fino in fondo
    e se ti prende la malinconia che male c’è

    E io ringrazio il cielo, fortuna che tu esisti
    sei come il sole che cancella i giorni più tristi.
    Sotto questo cielo solo tu resisti
    sei come una canzone di Mogol e Battisti.

    Penso mentre guido chissà che cosa fai
    Mentre lavoro a volte io sorrido e gli altri non sapranno mai
    Nel mondo tutto cambia in fretta e fa paura
    ma è solo il brivido di un attimo e dopo penso a te

    Ed io ringrazio il cielo, fortuna che tu esisti
    sei come il sole che cancella i giorni più tristi.
    Sotto questo cielo solo tu resisti
    sei come una canzone di Mogol e Battisti.

    Io sto bene se stai bene tu, sono felice.
    Vorrei fare qualche cosa di più, ma il cuore glielo dice.
    Ma tra le mie mani c’è solo il tuo amore
    e penso al domani, la speranza e il dolore.

    Se ti senti sola, sola come me
    chiudi gli occhi per un attimo e son vicino a te
    Al mondo tutto cambia in fretta e fa paura
    è solo il brivido di un attimo e dopo penso a te

    Io ringrazio il cielo, fortuna che tu esisti
    sei come il sole che cancella i giorni più tristi.
    Sotto questo cielo solo tu resisti
    sei come una canzone di Mogol e Battisti
    … solo tu resisti
    sei come una canzone di Mogol e Battisti
    sei come una canzone di Mogol e Battisti.

  16. Nessun fastidio Luigi e devo dire che avete ragione tutti e due,tu naturalmente data la giovane età sei per cosi dire grato al Sig.Limiti per averti fatto conoscere il lavoro di Mina anche se più di tanto non ha mai parlato della Mina attuale e spesso si è lasciato andare con squallidi pettegolezzi ma capisco che per un giovane è stato bello e interessante vedere i vari Viva Mina quindi onore al merito al Sig.Limiti ma per me e Gil e ci metto anche Leone che abbiamo vissuto in contemporanea la splendida presenza della Signora siamo un pò più critici sul lavoro di Limiti e su certe sue infelici uscite che hanno infastidito anche Massimiliano.Questo come ha già detto Gil senza non riconoscere il valore di alcune splendide canzoni scritte dal Limiti.
    E come dici tu è molto bello e confortante potersi esprimere liberamente senza usare i toni grevi ed offensivi che spesso si trovano in rete.

  17. Caro Gil, condivido pienamente la conclusione del tuo discorso: il bello di questo spazio che ci offre il Mina Fan Club è proprio quello di poter confrontarsi, dibattere, “scontrarsi pacificamente” sempre nel rispetto degli altri punti di vista (ahimè non dimentico la fine della bacheca del minamazzini.com proprio per la degenerazione degli interventi postati).
    Sul merito della tua risposta, credo tu non abbia ben letto il mio intervento: non c’è una sola espressione nella quale si dica che di Mina si parla solo grazie a Limiti. Ho detto una cosa ben diversa: “che anche grazie a Viva Mina e agli altri speciali ha potuto conoscere meglio la professionalità e il lavoro della sua cantante preferita o perlomeno qualcosa di diverso dalle asettiche e ritrite polemiche del “Mina torna- Mina è ingrassata o dimagrita” di cui spesso la televisione e i media sono stati casse di risonanza.”
    Mina di certo non deve ringraziare Limiti del suo successo, come del resto di ogni sua azione e scelta: ha riscosso e talvolta pagato il prezzo delle sue decisioni, come una vera Donna prima ancora che artista. E concordo con te sul fatto che nulla sarebbe cambiato nella carriera di Mina se non avesse incontrato Paolo Limiti e le sue canzoni: come disse De Andrè in una delle sue ultime interviste e sul cd Mi innamoravo di tutto “Ringrazio Mina per aver truccato le carte a mio favore…”. E anche Limiti di certo non può essere da meno nel dover riconoscere che senza l’abilità e il dono di Mina probabilmente molte sue creazioni sarebbero cadute nel dimenticatoio.
    Il punto del mio intervento è un altro. Mi hai elencato tutta una serie di episodi del post 1978 che, per la mia età, non ho potuto vivere o conoscere, ribadendo la presenza di Mina nel dibattito dei mass media a prescindere da Limiti. Ti ringrazio per queste nuove informazioni (come del resto tutte le fanzine del Mina Fan Club e gli interventi di Loris e di tutti gli iscritti in questa piattaforma) ma non ho mai messo in dubbio che ciò avvenisse. Di contro però, almeno negli ultimi 15 anni nei quali seguo con attenzione Mina e la sua carriera, non c’è mai stata televisivamente parlando una iniziativa paragonabile a quella di Paolo Limiti. Con tutti i suoi aspetti critici, con la “faziosità” per mettere in rilievo i suoi brani, con le trite e ritrite interviste ai protagonisti di Ci vediamo in tv e via discorrendo.
    Vedere o sentire l’arte di Mina (e parlo di arte non di gossip e chiacchiericcio massmediatico) era quasi impossibile: schegge in Scanzonatissima che passava a tarda notte, qualche nostalgico servizio con le solite clip e, più di recente trasmissioni come Dadada… Dei nuovi lavori si parlava sì nei tg, ma per pochi minuti e purtroppo o per fortuna, a quell’età di certo non si presta l’attenzione necessaria a quei mezzi informativi. Vedere uno special di due e più ore, trasmissioni interamente dedicate a Lei, racconti e aneddoti per me sono stati davvero importanti, al pari degli special sulle reti Mediaset curati da Piccioli e messi in onda in seconda serata. Il grande pubblico, come tu stesso hai detto, ha attribuito grande successo a queste trasmissioni… poteva chiamarsi Limiti, Baudo o Bongiorno la cosa poco importa: il merito di quelle puntate era quello di presentare e ricordare Mina al grande pubblico, soprattutto ai più giovani. E che poi Limiti ci ha marciato su a me personalmente poco importa: devo dire che è anche grazie alle sue trasmissioni che ho conosciuto e visto qualcosa in più sulla mia beniamina. E non ci dimentichiamo che all’epoca non esistevano internet o altri mezzi di diffusione on demand… Ricordo male o nel frattempo non c’è stato altro di così organico e ben strutturato (per quanto di parte) su Mina, televisivamente parlando? Escludendo le repliche delle sue trasmissioni su canali satellitari o in orari notturni io non ricordo altro. Ricordo moltissimi talk show in cui si parlava poco della Mina artista e troppo della sua privacy: Mina ripresa di nascosto su Verissimo a Canale 5, Mina è dimagrita, Mina torna in tv (non dimentichiamo un festival di Sanremo e una trasmissione di Bonolis giocata su questo aspetto), Mina e i suoi amori, Mina e le sue tragedie. E la Mina cantante, la Mina creatrice, la Mina che ha continuato a lavorare e a donarci tante preziose emozioni che fine ha fatto? In questo senso dico grazie a Limiti (e lo dicono molti altri miei coetanei) perché anche attraverso il suo intervento (per quanto edulcorato e modellato rispetto alle proprie prospettive) ho potuto aggiungere delle “gocce di conoscenza professionale” e ad amare incondizionatamente, con ancor più intensità, la mia, la nostra Mina. Tutto quello che di contro ha generato un attrito tra Mina e Limiti è un affare solo dei protagonisti; tuttavia l’amare profondamente Mina non significa disconoscere i piccolissimi, anche se fossero infinitesimali, meriti di chi ha potuto collaborare con Lei o ha contribuito, seppur di parte, a farla conoscere. Per l’onestà intellettuale che la contraddistingue, non credo che lo vorrebbe nemmeno Lei.
    (PS: chiedo scusa per la lunghezza dell’intervento, se avessi infastidito qualche lettore o i gestori di questo spazio)

  18. Ciao Luigi,
    intanto vorrei chiarire una cosa… io non mi sono espresso e né tantomeno ho preso posizioni di parte sul rapporto privato e artistico “Mina/Limiti” ma ho fatto quasi esclusivamente riferimento alla questione della “Canzone in cerca d’autore” il cui esito tanto ha accalorato il Web dando modo ai soliti denigratori di Mina di esprimersi su di Lei in modo irriverente (ma questi non ci dormono nemmeno la notte visto che hanno fatto dell’ingiuria contro Mina il loro pane quotidiano?). Certo è che se ci leggessimo con un minimo di attenzione in più non ci sarebbero di questi equivoci… Però, già che ci siamo, in aggiunta a quanto detto da Leone Jesolo (che quoto in toto) allora voglio dire anche la mia… “boccaccia mia statte zitto!” Ammetto, come dici tu, che Limiti è stato un ottimo paroliere per Mina (rendo onore al merito) e ti confesso che le sue canzoni restano tra le mie preferite… ma comunque mi chiedo cosa sarebbe cambiato nella incommensurabile carriera di Mina la presenza o meno di Limiti.

    Tu dici che è grazie a lui se di Mina ancora si parla? Io ti rispondo che è grazie a Mina se lui ancora ha un peso in TV… Quando è stato mandato in onda “Viva Mina” tu avevi solo 10 anni e certe cose non le puoi sapere o ricordare. Con quella trasmissione, peraltro, mandata in onda su RAITRE (la rete meno seguita) il caro Limiti ha totalizzato oltre cinque milioni di spettatori e per farti capire l’importanza di questa cifra, ti dico che nello stesso periodo il secondo concerto di Madonna su RAIUNO non ne ha totalizzato di più e lo stesso dicasi per Prince che addirittura è andato sotto questa cifra e per il quale ad un certo punto hanno dovuto interrompere la trasmissione in stereofonia e mandare in onda in mono affinchè non si notasse che il grande artista d’oltreoceano cantava in playback mettendo di suo solo i gridolini sulla canzone. Per quella trasmissione, inoltre, Limiti è stato candidato alla conduzione di “Domenica in” e alla fine non è stato scelto solo perché in RAI hanno capito che l’avrebbe buttata troppo sul commemorativo e sul patetico ma comunque gli hanno riservato altre trasmissioni (che non hanno mai ripetuto l’exploit di “Viva Mina”).

    Quando tu non eri ancora nato e Mina già si era ritirata dalla scena pubblica, i vari TG comunque davano notizia dei suoi nuovi lavori come se fossero un evento nazionale (e qui prendo in prestito un’espressione di Pina) e per anni è stata l’unica alla quale è stato riservato questo privilegio… solo molti anni dopo è stato esteso anche ad altri artisti. I giornali ne parlavano in continuazione e i suoi dischi sono andati alla grande (e vanno ancora bene) pur senza la sua presenza scenica e senza le trasmissioni di Limiti che erano ancora di là da venire. Le sue canzoni erano le più ambite per le sigle dei vari programmi. E le onorificenze dall’alto? Sinatra l’ha inseguita anche dopo il suo ritiro e per un concerto con Sinatra stesso la RAI offrì a Mina, anche per una sola serata, la cifra di tre miliardi e quella del 1986 al Palatrussardi poteva essere la serata con Mina… (questa è una notizia dei TG dell’epoca). Nel 1992 su RAITRE è andato in onda “Aspettando…Grillo, Mina, Battisti, ecc…” dedicata ai grandi scomparsi della TV e articolata in varie puntate e in ognuna di esse si parlava e si inseguiva quasi un mito dello spettacolo sperando che questi desse un cenno di presenza… Inutile dirti che, nonostante l’orario (circa 23.00), la puntata dedicata a Mina fu la più seguita e comincio a pensare che è stata sulla scia di quella trasmissione che Limiti poi ha impostato i suoi futuri programmi. Mina è stata ed è ancora la gallina dalle uova d’oro per chiunque e Limiti di sicuro non fa eccezione.

    Forse meglio non aggiungere altro perché se passo a parlare della Mina di oggi non ne usciamo più e sembra che io voglia questionare e invece ti dico in tutta sincerità che è piacevole uno scambio di informazioni e opinioni senza degenerare nella polemica o nell’insulto… questo lasciamolo fare alle altre tifoserie perché Mina deve unirci e mai dividerci!

  19. Se posso dare una opinione sulla questione Limiti devo dire che rispetto ma non condivido le posizioni di Leone e di Gil, se non altro perchè Limiti, con tutta la sua auto-apologia, ha avuto il merito di tener viva in questi anni l’attenzione televisiva su Mina. E’ inutile nasconderci dietro le solite frasi di “Mina-autosufficiente e bastante a se stessa”… Le sue canzoni di certo non necessitano di aggettivi o elucubrazioni pindariche per poter essere descritte ma diverso è il percorso relativo alla comunicazione. Il desiderio di Mina, rispettabilissimo, è quello di non apparire. Ma questo non significa che la sua arte, il suo lavoro, la sua storia e le sue canzoni, per il solo fatto che siano frutto della più grande cantante mondiale, arrivino alle orecchie e alla consapevolezza della gente, soprattutto dei più giovani. Non dimenticherò mai due episodi accaduti qualche anno fa nel parlare con dei coetanei: all’ascolto di Almeno tu nell’universo e di Sono come tu mi vuoi, mi sono sentito dire che erano fantastiche le nuove canzoni (e non reinterpretazioni) di Elisa e Irene Grandi, come se Mia Martini e Mina non fossero mai esistite.
    Ci vuole promozione, diffusione, concerto di condivisioni radiofoniche e pubblicitarie per fare arrivare la vecchia e nuova Mina al grande pubblico e soprattutto a chi, per ragioni anagrafiche, non l’ha vissuto nella fase televisiva/on stage. Sono stato felicissimo dell’apertura della pagina ufficiale Facebook, delle nuove e-mail di riferimento, del video per il nuovo singolo, del nuovo sito, idee che avevo suggerito da mesi: l’aggettivo “nuovo” può essere la chiave di un rinnovamento non commerciale ma di diffusione organica!!! E ben venga anche Limiti che, per quanto sia rimasto alla Mina anni 60-70, alla autocelebrazione delle sue canzoni, ha avuto il merito di scrivere e far vedere al grande pubblico percorsi che difficilmente, salvo le Teche rai, Scanzonatissima e Dadada, avrebbero visto luce in prima serata. Le ragioni che hanno portato ad un allontanamente tra Limiti e Mina non le conosciamo e né dall’altro lato sono questioni che ci possono interessare; certe strade che si incrociano possono allontanarsi per le più svariate e ir/ragionevoli motivazioni per poi magicamente incontrarsi nuovamente (vedi Malgioglio). Questo non significa però dover necessariamente togliere, il seppur criticabile e di parte, apporto che ha dato Limiti alla conoscenza e diffusione del fattore Mina. E lo scrive un ragazzo di 26 anni che anche grazie a Viva Mina e agli altri speciali ha potuto conoscere meglio la professionalità e il lavoro della sua cantante preferita o perlomeno qualcosa di diverso dalle asettiche e ritrite polemiche del “Mina torna- Mina è ingrassata o dimagrita” di cui spesso la televisione e i media sono stati casse di risonanza. Mia modestissima opinione, un abbraccio a tutti.

  20. Parole da sottoscrivere : meglio il silenzio che il chiacchierriccio petulante di limiti; una buona parola per Nobile invece la trovo necessaria e doverosa.

  21. Gil ha ragione, Paolo Limiti no.
    Le scintillanti collaborazioni vanno enfatizzate, il Mannaro c’ha ragione però c’è un limite al limiti.
    OGNI sacrosanta volta che parla di Mina fa quella faccia da sberle a mò di “io si che la sò lunga, Lei è diventata Mina anche grazie a me” (seee figuriamoci, son quarantanni che non ti caga di pezza, devi essere proprio una persona chiave della sua vita artistica!), è autocelebrativo in modo inquetante, racconta sempre gli stessi aneddoti e convoglia tutta l’attenzione su ciò che LUI ha fatto per Lei. Io lo trovo di un cattivo gusto enorme. Limiti è uno sciacallo dell’immagine Mazzini, il Condor di Lugano!
    Limiti è l’unica persona che mi fa rimpiangere l’assenza dalle scene di Mina perchè TUTTI e dico TUTTI quelli cha la stimano e che la amano artisticamente e non solo hanno rispettato il suo desiderio di riservatezza, TUTTI! Lui è l’unico che partorisce trasmissioni e servizi televisivi di scarsa qualità. L’unico appunto, purtoppo.
    Credo che lo stile comunicativo dell ufficio Stampa di Mina sia il migliore in assoluto ma non vi nascondo che vorrei tanto ma tanto che un giorno un amico, un collaboratore stretto della Signora avesse la possibiltà di creare un documentario ad hoc, con vere cose inedite, con concetti nuovi da esprimere, che ci parli della “nostra Mina”, quella vera, quella di adesso. C’è così tanto da dire…
    E invece niente!
    ….Paolo Limiti, la Justine….la Foradora (o come cacchio si chiamava quell agghiacciante peluche parlante!!!)i ballerini stonati….
    Ah com è ingiusta l’Italia con te cara Signora!

  22. Ciao Gil devo dire che in parte condivido le tue parole per quanto riguarda il Sig.Limiti,la canzone però mi piace e mi spiace solo che ci sia di mezzo lui ma questo è solo un mio parere del tutto personale.E’ vero se Massimiliano ha dato molto più risalto al Sig.Mario Nobile ci sarà un perchè…….

  23. io, intercorsi personali a parte, direi che nel sito due paroline per Limiti si possano e debbano spendere visti comunque i scintillanti risultati delle passate collaborazioni…

  24. E così l’arcano, finalmente svelato un paio di giorni fa, da poco è stato confermato in diretta proprio da Max Pani a “Ti lascio una canzone”… Mi conforta che si tratta di Limiti solo per il fatto che ciò dimostra che non è stata un’abile azione pubblicitaria studiata a tavolino dal clan mazziniano, come ancora insinuano certi denigratori per vocazione o per partito preso… e che quindi Mina era in assoluta buona fede. Indiscutibilmente si è perso il fascino del mistero perché metti che fosse stato un giovane autore (almeno si dava spazio a musicisti emergenti) o uno dei nostri massimi compositori ai suoi esordi (vista la vetustà del supporto audio utilizzato) o, perché no, magari anche un grande cantautore scomparso (Gaetano, Lauzi, De Andrè, Bertoli, ecc.)… ma Limiti proprio no!

    Mi lascia perplesso che lo stesso Limiti afferma che ha scritto “Questa canzone” 40 anni fa pensando a Mina… e allora come mai non gliel’ha proposta all’epoca considerando i buoni rapporti che intercorrevano tra lui e la Tigre? Lui stesso in “Viva Mina” del 1995 ha evidenziato che 40 anni fa la “Star” si rifiutava di girare per Fellini ma, nel contempo, in una sua trasmissione a quiz lei gli faceva da valletta solo per affettuosa amicizia… In virtù di questa stretta amicizia non gli saranno mancate le occasioni per proporgliela e allora dovrei pensare che non l’ha fatto perché era il primo a non credere nella qualità o nella riuscita del pezzo? Decisamente un pezzo poco coinvolgente se interpretato da qualsiasi altro artista ma che la grandezza di Mina poteva elevare a vera “Canzone” così come da sempre ha fatto e fa tuttora con tutti i brani!

    Limiti, inoltre, nell’intervista che ha rilasciato pochi giorni fa si contraddice molto quando dichiara che è stato Nobili ad inviarla a Mina a sua insaputa dopo aver visto “Viva Mina” perchè poi prosegue affermando che “non avendo avuto risposta da Mina allora ‘RITENNERO’ opportuno non depositarla nemmeno alla SIAE”… Considerato l’uso del plurale, allora Limiti sapeva o non sapeva che la canzone era stata inviata alla Signora? Mi sembra strano anche che nel 1996, e cioè quando già venivano impiegati i CD masterizzabili, un insigne musicista ancora ricorre alla musicassetta… Inadeguatezza ai tempi, idiosincrasia per il mezzo telematico già largamente in uso pure ai ragazzini o, semplicemente, non è stata inviata 15 anni fa come Limiti sostiene? Intanto, vista la totale assenza di dati identificativi, la data che fornisce Limiti purtroppo è incontestabile.

    Al di là di queste considerazioni di carattere strettamente personale e non obbligatoriamente condivisibili, per quanto piacevole sia non è che mi manda tanto in fibrillazione “Questa canzone” così come avviene per quasi tutto il Blog ma queste sono valutazioni che lasciano tutto il tempo che trova… passato l’effetto sorpresa è da vedere se nel tempo diventerà una hit visto che è stata scelta come brano promozionale per il prossimo cd di inediti. In verità io sono più curioso di sentire i pezzi di Sangiorgi.
    Un’ultima considerazione… penso che Mina non l’abbia preso affatto bene questo coinvolgimento di Limiti nel pezzo e infatti sul suo sito viene spesa qualche parola buona solo per Nobili e così pure Max Pani a “Ti lascio una canzone” ha evidenziato la figura e il percorso artistico di Nobili trascurando di parlare di Limiti.”

  25. Poco fa, al telegiornale delle 20,00, ancora un servizio su “Questa canzone”, in cui Massimiliano, intervistato da Vincenzo Mollica, ha ringraziato lui ed il TG1 per aver determinato, la rivelazione degli autori del brano. Ringraziamento anche al vasto popolo della rete per la massiccia partecipazione.
    Alcune sequenze da “Mina in studio” e sempre questo bellissimo canto, con immagini tratte dal video di Balletti.

  26. Ragazzi, per diffondere e far conoscere il più possibile il nuovo brano ho stilato qualche piccolo consiglio che tutti noi potremmo seguire:

    1) Inserire la copertina del singolo come immagine profilo delle nostre pagine facebook;
    2) Pubblicare, almeno una volta al giorno, il link per scaricare il pezzo su itunes oppure il video ufficiale presente su youtube
    3) Richiedere il brano alla nostra radio preferita (quasi tutte hanno degli spazi “juke-box”, approfittiamone e non lasciamo campo libero ai fan club dei cloni degli Amici di Mario).
    4) Se frequentiamo forum o spazi di discussione, aprire topic riguardanti il singolo oppure l’album.

    Piccole semplici azioni quotidiane, che possono fare la differenza..

    Ci sarebbe la possibilità di indire un altro “download day”, come abbiamo fatto per “Solo se non sai rispondere”, ma, in questo caso, Loris e Remo dovrebbero coordinare il tutto, se lo ritengono opportuno..