Mina Fan Club

Compagna di viaggio, certo. E poi Matrioska, Questa canzone, Fuori città, Brucio di te. Per non parlare di E così sia, Ainda Bem, Canzone maledetta, Armoniche convergenze, Only this song. E (quasi) tutte le altre. Ma se c’è una meraviglia del prodigioso Piccolino che non ci stancheremmo mai di riascoltare e di ricoprire di elogi, beh, quella è L’uomo dell’autunno. Uno dei primi e più autorevoli estimatori del brano era stato, sulle pagine del Quotidiano Nazionale, Marco Mangiarotti: “L’asso nella manica dell’album è L’uomo dell’autunno di Fulcheri e Fabrizio, magistralmente arrangiato per orchestra da Gianni Ferrio, il nostro Johnny Mandel (quello di The Shadow Of Your Smile). Un tema da album Capitol, in vinile, quando dirigeva Nelson Riddle, ma forse Gianni è più bravo. O la prima Barbra Streisand a Broadway. Un lampo di meravigliosa eleganza, nel buio…”. “Un emblema di maestosità melodica – gli ha fatto eco Antonio Bianchi sulla nostra fanzine – come tanti gioielli di Mina quasi Jannacci. Molto ‘cantata’, cesellata, scolpita tra piano e forte. Ma, in più, c’è una patina di cedevolezza nel velluto timbrico, solcato da una patina di ‘fallibilità umana’ che la Mina del 1977, imbrigliata ad un più levigato belcantismo, non sapeva ancora evocare”. Lo stesso Maurizio Fabrizio, svelandoci – sempre in quest’ultimo numero, nel suo articolo A che servono le dee – i retroscena della canzone, ha ammesso con orgoglio di aver provato, al primo ascolto de L’uomo dell’autunno, “un’emozione paragonabile per intensità a poche altre vissute nel corso della mia carriera”. E ha quindi aggiunto: “Sono rimasto estasiato dall’interpretazione di Mina e dallo straordinario arrangiamento di Ferrio. Certi momenti sono i più belli in assoluto per un autore, ma di rado capita – come è successo in questo caso e anche quando mi trovai per la prima volta di fronte alla bellezza senza fine del canto di Mina in Tutti gli zeri del mondo – che il risultato finale superi ampiamente le aspettative. L’idea iniziale de L’uomo dell’autunno era nata sulle macerie di una vecchia idea che ho rimodellato piano piano come una vecchia scultura. A lavoro ultimato, Giuseppe Fulcheri – autore principalmente cinematografico prestato alle canzoni – ha scritto questo testo delizioso che mi è piaciuto subito già solo per il titolo (io sono un patito dei titoli). Abbiamo inviato il pezzo a Mina e, qualche tempo dopo, abbiamo avuto la grande gioia di apprendere da Massimiliano Pani che sua madre l’avrebbe inciso e che Ferrio l’avrebbe arrangiato: che cosa volere di più?”.

Autore:

32 risposte

  1. Mina suprema! eccezionale interprete di livello internazionale,una creatura come pochissime al mondo in grado con la sua voce di trasmettere emozioni che vanno al di là di ogni aspettativa umana, adoro questa creatura,è la mia interprete preferita con…. the lady of soul Aretha Franklin, e …. visto che è ancora possibile sognare…….. mia piace sognare un concerto live con Codeste due eccellenze mondiali!!!!!!!!ve lo immaginate???? io si!! (altro che…….Zilli!!!!)

  2. Bonjour bonjour :-)
    Stamane mi va di cominciare con un brano di Fausto Leali ripreso da nostra Sig.ra per l’album ALLA BUSSOLA DAL VIVO…..DEBORAH:

    Debora
    oh Debora
    ascoltami
    ti prego
    ascoltami.
    Da quando hai detto che
    lui vuole bene a te
    da quando hai detto che…
    Lunghe ali di fuoco
    han coperto la luna
    sopra di me,
    e su prati di sabbia
    corro piangendo
    cercando lui,
    e lui ha gli occhi di ghiaccio
    e lui ha gli occhi di luna
    che non mi amano più.
    Deborah
    mia Deborah
    ti prego
    perdonami
    perdonami.
    Io non riesco sai
    a stare senza lui
    non è più vivere.
    Lunghe ali di fuoco
    han coperto la luna
    sopra di me,
    e su prati di sabbia
    corro piangendo
    cercando lui,
    e lui ha gli occhi di ghiaccio
    e lui ha gli occhi di luna
    che non mi amano più.
    Fa che il cielo stasera
    torni sereno
    sopra di me
    fa che il cielo stasera
    torni sereno sopra di me

  3. Buon lunedi amici….che sia per voi una splendida settimana che musicalmente comincia con LACREME NAPULITANE:

    Mia cara madre,
    sta pe’ trasí Natale,
    e a stá luntano cchiù mme sape amaro….
    Comme vurría allummá duje o tre biangale…
    comme vurría sentí nu zampugnaro!…

    A ‘e ninne mieje facitele ‘o presebbio
    e a tavula mettite ‘o piatto mio…
    facite, quann’è ‘a sera da Vigilia,
    comme si ‘mmiez’a vuje stesse pur’io…

    E nce ne costa lacreme st’America
    a nuje Napulitane!…
    Pe’ nuje ca ce chiagnimmo ‘o cielo ‘e Napule,
    comm’è amaro stu ppane!

    Mia cara madre,
    che só’, che só’ ‘e denare?
    Pe’ chi se chiagne ‘a Patria, nun só’ niente!
    Mo tengo quacche dollaro, e mme pare
    ca nun só’ stato maje tanto pezzente!

    Mme sonno tutte nnotte ‘a casa mia
    e de ccriature meje ne sento ‘a voce…
    ma a vuje ve sonno comm’a na “Maria”…
    cu ‘e spade ‘mpietto, ‘nnanz’ô figlio ‘ncroce!

    E nce ne costa lacreme st’America

    Mm’avite scritto
    ch’Assuntulella chiamma
    chi ll’ha lassata e sta luntana ancora…
    Che v’aggia dí? Si ‘e figlie vònno ‘a mamma,
    facítela turná chella “signora”.

    Io no, nun torno…mme ne resto fore
    e resto a faticá pe’ tuttuquante.
    I’, ch’aggio perzo patria, casa e onore,
    i’ só’ carne ‘e maciello: Só’ emigrante!

    E nce ne costa lacreme st’America

  4. Grazie caro Loris,
    mi farà piacere leggere..il BLOG GRAFFITI :laugh:
    Ti do’ una buona SOMEDAY..o DOMINGA..scegli tu,
    con un bàsìnn speciale della -vecchia-
    Pierona
    nazionale

  5. I nostri post dal 2006 ad oggi sono ancora a disposizione di chiunque desideri consultarli sia nell’archivio del sito attuale che in quello del vecchio sito (di cui trovate il link nella colonna a sinistra della nostra home page). Ma a partire da oggi ve ne riproporremo uno al giorno nel nuovo appuntamento BLOG-GRAFFITI della nostra pagina di Facebook…

  6. Hai ragione, Diego, ma nell’elencare le (mie) personali canzoni preferite di PICCOLINO mi ero accorto che stavo “rischiando” di nominarle tutte, e così ho volutamente glissato su almeno due titoli comunque amatissimi. Il “quasi” era riferito all’unica traccia (la numero 14) a mio modesto avviso trascurabile (tanto che nella stessa ultima fanzine ho preferito non parlarne affatto…)

  7. Grazie caro d.antonio,
    per la preziosa notizia (che qui è stata già scritta)
    è un’ edizione speciale del LIVE ’72 da non perdere..io lo prendero’ in duplice copia..una la regalo a Maya la mia nipotina(7anni grande fan di MINA :inlove:
    ti do’ una buona sera speciale della
    Piera
    nazionale

  8. ultima notizia………………………….

    Dalla Bussola. Mina’ esce in cd e dvd
    Per i 40 anni del concerto del ’72, edizione speciale dal 3/4
    16 marzo

    ‘Dalla Bussola. Mina’ esce in cd e dvd (ANSA) – ROMA, 16 MAR – In occasione del 40mo anniversario dalla registrazione del concerto di Mina alla Bussola, Emi Music Italy e Gsu Edizioni Musicali rendono disponibile l’album live del 1972, Dalla Bussola. Mina, in edizione speciale cd + dvd.

    L’edizione sara’ nei negozi dal 3 aprile fino al 31 dicembre. Il cd con audio rimasterizzato in digitale contiene il Medley di successi precedentemente escluso dalla pubblicazione, in modo che la scaletta originale del concerto venga riprodotta fedelmente.

  9. Ma manca dalla lista solo FLY AWAY… oltre a RATTARIRA! Secondo me anche FLY AWAY è bella al pari delle altre…anzi…

  10. Buongiornooooo e Buon weekend amici sulle note di AMOREUNICOAMORE :-)

    Dove non ho più parole inizi tu
    Dove comincio a stare bene
    Dove mi sembra di volare e non tornare giù

    Amore in tutti quanti i sensi, amore mio
    Amore figlio di altri tempi
    Amor dal cor che si commuove
    Amore amore amore mio

    Non so quant’è che io ti cerco
    e neanche so se ti ho incontrato
    Perché è difficile capirlo
    Quando qualcuno è innamorato

    Amore senza fine, amore libero
    Così bugiardo e così vero,

    Amore senza una ragione
    senza via d’uscita
    Impossibile padre padrone della nostra vita
    Amore vento nelle mani
    amore di parole al vento
    Che aspetti a stringermi
    tra le tue braccia
    Amore mio

    Dove non tramonta il sole esisti tu
    Dove tutto può accadere
    Dove la via tra il bene e il male non si distingue più

    Ti avevo già e ti avevo perso
    Ti ho maledetto e ti ho sognato
    Ho alzato i pugni contro il cielo
    Però ti ho sempre perdonato

    Amore ad ogni costo, amore inutile
    Ma dillo ancora che ci credo

    Amore senza una ragione
    senza via d’uscita
    Impossibile padre padrone della nostra vita
    Amore vento nelle mani
    amore di parole al vento
    Amore unico unico amore

    Amore vento nelle mani
    amore di parole al vento
    Che aspetti a stringermi
    tra le tue braccia
    Amore mio

  11. RAGAZZI ….SONO TRASCORSI 35 ANNI DA “MINA QUASI JANNACCI”!!!
    SAREBBE DOVEROSO FARE UN MONUMENTO ALLA SUA VOCE !!
    CHE TRA L’ALTRO IN PICCOLINO E’ A DIR POCO GRANDIOSA !!!
    AGGIUNGEREI CHE A DISPETTO DI TANTE ALTRE ARTISTE NEL MONDO LA SUA VOCE E’ STATA USATA CREDO SOLO X 15 ANNI IN CONCERTI DAL VIVO…DI CONSEGUENZA LO STRUMENTO SI E’ CONSERVATO MOLTO BENE!!!
    GODIAMOCI QUESTI FRUTTI MATURI .
    PS:L’ALTRA SERA SU SKY …NEL FILM CON MARGHERITA BUY (IN QUESTO MOMENTO MI SFUGGE IL TITOLO)…UN PAIO DI CANZONI DEL PERIODO RIFI ..COME SOTTOFONDO ALLA STORIA
    ….HO RISCOPERTO UN “BACIO E’ TROPPO POCO” !!
    DA RIASCOLTARE CO ATTENZIONE ….CHE VOCE!!!
    ROMEO

  12. Mina in cuffia: ecco un’esperienza che ancora mi manca, forse per via della mia ottusa idiosincrinsasia a auricolari, cuffie e cuffiette iPod che mi danno l’impressione di “imprigionare” il suono incanalandolo direttamente nelle orecchie anziché lasciarlo libero di espandersi nell’aria. Ma la tua raccomandazione, Alessandro, mi ha fatto tornare in mente il caro Flavio Merkel che mi decantava spesso le delizie nascoste che si captano con l’ascolto di Mina in cuffia (per PERFETTO NON SO, in particolare, andò in brodo di giuggiole per le note bassissime con cui Mina chiudeva ogni strofa (“amor mioooo”) e che non erano coglibili in tutto il loro splendore ad un normale ascolto.

  13. Buondì amici :-)
    L’UOMO DELL’AUTUNNO è sicuramente uno dei più bei testi di PICCOLINO…al primo ascolto dell’album è stata la canzone che mi ha colpito più delle altre ed ancora oggi è un’emozione ascoltarla…..ascoltiamola:

    l’uomo dell’autunno questo sei per me
    mi calpesti l’anima
    senza far rumore
    e sai colorare giorni allegri
    ma è solo un illusione come quei coriandoli
    che dopo carnevale se ne vanno via
    ma l’estate passa come una bugia
    come quella maschera che ti copre il cuore
    ma io so vedere proprio come sei
    quell’uomo dell’autunno che scordare non potrei
    sento sempre freddo da quando sei andato via
    è triste sai l’inverno
    senza la tua malinconia
    ma io so vedere proprio come sei
    quell’uomo dell’autunno che scordare non potrei
    sento sempre freddo da quando sei andato via
    è triste sai l’inverno senza la tua malinconia

  14. fantastico brano anche se io…fan…atico della Voce non posso che provare un retrogusto amaro ogni volta che la limpida purezza di minaquasijannacci è offuscata oggi, a mio contestabilissimo avviso, dalle stramaledette sigarette più che dalla volontà espressiva…

  15. Sì, L’UOMO DELL’AUTUNNO è un capolavoro assoluto di arrangiamento-musica-testo-cantato. E mi piace accostarlo a quella perla che la Mina in Studio del 2001 ci ha fatto riscoprire, ovvero COME HAI FATTO. E sono propenso a credere che in un immaginario Mina in Studio 2 Lei la ricanterebbe dal vivo: perché è troppo nelle sue corde per essere tralasciata in una scaletta. Perché c’è davvero tanta tanta Mina in quel brano, c’è tutta una vita musicale e non, lì dentro. Nei quasi cinque minuti della canzone si compie una sintesi “musicale” da brivido, con un controllo emozionale pazzesco. Perché qui, Mina canta e dice. Trattiene e trasmette. Sembra esplodere poi implode. Vai a capirla tu questa Donna! Questa Donna che a furia di mimetizzarsi in copertina non hai quasi più la sensazione che esista per davvero. Poi, poi arriva la zampata. Come questa (e per fortuna come tante, tantissime altre). E vai a letto tranquillo, sereno, ma soprattutto felice. Per l’ennesimo dono che i tanti suoi cieli mandano sulla Terra.

  16. Sarebbe stato sufficiente leggere con un minimo di attenzione le parole di Maurizio Fabrizio per capire che il grande compositore (“Un certo Maurizio Fabrizio”? Ma come ti permetti di parlare così di una delle firme più nobili della musica italiana?) si riferiva alle sensazioni ricevute dai primi ascolti delle SUE canzoni composte per Mina e non al repertorio di Mina in generale.

  17. ………..e anche quando scopersi per la prima volta la bellezza senza fine del canto di Mina in Tutti gli zeri del mondo!
    Scusatemi, ma ho trovato imbarazzante e del tutto fuori posto una frase scritta da un certo Maurizio Fabrizio che, inopinatamente e per bontà sua, nel 2000 scopre “la bellezza senza fine del canto di Mina! Ma perchè? Chè forse nei precedenti quarantadue anni MINA non aveva ancora dato prova di bel canto? O, forse, ci voleva un brano di F.M. per farlo venir fuori. E allora, canzoni come Ahi, mi amor!, Ballata d’autunno, Mio di chi, Un po’ di più, Bugiardo ed incosciente, Adagio, Viva lei, ed altre cento ancora, che cavolo di canzoni sono? Sono canzoni che, grazie al canto di MINA, mi fanno venire ancora i brividi lungo la schiena! Anche se hanno più anni dei miei figli! Caro Maurizio Fabrizio, chiunque abbia o abbia avuto l’onore di sentir cantata una propria canzone da MINA, l’ha persa, persa definitivamente, perchè da quel momento appartiene solamente a LEI. Ed alla sua voce INCREDIBILE!

  18. “L’uomo dell’autunno” è sempre stata, fin dal primo ascolto di “Piccolino” una delle mie tracce preferite. forse perché questa è per me la vera essenza della vocalità di mina: sontuosa ma non barocca, dispiegata ma non strabordante, elegante ma non noiosa. alla raccomandazione (sacrosanta) di Loris ne aggiungerei una: l’ascolto in cuffia, e se possibile in un’atmosfera di penombra o ad occhi chiusi. in questo modo il brano avvolge l’ascoltatore e lo catapulta nei “mondi misteriosi” evocati dalle foto interne del libretto…
    Al_Fi(e)

  19. Prendete questo post come un “invito al riascolto” di una delle gemme di PICCOLINO. Ma per rendere ancora più preziosa, intima ed esclusiva la gioia della riscoperta, permetteteci per una volta di consigliarvi di gustare L’UOMO DELL’AUTUNNO in tutto il suo splendore direttamente dal CD (o dal vinile), anziché attingerlo pigramente al tritatutto di Youtube…