Mina Fan Club

Si chiama Qui ed è un nuovo settimanale di spettacolo e di gossip che ha tra i suoi appuntamenti fissi una rubrica dedicata ai fan club delle più famose popstar italiane. E nel numero 4 in edicola da sabato 16 saremo proprio noi del fan club di Mina a tracciare un identikit della nostra congrega di irriducibili ripercorrendone la storia ormai trentennale…

Autore:

85 risposte

  1. Adesso ti conosco, mascherina… Sotto i panni di “conflitticonfusi”, il vero volto di chi è rimasto “colpito” da tanta grandezza. E se ancora dopo due anni ‘sta malatia ‘un si nna gghiutu, ormai è cronica… come la nostra.
    Un caro saluto.

  2. E vai!!!! Caro Filippo Confltticonfusi, i tuoi freschi 20 anni hanno maggiormente il diritto d’essere in qualche modo frastornati, se Mina ti ha colto all’improvviso, allora è amore. E ti assicuro è lo stesso di tutti noi, e noi siamo quelli che cambiano i deserti. Ciao ben arrivato in questa oasi :mean:
    Roberto

  3. Oggi pomeriggio ho cliccato il video del nuovo singolo di Mina messo qui in alto a sinistra, ma ne ho potuto vedere solo le prime sequenze perchè si bloccava e, da quei primi frammenti, ho pensato che fosse il nuovo video dal sito di Mina, poi poco fa ho cliccato due volte andando alla pagina di you tube ed ho visto che è di Remo. Per il tuo primo video su Mina, ti voglio dire che hai fatto scintille, perchè è davvero bello. Complimenti ne voglio ancora.

  4. Io penso che solo Mina può cantare le canzoni di Renato e senza alcun dubbio, dico che le ha rese più belle. E poi che forte è Mina nelle canzoni più scatenate di Renato Zero. Vorrei un secondo volume sempre con gli arrangiamenti di Massimiliano.

  5. Avete fatto buoni acquisti MINOSI ragazzi a NOVAGRO?
    La Pierotta e la Madame mi sembra d’aver capito di sì!.

    Piera ma quel disco giapponese che hai comprato è cantato in italiano, E’ VERO? o NO?

    Buona serata a tutti!

  6. Mi dispiace ma dovrete sorbirvi il mio “conflitticonfusi”. :) Eddai! Sono giovane, ho solo 20 anni, e Mina “mi è scoppiata dentro al cuore all’improvviso” solo due anni fa! :D Siate tutti pazienti e amorevoli. ahah :)

    Baci, Ciao Pina

    Filippo :)

  7. Pierotta per Mina e per te farei qualsiasi cosa…………………………….grazie di tutto

  8. grazie Madamex
    oggi qui a Milano c’era il giro della Lombardia,
    Noi l’abbiamo fatto a Novegro..con la mia “bicicletta”
    con un po’ di fatica a spingermi..per trovare una
    MINA E POI :rotfl: ..in Giapponese
    ho..signurr facevamo prima andare in Giappone a piedi…ha! ha!
    Piera
    felice!

  9. Apprezzo la grandezza di Piera, la sua serenità nell’essere presente tra queste righe.
    Filippo, anche io, pur nel rispetto delle libere scelte, trovo piacevole conoscerci con il nostro nome. Esprime il desiderio che fra noi, oltre che al già meraviglioso scambio di opinioni, pensieri, video, immagini su questa grande passione per Mina che abbiamo in comune, ci possa essere, in questo rapporto “epistolare”, pur senza invadere, uno scambio umano più forte e sensibile, e ci sembra più simpatico, identificare ogni individualità con un nome proprio. Sarà perché io sono ancora fresca dall’incanto di una giornata speciale trascorsa con Francesco Cremona, conosciuto grazie a questo nostro fantastico fan club e grazie a Mina.
    Si, perché Mina ci “combina” anche queste cose.
    Ciao a tutti

  10. Cara Piera,
    assolutamente non ho mai pensato che tu volessi violare la mia privacy. Anzi.. Solo puntavo su altri discorsi un attimo più miti. In ogni caso, sono felice di aver chiarito insieme a tutti voi questo “contenzioso” (se di contenzioso si può parlare :blush: ).
    Detto ciò,
    un bacio terrone installato a Torino.

    :D Filippo!

  11. Saggia come sempre la nostra Piera nazionale, chi la conosce bene sa quanto sia lontana da lei ogni forma di astio e quanta armonia abbia sempre contribuito a diffondere sul Blog:

  12. Caro Filippo,

    non per polemizzare ma mi sembra di aver capito che quando l’altra volta ti ho risposto non hai letto per niente la mia replica e ti sei intestardito sul fatto che chiedere un nome per te vuol dire violare la “privacy”.
    Eppure con il mio linguaggio molto disarmante per fin troppa chiarezza e semplicità ti ho fatto solo presente che, per motivi anagrafici, vengo da una generazione poco telematica. Una generazione nella quale ci si rivolgeva chiamandosi per nome.

    Se a te piace invece presentarti con un nick, e non con un nome proprio di persona, è una scelta tua e che io non condanno. Ho chiesto un mese fa semplicemente come ti chiami e non il tuo recapito, il tuo numero di carta di credito o le tue abitudini nella vita privata per cui non penso che sia il caso che ancora ne fai una questione di libertà violata. Ora che mi hai detto di chiamarti Filippo senza che io debba cliccare sul tuo nick, per me sarà più semplice riconoscerti… Ma il fatto che tu voglia essere identificato come “Conflitticonfusi” sicuramente non diminuisce la “stima” e la simpatia che nutro per te e, quindi, non sentirti attaccato (e poi non certo da me che sono per la serenità e la pace con tutti). Per me già chiedere il nome equivale ad una forma di benvenuto… Anzi, se invece di darmi del “lei” ti rivolgi a me dandomi del “tu” come ad una vecchia conoscenza, mi farai davvero molto felice perché il rispetto per gli altri sicuramente non sta in un pronome ma nel modo di relazionarsi al prossimo e “qui” –penso– dovremmo essere tutti amici perché abbiamo un interesse comune la “Grande Voce” di MINA :silly: che dovrebbe unirci di più invece che dividerci.

    Un basìn milanèse speciale dalla tua vecchia
    Piera
    Nzionale

  13. la Repubblica – Martedì, 9 novembre 1999 – pagina 49
    di GINO CASTALDO

    Esce venerdì il nuovo disco “N.0” tutto dedicato al cantautore con un inedito eseguito in coppia
    ZERO E UN PO’ DI NERO ECCO LA NUOVA MINA

    Il disco va iscritto nella serie dei tributi

    ROMA – Amanti del bel canto, sopravvissuti del gusto melodico, nostalgici delle belle voci classiche, è il vostro momento! L’ autunno, puntuale, a parte certe deroghe celentanesche porta con sé in regalo l’ appuntamento discografico con Mina. Questa volta dedicato a Renato Zero, fin dal titolo, N.0 (da venerdì nei negozi), e dall’ apertura del disco, unico brano inedito, intitolato Neri e cantato in coppia con il suddetto protagonista. Mai copertina fu più sobria: una sagoma nera del viso di Mina con un lungo collo di colore verde, forse ispirata al gioco di risonanze del nome di Zero, che nel corso del tempo ha generato tante di quelle battute da non consentirne più alcuna, qualsiasi cosa accada. La canzone nuova fa uno strano effetto. Pare un proclama, ironico e giaculatorio, sulla scelta del nero: un costume, un gioco, una eleganza indisponente, una distinzione di nobiltà d’ animo, chissà: “Neri, è una scelta una dottrina, sfuggiti alla vetrina a quella luce ibrida e ruffiana. Veri, da sembrare irreali, gli opposti e i contrari di un tormento che non vuole ali” dice la canzone. A cantare, insieme, cantano bene. Non è un gioco di opposti come con Pelù, non è un confronto di diverse grane vocali come con Cocciante. In fondo sono ambedue “divine”, a modo loro, e da divine duettano, più sublime e astratta la Mina, più teatrale e sentimentale lo Zero, ma nella melodia entrambi esaudiscono i loro voti, e la loro eguale diversità dalle cose comuni, dalla normalità. Si avverte perfino un tocco di complicità, confermato da quello che racconta Massimiliano Pani, produttore dell’ album, il quale confida anche che per gli arrangiamenti ha dovuto svolgere un lavoro non facile: “Quelle di Zero sono canzoni costruite su di lui, sul suo personaggio, con un impatto teatrale che lo aiuta a essere sul palco quello che lui è. Spesso per reinventarle abbiamo cercato di asciugarle, di struccarle un poco”. Il resto, gli altri nove brani del disco, è tutto repertorio di Zero, per cui il disco va iscritto nella serie dei tributi che di tanto in tanto Mina produce (ce n’ è uno in programma dedicato a Modugno), anche se la scelta della canzoni non è per nulla ovvia. Un paio di canzoni molto famose, Il cielo e Mi vendo, e altre più eccentriche. Niente “triangoli” e “carrozzoni” dunque, ma una scelta che comunque rispetta le due anime di Zero, quella più dramatica e quella più circense. Ma anche nei pezzi già noti c’ è una stranezza di fondo, dovuta al fatto che la maggior parte delle canzoni di Zero sono legate a una viscerale e personalissima teatralità che è difficile scindere da chi le canta. Laddove ce n’ è assolutamente bisogno, come in Profumi, balocchi e maritozzi o in Galeotto fu il canotto, Mina ci mette la sua di teatralità, che è diversa da quella di Zero, è piuttosto uno sberleffo bambinesco, una linguaccia sfrontata che è stata sempre un vezzo della cantante, ma che non necessariamente si addice a queste canzoni, che invece hanno bisogno proprio del popolaresco melò di cui Zero è incontrastato e unico protagonista italiano (in Brasile c’ è un suo formidabile omologo di nome Ney Matogrosso che varrebbe la pena di vedere). Mina le interpreta a modo suo, ma se a Zero si toglie Zero il risultato non cambia (pardon, alla fine la battuta è riuscita fuori). Altrove, dove ovviamente Mina da il meglio di se stessa, il disco cerca di esaltare la pura qualità melodica di certe canzoni, anche talvolta “struccandole” per l’ appunto. Siamo lontani da ogni tentativo di imitazione, ovviamente, che nel caso di Zero potrebbe diventare facilmente parodia. Mina fa sua ogni canzone che canta, e infatti Il cielo diventa tutt’ altra cosa dall’ originale. Se non è un sussurro, poco ci manca. Possiamo così scoprire, o meglio riscoprire, un pezzo come Ha tanti cieli la luna, tra le cose migliori dell’ album, o anche I migliori anni della nostra vita, l’ unico che non porta la firma di Zero, ma che è noto attraverso la sua voce. è una bellissima canzone, e se a qualcuno era sfuggita, ecco un’ occasione per colmare la lacuna. Dove Renatino sembra sempre voler sfidare il cielo con la sua maschera tragicomica, Mina ci mette il suo pathos elegante, le sue vertiginose discese da toni alti a gravi, e viceversa, e mantiene quello che da anni sembra essere il suo più costante e rigoroso impegno: fare esattamente quello che le pare, togliersi ogni possibile soddisfazione di interprete, mettendo nel suo già carico carniere tutti i possibili repertori del mondo.

  14. Oggi a Novegro, c’è la Fiera del Disco da Collezione,
    andro’ a vedere quanti “Vinili” di :roll: MINA ci sono..
    ma quanti eurini..avro’ BOH
    Piera
    spera di trovarne tanti! ha! ha!

  15. Caro Sergio,
    quello su cui ho posto l’accento, alla fine dei conti, è che basta guardare un po’ più in là del proprio schermo per trovare tutto quello che la curiosità ci spinge a cercare, per essere precisi il mio nome, cognome, città in cui vivo e studio e città natale. Solo questo. :)

    In ogni caso, grazie per il benvenuto!
    E ovviamente W Mina. :)

    Ciau!

    Filippo

  16. Pierina sei proprio una bella persona come ne scopro altre in questo fanclub..non per niente la nostra signora ci è di esempio ..un abbraccio a te e benvenuto a Conflitticonfusi, Laura 52

  17. Paolo Frescura, cantante degli anni ’70, stasera a “I MIGLIORI ANNI” ha detto a Carlo Conti d’aver scritto a suo tempo una canzone anche per MINA che LEI ne fece un provino, ma che non pubblicò MAI!.

  18. Ciao Conflitti,

    Anch’io ti dò il mio più sincero benvenuto tra noi! Scusami se non l’ho fatto prima!. Riguardo a ciò che hai scritto sull’uso dei nick e della libertà dell’individuo, son pienamente daccordo con te su ciò che hai detto, ma ribadisco anche che, essendo questo il blog del MFC, ci sono persone “tradizionali” come Piera che magari preferiscono leggere un nome di persona “reale”, piuttosto che un nick. E’ anche VERO che in questo blog siamo tutti uniti dal grande AMORE per MINA e che per questo motivo ci consideriamo tutti come una GRANDE GRANDE GRANDE famiglia e preferiamo usare quasi tutti i nostri nomi di battesimo!. Detto questo, non posso che ricordare a Piera e a tutti gli altri che mi trovo ANCHE daccordo con CONFLITTI, in quanto una persona POTREBBE scrivere che si chiama ANTONIO E…POI, invece, si chiama, che ne so, FRANCESCO o GIANLUCA, o addiruttura si arriva al paradosso e colui che si chiama FRANCESCO o GIANLUCA, POTREBBE ESSER in realtà un “colei” e chiamarsi semplicemente CARLA o SARA nella vita reale. Ma su questo blog per NOI tutti rimarrebbe conosciuto come FRANCESCO, ANTONIO ecc. In pratica, l’uso del proprio “VERO” nome di battesimo rimane legato alla correttezza e alla discrezione dell’individuo che decide di entrare a far parte di un blog come questo!.
    Anch’io, sinceramente preferisco l’uso del proprio nome in blog come questo, ma proprio perché siamo in paese democratico, ognuno deve esser libero d’agire come meglio crede, purché abbia un comportamento civile e rispettoso verso il prossimo! Per quello che mi riguarda, CONFLITTI, sei LIBERO di firmarti come ritieni più opportuno! Se lo desideri (ed anche gli altri), mi puoi contattare anche a: sergiomoncini@virgilio.it
    Ciao
    Un abbraccio,
    Sergio

  19. Ciao Filippo!
    Ti racconto, brevemende, come direbbe qualcun altro, di quando trovai lavoro in un ufficio milanese e alla fatidica domanda del datore:
    “Sa usare il pc, vero?”.
    Risposi che: “certo che so usarlo, ci mancherebbe!”.
    E ottenni il lavoro.
    In realtà non sapevo neppure da dove si accendessero i computer ma avevo un nuovo lavoro che potevo esercitare già dall’indomani del colloquio.
    “La prima cosa da fare stamattina è scaricare la posta dalla mia mail. Io torno tra un’ora.”
    Credimi, avrei preferito di gran lunga scaricare per intero il furgone della Posta Centrale di Milano piuttosto, ma tant’è!
    Così telefonai a mia sorella per cercare un aiuto disperato (io vivevo a Milano e lei in Sicilia) e lei mi disse così:
    “Lo vedi sotto di te quella specie di videoregistratore?”
    “Sì.” – Risposi.
    “C’è un interruttore, lo vedi?”
    “Ne vedo uno, ma non so se è quello giusto … “.
    Così, attraverso il telefono, riuscii a scaricare la posta del mio capo e credimi quando ti dico che per me il pc con tutti i suoi pulsanti e Internet con tutti i suoi mondi perpendicolari (alla tastiera), è ancora somigliante al furgone della Posta Centrale di Milano e pur se la tecnologia galoppa, c’è gente come me, che ancora viaggia a piedi. Pensa che manco in groppa all’asino ancora è salita …!!!
    Un affettuso saluto, Francesco Federico.

  20. Questo si che si chiama sano vivere civile! Vi adoro già! :)
    Mauro grazie per i complimenti, non mi sembrava altro che adattissimo quel nick! Insomma, proprio qui poi.

    Un saluto,
    Filippo.

    PS: dal blog trovate tutti gli indirizzi a cui potere scrivere.

  21. facile giornata a tutti, e caramella arriva a venti(settimane), purtroppo non è riuscita a festeggiarli all ‘ interno della topo50, questa settimana caramella scivola alla51posizione, (davanti pensate il nuovo album di milva, )comprensibile, visto le tante uscite discografiche di questo periodo, in compenso pero troviamo mina nella stessa classifica al
    n99, con the best of platinum

    n93 con mina/celentano, che come già avevo segnalato per ora viene (s)venduto a 8,90euro

    http://www.fimi.it/classifiche_artisti.php

    comunque pensate un po come riesce a vemdere sempre e comunque e senza un minimo di promozione e visibilità,

    ciao mina

    ciao tà

  22. carissimo, ciascuno di noi sono sicuro che ti riterrà il benvenuto in questo spazio che ospita i fans della più grande cantante del mondo, da parte mia, anche se non scrivo quasi mai pur leggendo ogni giorno, non solo ti accolgo con un virtuale abbraccio, mi complimento per le tue argomentazioni così civili e miti, nonchè per il mingardiano nick che ti sei scelto…ma dato che scopro la tua città essere anche la mia, ti propongo di scrivermi per vedere se potremo condividere un po’ più da vicino la nostra comune passione, se vuoi: mauro.pennazio@regione.piemonte.it
    grazie e ciao

  23. Per augurarvi un buon fine settimana e darvi appuntamento a lunedi oggi il giradischi suona INVOCO TE:

    Invoco te
    ma dove sei amor,
    sei lontano da me,
    non puoi sentir
    che grido a te
    io t’amo, t’amo
    ancora t’amo.
    Invoco te
    ma sono qui,
    son qui
    tutta sola a soffrir
    a ricordar
    i baci tuoi
    le tue parole.
    E vedo
    i tuoi occhi che brillano
    che brillano per me.
    invoco te
    ma dove sei amor
    sei lontano da me
    non puoi sentir
    che grido a te
    io t’amo, t’amo
    amor.

  24. Salve Sig. Piera! :-)
    Le rispondo qui nonostante la discussione sia totalmente fuori luogo ma non trovo altro modo dato che sul post di riferimento (https://www.minafanclub.it/per-te-che-mi-hai-chiesto-una-canzone.html/comment-page-1#comments) non ho potuto replicare alla disputa sulla mia scelta, personalissima, di non condividere qui e in questa sede il mio nome e cognome. C’è stato qualcuno (se non erro Sergio / Coccored) che citava una quanto mai erroneamente invocata “Libertà”. Ora mi chiedo: libertà cosa vuol dire? Vuol dire che io posso decidere liberamente di utilizzare un nickname (così come è consuetudine su tutta la rete) oppure che posso liberamente darVi ascolto e omologarmi alla maggior parte degli utenti qui iscritti pubblicando i miei dati personali? Insomma, libertà vuol dire, a mio modestissimo parere (sia chiaro), poter scegliere in autonomia, senza nuocere a terzi, senza creare fastidi inutili e, sopratutto, senza dover essere “attaccato” o “additato” come <>. Insomma direi che la discussione è abbastanza campata per aria, no? Dove finisce il limite della libertà e dove comincia quello dell’obbligo? In tutto ciò vorrei anche farLa riflettere su un aspetto, a mio parere, cruciale. La rete internet è vastissima, oserei dire sterminata. In tutto ciò, mi spiega Lei come potrei mai, io, andare in giro per migliaia e migliaia di siti (minafanclub.it compreso) e lasciare a destra e manca i miei dati personali a tutti gli utenti che mi esortano a farlo? Del suo nome, con tutto il rispetto possibile e immaginabile, io me ne faccio nulla. Insomma, siamo su internet, su un blog dedicato a Mina, che poi veda un nickname o un nome che commenta lo stesso post che io ho commentato, oppure che condivide le mie stesse emozioni, poco mi cambia. E le dirò, in tutta sincerità, ricordo più facilmente 10 nick diversi piuttosto che 5 nomi uguali e 5 facce diverse. Detto ciò, le dico un’ultima cosa. Nella sua risposta al mio commento, Lei, che tanto ha portato avanti il principio del “siamo in famiglia”, non si è nemmeno degnata (oserei dire), di darmi il benvenuto in questa suddetta cerchia, ma anzi, totalmente indifferente, ha fatto solo leva sul fatto che io non avessi postato le mie credenziali. Da una persona che, a quanto pare, è così attenta alle “cose familiari” mi sarei aspettato un benvenuto più caloroso. Ma, ahimè, è con rammarico che mi accorgo, in questi casi, che di libertà non ce n’è quasi più. La sua mente ha focalizzato tutta l’attenzione sull’assenza di un nome e non sulla presenza di una nuova creatura, nella fattispecie io.

    PS: qualora volesse cliccare sul mio “conflitticonfusi” si accorgerebbe che rimanda ad un blog, il mio per la precisione, in cui oltre ad esserci dei pensieri nudi, veri e reali e personali, c’è tanto di link collegato a facebook con la mia chiara identità!

    Cordialmente,
    Filippo Giampapa,
    con migliaia di saluti,
    la più profonda stima della sua persona e il massimo rispetto.
    Torino. :shy:

  25. il fan club è GRANDE GTANDE GRANDE……………….W NOI…W LEI………………

  26. Bene bene, e dopo RARO di ottobre con tanta Mina, bravo Fernando e staff, ora di corsa sabato in edicola per noi dentro Qui. Che poi è tutto merito dell’ottimo lavoro di Loris, Remo e collaboratori! E quindi Mina conta-Mina spazi sempre più vasti.
    Accidenti che forza della natura!!!!!! :beauty: