Partito un po’ in sordina il giugno scorso tra una partita e l’altra dei Mondiali di calcio, il preserale di Raiuno Da Da Da è diventato nel giro di poche settimane il “caso” televisivo dell’estate, arrivando talvolta a sfiorare il 30% di share. Un successo che non stupisce – vista la controprogrammazione a encefalogramma piatto che le altre Reti propongono alla stessa ora – ma che sarebbe ingiusto e superficiale attribuire semplicemente al richiamo nostalgico esercitato dalla TV dei bei tempi andati. A rendere Da Da Da infinitamente più appetibile rispetto ai vari Supervarietà degli anni scorsi è un lavoro di ricerca del materiale d’archivio molto più minuzioso e competente, comprendente anche spezzoni di film e curiose “chicche” tratte dai vecchi cinebox a colori, il tutto abilmente miscelato con un filo conduttore tematico che varia di puntata in puntata. Tanto di cappello, dunque, all’ideatore del programma Michele Bovi e alla regista Elisabetta Barduagni, ma soprattutto al team di formidabili “topi” d’archivio capaci di riportare quotidianamente alla luce tante piccole gemme che in molti casi temevamo disperse nel mare magnum delle Teche RAI. Uno di loro è un volto e un nome noto a noi del Mina Fan Club: Christian Calabrese, figlio d’arte (dell’incommensurabile Giorgio) ma – di suo – esperto come pochi altri in Italia di musica leggera d’antàn. In uno dei prossimi numeri della fanzine, Christian firmerà un “ritratto d’autore” dedicato ad un glorioso collega del papà, ovvero Alberto Testa. Per ora, non possiamo che ringraziarlo per la tanta Mina “rara” che ancora ci regalerà fino all’arrivo dell’autunno, rendendo felici non solo noi mazziniani ma anche diversi altri milioni di Italiani per i quali – come attestato in un recente sondaggio di Sorrisi – la Tigre rimane il personaggio femminile più gradito e desiderato del piccolo schermo…
Ed è arrivata, caro Al_Fi(e): nella puntata del 20 agosto (preparata circa un mese prima) è infatti andato in onda il primo passaggio televisivo di Ta-ra-ta-ta, da Totò Yé-yé…
Da Da Da è stupendo.
Non solo perchè posso vedere Mina in tv, ma anche perchè mi sta facendo conoscere tanti meravigliosi artisti, che prima non conoscevo, avendo 20 anni.
Finalmente una cosa che apprezzo moltissimo in tv! :-D
visto, cara Piera :-) anche se non ci vediamo da anni ti ricordo con affetto: ci siamo conosciuti al mitico raduno di Rivabella di Rimini del 1988 (mammma mia… una vita fa…) e poi rivisti ai raduni successivi. un grosso bacio! Ale
caro AL_Fi(e)
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cosa dice su DA DA DA :rotfl:
E invece no: Remo ha già risolto tutto e la newsletter alla fine è partita regolarmente…
Per problemi tecnici che speriamo di risolvere al più presto, l’invio delle newsletter per posta elettronica è momentaneamente sospeso. Ma come vedete gli aggiornamenti nella nostra home page continuano…
E’ vero, Loris, il “Dadada” di quest’anno è sicuramente meno prevedibile e più accattivante dei soliti spezzoni montati un po’ alla rinfusa degli anni passati. e ogni tanto capita di vedere cose (almeno per me) completamente inedite, come uno splendido filmato di Giusy Romeo (poi Giuni Russo) che canta “l’onda” nel lontano 1968. la speranza è sempre quella: che prima o poi arrivi la “superchicca”, ovvero una tigre mai vista da coccolare, carezzare e sognarci sopra… i sogni son desideri… :-) Ale