Mina Fan Club

Fu lei stessa – nel corso della terza puntata di Studio Uno del 4 novembre 1961 – la primissima a brindare alla nascita del Secondo Canale. E oggi, a 53 anni di distanza, tra Mina e quella che nel frattempo è diventata Raidue parrebbe sul punto di concretizzarsi un sorprendente e inedito progetto. Che vi anticipiamo riportandovi – paro paro – quanto dichiarato dal direttore della Rete, Angelo Lodoli, in una recentissima intervista da lui concessa a Laura Rio de Il Giornale

di Laura Rio

(…) C’è un’altra Tv che sta più nell’ombra, che non strombazza i suoi risultati, che cerca lentamente un’altra via, che tenta di sopravvivere all’esodo degli spettatori verso i canali specializzati. Tra quest’ultima c’è Raidue, la rete che una volta stava sempre sui giornali e sulle bocche del pubblico per via di Santoro, dell’Isola dei famosi, dei fiumi di polemiche che suscitavano. Una rete che ora viene definita «carina», «elegante» ma di poco «appeal» e con ascolti in «erosione». «Non mi sembra una definizione azzeccata – ribatte il suo direttore Angelo Teodoli – piuttosto la descriverei come una rete cui stiamo dando una connotazione editoriale molto diversa, con un palinsesto rinnovato al 60 per cento e ascolti in linea con le richieste aziendali: anzi Raidue è l’unico canale che a gennaio guadagna punti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». Una rete che adesso si permette di attirare nomi preziosi che ci pensano bene prima di aderire a un progetto televisivo. Per esempio Vasco Rossi, cui sarà dedicata una puntata del programma Unici a fine aprile e che per l’occasione ha concesso un’intervista a Los Angeles dove si trova per lavorare. Oppure Mina, la più grande e invisibile cantante italiana, che sta pensando di concedersi a Raidue, non in video, come non fa più da molto tempo, ma in audio. Se il progetto andrà in porto, ascolteremo gli interventi dell’artista sul sito web del secondo canale: un po’ come faceva per la Stampa, con tempi e temi a sua scelta. «A Mina – spiega il direttore Teodoli – così come a Vasco piace molto la connotazione multimediale che stiamo dando alla rete: quasi tutte le produzioni hanno una connotazione “social“ che non significa soltanto leggere i tweet durante un programma, ma una interazione reale con il pubblico. Mina, come la Carrà, è un’artista che guarda al futuro» (…) 

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