Mina Fan Club

Facile non ha sfondato, come in fondo era logico prevedere. Troppo raffinato, troppo al di là del tempo, troppo impegnativo, come mi confermavano le eleganti signore che gestiscono il negozio di dischi del Pantheon dove in genere consumo i miei averi (liquidi). La gente (ma chi sarà mai la ggente, co’ du’ ggi, come dicono a Roma?), chiede cose molto più facili di Facile – scusate la battuta, giust’appunto, fin troppo facile – cose che scivolano via dalla gola al piede, come l’acqua sul marmo. Cose che si possono far finta di ascoltare mentre si ciancia al cellulare o si sfoglia un magazine o comunque si pensa, magari, ai fatti propri (o ai regali di Natale, tempo sbagliato, secondo me, per ogni promozione che non sia di prodotti ovvii, e per il frastuono da cui si è circondati). Invece, la nostra Signora, anche quando strizza l’occhio ai gusti più correnti e sfoggia Afterhours e Subsonica – anche quando si mettesse a cantare l’elenco telefonico – pretende un impegno, un ascolto. Un’immersione. La sua grande Voce, ancora incredibilmente tersa, fluida e piroettante, che non conosce vere stanchezze, è agli antipodi delle voci correnti, femminili o maschili che siano – vociucole senza nerbo, vocette che precipitano in mielosi falsettini, vocine unidimensionali, vuote in alto, in basso e perfino al centro. No, non voglio parlare di Facile – mi spiace che questo album così intrigante non sia stato apprezzato. Voglio parlare e riparlare della sua Voce. La Voce di una sfolgorante Signora di settant’anni che tra pochissimo potrà dire di avere “settant’anni suonati”. Cantati. (…)”.

Quello che vi abbiamo proposto non è che l’inizio dell’articolo che Rina Gagliardi – gran “pasionaria” della Mazzini oltre che esponente prestigiosa della Sinistra italiana – ha scritto per la nuova fanzine in spedizione tra sabato 20 e lunedì 22 febbraio. E se questo è l’antipasto…

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248 risposte

  1. BUONDI’ a tutti Voi
    buon carnevale..io lo festegero’ all’oratorio,
    con balli e canti…ma non ci saranno canzoni di MINA uffa!
    portero’ i CORIANDOLI che canta MINA

  2. A proposito di “Facile”: magari qualcuno l’ha già scritto e m’é sfuggito…. E’ stato pubblicato lo spartito dell’intero lavoro ed allegato c’é il cd con le basi originali dei brani… 8)

  3. Cara Maria,
    intanto ti ringrazio per aver gradito le mie considerazioni su “La mia carrozza”… In merito alla “talent anglosassone di buona voce e casereccio aspetto”, io sono meno prevenuto di te e ti confesso che la preferisco alle nostre Giorgia, Pausini e company. Per quanto riguarda le perplessità fortissime che suscitarono alcuni brani di Mina, troppo avanti rispetto ai tempi, mi riservo di esprimerti la mia opinione quanto prima. Per ora… ricambio il bacione!

  4. Grazie! Presto leggeremo l’intero articolo di Rina Gagliardi – e tutte le altre primizie che l’accompagneranno! In particolare, io aspetto sempre con ansia gli scritti di Antonio Bianchi. E l’attesa è già un gran bel piacere!

  5. Roberto potrebbe essere Il gioiello dei suoi tren’anni. L’articolo che scrisse per i trent’anni di carriera con l’uscita di Ridi Pagliaccio ?
    Se è questo è lunghissimo per scriverlo qui sul blog o anche per email potrei fotocopiarlo e spedirtelo sempre che sia questo.

  6. ma che pazzo sei a stare qui,

    ma che t’ importa di dormireeeeeeeeeeeeee.

    facile fanzine 70 a tutti,

    ciao mina

    ciao tà

  7. Cara Maria,
    grazie. Sono contentissima del tuo messaggio e mi sono precipitata a scriverti, ma ho visto che il tuo indirizzo di posta è quanto meno incompleto della “chiocciola”. Ho cercato di indovinare dove inserirla e ti ho mandato un messaggio, ma ho la vaga impressione che non ti giungerà mai.
    Quindi ti segnalo il mio indirizzo che è il seguente:
    pina.51@virgilio.it
    Mi scuso per aver preso spazio nel blog.

  8. E dici bene Gil ma nella massa di persone sono poche le anime che nel bailame, da tempo sempre più pressante, possono recepire nei brani citati ciò che MINA “canta” da par SUO e che benissimo tu hai illustrato. Eppure quando furono pubblicati questi brani suscitarono perplessità fortissime, forse perchè troppo avanti, e troppo intrinsechi alla vita e ai dolori dell’uomo, e questo era troppo troppo per canzonette…. Intendi:?: Ricordo che non furono “apprezzate” dalla Critica e non solo, mentre oggi si elargiscono aggettivi esagerati e infingardi per una talent anglosassone di buona voce e casareccio aspetto che vorrei tanto vedere alle prese con il Repertorio MINOSO E MINATISSIMO…… Un bacione.

  9. Era proprio di questi giorni il quesito che mi ponevo rispetto alla possibilità di leggere nella 70 nostra fanzine le sempre puntuali, competenti, affettive, chiare, considerazioni di Rina Gagliardi sull’ultimo LAVORO di MINA (metto in maiuscolo lavoro, perché la Signora Mina quando lavora lavora alla grande, e anche se “buona la prima” si sa che prima e durante c’è impegno, serietà, sudore e amore; qualcosa che va al di la della semplice professionalità!!!).
    Conoscevo Rina Gagliardi in veste di giornalista, di sinistra come dici tu Loris, e la apprezzavo per la passione nella scrittura politica, l’ho “amata”, credo più di 20 anni fa per uno strepitoso articolo per, se non ricordo male, che celebrava un anniversario di Mina, conservai quell’articolo per un po’ di tempo e poi i percorsi della vita e un non senso dell’ordine, me lo hanno fatto smarrire. Peccato!!!! Qualcuno, magari il grande Emilio, ne ha traccia?????
    E allora Rina ti aspetto per condividere le tue emozioni e fare con la testa tanti si si si.
    E, ancora, a proposito di Facile, diciamone tante e di tutti i colori, va a finire che “qualcuno” fa il detrattore di Mina e perde il senso dell’ascolto.
    Perché per me si tratta di ascolto, di immersione leggera e arrendevole, c’è Lei che Canta; una canzone dopo l’altra, una storia dopo l’altra, una voce che interpreta in modulazione, sonorità, altezze, sfumature, silenzi, assenze e respiri sottocutanei i colpi del cuore! Se questo pare ad alcuni facile si sbaglia perché questo è appunto “FACILE” dalla prima all’ultima traccia!!!!!
    Ciao ciao cari amiconi. Roberto

    p.s. su una cosa, forse, Rina si sbaglia, l’assenza di voci, anche maschili nel panorama musicale italiano. Ebbene, io penso, e mi pare di averlo già considerato su queste righe, che la voce e la personalità di Marco Mengoni sia davvero interessante e strepitosa. A gusto mio e pare anche di Mina.

  10. PINA, DOLCE PINA io devo avere con te un canale privatissimo per non tediare il blog. Ti mando la mia mail: maria.pellegrinivitelligmail.com A presto

  11. Grazie Maria farò in modo di essere sempre meno sconosciuto in questo blog.Nel club sono iscritto da quasi 20 anni ma qui nel blog sarà qualche mese.Buona serata anche a te.

  12. Saverio noi forse in modo maldestro non riusciano sempre a rendere compiuto un pensiero, una teoria, una spiegazione, ma io personalmente faccio mio (sperando nell’approvazione) il concetto e le parole di PLATINETTE (adorato Mauro Coruzzi storico fondadore insieme ad altri, che ora qui non cito del MINAFANCLUB : MANCA la SUA GESTUALITA’ la FISICITA’ che di per sè consegnava all’olimpo della memoria collettiva qualsiasi cosa la VOCE CANTASSE!!!! Immaginiamo, ad esempio, VEDERLA cantare MA CHE CITTA’, BAMBOLA CONFIABILE, SCIAMPHOO, IL CORVO, IL GENIO DEL BENE e tantissime altre ancora…. Potrebbe essere secondo Te questa una delle fonti :?: :?: :?: BUONA SERA amico sconosciuto meno, meno di ieri…

  13. Ho letto quasi.. tutto… ma non ho letto Nadia, madameX hai da fare :?: :?: mi manchi e anche Piera Nazionale dove sei????? :(

  14. Scusa Attila!!!!!
    Spero che tu abbia una grande conoscenza della musica!!!
    Che abbia una certa eta’…di conseguenza abbia accumulato con il tempo il giusto bagaglio ,che ti possa permettere di fare un paragone ….oppure dare un giudizio sulle capacita’ compositive della persona che ti accingi a giudicare!!!
    Senza togliere niente alla sopradetta Fiera di san Lazzaro!!
    Il Sig. Mingardi credo ,anzi sono sicuro,che in quella sagra farebbe un figurone…..magari riuscendo anche a trascinare la Sig.ra Quaini x un bel blues in duo.
    Romeo

  15. Io penso che Facile sia un album facile, proprio come una stampa di Hokusai, avete presente le vedute del monte Fuji? Rappresentano la quintessenza dell artista, semplici ma al contempo cariche di mille sfumature naturali, di poesia e di perenne stupore ed entusiasmo…in poche parole cariche d’amore. Purtroppo/per fortuna talune preziose manifestazioni artistiche (ovviamente rispettando il gusto di tutti, il mio è solo un esempio)sono a molti trasparenti e inefficaci.
    Fortunati noi…..
    Un abbraccio a tutti

  16. Ciao Saverio io non sono cosi sicuro che FACILE non abbia avuto nessuna promozione rispetto ad altri lavori di Mina,i singoli sono passati in radio,Platinette li ha trasmessi molte volte al mattino su radio Deejay,nè hanno parlato ad Xfactor,a Quelli del calcio e il video con Benedetta a me è sembrato molto carino compreso il tanto criticato play back Malgioglio ha rilasciato diverse intrviste,tutto sommato mi sembra che sia stato più pubblicizzato del solito.
    Nella copertina non c’era Mina ma era molto carina e tenera.
    Con questo naturalmente non contesto la tua opinione che rispetto ma dico semplicemente il mio parere…

  17. E’ verissimo ciò che dice Rina Gagliardi. La musica di Mina presuppone una certa dose di attenzione e di partecipazione emotiva. Ci sono sfumature da cogliere e significati da cercare al di là del primo ascolto, e questo è davvero incompatibile con l’attuale modo di recepire la musica. Ro-ro ma-ma-ma-a, ga-ga ulla-la-a…

    Comunque, in barba alle classifiche e ai censori, noi stiamo benissimo così, con QUESTA Mina e con la nuova fanzine in arrivo! :mrgreen:

  18. Ogni volta che un disco di MINA non và molto bene si cerca sempre di trovare una giustificazione.Raffinato elegante troppo avanti ecc.Io non sono d’accordo,perchè BULA BULA per esempio non faceva parte di questo filone? eppure grande successo di vendita.Mi ricordo in radio tra VAI E VAI E VAI,PORTATI VIA e DOVE SARAI erano diventati dei tormentoni.FACILE non ha avuto nessun tipo di promozione,copertina orrenda,in radio silenzio assoluto e il video di ADESSO E’FACILE non ha certo aiutato con BENEDETTA che fà il play back alla madre.Peccato perchè FACILE è veramente bello,sicuramente il più bello degli inediti anni 2000.Quindi il successo minore di FACILE e da cercare su altre fonti e non su eleganza,modernità,anzi visti i 70 anni in arrivo tanto di cappello a tutto quello che ancora riesce a dire e a cantare,io quando sento CARNE VIVA o MA TU MI AMI ANCORA mi vengono certi brividi………………….ma sono sicuro che molti di voi sanno di quali brividi parlo.Saluti a tutti.

  19. Pina, tralasciando le cose che ho scritto io (francamente non ne posso più di leggere miei articoli sulla fanzine, ed è per questo che cerco di dare il più possibile spazio ad “altre” – e ben più autorevoli – firme), in questo numero i contributi meritevoli di un assaggio in anteprima sarebbero davvero tanti. Il pezzo di apertura – di Franco Zanetti – svela ai fans per la prima volta i mille retroscena di ciò che avviene “prima” del lancio di un nuovo disco di Mina, ed è pertanto una testimonianza inedita e curiosa (opera, oltretutto, di una delle firme più prestigiose del giornalismo musicale italiano). L’articolo di Mingardi – come ho appena scritto in un altro messaggio – è un’autentica delizia. Il ricordo di Bruno De Filippi firmato da Marco Castiglioni è tenero e struggente. E poi c’è il dossier I FRUTTI CHE VOGLIO di Antonio Bianchi da cui è difficile estrapolare un frammento e che è meglio gustare nella sua interezza…

  20. Ops, ho fatto un errore! Questo doveva comparire come replica all’ultimo intervento di Romeo, non qui, dove non c’entra un tubo…

  21. Mah, non saremo un po’ troppo cattivi con ‘sta povera donna?
    Per caso le varie Ventura, De Filippi, Marcuzzi, Bianchetti, Setta e D’urso, sono più affascinanti e carismatiche? O sanno tenere il palco in virtù di qualche magnetismo artistico?
    La Clerici è un’onesta lavoratrice dell’attuale sistema televisivo. E’ ovvio che se cerchiamo il fascino delle Icone degli anni sessanta non lo troveremo in lei, come non lo troveremo in nessuna donna della tv attuale. E l’errore è nostro, delusi, che cerchiamo le cose sbagliate nel posto sbagliato.

  22. Emilio, hai ragionissima. Il tono vagamente sprezzante con cui taluni, sull’esempio di qualche critico snob, liquidano il repertorio di Andrea Mingardi è quasi sempre frutto di pregiudizi del tutto gratuiti. Tempo fa il nostro Simone Molinari – uno che lascia sempre il segno con ogni suo intervento – aveva giustamente osservato che se quel piccolo gioiellino che è ECCITANTI CONFLITTI CONFUSI fosse stato firmato da Vasco o dal Liga si sarebbero sparsi fiumi di inchiostro a forza di panegirici. I pochi versi della canzone raccontano da soli più vita vissuta di tante verbosissime sbobbe cantautorali fin troppo incensate. Per non parlare di quella meraviglia di NON SI BUTTA VIA NIENTE (uno dei tanti potenziali singoli di FACILE). Ai tanti superficiali detrattori per partito preso suggerirei di leggere lo splendido articolo che Andrea ha scritto per noi in questo numero: un pezzo che trasuda intelligenza, grande amore per la musica (e per Mina) e soprattutto grande dignità di artista.

  23. Loris, non so se tu abbia sofferto parecchio o se è stato facile per decidere quale articolo presentarci come ”assaggio” della nuova Fanzine.
    La scelta è caduta su Rina Gagliardi, grande, appassionata scrittrice che, già dalle prime battute, ci dà l’immagine esatta della dimensione di Mina.
    L’apprezziamo con te. Non ci sembra l’ora di leggerla per intero.

  24. si’ cara giulla bella
    ti CAPISCO..perchè siamo in due a friggggere nell’OLIO per la nuova fanzine!

  25. Più del testo vorrei fare un brevissimo accenno all’arrangiamento de “La mia carrozza”, sicuramente un brano al di fuori degli standard e che per certe atmosfere ricorda il progressive rock italiano che in quegli anni cominciava a dare il meglio di sé col Banco, la Reale Accademia di Musica e, ovviamente la PFM.
    Mina in fondo è sempre stata all’avanguardia e, seppure di sfuggita, ha toccato anche questo genere, rimanendo sempre credibile …
    Il testo è ovviamente evocativo di un fallimento … di una morte e nelle note dolenti con la sua voce che sa adattarsi ad ogni occasione (qui più che altrove sa di “ruggine”) ti arriva al cuore ti conquista e ti lacera.
    Rari momenti perchè Mina non ha mai approfondito questo tasto così drammatico perchè credo non sintonico con il suo carattere solare e con la sua visione della vita … ne sono testimonianza le sue scelte la sua condotta e la meravigliosa ironia con cui ha afffrontato ogni avversità.

  26. Gli articoli di Rina Gagliardi sono il fiore all’occhiello del “nostro” magazine, l’intelligenza e la sensibilità ed il gusto si intrecciano con la passione … il risultato è sempre godibilissimo, e l’incipit del nuovo intervento ne è un’ulteriore conferma.

  27. Jack, sacrosanto il tuo diritto di esprimerti.
    Ma noi, “Fans storici della Signora”, ci esprimiamo in diverso modo. Non è che per noi vada bene tutto. E’ che noi sentiamo e sappiamo che c’è dietro e sotto sempre “qualcosa”. E quando lei ci regala questo “qualcosa”, ne siamo talmente felici perché apprezziamo l’essenza del tutto e non ci soffermiamo a criticare assurde banalità. Per questo facciamo tutto quel “gran baccano”.
    Scusami se sono franca, io sono nuova del blog e non ti conosco, quindi potrei anche sbagliarmi, ma da quello che scrivi oggi, credo (per dirla alla carlona) che tu sia uno di quelli che cercano il pelo (che non c’è) nell’uovo.

  28. “La mia carrozza”.
    Grazie alla grande sensibilità di Emilio, per avercela “riproposta”.
    La lucida tragicità che prelude al gesto di rinuncia, alla ricerca della pace . La spietatezza nell’analizzare il trascorso, il rivivere in un attimo la propria vita e l’accostarsi a Dio. Esposizione bellissima nel racconto di Gil, che, come sempre, analizza con intelligenza e passione tutte le componenti.
    Credo che questa disperata espressione solo lei abbia potuto interpretarla con quella maniera.
    C’è l’anima per farlo e… poi quella voce…

  29. ciao:mi fate un favore urgentissimo?
    devo inviare una foto a Mina,ma non so quale.
    mi potreste consigliare???
    grazie :mrgreen:

  30. A JACK VITALE. Forse manchi da un pò… su questo blog e nel contesto del MINAFANCLUB c’è sempre stata, te lo posso garantire, e sempre ci sarà accoglienza per ogni parere e considerazione anche per chi … come dire… esce fuori dal CORO, ma di questa condizione non si dovrebbe abusare…. od usarla :roll: FACILE non ti piace :?: Ok. Personalmente è una vita che vedo considerati i lavori di Mina con superficialità e sono apprezzati per quello che invece meritano, salvo poi ricredersi anche a distanza di molto tempo. Qualche esempio? Kyrie, Salomè, Italiana, Ridi Pagliaccio ecc…. Che MINA è GRANDE come dici tu fà piacere constatarlo … ma questo lo sanno anche le pietre. Hai ragione la realtà delle canzonette è un’altra!!!!!! Adesso godiamoci SANREMO: c’è la crem della crem – canzoni belle, capolavori nascosti di autori grandissimi che verranno a galla (tu sai che ce ne sono ancora) Maestri arrangiatori di raro talento, voci straordinarie di personaggi che lasceranno il segno nella storia della canzonetta italiana. BUONA VISIONE E MEGLIOR ASCOLTO. Buona giornata.

  31. Caro Loris mi sembra che verso Mingardi abbiano tutti la puzza sotto il naso e ripeto che se gli stessi pezzi fossero firmati da Zucchero griderebbero al capolavoro….

  32. Grazie Gil per la tua preziosa analisi di questo splendido testo è proprio vero la Signora da grande attrice può interpretare qualsiasi personaggio nelle sue canzoni,raccontandoci storie ora tragiche o malinconiche,ora lievi e piene d’allegria il tutto sempre con grande maestria.

  33. Jack sono pienamente d’accordo con te
    nessuno discute Mina
    ma se avesse cantato in questo disco tutte canzoni alla sua altezza
    sarebbe stato un capolavoro!
    Mingardi lasciamalo alla Fiera di San Lazzaro
    menochè non abbia appunto capolavori
    come Ma tu mi ami ancora

  34. Casomai tu volessi ripetere per la terza volta le tue illuminanti osservazioni su Facile, siamo qui in fremente attesa…

  35. Caro Emilio,

    sicuramente il testo descrive la situazione di una persona arrivata alla resa dei conti con la vita e che, nel farne il fallimentare bilancio, decide di ricorrere all’insano gesto per chiudere con un’esistenza fatta di dolori, incomprensioni e sconfitte… e l’interpretazione del suo epilogo è quasi lasciata alla sensibilità di chi lo legge (o ascolta). Infatti all’epoca io avevo circa dieci anni e vi ravvisavo semplicemente una rinuncia a combattere. E’ solo con la maturità acquisita nel tempo che vi ho riscontrato presagi di morte o propositi suicidi (vedo partire via da questa vita la mia carrozza, so che non vorrei, ma se ora lascio tutto il mio giardino voglio lasciarlo senza far rumore) e anche se quei “so che non vorrei” e ”se ora lascio” sottolineerebbero quel sottile ultimo dubbio che ancora ti lega alla vita, comunque il ricorso all’estremo gesto sembra ormai maturato (o compiuto?).

    Il fallimento conseguenza di una vita inutile si evince anche nell’affermazione “Vedo i colori di un paese antico che è ancora dolce nei ricordi miei, sento parole rifiutate a Dio quando ero un fiore delle mani sue, e questa voce che mi sento in gola non può tremare né cercare scuse”… e la rinuncia a reagire si riscontra maggiormente nei versi “mentre il mio grido cercava il sole io sorridevo ai bimbi dell’estate io sorridevo alle mie notti strane e quelle strade che ricordo vuote ma poi credetti che fra le tue mani avrei trovato finalmente il sonno sarei tornata insieme alle mie fiabe…”. Insomma, decisamente alla fine il protagonista, nell’affermare “ma poi credetti che fra le tue mani”, si riferisce alla morte e non ad un ipotetico partner, e matura la decisione che la pena di vivere senza piacere vale bene il piacere di morire senza pena.

    Testo e atmosfere proposte sono molto surreali perché sembra che l’ombra si stacca dal protagonista e parla da sola… come a dire che il protagonista, in un lungo flashback, diventa spettatore, giudice e carnefice di se stesso. Mina non esalta affatto l’insano gesto nel cantare “La mia carrozza” ma con i suoi toni drammatici, ora cupi e poi acuti (facendo miracolosi salti di ottave e supportata da una musica incalzante) ne fa venire fuori tutta l’amara realtà che si compendia ed esplode in quella “preghiera” urlata con tutta la disperazione di chi ha vissuto un dramma.

    Il tema del suicidio già era stato trattato da Mina in “Volendo si può” e in Rudy”, quest’ultima dello stesso autore (Bolzoni) che, sperando adesso di non sparare un’enorme cazzata, è morto suicida. In Rudy assistiamo al suicidio di una madre (Bisogna fare presto e far bene prima che torni a casa papà. Si alza dal letto e in silenzio poi va sulla punta dei piedi di là, nella stanza dei suoi due bambini. Il gas li trova abbracciati a lei…). In definitiva, oltre ad avere estensione e duttilità vocale tale da poter affrontare qualsiasi genere musicale senza essere seconda a nessuna, qui Mina dimostra che non ha nemmeno limiti di repertorio perché può trattare qualsiasi tema senza il pericolo di degenerare in platealità di dubbio gusto.

  36. Mi ripeto sperando che venga pubblicato il precedente…..niente di nuovo sotto il sole,il cd “Facile” è buono nn eccezionale…..avete fatto un gran baccano e personalmente mi aspettavo di piu altro che ……carne viva…….la Signora è sempre grande ed unica ma mettere li quelle canzoni di Mingardi come se dovessero tappare un buco o esaltare il lagnoso duetto con gli After…..eccessivo

  37. Sono anch’io un fan storico della Signora e con tutta sincerità devo dire che ho trovato l’album buono ma non eccezionale,niente di nuovo sotto il sole mazziniano,nessuna canzone particolarmanete bella.il pezzo con Agnelli abbastanza lagnoso e i pezzi del Mingardi mi sembrano messi li a coprire qualche vuoto.Dal gran baccano che su questo blog avete fatto su “Facile” mi aspettavo chissà che…….per me è sempre MINA,grande ed unica,ma la realtà delle canzonette è un’altra……

  38. Piera cara, ti prego, prendi questo come un omaggio…. FRIGGGGO di avere tra le mani la nuova fanzine!!

  39. Ahahahah :-D
    Ho guardato il festival per non più di mezz’ora, ma… capperi, quant’è vero!! La Clerici, con tutto il rispetto, è una donnina (…) tanto carina e, no ne dubito, una bella personcina, ma, ragazzi miei, è l’anti-fascino, l’anti-Donna, l’anti-stile, l’anti-spettacolo fatto persona….. La trovavo più a suo agio tra chiacchiere e tortellini con la zucca.

    E pensare che adesso esce anche un suo disco. Mah! :roll:

  40. “…vociucole senza nerbo..”..questa m’è piaciuta ahha..grande Rina Gagliardi, articolo magnifico il suo!..però, nn mi sembra che FACILE abbia avuto così poco successo, con quattro mesi di permanenza nelle classifiche italiche..

  41. In questi giorni di festival..per consolarmi e tirarmi su stò riascoltando Cinquemilaquarantatre ,bellissimo album raffinato con le sue 11 perle squisitamente cesellate e impreziosite dalla sua voce.
    Quando usci verso la fine di maggio del 72 non avevoancora 22 anni ( oh Signur quanto tempo è passato ) Mina aveva da poco terminato Teatro 10 e mi ricordo che mi colpi il testo de La mia carrozza,mi incuriosi il significato delle parole cosi surreali che per me evidenziavano un suicidio…qualcuno di voi sa dare una spiegazione diversa ?

    La mia carrozza

    Ora vedo partire verso la collina
    la mia carrozza, so che non vorrei,
    vedo i colori di un paese antico
    che è ancora dolce nei ricordi miei,
    sento parole rifiutate a Dio
    quando ero un fiore delle mani sue,
    e questa voce che mi sento in gola
    non può tremare né cercare scuse.
    Ho conosciuto sopra un mare
    che rispecchiava la mia mente al buio
    il cielo troppo grande, troppo amaro
    per aspettare ancora un preghiera.
    Come mi hanno guardato non potrò scordare,
    mentre il mio grido cercava il sole
    io sorridevo ai bimbi dell’estate
    io sorridevo alle mie notti strane
    e quelle strade che ricordo vuote
    ma poi credetti che fra le tue mani
    avrei trovato finalmente il sonno
    sarei tornata insieme alle mie fiabe.
    Vedo partire via da questa vita
    la mia carrozza, so che non vorrei,
    ma se ora lascio tutto il mio giardino
    voglio lasciarlo senza far rumore.

    G.Bolzani
    M.Nobile

  42. Buon Giorno MINOSI
    ……………….
    Baudo voleva far entrare Sanremo nella Storia della cultura.
    La Clerici ,che parodizza la banalita’acqua e sapone e non ha l’intrigo del fascino italiano,ha cancellato in una sola sera MINA e Patty Pravo,La LOren e la Cardinale,e ha inaugurato il Trash nazionalpopolare della cansone,dello spettacolo,della donna italiana.
    “Da La Repubblica di Questa mattina”
    ciao
    Romeo

  43. Però in fondo “Facile” sta resistendo bene: quindici settimane di permanenza in classifica…

  44. Rina gagliardi la trovo strepitosa….non vedo l’ora di leggere tutto l’articolo anzi tutta la fanzine :mrgreen: