Inauguriamo oggi un post in progress che si arricchirà via via dei commenti più originali – non necessariamente positivi – sulla nuovissima fanzine arrivata in questi giorni….
(Photo: Mauro Balletti – Rielaborazione: Alessandro Mariotti)
“E quando finalmente la busta bianca del Mina fan club fa capolino dalla buca delle lettere, la mia giornata prende un’altra piega. Non ci sono più per nessuno e nessuno mi può disturbare. E’ lo stesso rito che da anni accompagna la lettura di un nuovo numero della fanzine, proprio come l’acquisto di un nuovo disco di Mina. Non è la stessa cosa? Ma sì! perché in fondo c’è sempre Lei ad imporsi, la stessa voglia di parlare di Lei e di ascoltarla: ogni articolo è per me un ripasso mentale di tante canzoni, la riscoperta, a volte, di un brano dimenticato (Antonio Bianchi aiuta), il ricordo di un momento di vita lontana sottolineato da quel pezzo che funge da colonna sonora. Il numero 78 si presenta come Loris anticipava: ricco, curato, linguisticamente eccelso, tipograficamente perfetto, pieno di notizie, straripante di passione sincera e quasi commovente per il nostro Genio della musica. La lettura mi prende qualche ora, comodamente sdraiato sul divano, senza telefono né TV, dimentico della fame e della sete, assorbito completamente nel piacere autentico di un tuffo rinfrescante nel mare mazziniano.
E penso alla mole di lavoro che sta dietro a questo grande numero, alla dedizione continua di chi è artefice di questo prezioso documento e che merita un sentito ringraziamento”.
(Silvano Terzo – Quinto Vicentino)
“Divorata, parola dopo parola, pagina dopo pagina accarezzato le foto con un tocco leggero e riletto più volte il bellissimo Facilmente irraggiungibile… Che dire? Non basterà un grazie infinito e urlato a squarciagola”.
(Emilio Bocchi – Brescia)
“A letto presto col 78, mio prezioso tappeto volante che emoziona ad ogni frusciar di pagina, ad ogni rigo letto e riletto… Magia, chiamala magia…”. (Alessio Musumeci – Firenze)
“Cari Loris e Remo, non so come abbiate fatto, ma vi siete superati: questo numero 78 è un capolavoro!
Curatissima e compatta nella parte grafica, articolata e profonda nei contenuti. E’ la più bella rivista in circolazione, perlomeno in campo musicale.
L’analisi di Antonio è come sempre impeccabile. Lo sostengo da sempre: Antonio Bianchi è il più accreditato e competente studioso di Mina, non solo coglie ogni sfumatura e sfaccettatura del lavoro di una immensa artista, ma ha elevato ad un alto livello di interesse storico un argomento che, in altri ambiti purtroppo più diffusi, viene ridotto a gossip o a beceri copia incolla di superficiali stereotipi.
Entro i rigorosi confini di uno studio insieme oggettivo e appasssionato, le pagine che Antonio Bianchi dedica a Mina e alla sua figura artistica sulla rivista del Club, da ormai parecchi lustri, sono il più serio contributo a immortalare “a futura memoria” un gigante dell’ arte canora e musicale.
Sono davvero lieto di poter leggere le sue analisi e, ogni volta, essere in accordo con quanto scrive.
E davvero stimolante e riuscito il dossier di Loris sul rapporto di Mina con il suo pubblico!
Attraverso una lettura nuova della carriera di Mina, siamo entrati un po’ più in confidenza con Lei e con le sue scelte professionali, insomma, grazie a questo interessante lavoro possiamo dire di conoscerla (e amarla) più di ieri.
Simpatiche e godibili le testimonianze dei vari fans, con un ringraziamento per aver dedicato un’attenzione particolare a coloro che ci hano lasciato, mai così rimpianti, un bel modo per farli essere sempre presenti con tutti noi: lo meritano ed è una dimostrazione che, almeno qui, la memoria va conservata.
Così come ho avvertito una toccante commozione e una immensa gratitudine, nelle parole scritte a ricordo del Maestro Ferrio”. (Mauro Pennazio – Torino)
Curatissima e compatta nella parte grafica, articolata e profonda nei contenuti. E’ la più bella rivista in circolazione, perlomeno in campo musicale.
L’analisi di Antonio è come sempre impeccabile. Lo sostengo da sempre: Antonio Bianchi è il più accreditato e competente studioso di Mina, non solo coglie ogni sfumatura e sfaccettatura del lavoro di una immensa artista, ma ha elevato ad un alto livello di interesse storico un argomento che, in altri ambiti purtroppo più diffusi, viene ridotto a gossip o a beceri copia incolla di superficiali stereotipi.
Entro i rigorosi confini di uno studio insieme oggettivo e appasssionato, le pagine che Antonio Bianchi dedica a Mina e alla sua figura artistica sulla rivista del Club, da ormai parecchi lustri, sono il più serio contributo a immortalare “a futura memoria” un gigante dell’ arte canora e musicale.
Sono davvero lieto di poter leggere le sue analisi e, ogni volta, essere in accordo con quanto scrive.
E davvero stimolante e riuscito il dossier di Loris sul rapporto di Mina con il suo pubblico!
Attraverso una lettura nuova della carriera di Mina, siamo entrati un po’ più in confidenza con Lei e con le sue scelte professionali, insomma, grazie a questo interessante lavoro possiamo dire di conoscerla (e amarla) più di ieri.
Simpatiche e godibili le testimonianze dei vari fans, con un ringraziamento per aver dedicato un’attenzione particolare a coloro che ci hano lasciato, mai così rimpianti, un bel modo per farli essere sempre presenti con tutti noi: lo meritano ed è una dimostrazione che, almeno qui, la memoria va conservata.
Così come ho avvertito una toccante commozione e una immensa gratitudine, nelle parole scritte a ricordo del Maestro Ferrio”. (Mauro Pennazio – Torino)
“Onorato e orgoglioso di far parte di una realtà consolidata, di un meraviglioso progetto, editoriale e non solo, sempre proiettato al futuro.
Entusiasta di una comunità così internazionalmente variegata e attiva. Colorata di passione, musica, emozioni.
Con gratitudine e affetto al Mina Fan Club, ai suoi angeli di “penna, grafica e stampa” Loris Biazzetti e Remo Prodoti.
E ovviamente alla mia Mina che continua ad alimentare il motore di tutto questo. Questione di feeling, quelli della strepitosa 78!” (Luigi Iacobellis – Bari)
Entusiasta di una comunità così internazionalmente variegata e attiva. Colorata di passione, musica, emozioni.
Con gratitudine e affetto al Mina Fan Club, ai suoi angeli di “penna, grafica e stampa” Loris Biazzetti e Remo Prodoti.
E ovviamente alla mia Mina che continua ad alimentare il motore di tutto questo. Questione di feeling, quelli della strepitosa 78!” (Luigi Iacobellis – Bari)
“La Fanzine 78 è arrivata, anzi il super pacco con sette fanzine più quella nuova… sì, perché nel rinnovare l’iscrizione ho deciso per questa scelta e quando ho aperto il bustone la mia contentezza è stata grande, mi sembrava di essermi iscritto per la prima volta come nel 1990 con la fanzine numero 30. Fantastico, che meraviglia i gadget…” (Luigi Proto, Milano)
“La mia sulla 78 (e come da diversi numeri a questa parte, ti sfoglio – fanzine – come un libro d’arte: non sono ammesse pieghe, piegoline, orecchie & affini). Sarò breve. Di più (PDU…!). Remo (forse) non era tanto d’accordo sull’immagine di copertina. Mentre io adoro questa Mina spettinata. Ventosa. (Anche) vagamente inquietante (perché no). Antonio Bianchi mi trova completamente d’accordo con la chiusa del suo articolo (le compilation minose per amici…). Una delizia il pezzo di Massimiliano per l’indimenticato Gianni Ferrio. Loris, riesci sempre (impresa non facile) a parlare di Mina senza cadere mai nel banale e senza l’uso di superlativi. Leggerti è davvero come discorrere amabilmente con una persona amica. Non siete forti. Fortissimi!” (Pietro Bocchi, Ragazzola-PR)
“Divorata ieri sera. Bella come sempre. Il buon Antonio che scrive da Dio e voi fantastici. Mi e’ mancato il solito approfondimento su un disco del passato ma gia’ che ci sara’ sulla prossima fanzine…” (Nicola Cagnetti, Barletta)
“Come al solito la Fanzine regala mille spunti di riflessione ,piaceri ritrovati e pensieri in libertà… In questo numero come sempre, ma forse un po’ di più che nel passato la ricerca iconografica è strepitosa: le cartoline pubblicitarie, le foto inedite, le elaborazioni… meraviglia!! Molto interessanti i racconti di Max e Piccioni, nebulosi quanto basta gli indizi per il futuro…. Ho trovato meno interessante del solito il lungo articolo di Antonio, ma la colpa è mia ..amo pochissimo la produzione discografica di mina di questi ultimi anni, non mi appassiona e quindi di riflesso non mi incuriosiscono le analisi relative.Rimango poi sempre un po’ perplesso su questa “dietrologia di intenti” applicata alle scelte musicali di Mina, mi sembrano forzate in un disegno di logica che ,per me, non ha altra logica se non il famoso “mi piace,la canto”…. Come dicevo, parere personalissimo. Buono il pezzo di Loris, mi aspettavo forse meno ricostruzione di carriera e più dati inediti, ma sono sfumature…” (Massimo Catti, Venaria-TO)
“Appena mi è arrivata, presa dalla foga, ho letto qua e là per l’impazienza di assorbirla tutta, poi, con calma, me la son gustata. Che dire? Sempre curatissima, elegante, interessante, a partire dal lungo articolo di Antonio Bianchi. Anche il dossier su Mina e i suoi fans mi è piaciuto molto, come pure l’articolo Massimiliano su Gianni Ferrio, scritto veramente “con devozione e amore sincero”.
E a proposito del dossier su Mina e i fans, leggo a pag. 47 che l’interruzione della sua rubrica su Vanity F. è avvenuta “per cause indipendenti dalla sua volontà”….Io avevo inteso che fosse una sua decisione, invece no? Continua a restarmi un profondo rammarico per questa “perdita” e spero tanto in prossimi, nuovi, imminenti, progetti!” (Andreina Colombo, Milano)
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loris E a proposito del dossier su Mina e i fans, leggo a pag. 47 che l’interruzione della sua rubrica su Vanity F. è avvenuta “per cause indipendenti dalla sua volontà”….Io avevo inteso che fosse una sua decisione, invece no? Continua a restarmi un profondo rammarico per questa “perdita” e spero tanto in prossimi, nuovi, imminenti, progetti!” (Andreina Colombo, Milano)