Mina Fan Club

di Massimo Serzio

Il 10 giugno uscirà il nuovo album di Mina. La notizia desta da sempre curiosità, attesa, sorpresa: la più instancabile delle cantanti dà ancora alla luce un nuovo album, ed ogni volta è sempre nuova, sempre spiazzante, ma sempre Lei. Per noi che aspettiamo con trepidazione, e cogliamo ogni bisbiglio dai post del MinaFanClub, la sorpresa e lo spiazzamento potrebbero essere un po’ addolciti dalle indiscrezioni, ma quando poi torniamo a casa con il disco tra le mani le emozioni sono immancabilmente le stesse che ci procurava la visita di Babbo Natale quando eravamo bambini: uno splendido regalo inaspettato. Il grande pubblico che la segue a più discreta distanza, invece, ascolta le canzoni quando sono già nell’aria da un po’, si chiede se sia un disco nuovo o la solita raccolta di successi (si sa che il grande pubblico è distratto) e si meraviglia sempre del fatto che le nuove canzoni di Mina siano così “nuove”. Appunto.

Da qualche anno a questa parte, però, complice iTunes, stanno cambiando non solo la fruizione e l’acquisto dei dischi (per chi ancora li compra) ma anche il tam-tam pubblicitario che li precede. Così, da qualche tempo, prima che l’album sia materialmente ancora uscito nei negozi, si può accedere a informazioni fino a qualche anno fa inaccessibili: il titolo, la copertina, e addirittura si può ascoltare un’anteprima delle canzoni. Sconvolgente, ovviamente, per chi come me era abituato a vivere quel rito dell’acquisto con tutto il carico di sacralità e mistero che esso recava con sé. L’inaccessibilità delle canzoni prima di scartare il CD era un dato di fatto; uscire di corsa dal negozio se per caso qualcuno aveva deciso di mettere in riproduzione l’album era un obbligo categorico; il primo ascolto rigorosamente in cuffia dall’impianto Stereo buono era irrinunciabile.

Adesso che l’amplificatore buono è direttamente collegato al PC, e che ascoltare un album originale, o la sua versione caricata su iTunes o Spotify non fa davvero alcuna differenza sensibile, quella sacralità si è un po’ rotta, e la tentazione di ascoltare le anteprime è davvero difficile da mettere a freno. Allo stesso modo, fuori la copertina in formato francobollo su internet, ciascuno si sente in dovere di farsi la sua idea sul prodotto finito e di comunicarla seduta stante -senza filtri- e con grande risonanza all’intero universo mediatico, senza aver avuto la possibilità di valutare attentamente tutto il packaging, l’accuratezza dei dettagli con cui è stato – o no – confezionato l’album, l’emozione che ci comunica l’oggetto in sè, l’eventuale presenza di altre immagini a corredo -magari- della prima scioccante messa in copertina (come mi auguro fortemente per questo Selfie).

L’immediatezza e la democraticità dei vari social network, purtroppo, producono un agghiacciante frastuono che mina il silenzio profondo che dovrebbe precedere l’uscita del disco.Io, di solito, faccio due o tre giorni di digiuno dalle canzoni di Mina per potermi meglio godere il grande pasto di un nuovo album, faccio le grandi pulizie il giorno prima, cerco di avere tutta le casa in ordine e la postazione di ascolto immacolata, senza troppe cose che possano disturbarmi. Poi, in rigoroso silenzio (ma non più in cuffia, giacché sento molto meglio dalle casse che ho adesso) ascolto l’album una volta per intero. Difficilmente replico subito l’ascolto il giorno stesso, di solito lo faccio il giorno successivo, e poi il terzo giorno. Dopo questo rito, dopo essermi emozionato, aver pianto o riso, dopo aver approfondito l’ascolto di qualche traccia che magari (ma non sempre accade) mi aveva lasciato perplesso, solo dopo tutto questo raccolgo le idee e comunico al resto del mondo le emozioni che ho vissuto.E solo dopo il terzo ascolto condivido l’album con chi mi sta vicino, perché non mi piace essere influenzato dalle idee altrui.

Giammai leggere gli articoli sui giornali prima di aver metabolizzato bene tutto il lavoro! (ultimamente non li leggo neanche più dopo). I sedicenti specialisti della musica, nel migliore dei casi non fanno altro che ripetere lo stesso concetto da anni, aggiungendo di volta in volta qualche considerazione (il più delle volte legata a qualcuno degli autori o al panorama musicale che gira attorno al disco appena uscito) mai molto utile e mai mirata a porgere il disco a chi magari non ha una sua idea e cerca aiuto in quelle degli altri.

Comunque sia, il 10 giugno uscirà il nuovo album di Mina. La copertina? È davvero scioccante, divertente, spiazzante: la Mina-Scimmia che emerge dalle acque fin troppo calme e desolanti del panorama musicale contemporaneo con una faccia “da Oscar”, accentuata dallo scollamento provocato dal geniale titolo, non ha prezzo. Sembra quasi volerci dire: “Ebbene sì, sono ancora qui! Qualcosa da obiettare?”

 

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8 risposte

  1. Io mi trovo proprio d’accordo con te caro Cristian, il silenzio misterioso degli anni precedenti non lo capivo proprio. Oramai viviamo in un mondo dominato dai social media, tutto passa molto velocemente. E Mina non è da meno. A me personalmente questo gioco di attese e piccoli indizi piace tantissimo, mi fa crescere ancora di più l’attesa per l’album (questa è la magia del buon marketing). La copertina mi ha fatto sorridere tanto e la trovo una genialiata – lo ammetto però, quando si parlava di un rifacimento di una copertina storica speravo in un Salomè 2.0 con la barba aggiustata alla Conchita ;)

  2. Ciao ! Una cosa che mi piace di questo ultimo album è il fatto che è stato annunciato così , senza tanto mistero. Forsa per colpa della mia impazienza e il desiderio di sapere tutto il mistero di una volta intorno a un lavoro della Signora mi dava un po’ di fastidio. Non ho mai capito il perchè del silenzio di non poter sapere ne titolo, ne copertina ne tracklist. Non l’ho mai capito. Forse si deve a qualcosa che io non conosco. Ma preferisco questa ” sorpresa”. La copertina non è delle mie preferite ma ho sentito qualche secondo delle canzoni in anteprima e mi sembra che sará un ottimo lavoro. L’importante è che in fondo c’è sempre LEI a riempire di gioia le nostre vite con la sua VOCE. Grazie, Mina !

  3. bellissimo questo rituale di coppia! comunque anche io preferisco ascoltare e riascoltare da sola il nuovo cd per poi farlo ascoltare alla famiglia e in particolare a condividerlo con la mia figlia più piccola(26 anni)che è da anni un’attenta estimatrice di tutto il repertorio di Mina.
    …e io ne sono orgogliosa!!
    Laura52

  4. Non perdete la bella l’intervista che fa Vincenzo Mollica al regista Ermanno Olmi nel Dvd n.10 Gli anni Rai..dice che la voce di MINA è la “canzone” e tanti altri innumerevoli aggettivi superlativi.

  5. Non sò se gli altri fans, mi riferisco a quelli di altri artisti, ci somigliano in quelle che sono i nostri “riti” di ascolto, ma sta di fatto che sembriamo quasi dei “cloni”; leggo i post e mi ci ritrovo pienamente…a parte “le pulizie di casa come Massimo” che non faccio, ma poi c’è tutto il rituale. Su una cosa non transiggo…il primo ascolto in perfetta solitudine e guai a chi mi rompe…; l’emozione che provo quando ho fra le mani tremanti il CD e togliere quella maledetta pellicola di protezione…è vero sembriamo dei bambini al cospetto del dono di Natale!!!! Ma perchè ora non è la stessa cosa? Confessate…questo 10 ce lo stiamo tirando con i denti. A Mina, Mina..ma vedi cosa hai combinato? Amore eterno.

  6. ieri sera commentavo con l’amico e fan di MINA Tonino da Firenze, il rito che ormai si ripete dagli anni ’60, dell’ascolto di un nuovo lavoro di MINA. Ogni volta ritorno razzino in trepida attesa di aprire l’album, estrarre il disco, una volta mettere il pick up sul primo solco, adesso inserire il cd nel lettore, e farsi sommergere dalla sua Voce. Anch’io tassativamente da solo, mia moglie mi lascia assaporare il disco per alcuni giorni, poi tocca a lei, per sua scelta, anche lei per non farsi influenzare dalle mie reazioni. Poi finalmente lo si ascolta insieme e insieme si piange, si ride e si vive quella Voce che da tantissimi anni fa parte della nostra vita. grazie MINA!

  7. Condivido a pieno quanto scrive Massimo.
    È presto per parlare.
    Per quanto sia ormai impossibile arrivare al primo ascolto della propria copia con orecchio “vergine” – io per primo non resisto mai alle anteprime – non credo si possano esprimere opinioni di qualche peso o commenti credibili prima di qualche ascolto meditato del disco.
    Mi piace molto, poi, l’idea del digiuno per qualche giorno prima dell’uscita. Credo che lo farò anch’io!

  8. Mi trovo in tutto quello che hai scritto caro Massimo. L’unica differenza è che al primo ascolto io ho sempre usato le casse. La cuffia mi faceva sentire meno emozioni… Per il resto vivo e ho vissuto l’uscita di un nuovo disco di Mina esattamente come lo racconti tu.
    :-)