Dalle preziose “Nougatines” che Gherardo Gentili scrisse per noi negli anni scorsi abbiamo ripescato questo affettuoso ritratto della mitica segretaria di Mina…
di Gherardo Gentili
“Onde venisti? Quali secoli a noi / sì mite e sì bella ti tramandarono?” (Giosué Carducci, Alla Regina d’Italia). Non c’entra niente, ma pensando a Catherine Laczko, segretaria tuttofare a Lugano della casa discografica di Mina, mi sono venuti in mente questi versi. Non amo le citazioni letterarie. Ma dopo Benigni che recita Dante, credo di potermene permettere una. Dante è Dante. Benigni recita un suo Dante e ce la mette tutta, basta vedergli la fronte imperlata di sudore. Ma è un Dante-spettacolo per piazze stracolme. Il mio, il vostro Dante – se ne avete uno – non è lo stesso. Chiusa la parentesi, torniamo a Catherine. Come tante creature di genio, Mina sa circondarsi di persone straordinarie. Le fiuta, le attira, le conquista. Catherine non è una sua fan, ma una collaboratrice. Non si sente baciata dalla grazia perché vive accanto a lei. E’ semplice, sicura, tranquilla. Nulla o ben poco si sa di lei. Ma quanta classe nel suo mistero. Il cognome fa supporre un’origine mitteleuropea, più a est che a ovest. La sua eleganza è assoluta. Poche donne ho visto indossare i pantaloni con maggiore stile e femminilità. Dove si veste? A Milano, a Parigi? Ma anche a Lugano ci sono ottime boutiques. Anche questo è un mistero. Catherine ha una famiglia, un marito, dei figli? Non so. Lavora per vivere o per hobby? Non chiedo nulla, non cerco di sapere. Catherine esiste ed è una realtà senza la quale la PDU, o GSU che sia, non sarebbe concepibile. Ascoltare la sua voce al telefono vi fa sentire soddisfatti anche se lei non vi ha detto nulla sull’attività della Signora. In una parola: Catherine è la professionalità fatta di charme. Mi ricorda un’altra persona: la parigina Christine Leroux, la discografica che a Milano, attraverso una porta chiusa dalla quale venivano degli accordi di chitarra, scoprì il genio di Lucio Battisti. Come vedete, genio chiama genio. Ma di Christine vi parlerò una prossima volta…
(Dal dossier Il suo canto libero – Storia e gloria della PDU di Mina, fanzine numero 67, primavera 2008)
Autore: loris
Stamattina, sul giradischi per la festa della Donna c’è la canzone:
DONNA DONNA DONNA
Ma quanto caldo
ma che caldo che fa
accidenti
si sta squagliando
anche l’asfalto in città
lo senti
c’è l’orizzonte che vacilla
che trema, che oscilla.
Dietro gli occhiali
puoi intuire i miei occhi
grandi come fanali
come fari allo iodio
eppure purtroppo a volte
sempre sempre più spesso
mi odio.
Donna donna donna
ma che pezzo di donna
si sconvolge la gente
quando passo per strada
una donna donna donna
senza tacchi arrivo quasi
a un metro e novanta
e se alzo una mano
l’universo si schianta
una donna donna donna
hei! sì dico a te
questa notte
puoi restare con me
ma alle sette fuori di qui
c’è il tassì.
A testa alta vado
dritta alla meta
e allora basta un sorriso
e diventi una preda
e dopo io ti trascino
piano piano nel buio:
sei mio!
Ma una notte
mi ricordo andò male
purtroppo e ci ho rimesso
un bel pezzo di cuore
e allora
tutto è finito
in un guizzo di blu
mai più!
Donna, sono un sogno
travestito da donna
luce accecante
uno stupefacente
una donna donna donna
quando accarezzi
la mia pelle di seta
ti trasformi all’istante
in un eroe in un poeta
una donna donna donna.
Ehi! Dico a te
se gradisci
posso offrirti un caffè
ma fra un’ora fuori di qui
c’è il tassì.
Grazie MINA
Scusate l’intrusione del mio post, non commento, non collegato all’articolo sul prezioso lavoro della Signora Catherine. Volevo chiedere a chi lo sapesse, se esiste o si conosce la possibile futura edizione di uno più box, contenenti i 14 picture disk della nostra Minona editi dalla Sony, tipo stile Picture Box 1-2-3 Emi? Grazie anticipatamente per l’eventuale risposta e saluti al gentilissimo Loris e grazie sempre per la passione, la dedizione e l’impegno che traspare da ogni angolo del sito e da ogni fanzine.
Parole parole che ieri sera M.Pani con A..Clerici hanno cantato con un po’ di ironia.
Ho avuto il piacere di conoscere la signora Catherine e devo dire che è proprio come il sig.Gentili la descrive.