Mina Fan Club

di Gaetano Lo Presti

Ancor più che il pubblico che ha affollato l’auditorium dellaCittadella dei Giovani di Aosta, a confermare la riuscita del tributo che, la sera del 23 gennaio, un gruppo di musicisti valdostani ha reso a Mina è stata una critica apparsa il giorno dopo su Facebook.

Mi hanno detto– ha scritto, infatti, Rossana – che (nella serata) di “Mina” c’era veramente troppo poco.”

Critica un po’ assurda,visto che per 75 minuti non si è cantato e parlato d’altro, che però, a ben guardare, confermava come l’obiettivo della serata fosse stato centrato: strappare, cioé, la grande cantante dalle virgolette (“Mina”) di un’immagine stereotipata che in Italia molti hanno. Quella “Mina” legata ad un piú o meno ristretto numero di grandi successi datati che si vuole a tutti i costi risentire tali e quali (nelle sue incisioni d’epoca o, il più fedelmente possibile, da pallidi replicanti).

Una “Mina” che nell’occasione si è, invece, cercato di “disimbalsamare” puntando sulla follia che, attraversando tutta la sua sterminata produzione musicale, le ha permesso di evadere dalla prigione (e dalla noia) di essere sempre sé stessa. Ecco, quindi, il titolo della serata, “Folle banderuola”, lo stesso di un suo successo del 1960, a sottolinearne la “schizofrenia” musicale che ha fatto sì che, accanto alle grandi canzoni d’amore (che, in ogni caso, é follia pur esso), abbia interpretato pezzi surreali e demenziali, o sconfinato in generi apparentemente lontani, o, ancora, stravolto, con interpretazioni ardite, canzoni ormai cristallizzate nell’immaginario collettivo.

E’ stato questo il filo conduttore delle canzoni in scaletta interpretate da alcuni dei migliori musicisti valdostani: Beppe Barbera, Roberto Biazzetti, Sylvie Blanc, Boj, Christian Curcio, Alberto Faccini, Stefano Frison, Marco Lavit, Elisabetta Padrin, Simone “Momo” Riva ed Alberto Visconti.

A condurre la serata, in tutta la sua “vasta e roboante bellezza”,Mauro Coruzzi, in arte Platinette. Una/o che con il tema della serata é legata/o a filo doppio, visto che, nel 1980, ha creato a Parma il Mina Fan Club e che sull’essere “portatrice sana d’insensatezza” ha fondato la sua carriera di drag queen.

«Ho conosciuto personalmente Mina nel lontano 1981. -ha raccontato- Mi trovavo negli studi romani della PDU per avere il riconoscimento ufficiale del Fan Club quando comparve, all’improvviso, un donnone con pelliccia bianca e pantaloni neri che disse: “io cappuccino scuro senza zuccherooo, e voiii?” E noi, marmorizzate dall’emozione di vederla, tutte a prendere cappuccino scuro senza zucchero. Quando, qualche tempo dopo, le mandammo una videocassetta in cui tre di noi impersonavano Mine di varie epoche ci rispose: “la prossima volta che chiamano meee mando voiii”. Se non è folle e simpatica una così!!! A livello personale, più che Mina celebre cantante, per me è la mamma di Benedetta, solo che quando ce l’hai davanti devi mediare tra il ricordo di un personaggio che è nella memoria collettiva ad una che ne ha la stessa voce. L’argomento di cui più abbiamo parlato nei nostri incontri è il cibo, con conseguenti grandi sgridate di Benedetta. L’ultima volta che l’ho sentita al telefono è stato due Natali fa. “Cretinaaa,- mi disse- sembri più grassaaa”.»

Qual’è, secondo Platinette, la follia musicale di Mina? «La sua follia è la capacità di cambiare registro e saper fare tutto con un tocco inimitabile.- ha spiegato- E’ una iperdonna. Piace perchè transgenerazionale, in quanto, assommando nella sua forte personalità tante qualità, supera i generi ed anche i sessi, perchè dentro quel donnone di 1 ed 80 c’è anche un uomo.»

Transgenerazionale era anche la “all star” di musicisti valdostani che ha fornito la colonna sonora della serata. Sia anagraficamente, visto che accanto a veterani (come Alberto Faccini, Roberto Biazzetti e Beppe Barbera), erano presenti giovani come Sylvie Blanc e Elisabetta Padrin, che come genere musicale di appartenenza (si andava dal funky di Boj e Momo Riva, dal cantautorato di Visconti e Frison, dal jazz di Lavit e Barbera ed alla musica etnica di Christian Curcio).

Una all star band valdostana che é passata con personalità dalla carica vitale da stato nascente di “Folle banderuola” e “Tintarella di luna” al mantra buddista “Om mani peme um”, dallo swing di “Canto (anche se sono stonato)” di Lelio Luttazzi alla sensualità blues di “Non gioco più”, dalle follie d’amore di “Se c’è una cosa che mi fa impazzire” e “Se telefonando” ai peccati di gola di “Ma che bontà”.

Brano, quest’ultimo, che, nel finale, ha accompagnato anche l’ingresso della grandeMinatorta del Mastro Pasticciere Marco Piancastelli, uno dei fondatori del mitico Fan Club di Parma.

Accompagnato/a da Barbera, Platinette ha, invece, interpretato un’intensa “Io ho te”, prima di dialogare telefonicamente conMassimiliano Pani, figlio nonché stretto collaboratore musicale di Mina. Momento nel quale i ripetuti applausi della sala hanno fatto capire quale e quanto sia l’affetto che circonda sua madre. «Tanto forte-ha sottolineato Platinette-che anche una che ha la cotica da maiale come me se ne accorge.»

Ciliegina sulla torta l’intervento di Alberto Visconti che, coi Prull, ha cantato “Com’è come non è (Mina)” dedicata alla Signora di Lugano. Scritto di getto il giorno prima, il pezzo è un accattivante motivetto che, insinuandosi inesorabilmente nel cervello, riveste rime piene di argute assonanze con il nome della cantante.

L’evento è stato reso possibile grazie all’aiuto finanziario della direzione della Cittadella dei Giovani ed è stato trasmesso in diretta radio ed in streaming web da Radio Proposta in Blù che lo replicherà alle 21 di sabato 1° febbraio.

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15 risposte

  1. Ah, ah, carissimo Pietro, sei tu ad essere sempre luminoso, radioso, suadente, frizzantino e, insomma, tutte quelle cose lì. Grazie infinite e un bacio!

  2. (SE) IL MIO CANTO SEI TU
    Enciclopedica. Dotta. Sapiente. Circostanziata. Corposa. Intrigante. Salutare. Taumaturgica. Illuminante. Luminosa. Radiosa. Suadente. Fondamentale… e a seguire. Imperdibile la nuovissima fanzine: letta e riletta più e più volte (è davvero il caso), la “settantasei” è un compendio (ah!, i cosiddetti critici musicali…) di fulgore e memoria, di “ieri non ieri” che ancora oggi circoscrive (ma senza delimitarne confini e steccati) un universo musicale in continua evoluzione, del costume, della vita senza pari. Quello di Mina ovviamente. Che proprio per la sublime arte di spiazzare (Lei, lei, lei) e grazie ai contributi della redazione tutta, (ci) restituisce un affresco a dir poco entusiasmante e frizzantino. Dove i colori non sono ingialliti (per via del tempo) e dove la memoria resta intatta e senza increspature. (Anche) tutto ciò è Mina. Quella ri-ascoltata (di qualche decade fa) e quella fresca di stampa (la Fanzine, per l’appunto) che ognora si “intona” (ah, la cantante!) con l’assoluta imprevedibilità di un canto “che ancora ci incanta”, di quella malia o sortilegio che solo i Grandi possiedono. Continua a “giocare”, Mina…!

  3. Certo, Pina, e di questa mostra ci parlerà Stefano Crippa in settimana nel prossimo post del blog…

  4. Trovato, a programma già iniziato, su Rai News 24, un servizio dedicato al Canale Youtube di Mina, con Massimiliano intervistato in studio. Uno spazio di oltre dieci minuti, con qualche filmato. Credo che, nel pomeriggio e nella serata, manderanno in onda anche più di una replica.
    Adesso stanno trasmettendo un servizio sulla mostra romana della storia Rai, con materiale delle teche, dove stanno mostrando alcuni degli abiti indossati da Mina.

  5. Campania Stage 2014: Mina, una grande presenza.
    Per lei che ha fatto suo un grande repertorio, dando tutta se stessa, un meritato privilegio.
    Ho raccolto qualche link per voi.
    http://www.youtube.com/watch?v=7YKcZVGlxVM
    (link con video Campania stage con Massimiliano)

    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10152238003827962&set=a.10152238003942962.1073741833.315798137961&type=1&theater
    (link con pagina facebook Trianon – il teatro della musica a Napoli del 29 gennaio 20014)

    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10152230183487962&set=a.10151204419177962.481544.315798137961&type=1&theater
    (link pagina facebook Trianon – il teatro della musica a Napoli del 25 gennaio 2014)

  6. Stamattina sul giradischi c’è la mia Fanzine n.76 è arrivata finalmenteeeee..posso scrivere CHE MERAVIGLIA di grafica che c’e’ nella copertina.
    La prima pagina che ho aperto è la n.8 MINA :laugh: “Ho bisogno del mio pubblico” io ci sono per te MINA
    Un po’ adagio leggero’ queste MAGNIFICAT pagine che sono un capolavORO :-) di Loris e di Remo.
    Grazie speciale a squarciagola dalla
    Piera
    nazionale

  7. I tempi di recapito, ovviamente non dipendenti dal mittente, vanno purtroppo dalle 24 ore per i destinatari più fortunati alle svariate settimane per altri. A questi ultimi non possiamo che chiedere un po’ di santa pazienza…

  8. Buon Giorno Miniani di tutto il Mondo
    ——————————————————-Tra le mie mani il bel lavoro grafico & fotografico ….Correlato da tante belle notizie & informazioni ..Il 76 appena ricevuto …appena spulciato !!!
    Bravi Loris & Remo–
    ——————————————————————————————————–
    ps.Dopo il doppio appuntamento con il jazz Natalizio & Classico ………Sono veramente felice delle buone novelle di primavera.
    Romeo

  9. Fanzine ancora niente…so’ che devo aspettare…ma la cosa mi stizza! però leggo questi bei post quì sul blog e mi passa per un po’; allora meglio passare su you tube..c’è Mina che mi aspetta sul “official….” mi rivedo il filmato della Mina a NewYork e Canzonissima 68….vado!