Ci era stato prospettato un 2014 straricco di sorprese (delle quali la nuova fanzine, terminata e data alle stampe nei giorni delle Feste, si limita ad anticipare solo qualche timido assaggio) e già la prima grande novità mazziniana trova spazio in un ampio servizio di Andrea Laffranchi pubblicato sul Corriere della sera di oggi: “Mina apre su Youtube un canale ufficiale”. Il MinaMazziniOfficial è, in realtà, già presente da tempo sulla piattaforma video di Google con decine di clip tratti dagli ultimi album nonché col materiale filmato attinto ai Caroselli Barilla e Tassoni, al Live ’72 e al docu-film Mina in studio. Ma per il prossimo futuro la presenza di Mina nel suo canale Youtube si prefigge obiettivi ben più ambiziosi, tanto da farlo diventare – parola di Massimiliano – “un luogo digitale dove passato, presente e futuro della sua carriera saranno riuniti e organizzati. E visto che sarà lei in persona a scegliere i contenuti, avremo una sorta di Mina vista da Mina”. E non è finita: sul MinaMazziniOfficial ascolteremo in anteprima il singolo di lancio del nuovo album in uscita a tarda primavera. E nello stesso canale saranno caricati – con video appositamente realizzati – brani da tempo fuori catalogo o difficilmente reperibili come, ad esempio, quelli incisi per l’album spagnolo Nostalgias o per gli EP promozionali di Mina per Wind. Il tutto, naturalmente, garantendo – grazie ad un accordo siglato dalla GSU con Youtube per la divisione degli introiti pubblicitari – la tutela dei diritti dell’interprete…
Autore: loris
Grazie è troppo poco caro Loris!
Un po’ di pazienza: le fanzine partono tutte insieme, dopodiché sono in balìa degli imperscrutabili capricci del destino (e delle Poste Italiane). Ma arrivano – quasi – tutte a destinazione, prima o poi…
Stamattina sul giradischi c’è la bella canzone che la nostra MINA canta nell’ultima puntata di Teatro 10:
DOMINGA
per darVI la buona domenica
I suoi gesti sanno di Dominga,
la gonna lieve nel vento,
che danza piano nella sera
bellissima
gli occhi nel suo ricordo,
non gliene parlo mai
ma ci penso sempre,
da quando, da quando
so che è stata lei
il suo primo amore.
E’ lei, Dominga
è lei, Dominga
è lei, Dominga
è lei.
L’avrà sfiorato così
la prima volta,
gli avrà insegnato sulla bocca
quello che lui fa sulla mia.
Se non l’ho mai conosciuta
solo il suo pensiero mi fa morire.
Chi mi fa morire
è lei, Dominga
è lei Dominga
è lei Dominga
è lei
Il primo amore
del mio primo amore,
che ha legato la sua ingenuità
a quella primavera,
chi mi fa morire
è lei, Dominga
è lei, Dominga
è lei, Dominga
è lei, Dominga
Anche a me SUCCEDE cosi’ “friggo” di ricerverla
Piera
lo spera
E SE DOMANI
mi arrivera’!!!!
LORIS ma a me l’hai spedita ??
E’ arrivata a tutti meno che a me !!!
Sarebbe fantastico! Da tempo sogno che lo stesso staff prenda in consegna il tanto materiale amatoriale degli anni “live” per trarne un progetto filologico di cui i fan, e non solo, andrebbero ghiotti!
ma un tempo qualcuno vietava i post che non parlavano di musica, o ricordo male?
Arrivata in settimana, in perfette condizioni, bellissima e piena di articoli interessanti, immerso nella lettura, faccio i complimenti a tutto lo staff, per il pregevole lavoro, sempre più curato e raffinato……..♪♫♪♫♪♫…….. :-))
Non sei sola cara Pierotta; attendo con bava alla bocca..basin.
Grazie Abbado, amico e grande uomo semplice di Dario Fo | 23 gennaio 2014
Qualche giorno fa ho dovuto subire una pesante tristezza. E’ morto un mio carissimo amico, il Maestro Claudio Abbado. Con lui ho avuto la fortuna di lavorare in molti teatri prestigiosi a partire dalla Scala di Milano, da lui ho imparato come montare un’opera e come leggere la musica. Tra le tante esperienze insieme ricordo l’allestimento imponente che nel 1978 abbiamo realizzato con Histoire du Soldat di Igor Stravinsky: il successo fu tale per cui la Scala dovette organizzare una tournée per tutte le più importanti città italiane che si prolungò per mesi e mesi, ma non nei teatri dei normali circuiti bensì in palazzetti dello sport e sotto grandi chapiteau da circo equestre che tenevano fino a cinquemila spettatori e più. Claudio era un uomo di una generosità sconvolgente! Lo rammento come una persona riservata ma che, come me e Franca, è sempre stata in prima linea nel difendere gli ultimi e a prendersi cura degli emarginati della società. Infatti tra le molteplici imprese che ha realizzato, già in là con gli anni, ha accettato di formare un’enorme orchestra composta da bambini e di dirigerla, come aveva visto fare da José Antonio Abreu, maestro straordinario del Venezuela che gestiva il più importante teatro di Caracas. Erano bambini presi dalla strada, già condannati a finire vittime della malavita. Come Abreu, Abbado sognava scuole di musica gratuite aperte a tutti i fanciulli, senza alcuna selezione, collocate proprio nelle periferie, là dove stanno gli ultimi degli ultimi. Sull’onda del suo coraggio che ho assorbito a mia volta, due anni fa, in occasione della mia mostra al Palazzo Reale di Milano, ho portato in scena ben tre orchestre composte da bambini – raccolte da associazioni gestite da persone straordinarie a Milano, a Campolongo presso Venezia e a Reggio Emilia – e che hanno debuttato sul palco insieme a me davanti ad un pubblico di cinquecento persone. Quest’anno poi, con il complesso nato a Reggio Emilia, per il Natale ho realizzato un concerto fra le mura del carcere di San Vittore di Milano: i piccoli orchestrali si sono esibiti davanti alle detenuti del carcere, donne e uomini privati di ogni speranza a causa della condizione drammatica in cui si trovano a vivere. La commozione era palese e quella musica suonata dai ragazzini e dalle figliole ha portato a quegli emarginati un alito di speranza, commuovendoli fino alle lacrime. Una bambina di colore che suonava la viola si rese conto che fra gli ascoltatori c’erano anche dei detenuti come lei scuri di pelle. Alla fine del concerto mi aveva chiesto: “Ho visto dei prigionieri della mia terra, forse l’Africa. Perché sono qui?”. E io gli ho risposto: “Perché c’è una legge che impone che per giungere qui da noi e viverci bisogna avere il benestare del nostro governo”. E lei di rimando: “Quindi non hanno fatto niente di male!” “No, il male l’hanno fatto i nostri governanti!”. Claudio era un uomo attento, oltre che alle dinamiche degli ultimi, anche all’ambiente, ed era amante della natura. Come tutti i grandi, era un uomo estremamente semplice, ricordo che sapeva intrattenere le persone per ore parlando degli alberi e di ecologia.
Grazie Abbado!
Con la tua vita hai dato una lezione irripetibile a noi tutti: portare con la musica un alito di speranza…E certamente anche qualcosa di più prezioso, la gioia!
La Fanzine è arrivata prima in Argentina al mio amico Sandro. e a me non ancora,
Piera
spera
E SE DOMAMI
che mi arrivi “friggo”
Quante dolcissime ghiottonerie nella nuova fanzine !
Grazie ai mitici chef Loris e Remo che ogni volta superano se stessi.
Dalle pagine della bellissima 76,Roberto Podio ci fa sapere di essere in possesso di filmati di Mina in concerto in Canada.Potrebbe condividerli con noi tutti,magari attraverso il nuovo canale youtube di Mina.Sarebbe un gesto bellissimo,ma c’è qualcuno che glielo può proporre?Forse lo stesso Stefano Crippa che l’ha intervistato oppure Massimiliano…
Stamattina sul giradischi c’è la bella canzone dedicata alla fanzine che a me non è ancora arrivata:
VORREI AVERTI NONOSTANTE TUTTO
La chiave gira nella serratura
poi c’è lo scatto dell’interruttore
dal letto io ti seguo col pensiero
e so già tutto quel che stai per fare.
Tu butterai la giacca sulla sedia
ti sdraierai vestito sul divano,
accenderai la radio e piano piano
riempierai la casa col tuo fumo.
No
io non lo so che uomo sei
e non capisco come fai
a ritornare qui
se non mi vuoi
perché
intanto che ci sei
non stai con lei,
si prenda pure anche i difetti tuoi
è troppo comodo fare così.
Tra poco spegni tutto e vieni a letto
non guardi se ci sono e ti addormenti
la faccia affondata nel cuscino
e con un braccio sfiori il comodino.
Ti passo le mie dita fra i capelli
poi scendo piano fino alle tue spalle
io sono pazza e sto qui a soffrire
e tu rientri solo per dormire.
No
io non lo so che uomo sei
e non capisco come fai
a ritornare qui
se non mi vuoi
perché
intanto che ci sei
non stai con lei
si prenda pure anche i difetti tuoi
è troppo facile fare così.
Ma la speranza è l’ultima a morire
per questo ogni notte io ti aspetto.
Scompaiono le ombre sul sofitto
vorrei averti nonostante tutto.
Mia cara PIERA, oggi ho ricevuto la tua bella busta con tanta MINA e anche la fanzine 76, come sempre un capolavoro.
Grazie…
Saluti dall’Argentina
Grazie, bellissima ad una rapida occhiata..arrivata oggi. Contenuto del bustone intatto nonostante le piogge che da giorni tormentano la riviera ligure… mi aspetta una notte insonne, una volta tanto non per lavoro! A presto!
Quando uscirà il nuovo album 2014. Vorrei prenotarlo. Grazie. Arrigo
Anch’io non ricevo più le news del nostro Club. Come mai? Ciao, Luigi Castelli
Scorrere la 76 è stato come rileggere la mia adolescenza. Amici, non siamo fortunati ad avere come colonna sonora della nostra vita la Voce della Dea? Grazie, Loris e Remo, per lo splendido lavoro. Un abbraccio a tutti, Luigi Castelli.
76 meravigliosa… Bravissimi. Grazie!!!
Stamattina sul giradischi c’è la simpatica canzone che canta la nostra MINA:
VOLA VOLA DA ME
La dedico alla Fanzine che da me non è ancora arrivata!!!!!!
Rintocca mezzanotte, chissà dove sei
E’ buio, buio, buio, ancora in giro che fai
Non perdere il tuo tempo con gli amici al caffé
Se appena appena te ne importa del mio amor
Vieni vieni da me
Vola vola da me
Mi viene la voglia
Di prenderti a schiaffi
Se un bacio vieni a cercar.
Le stelle sono tutte in congiunzione con me
Son tua, tua, tua, non mi chiedere perchè
C’è scritto nel destino, non c’è niente da fare
Di una canaglia mi dovevo innamorare.
Vieni vieni da me
Vola vola da me
Muoio muoio per te
Dai dai dai
Vieni da me
già mi viene la voglia
di darti i miei baci
miliardi di baci
stanotte, domani e dopodomani
e poi e poi ricominciar.
76 arrivata anche in provincia di Parma!
TANTI ANNI D’AMORE
Sono stato fortunato io . Quando Mina esordì ero piccolo e le sue canzoni erano adattissime alla mia età . Esse erano le varie ‘ Tintarella di luna ‘ , ‘ Folle banderuola ‘ , ‘ Una zebra a pois ‘ . Lei poi fece un enorme salto di qualità nella scelta del suo repertorio quando , appena ventenne , interpretò una canzone , che , con uno squarcio di poesia , colorava dell’azzurro del cielo lo squallido soffitto viola di un’anonima stanza di un casino , prima che entrasse in vigore la legge Merlin , legge che ora i ‘ tutori del pudore ‘ , che permettono comunque che i teleschermi vengano riempite di scurrili volgarità , vorrebbero abolire . L’amore che si consumava in quella stanza veniva trasfigurato , con una melodia sublime , in un piccolo paradiso dove regnava soltanto un incantato stupore e dove il suono di una misera armonica di strada diventava così un suono celeste come quello di un organo . Era la stupenda ‘ Il cielo in una stanza ‘ , che tutti , grandi e piccoli , cantavamo ammirati . Fu una sorpresa , poi , conoscere che l’aveva composta un cantautore dall’aria cupa , che si presentava con gli occhiali e il maglione scuri e che non era certo molto gradito ad un pubblico abituato ai più popolari gorgheggi all’italiana di Claudio Villa . Questa canzone fu poi una di quelle scelte dal regista Valerio Zurlini , che , qualche anno dopo , avrebbe diretto Mina in una affascinante serie di ‘ Caroselli ‘ d’Arte , per essere inserita nel suo bel film ‘ La ragazza con la valigia ‘ con una splendida Claudia Cardinale . Zurlini , uno dei rari poeti d’amore del cinema italiano . La preziosa scena che raffigura la Cardinale in accappatoio bianco che scende le scale sulle note della verdiana ‘ Celeste Aida ‘ è , in effetti , straordinaria ed indimenticabile . Mina mi piaceva tantissimo , ma ancora non mi era scoppiata dentro il cuore , come lei stessa avrebbe poi cantato in una sua canzone . Il momento magico avvenne nei primi del 1965 . Ma andiamo indietro di un anno . Mina , dopo la nascita di Massimiliano , si era presentata in TV apparendo il 10 gennaio nella trasmissione ‘ La fiera dei sogni ‘ , condotta da Mike Buongiorno , alla quale avrebbe partecipato , come concorrente , anche una giovanissima Gabriella Ferri . Lo ricordo benissimo , come se fosse oggi . Ero in prima liceo . Erano i primissimi giorni del 1964 . Seguivo con costanza questa trasmissione . I concorrenti partecipavano per realizzare , con le loro vincite , dei sogni , che molte volte consistevano in opere di beneficenza . Io e il mio compagno di banco vi avevamo fatto richiesta di partecipazione ( che incoscienti ! ) . Mina , con il viso più tondo ed addolcito dalla maternità recente e con dei capelli nerissimi che la rendevano ancora più bella , prima di cantare la sua ‘ Città vuota ‘ , sussurrava timidamente e teneramente : ‘ Spero che questa canzone vi piaccia ‘ . Come ben sapete , per Mina presentarsi allora di nuovo in televisione era un grosso rischio . Era difficile , con i tempi che correvano e con l’ostracismo che lei aveva subito per la nascita , fuori dal matrimonio , del figlio . Molti la davano certamente per spacciata . E invece ‘ Città vuota ‘ fu un successo strepitoso . Dopo un po’ di tempo anche l’irruente e sfrontata ‘ E’ l’uomo per me ‘ , presentata da Mina il 2 aprile ancora a ‘ La fiera dei sogni ‘ , scalzò prepotentemente dal 1° posto in classifica quella che era stato un successo da 2 milioni e mezzo di copie , una canzone che , lo confesso , piaceva tantissimo anche a me , la famosa ‘ Una lacrima sul viso ‘ di Bobby Solo , canzone del Sanremo di quell’anno , nel quale fu presentata anche la splendida ‘ E se domani ‘ , eliminata invece immediatamente , ma giudicata da un lungimirante e ottimo critico musicale di allora , quando ancora i vari Mario Luzzatto Fegiz erano ancora lontani dall’intraprendere ( ahinoi ! ) la stessa strada , parlo del compianto Sandro Delli Ponti , come l’unica canzone che sarebbe rimasta nel tempo . Mina con queste due canzoni aveva di nuovo stravinto , ma il bello ancora doveva venire ed era legato proprio a quel lontano festival di Sanremo , al quale , in effetti , lei partecipò , ma soltanto come spettatrice . Ero un assiduo spettatore della favolosa TV in bianco e nero di quegli anni , come non citare lo sceneggiato ‘ La cittadella ‘ , con Alberto Lupo , che quell’anno spopolò . Purtroppo non vidi però il suo primo vero show di Mina dopo il suo rientro televisivo , che fu ‘ Alla ribalta – Mina ‘ , special in suo onore in una sola puntata , andata in onda il 2 maggio , nella quale Mina interpretò , tra l’altro , un’aria dall’ ‘ Elisir d’amore ‘ e rifece ironicamente il verso alla Vanoni , mai da lei considerata come rivale , interpretando una canzone della mala . Temo che questa trasmissione sia stata proprio cancellata , perché in televisione non mi è capitato mai di vedere uno spezzone di essa . Chissà se qualcuno ha registrato solo l’audio ? Chissà ? Un miracolo potrebbe essere anche avvenuto . Successivamente , in primavera , Mina apparve poi assieme al compagno di tante performances radiofoniche , l’ottimo cantante e brillante intrattenitore Johnny Dorelli , nella prima puntata di ‘ Johnny 7 ‘ , del 2 luglio , nella quale espresse anche l’ammirazione per Modugno accennando al refrain di quella canzone di Mimmo che lei allora definiva la più bella di tutte , la misconosciuta , ma straordinaria ‘ Nisciuno po’ sapè ‘ . In estate intervenne ancora a ‘ Teatro 10 ‘ , da non confondere con l’omonima trasmissione del 1972 con Alberto Lupo , un programma condotto da Lelio Luttazzi , al quale partecipò anche una giovanissima Mimì Bertè , futura Mia Martini . In questo programma Mina presentò ‘ Un buco nella sabbia ‘ e si esibì assieme a Lelio Luttazzi in una fantasia dedicata proprio a questo musicista , interpretando , tra l’altro , la bellissima ‘ Souvenir d’Italie ‘, canzone scritta in napoletano , e una versione completa di quella che sarebbe stata poi una sua strepitosa interpretazione di ‘Caterpillar ‘ , l’inarrivabile ‘ Canto ( anche se sono stonato ) ‘ . Verso la fine di quell’anno , Mina partecipò , l’11 dicembre , anche a ‘ Il macchiettario ‘ , presentando il suo successo tardo autunnale ‘ Io sono quel che sono ‘ , canzone che alla radio non era passata . I censori di allora trovavano il testo un po’ scabroso ( ? ! ? ) . La trasmissione , abbinata alla lotteria di Capodanno del 1965 , fu ‘ Napoli contro tutti ‘ , che era la ‘ Canzonissima ‘ di quell’anno . Molte furono le canzoni che furono presentate in questa trasmissione . Esse erano , veramente , delle vere ‘ Canzonissime ‘ . Ogni settimana , infatti , quattro bellissime canzoni napoletane sfidavano quattro altrettanto bellissime canzoni straniere delle principali nazioni del mondo , rappresentate dalle loro capitali Parigi , Madrid , Berlino , New York , Vienna , Roma , Londra , Rio De Janeiro e Mosca . La grande orchestra di 45 elementi era diretta dal grande Gianni Ferrio che rivestiva a nuovo , rendendoli più moderni , quei brani immortali , senza mutarne le caratteristiche . Mina in autunno vi era apparsa in una delle ultime puntate della fase preliminare , mi sembra il 18 novembre , interpretando , in gara , la sua ‘ Passione ‘ , ma non passò neanche al turno successivo . Il 6 gennaio 1965 infatti vinse , come volevasi dimostrare , Claudio Villa , che rimpiazzò all’ultimo momento il grande tenore Mario Del Monaco , con la canzone napoletana più famosa nel mondo , ma , almeno per me , sicuramente non la più bella , la classica ‘ ‘O sole mio ‘ . Il 30 dicembre , invece , nella puntata interlocutoria in attesa della serata finale , il grande Nino Taranto presentò , come fuori programma , Mina , in qualità di ‘ ospite d’onore ‘ , che , con la sua voce ‘ ultramelodica ‘ ( sono parole che usò lo stesso presentatore ) , cantava due canzoni stupende che mi scombussolarono . Erano ‘ Un anno d’amore ‘ ed ‘ E se domani ‘ . Due canzoni eccezionali , eleganti e raffinatissime , con dei testi semplici , che tuttavia esprimevano il quotidiano in modo poetico , molto intriganti musicalmente e con linee melodiche perfettamente geometriche , splendidamente arrangiate , in chiave jazz , da un Augusto Martelli , che allora accompagnava Mina verso nuovi percorsi interpretativi , per un 45 giri straordinario , che sta nella discografia di Mina come il 45 con ‘ Penny Lane ‘ e ‘ Strawberry fields forever ‘ sta nella discografia dei Beatles . Ecco , Mina era veramente entrata nel mio cuore . Mi era finalmente scoppiata dentro il cuore . Mi ricordo che andai al cinema , ma quelle canzoni continuavano a frullare nella mia mente e nel mio cuore . Mi avevano letteralmente stregato . Non potevo dimenticare la loro splendida tessitura musicale e l’interpretazione da favola che Mina mi aveva regalato . Questa partecipazione televisiva di Mina non è riportata in nessun manuale e nemmeno nel sito se ne ha notizia , ma è avvenuta . E’ avvenuta veramente . Lo ricordo benissimo , come se fosse ieri . Mina fece poi la sua vera trionfale rentrée televisiva con l’indimenticabile edizione di ‘ Studio Uno ‘ dell’anno di grazia 1965 , dove , tra l’altro , rese omaggio ad un’altra canzone di Sanremo di quell’anno , la stupenda ‘ Io che non vivo ( senza te ) ‘ di Pino Donaggio , che , immediatamente dopo , svettò in testa alle classifiche di vendita ( superata immediatamente dopo però , guarda caso , da ‘ Un anno d’amore ‘ , a sua volta poi battuta da ‘ Ciao ciao ‘ di Petula Clark ) , diventando , poi , un grossissimo successo internazionale . Da ricordare la straordinaria versione di Dusty Springfield e dello stesso Elvis Presley . Mina , però , non la volle incidere ( peccato ! ) , forse per non disturbare le vendite del 45 con la versione dell’autore , suo amico , di cui aveva già inciso ‘ Come sinfonia ‘ e al quale avrebbe regalato una sua splendida rivisitazione di ‘ Una casa in cima al mondo ‘ e del quale , molti anni dopo , avrebbe inserito , l’intrigante ‘ Questo sì , questo no ‘ nel suo straordinario album ‘ Frutta e verdura ‘ . Lanciò invece molte altre splendide canzoni , che divennero tutte dei grossissimi successi a cominciare dall’elegantissima sigla della trasmissione , ‘ Soli ‘ di Bruno Canfora , uno dei brani di quel periodo che mi piacciono di più in assoluto , come mi piace moltissimo la stupenda ‘ Addio ‘ , uno dei brani meno conosciuti del periodo Ri-Fi , con parole di Antonio Amurri , per il quale il maestro Piero Piccioni , che qui si firma con lo pseudonimo di Morgan , si è liberamente ispirato a Puccini , ma con reminiscenze anche verdiani . Basti pensare all’aria ‘ O terra , addio ’ dell’ultima scena dell’ Aida . La composizione è un brano di largo respiro , è fatto per una grande estensione vocale e non si presenta nella tipica forma-canzone ( con strofa e ritornello ) , ma prevede al suo interno pochissime ripetizioni della melodia . Più volte Mina ha dichiarato il suo amore per la musica di Giacomo Puccini ; ricordiamo che si è anche divertita a interpretare ( benissimo ) , nello spettacolo televisivo ‘ Teatro 10 ‘ del 1972 , la bellissima romanza della Bohème , ‘ Sì , mi chiamano Mimì ’ , su un adeguato arrangiamento di Gianni Ferrio . Nell’arco di due minuti e mezzo , il testo descrive , con poche , sobrie immagini , la rinuncia di una donna a una passione effimera e la sua decisione di tornare dall’uomo che non potrebbe fare a meno di lei . La scarsa orecchiabilità e l’arrangiamento volutamente povero hanno fatto sì che ‘ Addio ‘ non venisse capita dal grande pubblico . Comparsa sulla facciata B di ‘ Ora o mai più ’ , sigla della ‘ Prova del nove ’ di Corrado , la canzone fu anche presentata in TV in occasione dello show di fine anno della Rai , ‘ Mina , per auguri ‘ con Nino Manfredi , anch’esso purtroppo cancellato , in maniera lungimirante , dagli archivisti Rai , fu anche riproposta nei Caroselli Barilla in un filmato , girato da Antonello Falqui , ricco di suggestione e fu ripresentata anche nella puntata di ‘ Sabato Sera ‘ del 22 aprile 1967 in una cornice veramente degna di essa : il Teatro Regio di Parma .
Da allora le canzoni di Mina sono entrate veramente nella mia vita ed io ricordo con molta tenerezza soprattutto quelle di quegli anni , quelle dei 45 giri del periodo Ri-Fi , che adesso sono state finalmente raccolte in un CD . Sono stato sempre appassionato di canzoni , in particolare ( e ovviamente ) durante la mia adolescenza . In un vecchio quaderno dalla copertina rosa io segnavo la somma dei punteggi assegnati alle posizioni da esse raggiunte nella classifica discografica settimanale di ‘ Sorrisi e Canzoni ‘ , attribuendo 1 punto per la posizione n. 20 , 2 punti per la posizione n. 19 e così via sino ad attribuire 20 punti per il primo posto . Lo feci per cinque anni , gli anni del liceo , gli anni che andarono dal 1964 al 1968 . Le canzoni di quegli anni per me sono preziose perché non solo le trovo molto belle , soprattutto musicalmente , ma anche e soprattutto perché esse hanno per me il pregio di riportarmi alla mia adolescenza e a quegli anni lontani e ormai perduti . Nel riascoltare quelle di Mina , in particolare , mi tornano in mente quegli anni favolosi , quando lei era quasi sempre presente in radio o in televisione . Negli anni ’60 non c’era giornale , infatti , in cui non si parlasse di Mina , non c’era settimanale che non avesse in copertina una sua foto , non c’era radio che non trasmettesse almeno una mezza dozzina di sue canzoni al giorno . In televisione la sua presenza era almeno settimanale . Mina era di tutti , ma contemporaneamente era di nessuno . Apparteneva molto ai mass media , che divoravano la sua esistenza . Mina sembrava vicina ed invece era lontana . Lei era lontana col pensiero dal mondo dello spettacolo che la circondava . Bastava ogni tanto , in qualche suo spettacolo televisivo , captare qualche suo sguardo vagante nel vuoto e si sarebbe potuto intuire questa sua intima voglia di distacco . Ora la presenza di Mina nei mass media è molto attenuata . La radio trasmette più raramente le sue canzoni , in televisione non la si vede quasi più . Eppure mai come in questo momento Mina la sento vicina . La sento mia . Mina è in ciascuno di noi . Ognuno infatti la percepisce come se cantasse solo per lui o scrivesse solo per lui . Noi tra l’altro siamo ancora più fortunati ora che questo sito internet ci permette di vedere anche gli angoli dove Mina canta le sue meravigliose canzoni . Sembra quasi di esserci . E in effetti , ci siamo , anche se non proprio fisicamente . Siamo presenti con il nostro cuore , ormai irrimediabilmente afflitto da quella strana , tenera , ma inguaribile malattia , che è il nostro amore per lei .
Ho cercato quel quadernetto rosa . L’ho ritrovato . Riporto i risultati relativi alle canzoni di Mina di quegli anni . Tra parentesi c’è anche il mio voto di allora . Devo riconoscere che ero molto severo . I soli 10 che attribuii furono per ‘ Quando vedrò ‘ e ‘ Trenodia ‘ , non entrate in classifica . Meritarono 9 anche alle bellissime ‘ Se tornasse casomai ‘ e ‘ I discorsi ‘ , anch’esse mai classificate . Facendo i conti , rilevo che ogni canzone di Mina entrata in classifica ha avuto un punteggio medio di 135 e Mina è come se fosse stata per 5 anni di seguito costantemente in classifica con una canzone sempre piazzata tra il 9° e 10° posto . Un record da long seller assoluto ed ineguagliato .
Ecco , comunque , in ordine cronologico , l’elenco completo delle canzoni entrate nella classifica di ‘ Sorrisi e Canzoni ‘ . ( L’asterisco significa che il successo fu condiviso con altri cantanti ) :
CITTA’ VUOTA pp. 88 ( 8 )
E’ L’UOMO PER ME pp. 420 ( 8 )
UN BUCO SULLA SABBIA pp. 70 ( 7 )
IO SONO QUEL CHE SONO pp. 169 ( 7 )
E SE DOMANI pp. 41 ( 9 + )
UN ANNO D’AMORE pp. 431 ( 8 + )
SE PIANGI SE RIDI pp. 227 ( 8 – ) *
SOLI pp. 56 ( 8 + )
UN BACIO E’ TROPPO POCO pp. 7 ( 7 ½ )
L’ULTIMA OCCASIONE pp. 82 ( 7 ½ )
ORA O MAI PIU’ pp. 215 ( 7 ½ )
ADDIO pp. 3 ( 8 )
SE TU NON FOSSI QUI pp. 24 ( 8 + ) *
UNA CASA IN CIMA AL MONDO pp. 234 ( 8 ) *
SE TELEFONANDO pp. 125 ( 8 + )
TA RA TA TA’ pp. 59 ( 7 + )
BREVE AMORE pp. 5 ( 7 + )
SONO COME TU MI VUOI pp. 114 ( 8 )
L’IMMENSITA’ pp. 300 ( 8 + ) *
CONVERSAZIONE pp. 9 ( 8 – )
LA BANDA pp. 243 ( 8 + )
VORREI CHE FOSSE AMORE pp. 38 ( 9 + )
Permettetemi di dedicare questo scritto ad un mio caro amico di quegli anni , Tanino G .
Lo ricordo ancora sorridente , seduto nella sua sedia a rotelle , parlarmi di canzoni , di Mina , di letture , di sogni . Ero felice quando lo andavo a trovare . Era magrissimo . Il corpo quasi invisibile , ma gli occhi pieni di vita . La sua distrofia muscolare non gli permise nemmeno di arrivare alla maggiore età . Per me rimane un esempio sublime di testimonianza di vita , di gioia , di serenità , di fede .
Non ricevo al mio indirizzo di posta le news del Mina Fan Club. Cosa debbo fare per riceverle ancora. Grazie
A Mario Ciampoli, un abbraccio ed un ringraziamento di cuore per la sua sensibilità, anche per il messaggio sul post precedente, quello del 13 gennaio, che ho letto solamente oggi.
Mario, salutissimi a te ed a tutti. Ciao, pina
Ciao, Loris e Remo. E’ arrivata la fanzine, proprio oggi. Grazie.
Purtroppo, fino ad ora, solamente sfogliata e tutta ancora da slurpare.
Che anno, il ’64!!! L’ho vissuto tutto, da piccola fan, “attimo per attimo”. Avevo 13 anni e la tifavo già da due anni. Per l’innovazione che straripava dalla sua immagine, per la sua genialità artistica e la freschezza, per la sua simpatia e la sua serietà.
Loris, a me la Fanzine non è ancora arrivata: spero arrivi pesto.
Stamattina ho ricevuto la nuova fanzine. Cari amici e’ veramente stupenda e originale come sempre. Sono molti anni che sono iscritto al Mina Fan Club e tutte le volte che la ricevo è sempre la stessa emozione che si ripete che non passa. Un gioiello tra le mani. Un grazie di cuore ai due grandissimi Loris e Remo per il loro lavoro e per il tempo che dedicano al club. Sono orgoglioso di far parte del Minafanclub. Un grande abbraccio alla grandissima Mina e a tutti gli amici mazziniani.
nobile Pina, un abbraccio anche da parte mia col cuore pieno di profonda tristezza
Allora abbiamo scritto giusto, grazie mille!!
CARISSIMO LORIS, INTANTO GRAZIE PER LA SEMPRE PI§ SPENDIDA E RICCA RIVISTA: VOLEVI FORSE UNA CONFERMA PER UNA ESIBIZIONE DI MINA IN TV VERSO LA FINE DEL 1964. ECCOTI ACCONTENTATO: LA MIA TESTIMONIANZA E’ VERITIERA. MINA CANTO’ “E SE DOMANI” e “UN ANNO D’AMORE” A “NAPOLI CONTRO TUTTI”. TEMPO FA IO INFATTI IO SCRISSI:
Il 30 dicembre , invece , nella puntata interlocutoria in attesa della serata finale , il grande Nino Taranto presentò , come fuori programma , Mina , in qualità di ‘ ospite d’onore ‘ , che , con la sua voce ‘ ultramelodica ‘ ( sono parole che usò lo stesso presentatore ) , cantava due canzoni stupende che mi scombussolarono . Erano ‘ Un anno d’amore ‘ ed ‘ E se domani ‘ . Due canzoni eccezionali , eleganti e raffinatissime , con dei testi semplici , che tuttavia esprimevano il quotidiano in modo poetico , molto intriganti musicalmente e con linee melodiche perfettamente geometriche , splendidamente arrangiate , in chiave jazz , da un Augusto Martelli , che allora accompagnava Mina verso nuovi percorsi interpretativi , per un 45 giri straordinario , che sta nella discografia di Mina come il 45 con ‘ Penny Lane ‘ e ‘ Strawberry fields forever ‘ sta nella discografia dei Beatles . Ecco , Mina era veramente entrata nel mio cuore . Mi era finalmente scoppiata dentro il cuore . Mi ricordo che andai al cinema , ma quelle canzoni continuavano a frullare nella mia mente e nel mio cuore . Mi avevano letteralmente stregato . Non potevo dimenticare la loro splendida tessitura musicale e l’interpretazione da favola che Mina mi aveva regalato . Questa partecipazione televisiva di Mina non è riportata in nessun manuale e nemmeno nel sito se ne ha notizia , ma è avvenuta . E’ avvenuta veramente . Lo ricordo benissimo , come se fosse ieri .
E’ arrivata la fanzine, bella, patinata e corposa con una quantità di foto, alcune inedite per me, che è un piacere per gli occhi. Per la lettura mi prendo tempo e calma, il lavoro che fate cari ragazzi(!) non va bruciato nella fretta.
Grazie.
p.s. certo che stare al passo con Mina ci vuole allenamento!
Stamattina, sul giradischi c’è per il Maestro Claudio Abbado un’
AVE MARIA
Ave Maria
gratia plena
Dominus tecum
benedicta tu in mulieribus
et benedicitur fructus ventris tuius, Jesus.
Sancta Maria
Sancta Maria
M aria
ora pro nobis,
nobis peccatoribus.
Amen.
STESSA SPIAGGIA , STESSO MARE
Nell’estate del 1963 avevo tredici anni . Frequentare la terza media a Catania per me era stato un grosso traguardo . Di quell’anno mi ricordo una straordinaria insegnante di lettere , la professoressa Gioffreda , alla quale sono ancora riconoscente per essere riuscita a trasmettermi il piacere della lettura e della scrittura . Mi ricordo che quando superai quelli che ancora erano degli esami impegnativi ( cinque giorni per gli scritti e due per gli orali ) ero felice e soddisfatto . Mio padre mi comprò un grosso gelato . Lo assaporai soddisfatto con il sottofondo della canzone ‘ Stessa spiaggia , stesso mare ‘ di quella Mina che era da poco diventata madre di Massimiliano , ma che restava sempre l’interprete frizzante che piaceva tanto a noi ragazzi , sebbene all’orizzonte era sorta una cantante giovanissima , lentigginosa e , comunque , bravissima , che faceva impazzire i teen-agers : Rita Pavone .
Mina però era ancora il simbolo della freschezza , della libertà , della bellezza e della giovinezza . Esattamente un anno dopo il gelato mi fu offerto dalla stessa Mina , sempre fresca e allegra , che ci rallegrava con la sua ‘ Se mi compri un gelato ‘ . Allora era l’epoca dei 45 giri . Un cantante ne faceva uscire uno ogni tre mesi e la radio li trasmetteva da mane a sera , senza però ripetere la stessa canzone più di una volta al giorno . Le canzoni dei 45 giri venivano poi raccolte nei 33 giri , che allora non erano altro che semplici antologie di brani quasi tutti già ascoltati e quindi molto popolari . La sorpresa avvenne subito dopo quando apparve un LP con una foto , in un bellissimo bianco e nero , di una Mina che in copertina si toccava , ironica e stupefatta , il capo adornato dai suoi lunghi e nerissimi capelli . I titoli , a parte un paio , erano a me tutti sconosciuti . Io allora non avevo la possibilità di comprare un album , ma rimanevo estasiato leggendo quei misteriosi titoli in inglese o in spagnolo . Due sole canzoni erano in italiano e di esse una sola veniva trasmessa alla radio : la bellissima e già nota ‘ E se domani ‘ , passata quasi inosservata ai più al Festival di Sanremo di quell’anno , ma da Mina trasformata subito in un evergreen della canzone italiana .
Tra le note di copertina si leggeva : Mina interpreta dodici canzoni non appartenenti allo stesso filone , bensì disparatamente diverse . E le interpreta in maniera superba ognuna nella sua lingua originale , con una perfetta dizione , riuscendo ad esprimere ogni volta l’atmosfera nella quale queste canzoni sono nate . In questo long-playing vi sono canzoni americane , sudamericane , spagnole , italiane , vi sono canzoni che appartengono ai generi più diversi , dal classico americano alla bossa nova , al samba , alla beguine , e per ognuna Mina ha trovato la sua giusta misura .
Se questo long-playing doveva rappresentare la tesi di laurea per Mina il risultato è stato raggiunto : Mina è una cantante internazionale la cui statura è difficilmente valutabile , tanto è alta .
Non erano affermazioni esagerate , sono passati infatti quasi quarant’anni , ma questo disco , che tra l’altro ebbe il premio della critica , rimane una delle cose più belle di Mina . Un paio di anni dopo ne venne realizzato un altro , anch’esso bellissimo , realizzato anch’esso nel prestigioso studio della ‘ Fonorama ‘ di Carlo Alberto Rossi , ‘ Mina 2 ‘ , quasi una seconda puntata del primo , sempre con classiche canzoni scelte da lei , tra le quali spiccavano ‘ Uno ‘ , ‘ Ebb tide ‘ , ‘ Lontanissimo ‘ , ‘ Angustia ‘ , ‘ I’m fool to want you ‘ , ma senza costituire più la prorompente sorpresa che per i fans fu il primo disco .
Ho comprato quest’estate questi due storici CD , le canzoni le avevo sentito e risentito tante volte , ma ancora una volta mi sono stupito come una Mina appena ventiquattrenne abbia potuto avere la maturità di scegliere e poi incidere dei grandi classici della canzone americana come ‘ The nearness of you ‘ oppure ‘ Everything happens to me ‘, già così perfette nella loro prima esecuzione , e ancora quella che rimane una delle più belle canzoni del grande Frank , ‘ Angel eyes ’ , contenuta , come la straordinaria ‘ Ebb tide ‘ , nello struggente e inarrivabile , sono parole della stessa Mina , ‘ Frank Sinatra sings for only the lonely ‘ del 1958 oppure l’argentina ‘ Sabor a mi ‘ , bellissima nella sua ritmica , e ancora le brasiliane ‘ La barca ‘ , che Mina ha di recente ricantato , ma purtroppo non ha inserito nel suo ‘ Studio 2001 ‘, e quella che rimane uno dei più famosi classici di Jobim , l’intrigante ‘ Insensatez ‘ . Non dimentico di citare ancora la struggente ‘ Ninguem me ama ‘, la raffinata ‘ Stella by starlight ‘ , resa schioppettante da un arrangiamento a tempo di bossa nova , la famosissima ‘ You got to my head ‘ , doveroso tributo al jazz e a Dizzie Gillespie , l’accattivante ‘ Stars fell in Alabama ‘ , resa in modo estremamente incisivo da una Mina deliziosamente bamboleggiante , e infine l’omaggio , con ‘ Non illuderti ‘ , al cantante che , nel lontano 1958 , alla Bussola , le permise il debutto , quando , quasi per gioco , le cedette il microfono , facendole continuare ‘ Un anima tra le mani ‘ : Don Marino Barreto jr .
Anche gli arrangiamenti di Augusto Martelli erano esemplari per l’epoca , creativi e variegati con una tecnica di registrazione all’avanguardia per quei tempi .
Sono passati quarant’anni e quasi tutto è cambiato . Anche Mina si è evoluta , ma , secondo me , non è cambiata . Il gusto della ricerca , della perfezione , della voglia di interpretare quello che più le aggrada , già così presente in quel lontano disco del 1964 , è ancora presente e direi in forma ancora più rafforzata e matura anche nelle sue ultime produzioni discografiche .
Mina è stata una grande interprete dal vivo , ma , nella dimensione intima del disco , ha dato e può dare ancora tantissimo . Forse il meglio deve ancora effettivamente venire … E sicuramente verrà con i prossimi dischi dedicati ai classici della canzone napoletana e americana . Non ci saranno più la stessa spiaggia , né lo stesso mare , ma ci saranno sempre la stessa genialità e la stessa voglia di cantare il meglio e , da parte nostra , lo stesso amore verso di lei .
Innanzitutto vorrei ricordare il grandissimo maestro Abbado umile come solo i grandi sanno essere ricordiamo tutti l’immensa stima reciproca tra lui e Minona :)!!!!
Poi Mina finalmente svicolata si gestisce e si riordina con tutto il materiale anche inedito che ci proporrà ben venga e magari mi è venuta cosi perche no un programma su youtube invece che radiofonico con Mina che parla di cio che le va risponde alle missive extra Vanity e settimanalmente o meglio giornalmente ci allieta con la sua voce che ne dite?
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/persone/abbado-claudio/abbado-claudio/abbado-claudio.html
Dolce Pina, l’avrei voluto scrivere io ma c’hai pensato tu.
Un affettuoso “arrivederci” al Maestro e un caloroso abbraccio ai congiunti.
splendida fanzine2014. complimenti e grazie .
Arrivo in ritardo, ma voglio fare i complimenti a Loris e Remo per la nuova veste grafica del blog. Molto bella ed elegante.
A proposito delle novità in arrivo, mi sembra che, da quando la Signora ha terminato il suo rapporto di collaborazione con la Sony, ci sia una maggiore vitalità nella gestione delle novità e dell’attività musicale di Mina. Questo non può che farmi molto, ma molto piacere. Trovo anche molto interessante la proposta di coinvolgere giovani registi per la creazione di videclip inediti. Resto in attesa della fanzine!
E’ scomparso il grande Claudio Abbado.
Grazie, eterno Maestro, “angelo degli alberi”.
http://www.minamazzini.com/stampa/langelo-degli-alberi/5/
Arrivato il nuovo numero della rivista… grandissimi ragazzi (come il solito) e complimenti per la nuova collaboratrice che v’ha fornito informazioni sulla data di Skopje :D …!
A presto!
uaw, la volta poi che ci ha preso la pioggia, quasi quasi mi piace questa giornata uggiosa, ma molto minosa,
la fanzine arrivata, salvata dalle mani dal temibile postino, questa bella news, l’ articolo del corriere, e tutte queste gocce di anticipazioni, sulla nuova MINA DI PRIMAVERA, che gia da adesso, sembra di essere alla vigilia di un grande tour, sara cosi?
sicuramente si, MINA LIVE UMPLUGGED, BULA BULA PRIMAVERA 2015
Che bello ricevere una busta da Aosta con la nuova fanzine che non ho ancora letto ma solo sfogliato ma che son certo sarà un capolavoro :-) Grazie Loris e Remo per tutto ciò che fate per noi :-)