Mina Fan Club

Preannunciati come imminenti già ai tempi del lancio nelle edicole, nell’autunno 2008, della collana di DVD Gli anni RAI, i CD antologici dedicati al meglio della Mina radiofonica – e dei mitici Gran varietà in particolare – parrebbero destinati a vedere finalmente la luce entro la fine di quest’anno. In vista di un evento così importante, noi del fan club non potevamo non rimettere mano ad un progetto – quello di un dossier storiografico su Mina e la radio – troppo a lungo lasciato in stand by in attesa di dati più completi. E proprio al fine di rendere questa nostra ricerca il più possibile esauriente e affidabile, invitiamo tutti i nostri lettoriin primis gli appassionati “storici” che delle gesta mazziniane d’antàn sono stati testimoni in tempo reale – a segnalarci sull’argomento tutte le notizie, le date precise, le segnalazioni eventualmente in loro possesso. Inutile dire che questo specialone sulla radio sarà il piatto forte di una ricchissima fanzine estiva il cui sommario, nelle nostre prime intenzioni imperniato quasi monograficamente sulla figura e sulla musica di Bruno Canfora (ma l’omaggio al grande Maestro è solo rinviato di un paio di numeri), riserverà comunque altre ghiotte sorprese, a cominciare da un grande servizio di Antonio Bianchi dedicato ai 40 anni di un capolavoro assoluto della discografia di Mina: 5043.

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49 risposte

  1. Concordo, Loris. E non posso che deplorare l’atteggiamento di chi trattiene per sè informazioni preziose da condividere col resto di noi appassionati…

  2. Per circa trentadue anni, e cioè da quando la fanzine è nata, abbiamo continuato a rinviare una ricerca sulla Mina radiofonica in attesa che arrivassero nuovi dati che la rendessero più dettagliata ed esauriente. Qualche notizia in più nel frattempo è stata raccolta, ma – come per molti altri aspetti della carriera di Mina – siamo giunti alla conclusione che in ambiti simili la completezza storiografica è una chimera irraggiungibile, sia perché molto del vecchio materiale radiofonico della Tigre è stato cancellato o è comunque irreperibile nella babele degli archivi RAI, sia perché le programmazioni riportate sui giornali radiotelevisivi dell’epoca sono lacunose e non sempre affidabili al 100%, sia perché sono purtroppo molto pochi i soci “storici” del Minafanclub – spesso troppo “gelosi” di quel che sanno (e di quello che hanno) per condividere anche solo qualche ricordo personale che sarebbe preziosissimo per la ricostruzione di molti eventi – a venirci in aiuto. E allora? Tanto vale cucire comunque un bell’articolo che non abbia pretese di essere “definitivo” ma che sia pur sempre ricco di notizie inedite e di curiosità. E l’imminenza dei cd di GRAN VARIETA’ ci conferma che questo è il momento giusto per farlo. Poi, per le aggiunte che sicuramente verranno ci sarà sempre tempo…

  3. Un appunto, Loris: se non si è sicuri delle date della Mina “radiofonica” al mille per cento, è meglio rimandare lo speciale fin quando si sarà in possesso di tutti i dati comprovati.

    Una buona serata,
    A.

  4. Pare ancora sia tutto fermo, Anthony. E comunque dovrebbe trattarsi – se non ho capito male – di un Best racchiuso in un DVD più CD…

  5. Sogni, caro Guido, sogni… l’industria musicale guarda a tutt’altro. Ma sognare ogni tanto non fa male…

  6. Io che la amo da lontano in Australia, non ho capito bene se uscira` la intera collana di DVD in piu` i CD dedicato alle trasmissioni radiofoniche. Non ho fatto nessun sforzo di chiedere a parenti o amici di comprarmi i DVD quando erano allegati alla Reppublica nel 2008, perche` avevo capito che dovevono essere anche disponibili nei negozi di musica …che non e` mai eventuato …e adesso vado in cerca di cosa dovrebbe essere un bellissimo conto storico della musica italiana …PER FAVORE, CHIEDO CHIARIMENTO… Anthony

  7. Con le linee occupate, ho ricevuto con un bel po’ di ritardo, mentre ero allo studio, la telefonata con la quale mi si avvisava che già da un bel pezzo si parlava di Mina a “Uno mattina”. Infine, ho avuto il tempo di assistere solo ad un quarto d’ora.
    Inserendola nella loro formula di spettacolo, hanno trovato il modo di soffermarsi su qualche tappa di percorso della sua carriera. Ci sono stati riferimenti al Festival di Sanremo e ad alcuni dei suoi duetti discografici. Credo che le abbiano dedicato un bel po’ di spazio. Alla conclusione si è parlato della uscita del cofanetto “Dalla Bussola Mina” del prossimo martedì .
    E’ sempre una meraviglia trovare anche solo un pur minimo riferimento o servizio sia in radio che in tv, una sorpresa, anche nel rivedere i filmati che già ben conosciamo. Certo, ci sembra, ed è, prezioso, ma son sempre troppo poche le occasioni e troppo poco, su tutti i media, lo spazio dedicato a lei, artista che, nel panorama musicale e del costume, ha segnato un secolo ed è ancora più attuale che mai.

  8. Il dvd pubblicato nel 2003 è oramai da tempo fuori catalogo, quindi è una grande occasione, questa del cd (con finalmente inserito il medley nel concerto giusto), come hai scritto tu Roberto, per il grande pubblico, ma anche per noi.

  9. Su Rai uno Malgioglio
    parla di MINA
    nel programma:Uno mattina famiglia
    passano tanti filmati di MINA :pissedoff:

  10. Già da qualche minuto, in onda in tv, a rai1, nel programma di intrattenimento, uno speciale dedicato a Mina.

  11. Grazie Mario: questo piano-sequenza della tua prima esperienza con un disco di Mina (e che disco!) è preziosa e golosissima.
    A me capitò una cosa molto simile dieci anni dopo, con “Salomè”, a riprova, come testimonia anche Romeo, che certi fatti ci “toccano” nella stessa misura, non importa se andistanza di chilometri o di anni: il ricordo dell’impatto con un’artista come Mina non può che essere una deflagrazione di emozioni, di sensazioni, di ricordi, di “madeleines”.
    Io addirittura ricordo che la mia copia di “Salomè” in un punto saltava, e nonostante non molti anni dopo avessi ricomperato il disco, e successivamente il CD, ogni volta che ascolto “miele su miele”, in quel punto preciso mi aspetto sempre il salto, come un imprinting imdelebile…
    Al_Fi(e)

  12. Ciao Mario, anche io mi sono “ritrovata” in questi tuoi pensieri. Che meraviglia! Tutti i ricordi, le sequenze, le riflessioni, le emozioni. Filo conduttore la voce di una Signora della Musica che ci stuzzicava con quel titolo fatto di cifre che custodiva tesori inestimabili. E tu sai quanta… poesia c’è tra i numeri.

  13. Mario
    Sei sicuro che non siamo la stessa persona????
    Tutto quadra !!
    Ovviamente stavamo faccendo le stesse cose ….soltanto in regioni diverse.
    Bello il tuo racconto …c’e’ dentro una parte della mia vita.
    Posso aggiungere che ..Alla Casa Della Radio …Cosi si chiamava il negozio di dischi (A Cagliari )
    Ascoltai il Vinile ,nella cabina d’ascolto !!!
    Che tempi quelli ..avrebbe detto la Grande Mimi’ anni dopo
    Grazie x avermi ricordato quel bel momento
    legato alla Signora.
    Romeo
    ps: ero anche un grande fan degli ELP.

  14. IL MIO PRIMO DISCO IN VINILE

    Nel negozio di dischi , dove ogni tanto entravo giusto per dare un’occhiata alle novità , il commesso al telefono forniva informazioni : “ Sì , ‘ Parole parole ‘ c’è e ci sono altre dieci canzoni . E’ appena uscito “ . Scartabellai anch’io e alla voce M notai dei bei quadratoni di cartoni di vari colori , giallo , verde , azzurro , rosa , con dei cerchi concentrici e con su scritto MINA – CINQUEMILAQUARANTATRE’ . Non possedevo il giradischi , ma mi piaceva lo stesso toccare questi oggetti affascinanti e preziosi , i 33 giri . A quei tempi i dischi nei negozi non erano cellophanati . Si potevano aprire . Si poteva guardare il contenuto della busta . E il disco di Mina stava in una confezione molto originale e molto bella , perché le varie buste , tre per l’esattezza , si inserivano l’una dentro l’altra come in una scatola cinese a sorpresa formando dei disegni vagamente ispirati alla op-art allora molto in voga . Disegni geometrici , titolo matematico , che non era altro che il numero di catalogo ( PDU Pld. L 5043 – Stereo ) . Il tutto era molto intrigante ed affascinante . Aprii la busta e all’interno scoprii una bellissima foto di Mina in uno splendido bianco e nero , senza sfumature di grigio , che sorrideva invitante . Diedi anche un’occhiata ai testi . Erano tutte canzoni nuove a parte la sigla finale dell’ultimo stupendo show che Mina aveva appena concluso in TV , ‘ Teatro 10 ‘ , assieme al compianto ed indimenticato Alberto Lupo , quella favolosa ‘ Parole parole ‘ , che rimane sicuramente la più bella sigla finale di uno spettacolo televisivo . Mina in essa dava un saggio strepitoso delle sue doti di attrice consumata , piena di verve e di autoironia . Guardavo incantato il disco del quale il giorno prima avevo letto una bellissima recensione del caro Giovannino Guareschi sul settimanale ‘ Oggi ‘ . Guareschi era un fan sfegatato di Mina e ad ogni suo disco attribuiva immancabilmente il punteggio di DIECI E LODE . Nonostante ciò il disco non lo comprai , non avrei potuto in ogni caso ascoltarlo , ma mi fece piacere che esso salì immediatamente in classifica , dividendo il successo con i favolosi Emerson , Lake & Palmer ‘ di ‘ Trilogy ‘ e con lo straordinario Lucio Battisti di ‘ Umanamente uomo : il sogno ‘ . Lo era ancora sino al periodo nel quale , finalmente , con i soldi guadagnati nelle prime ripetizioni che diedi appena laureato , riuscii ad acquistare il famoso giradischi STEREORAMA di SELEZIONE dal READER’S DIGEST . Un apparecchio che allora mi sembrò il non plus ultra degli impianti stereo . Felice ritornai nel negozio di dischi . Scartabellai i bei padelloni sino ad arrivare alla lettera M . C’era un’ultima Mina di colore granata . Andava bene . Aprii la confezione sino ad esaminare minuziosamente il disco , che uscii anche dalla busta trasparente che lo conteneva per controllare se avesse evidenti graffi . La prova fu positiva . Lo acquistai . Finalmente avevo anch’io un disco di Mina . Il primo . Tornai a casa . Ero eccitato . Con molta delicatezza lo misi sul piatto e trepido lo ascoltai . Al primo ascolto , in effetti , la mia attenzione era più rivolta a controllare se nel disco c’era qualche difetto che potesse disturbarne l’ascolto . Sì , perché allora , al contrario di quello che avviene oggi con i CD , che non danno problemi da questo punto di vista , c’era tanta trepidazione nel primo ascolto , perché poteva capitare che il disco saltasse , che ci fosse un eccesso di fruscio o qualche ticchettio in più . Io fui fortunato . Il primo ascolto passò indenne da tutto ciò . Rassicurato potei riascoltarlo più tranquillamente , stando attento stavolta solo a godermi MINA in STEREO . E fu un vero godimento . Il suono , per me che ero abituato ad una radio ad onde medie , mi sembrava fantastico e la voce di Mina con delle sfumature mai sentite prima . Le canzoni poi erano tutte belle a cominciare dalla splendida ‘ Fiume azzurro ‘ , che , pur non essendo di Battisti , aveva una struttura polimorfa come quella delle canzoni di Lucio , sino alla delicata e struggente ‘ Vorrei averti nonostante tutto ‘ , con quella splendida introduzione al pianoforte , continuando con la versione di una canzone che a quei tempi spopolava , ‘ You’ve got a friend ‘ di Carole King , tradotta con testo stravolto , ma affascinante , in ‘ Ti amavo quando ‘ , versione che mi piacque da morire . L’ascolto proseguì con un pezzo di James Taylor , un po’ difficile da apprezzare al primo ascolto , ma molto coinvolgente successivamente , ‘ E’ proprio così . Son io che canto ‘ . Mi chiedo come mai Mina , che ama così tanto questo cantautore californiano , non abbia più recentemente ripreso dei suoi pezzi . L’ultima canzone del primo lato l’avevo già sentita cantata da Mina a ‘ Teatro 10 ‘ , accompagnata dal bandoneon di Astor Piazzola , suo geniale autore . Era la favolosa ‘ Suoneranno le sei ‘ , un brano a cui attribuire DIECI e LODE era poco . Delicatamente , alla fine della prima facciata sollevai il disco dal piatto , stando attento a non toccarne la superficie con le dita . Il secondo lato iniziava con un pezzo splendido , uno di quei brani di Mina che mi piace di più , una canzone di cui si parla poco , ma che è bellissima , come parole e come musica . ‘ Le mani sui fianchi ‘ parla della fine di un amore in maniera , secondo me , molto cinematografica . Mi pare di vederli i due protagonisti . Mi pare di vedere anche il posto dove si sono lasciati , che ho sempre immaginato come una casa di montagna . Mi pare di vedere i loro gesti e soprattutto le espressioni del volto di Mina quando canta questa canzone . Potere grandissimo dell’immaginazione supportata da una canzone strepitosa . Il disco prosegue poi con una originale canzone – pop del grande Bolzoni , a cui dobbiamo anche le splendide ‘ Rudy ‘ e ‘ Caravel ‘ , ‘ La mia carrozza ‘ . Ci sono poi altre due bellissime canzoni ‘ Cosa penso io di te ‘ , una dolce e trepidante dichiarazione d’amore , ed ‘ E’ mia ‘ , tenero omaggio alla musica brasiliana , separate da una versione , in verità , un po’ accelerata di ‘ Delta Lady ‘ di Leon Russel , già cantata da Joe Cocker in una versione molto più ‘ black ‘ e infine c’è la notissima ed intrigante ‘ Parole parole ‘ , che divenne uno dei più grossi successi di Mina . Che dire ? Il disco lo ascoltai tante volte e ancora esso è in mio possesso , conservato come una reliquia . E’ bello ascoltare anche i suoi fruscii e centellinarne la sua preziosità ad ogni ascolto , sapendo che il tempo e l’uso lo logora , come si logorano , purtroppo , tutte le cose belle , che durano purtroppo , a volte , anche un sol giorno come le rose , ma forse proprio per questo ci sono più preziose . La differenza tra il vinile e il CD è proprio questa .

  15. Che “iella” non ho visto niente! c’è la possibilità che qualcuno abbia registrato il servizio del Mollica?

  16. SE TU NON CI FOSSI BISOGNEREBBE INVENTARTI
    È così che Alberto Lupo dice a un punto della celeberrima PAROLE PAROLE. Parole sante, vere, senza ombra si smentita alcuna – sentita la canzone oggi, a distanza di quarant’anni dalla sua pubblicazione. Che meraviglia, dico io! Che meraviglia assistere ancora oggi al miracolo di ieri ieri…, quando magari questa frase – ovviamente inserita in ben altro contesto, è ancora rivelatrice della odierna forza espressiva dell’interprete. Altro che miracolo! Gli autori fanno dire alla parte maschile del brano questa frase. E sono (quasi) certo che nemmeno loro sapessero o immaginassero la portata di tutto ciò se con gli occhi (e con le orecchie) di oggi noi, ovvero coloro che a dispetto del fragilissimo mercato discografico, continuiamo imperterriti (e a ragione) a celebrare l’Arte della Più Grande che il Cielo, la Terra ci abbia dato di che goderne, gioire.
    L’ho presa alla lunga? Forse. Ma questo era il pensiero, il punto di partenza dopo aver letto il post di Loris riguardo il sommario della prossima fanzine. E qui sto parlando di 5043, davvero capolavoro di Mina. E va da sé che sono andato a riascoltarmelo. Per la 5043sima volta. Che dire? Dirò soltanto niente ripensamenti. Semmai avrei tanto ancora da dire ma è bene che il compito venga affidato alla penna di Antonio Bianchi, lui cesellatore come pochi dei sotterranei e dei piani alti della Signora, lui come nessuno mai (o almeno dei frequentatori del blog) capace di restituirci quella sorta di cartina al tornasole della disco-grafia, del sentire, dell’evoluzione, insomma dell’Arte di Mina.
    La chiusa dell’intervento desidero affidarla a un pensiero: Mina – soprattutto negli aurei anni settanta ha fatto tabula rasa del “cantato” di allora. Per stile, generi, autori, scelte. Grati, tra le altre cose, dovremmo esserle per averci dato la possibilità di scoprire autori diventati poi idoli e punti di riferimento musicale. Qualche esempio: James Taylor, Piazzolla, il primissimo Dalla, l’eccellente accoppiata Bolzoni-Nobile, Leon Russel, Carole King, i sublimi arrangiamenti di Reverberi e potrei continuare all’infinito…
    E benché possa sembrare indelicato declinare l’età delle Signore, non posso sottrarmi dal dire che poco più che trentenne la nostra Mina era – ma soprattutto E’ ancora – avanti anni luce. Posso dire?: ALTRO e 5043 continuano a rappresentare per me, ancora oggi, il “doppio” ideale. Per continuità stilistica, suoni, contenti, arrangiamenti e per quel “modo di dire le cose” che come Mina nessuno mai. !!!
    Mina, sei un urlo di gioia nella mia vita!

  17. si cara Pina,
    io “friggo” di prendere due cofanetti di questo capolavORO di MINA..uno per me, e uno per la la piu’ “grande>” fan di MINA.. la mia nipitina Maya di sette anni..che ama MINA :inlove:
    cosa dci ne farà tesoro di questo cofanetto pieno di MAGIA

  18. sI’ anche a me: PIACEREBBE ANDARE AL MARE
    ascoltiamo con piacere la nostra MINA che c’è lo canta
    grazie MINA :inlove:

  19. Buondì amici eccoci arrivati a venerdi e per chiudere questa settimana musicale una canzone che è una speranza per questo weekend….MI PIACEREBBE ANDARE AL MARE :-)

    Mi Piacerebbe Andare Al Mare, Amore, Mi Porti Lunedì / Piantare Tutto In Asso, Ma Dirai Che Non Si Può

    Lo Sai Che Sono Seria Ed Educata Ed Al Mio Posto Sto, / E Fare L’amore, No, Qui Adesso Proprio Non Si Può

    Ah, Tempo Va’, Dove Andrà La Mia Età / Se Tu Non Vuoi, Io Lo Faccio Di Nascosto, Sai

    E Nemmeno Mi Vergogno Neanche Per Puntiglio Ormai / Non Mi Toccare, Rido Ma Non Sono Più Sicura

    Di Questa Architettura, Sembra Più Dorata, Ma È Una Galera / Ce L’hanno Raccontato, Questo È Giusto E Questo Forse No,

    Se Uno È Perbene, Ci Ha Creduto Per Un Po’ / Se Si Potessero Archiviare I Sogni, Tu Lo Faresti Sì

    Sarebbe Così Facile, Senza Fatiche Inutili / Ah, Tempo Va’, Dove Andrà La Mia Età / Se Tu Non Vuoi, Io Lo Faccio Di Nascosto, Sai

    E Nemmeno Mi Vergogno Neanche Per Puntiglio Ormai / Non Mi Toccare, Rido Ma Non Sono Più Sicura

    Di Questa Architettura, Sembra Più Dorata, Ma È Una Galera / Va’, Tempo Va’, Dove Andrà La Mia Età

    Se Tu Non Vuoi, Io Lo Faccio Di Nascosto, Sai / E Nemmeno Mi Vergogno Neanche Per Puntiglio Ormai

    Non Mi Toccare, Rido Ma Non Sono Più Sicura / Di Questa Architettura, Sembra Più Dorata, Ma È Una Galera

    Tu Non Farai Morire In Catene Un Angioletto … Sai

  20. Erano parecchi giorni che non mi soffermavo a guardare con attenzione la tv… ed… oggi, per quel poco che ci son… passata davanti, devo dire che mi è andata proprio bene.
    Dopo il servizio del tg3 delle 14,20, stasera, sparatissimo, quello su “Dalla Bussola Mina” firmato con stima e passione da Mollica, con un Ballandi che, simpaticamente ma, ahimè! senza speranza, la invoca, richiamandola alla magia di un ritorno.
    E poi quelle sequenze, vissute da sempre, ma, allo stesso tempo, come fossero una sorpresa… per la prima volta alla luce. Proprio una bella emozione!… Per tutto quello che significa questo avvenimento. Un concerto ormai storico che si ripropone più che mai moderno, la grandezza di una grande interprete che “dialoga” con forza e dolcezza con una orchestra di grandi jazzisti, mentre sembra rivolgersi cantando, ad uno ad uno, ad ognuno dei presenti in sala, quando per incanto la sua voce e il suo “modo” varcano ogni limite di tempo e spazio.
    Sono contenta della preziosità di questa pubblicazione. Non solo per il medley che rende integrale il concerto, per l’accuratezza che già immagino nella veste, per la novità delle sequenze fotografiche e le notizie del libretto, per la rimasterizzazione… Ma soprattutto per chi, dei più giovani, potrà far tesoro di ciò che contiene questo magico cofanetto.

  21. è sempre una grande emozione vedre cosi all’improvviso Mina in TV, anche solo per un attimo .

  22. Meno male che c’è Mollica. Si si come dice lui Mina patrimonio dell’umanità. E che bello vedere Mina in tv in coda al tg……sta a vedere che ci saranno acquirenti del cd e dvd, e come dice Piera io lo spero, così i giovani ammireranno e capiranno il valore dell’arte espressa in un concerto, DALLA BUSSOLA MINA!

  23. Tra una quindicina di minuti al tg1 il servizio sulla imminente pubblicazione della special edition di DALLA BUSSOLA

  24. Poco fa, al TG3, in un interessante servizio, in occasione del cinquantenario della pubblicazione della famosissima “Garota de Ipanema”, composta da Vinicius de Moraes e Antonio Carlos Jobim, Mina si è meritata, assieme agli altri grossi artisti internazionali, una bella menzione di rilievo, per aver interpretato e contribuito a render famoso questo bellissimo brano. Fra le sequenze del servizio, uno stralcio della sua esibizione a “Canzonissima ‘68”.
    http://youtu.be/BueNd0yfijo

  25. Buondì amici :-)
    Sto vivendo l’uscita di DALLA BUSSOLA come un’uscita nuova di zecca…sarà per l’inserimento del medley(che però conosciamo)sul cd,sarà per l’idea di una special edition CD+DVD,sarà per la nuova copertina e per il book fotografico ma non vedo l’ora che sia martedi prossimo :-) Intanto dal medley ascoltiamo E SE DOMANI:

    E se domani
    io non potessi
    rivedere te,
    mettiamo il caso
    che ti sentissi stanco di me
    quello che basta all’altra gente
    non mi darà
    nemmeno l’ombra
    della perduta felicità.
    E se domani
    e sottolineo “se”
    all’improvviso perdessi te
    avrei perduto il mondo intero
    non solo te

  26. Buondì amici….stamane ascoltiamo un brano tratto da MINA SCIMMIA ovvero LE FARFALLE NELLA NOTTE:

    S’è fatto tardi che vento che c’è
    sento freddo anche per te
    perciò se vuoi un buon thé
    vieni a berlo da me
    io lo servo caldo, molto caldo
    A casa mia le luci sono blu
    è qui a un passo,
    sto lassù.
    E’ un vecchio trucco però
    se ti va puoi fermarti un pò
    e agli altri io dico di no.
    Le farfalle nella notte
    sono come me,
    cercano la luce
    perché a loro fa paura
    la notte scura
    la mia luce
    questa notte
    io la rubo a te.
    Accetto solo
    un mazzo di fior
    niente cose di valor
    non sono venale perché
    una tazza di thé
    costa molto poco
    molto poco.
    E quel che dice
    la gente di me
    non m’importa un granché,
    sono gelosi perché
    con un thé
    molto caldo al caldo
    amo la gente com’è.
    Le farfalle nella notte
    sono come me
    cercano la luce
    perché a loro fa paura
    la notte scura
    La mia luce questa notte
    io la rubo a te
    io la rubo a te
    io la rubo a te

  27. Per le puntate della prima edzione di “Gran varietà” del 1966, posseggo solo le due che hanno trasmesso su Radio 3 nel programma “Esercizi di memoria”, nella lunga maratona notturna da mezzanotte alle sei del mattino, andato in onda nel 1998, da me prontamente registrata, così come una puntata del 1968. Per quanto rigurda il ciclo del 1970, immaginavo che Mina era presente, ma non sono riuscito a sentire manco una puntata. Piuttosto vorrei sapere, cosa Mina ha eseguito nel programma di Giorgio Gaber, “Auditorio A”, del 1970, oltre al brano “Chissà dove te ne vai?”, e i canti tradizionali eseguiti in duetto con Giorgio. In quella puntata se non vado errato, so che Mina, rispondeva alle domande del pubblico.

  28. Ovviamente i dati di cui siamo maggiormente alla ricerca per il dossier radiofonico non riguardano tanto le ultime tre edizioni di GRAN VARIETA’ con Mina ospite né i vari INCONTRI MUSICALI o MEZZOGIORNI CON MINA di cui le nostre fanzine hanno seguito negli anni le mutevoli programmazioni, ma curiosità più lontane nel tempo come i dettagli delle partecipazioni al primo GRAN VARIETA’ del ’66 o delle estemporanee ospitate di Mina in singole puntate delle edizioni ’68 e ’70 dello show. Stiamo inoltre cercando qualche dato più sostanzioso sulle svariate partecipazioni di Mina a BATTO QUATTRO con Bramieri tra il ’68 e il ’70 (di cui conosciamo in compenso tutte le date) e qualche notizia relativa agli anni compresi tra il ’62 e il ’65 di cui sappiamo ancora pochissimo… Insomma, qualsiasi vostra segnalazione sulle trasmissioni in questione o su altre partecipazioni radiofoniche di Mina potrà contribuire a riempire il maggior numero possibile di tasselli mancanti…

  29. Buondì amici :-)
    Stamattina visto che si parla del capolavoro quale è 5043 ascoltiamo LE MANI SUI FIANCHI:

    Infondo infondo è stato meglio così
    anche se ormai soltanto io vivo qui
    come ogni sera con le mani sui fianchi
    la porta aperta a guardare sui campi
    quanto mi piaceva parlare con te
    anche se poi l’ultima parola era tua.
    Come ogni sera cenavamo io e te
    ma non mangiavi e non capivo perché
    poi tu hai posato il tuo bicchiere
    e tenendo gli occhi bassi
    hai detto piano me ne vado io da qui.
    Io ti guardavo nel silenzio
    hai messo insieme le tue cose
    e in un momento tu non eri più mio.

    Non avrei potuto odiarti più di così
    che senso avrebbe avuto domandarti perché.

    Infondo infondo è stato meglio così
    parole e amore non bastavano più
    ma i tuoi sospiri e i tuoi silenzi
    le tue mani così forti
    le tue labbra non le scorderò mai.
    La tua arroganza, la tua forza
    il tuo modo di guardarmi
    quando dicevi che il padrone eri tu.
    Le caldi notti senza amore
    l’indifferenza del mattino
    neanche di questo io mi scorderò mai.

    Quanto mi piaceva addormentarmi con te
    quanto mi piaceva parlare con te.

    Quanto mi piaceva addormentarmi con te
    quanto mi piaceva parlare con te.

  30. Sono felicissimo del dossier su “5043” , un disco che amo e con cui ho conosciuto MINA . Figuratevi !( ho sentito la versione argentina ” Palabras palabras” che apparteneva a mio papa e così è cominciato il mio amore per Mina )Era da una vita che aspettavo avere questo dossier con tutta la informazione. Grazie !

  31. Ciao ! Ti informo che la edizione “remastered” di “5043” merita di essere comprata. Non per la copertina, ovviamente , è meglio la qualità della prima edizione , ma per il suono. Il suono del primo cd era molto basso a comparazione degli altri , il lavoro di remasterizazione in questo cd è stato molto buono ed migliorato.

  32. Io di “Grasn Varieta” :inlove: ..ne ho parecchie trasmissioni..ma ho solo l’anno…’77 e ’78
    purtroppo non ho le date
    se vuoi caro Loris, ti spedisco tutte le trasmissioni che ho
    magari tu riesci a trovare le date.
    Piera
    lo spera

  33. Verissimo 3200 ..Cavolo mi ricordo ..Io ho il VERDE !!
    Era il primo Album della Signora che acquistavo ;
    Il primo mi fu regalato x il compleanno ..era il Del Mio Meglio (N°1)…sempre intatto !!

  34. E’ anche per me uno dei preferiti e ricordo con nostalgia quando usci’ nel 72 la fatica per racimolare le 3.200 lire per comprarlo!

  35. Si Guido …Si spera xche’ le rimasterizzazioni erano veramente scarse!!!!
    Non ho ricomprato 5043 rimasterizzato ..vista la qualita’ degl’altri CD (Fatidici 59 )acquistati!!!
    Tra l’altro e’ uno dei miei preferiti!!!

  36. E speriamo che la Emi si decida a fare una rimasterizzazione come si deve, magari con la riproduzione della copertina originale fatta di 3 buste nel formato cd.

  37. Che fantastiche anteprime :inlove:
    Finalmente il dossier di 5043 :inlove: