Mina Fan Club

Nel 1978 Lucio Dalla compone e incide per il suo celebre album omonimo di quell’anno una canzone, Angeli, costituita da una serie di graffianti quadretti di ordinaria vita ticinese tra i quali fa capolino anche il nome della Mazzini, sogno proibito di “un messinese che fa la pizza qui a Lugano” e che la mattina “con la moto va a vedere dove abita la Mina”. Curiosamente, il pezzo non trova posto nel disco del cantautore bolognese ed è invece “ceduta” da quest’ultimo al collega Bruno Lauzi che la include nel suo Qdisc Amici miei. E comunque, quell’estemporanea “citazione-omaggio” costituisce una delle rare occasioni in cui i percorsi umani e artistici di Mina e Lucio Dalla hanno modo di incrociarsi nell’arco di cinque decenni: i due si “sfiorano” una prima volta nel settembre 1966 sul palco dell’Hotel Excelsior di Catania dove entrambi sono tra i vincitori del Premio Elefante d’oro; poi, nell’ottobre ’68, si rincontrano al Delle Vittorie, nella Canzonissima di cui lei è suprema mattatrice e lui sfortunato concorrente subito eliminato con Il cielo. Nel dicembre 1970 li ritroviamo casualmente seduti l’uno al fianco dell’altra tra gli ospiti d’onore del Quartetto Cetra (ciao, Cia…) nel varietà televisivo Jolly. In quel periodo, pare, Lucio ha tra i suoi progetti quello di scrivere per l’illustre collega un intero album. Una prima canzone, Sentimentale, l’ha già inviata a Lugano da tempo, ma ad inciderla per prima – come lato B del 45 giri Indianapolis – è stata, nell’aprile del 1970, l’italo-marocchina Tihm, giovane promessa dell’etichetta mazziniana. Mina, in compenso, si riappropria del brano l’anno dopo per l’album della Scimmia, lasciandone invariato lo splendido arrangiamento di Augusto Martelli. Ma dopo quell’isolato exploit, sui rapporti tra Mina e Lucio piomba – almeno per quanto ci è dato sapere – un silenzio destinato a protrarsi per decenni, e solo marginalmente interrotto nel 1988 da una canzone, Vita, diventata il singolo trainante del trionfale Dallamorandi dopo che gli autori Mogol e Lavezzi l’avevano invano proposta alla Signora. Nello stesso periodo si favoleggia anche di un inedito griffato Dalla tra gli brani scartati da Rane supreme, dopodiché, nel 1990, arriva finalmente la disinvolta versione mazziniana della celebre Caruso inclusa in apertura di Ti conosco mascherina. Ma si dovrà aspettare il 2003 perché si realizzi finalmente una vera e diretta collaborazione tra i due: in quell’anno, infatti, Lucio decide di portare sulle scene una versione reinventata in chiave moderna della Tosca pucciniana. E per il brano portante di questo ambizioso tentativo di fusione tra melodramma e musical pop, Amore disperato, il suo pensiero vola immediatamente a Mina: “Lei è la Cantante primaria, al di là del significato del canto. E’ il canto puro. Ed era la Voce giusta per questo duetto anche per un’altra ragione: Tosca è estremamente cattolica, di parte, ma il suo amore diventa così forte da portarla a schierarsi contro i suoi ideali religiosi. In linea con la storia e la personalità della Mazzini”. Dopo avere registrato il file della canzone nel suo studio Casadilucio nelle Isole Tremiti, Dalla lo invia a Lugano, dove lei Mina prova la sua parte. Poi, alla fine di settembre del 2003, i due si danno appuntamento a Bologna, negli studi Fonoprint, per incidere insieme la traccia definitiva dal vivo con l’arrangiamento di Roberto Costa e l’orchestra d’archi DIMI diretta da Beppe D’Onghia. Per l’occasione, Dalla propone a Mina anche un brano inedito in dialetto partenopeo scritto insieme a Vincenzo Salemme per l’album Napoli secondo estratto cui lei sta lavorando in quelle settimane. La canzone in questione non finirà nel disco, ma i due si salutano con la promessa di ritrovarsi presto per un nuovo progetto comune. Che, ahinoi, non troverà il modo e il tempo di concretizzarsi, anche se nel 2011 le voci di Mina e di Lucio torneranno a volare insieme un’ultima volta sulle note benefiche del Buon Natale di Enzo Iacchetti…

Autore:

9 risposte

  1. Notturni di Mina e Lucio Dalla.
    Questa che ricordo non è una collaborazione ma un incontro a distanza avvenuto sulle note di una stupenda canzone: Notte di luna calante, del grande Modugno.
    Entrambi l’hanno interpretata colorandola di nuova luce, due versioni da sogno: avvolgente, di una nostalgia tutta brasiliana, dolce e leggera, quella che Mina ci regala nell’album tributo “Sconcerto”; più scavata e dolente, totalmente jazzistica quella cantata da Lucio nel cd a scopo benefico con la Gap Band, anno 1998, intitolato proprio come la canzone citata.
    Due gioielli, a mio parere più splendenti dell’originale (non me ne vogliano i fan del Mimmo nazionale), due diversi modi di esprimere il senso di finito eppure di incompiuto di un amore breve e passionale.

  2. Sono andato a riascoltare “Angeli”: melodia leggera e divertita, testo alla Lucio Dalla; molto musicale, mi mette allegria. Ne esiste anche una bella versione “live” dello stesso Dalla (si può vedere su youtube e scaricare da itunes).
    Qualche tempo fa qui sul blog provammo a raccogliere tutte le canzoni nelle quali si cita Mina o si parla di lei. Ho provato a cercare il post ma non ci sono riuscito. Qualcuno se ne ricorda?

  3. Good morming amici :-D Oggi NON C’E’ PIU’ AUDIO:

    Corriamo un pò, le mani son sudate
    e scivola il volante, non parli più
    le luci in fila illuminano il tuo profilo stanco
    le mani sono immobili, i pensieri simili
    non so se andranno via
    le gallerie, i fumi densi, i buchi neri
    e i tuoi discorsi strani, che hai fatto tu,
    ma che silenzio, non sento il motore
    e neanche più l’amore
    son certo che è andato giù
    a rompersi tra le ruote dell’autostrada.
    Non c’è, non c’è più vitalità
    qui tra noi due
    non c’è più audio, non c’è nessun programma
    su tutte le frequenze in onda su di noi
    non c’è, non c’è più sole sulle parole afone e pallide
    sei stata l’ultima a dire io ti amo
    una volta purtroppo, una volta sola.
    Nell’autogrill ci gira il vento intorno
    urlando consonanti, ma che cosa ho
    e tempo da matti c’è se già
    il sole sta nascendo lì fermo sull’orizzonte che
    guarda lontano e non ha paura.
    Non c’è, non c’è più vitalità
    qui tra noi due
    non c’è più audio, non c’è nessun programma
    su tutte le frequenze in onda su di noi
    non c’è, non c’è più sole sulle parole afone e pallide
    sei stata l’ultima a dire io ti amo
    una volta purtroppo, una volta sola

  4. Buondì amiciiiiiiiiiiiiiiiiii e si siamo diventati tanti su facebook luogo dove stiamo un po tutti dal mattino fino a sera :-D
    Oggi un brano tratto da OLIO anzi il brano di lancio di quest’album che mi piace moltissimo….avevo circa 14anni quando andai ad acquistare quest’album e mentre lo ascoltavo per la prima volta mettevo insieme i pezzi del puzzle :laugh: ……GRANDE AMORE:

    Lei si sente sola Fragile nel sentimento
    E nasconde il cuore Vulnerabile al tormento
    Sopra il mare come l’onda che s’increspa e muore Come il sole s’inabissa senza un grido di dolore
    Lui non ha paura preso da quel rapimento
    Vuole i suoi pensieri
    per disperderli nel vento
    Le sue mani dolcemente sfiorano i suoi fianchi Quella luce nei suoi occhi come fossero diamanti
    E’ il momento questa notte forse sboccera’
    Grande amore
    Che annulla la serenita’
    Un uragano che ti violenta l’anima
    E poi la nebbia che sulla mente stende come un velo
    Non mi lasciare
    Non posso privarmi di te
    Lui non puo’ volare dentro un cielo di cemento
    Lei lo lascia andare e si stringe nel tormento
    Lui sorvola quella casa con un nodo in gola
    Poi scompare s’allontana senza dire una parola
    E sceglie il vento Questa notte non ritornera’
    Grande amore
    Che annulla la felicita’
    Grande inganno Bugie si vestono di verita’
    Il fuoco e’ spento Cosi’la neve scende sull’inferno
    Non mi lasciare
    Non posso privarmi di te
    Eh amore
    Che ti violenta l’anima
    Grande amore
    Un rosso che si sbiadira’
    E poi la nebbia
    Che sulla mente stende come un velo Non mi lasciare
    Ah non posso privarmi di te”.

  5. ….e , naturalmente, il brindisi più grande va a te, Loris, che hai reso possibile tutto questo!!!!! salutoni….Riccardo

  6. Brindiamo insieme ai 3000 amici or ora totalizzati dalla nostra fan page su Facebook. Grazie davvero a tutti loro (e agli altri che verranno…)