Mina Fan Club

Sembrano passati secoli, da quando il suo papà, all’epoca universalmente noto col detestato nomignolo di Paciughino, era il pargolo più braccato dai paparazzi e riceveva ad ogni compleanno vagoni di giocattoli da tutta Italia. Axel Pani – così come, dopo di lui, il fratellino Edoardo che ha da poco spento sei candeline – ha avuto invece la fortuna di crescere – con molta più tranquillità – lontano dal crepitare dei flash, negli anni in cui Mina, pur continuando ad essere la nostra Cantante numero 1, si stava progressivamente liberando dall’assedio morboso dei cronisti, ormai orientati su prede di ben minore caratura divistica ma di più agevole abbordabilità. Certamente, a voler guardare l’altro lato della medaglia, Massimiliano può “vantare” di aver avuto tra i biografi illustri della sua prima infanzia firme del calibro di Oriana Fallaci, Indro Montanelli o Dino Buzzati (il quale, da grande fan di Mina qual era, inseguì invano per anni il sogno di strapparle un’intervista). Ma anche Axel, nel giorno del suo primo vagito – giustappunto il 7 agosto di 25 anni fa -, ebbe il suo “battesimo giornalistico” di tutto rispetto sulle pagine del Corriere: un bell’articolo scritto dal compianto Giulio Nascimbeni, grande “Signore della Terza Pagina” che gli over 50 ricorderanno anche in TV nei primi anni Settanta come brillante conduttore della rubrica letteraria Tuttilibri. “Verrebbe voglia di dire Che nonna! – si leggeva in apertura del corsivo – con lo stesso tono rauco con cui Fred Buscaglione diceva Che bambola!. L’imminente nonna di cui parliamo è Mina, la cantante che non conosce tramonto: lo diventerà tra poche ore. Sua nuora Ulli sta per mettere al mondo un bambino. Mina sarà una giovanissima nonna di quarantasei anni…”. Qualche riga più giù, dopo gli inevitabili amarcord sulla Tigre degli anni ruggenti, Nascimbeni descrisse come gli sarebbe piaciuto immaginarla nei decenni successivi: “Me la vedo in una grande fattoria, con tante finestre e tanti camini, un’aia piena di bambini e di grano che si asciuga al sole”. Un’immagine di bucolica serenità che suona quanto mai profetica ed azzeccata per “raccontare” la Mina di oggi, splendida matriarca di una famiglia unitissima e felice.

A un anno dalla laurea in business administration brillantemente conseguita presso la Royal Holloway University di Londra, Axel sta proseguendo con alacrità il suo percorso di crescita professionale in Italia e all’estero (nel suo già fitto curriculum figura anche un contratto di lavoro a tempo determinato da poco concluso con la Barilla). E tutto questo senza smettere di comporre bellissime canzoni per la nonna. Due di esse – ancora una volta legate al filone melodico-intimista che gli è più congeniale – sono bell’e pronte per il prossimo album. Non vediamo l’ora di ascoltarle…

 

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6 risposte

  1. Bello! Se vai nella pagina precedente ho messo quello che uscì in Italia su Sorrisi e Canzoni :-)

  2. come passa il tempo…ho ancora l’immagine della sua presenza vulcanica nella trasmissione di fazio allora conduttore di quelli che il calcio….era una piccola peste…adesso non so speriamo che non sia troppo “ingessato” come il padre…..auguri di vero cuore……

  3. Augurissimi, Axel.
    E, in attesa del… nuovissimo, ringrazio anche te per la tua sensibilità e le tue emozioni che… ci fanno toccare ancora la sua voce.

  4. …ad axel, del quale si racconta di una straordinaria elegante cortesia nei modi che ho avuto seppur fugacemente modo di sperimentare…auguri e complimenti davvero! :-)

  5. Un quarto di secolo impressiona – ma quant’è bello poterlo dire? Almeno per me così fu nel lontano ’39 (dell’800 ovviamente).
    Felice compleanno ad una mente appassionata.