Mina Fan Club

“Mina ha la faccia della luna. Gli occhi sono dolci e crudeli. La bocca chiama dal cielo le comete: basta un fischio”. Quella appena citata non è che una delle innumerevoli dichiarazioni d’amore rivolte a Mina dal grande Federico Fellini. Ricordiamo tutti la puntata di Canzonissima del 14 dicembre 1968 in cui il geniale regista, intervistato sul set di Satyricon da Lello Bersani in collegamento da Cinecittà per presiedere la giuria esterna della gara canora, raccontò dei suoi ripetuti e vani tentativi di avere la Tigre come attrice in un suo film (sia nel mai realizzato Mastorna che nello stesso Satyricon, nel ruolo di Trifena poi affidato a Capucine). In quell’occasione i due si salutarono affettuosamente a distanza ripromettendosi di incontrarsi prima o poi “almeno per un caffè”. Ma quello di una loro collaborazione rimase il grande sogno proibito del Maestro: “Lavorare con Federico mi avrebbe immensamente interessato come esperienza – confessò poi Mina in un’intervista radiofonica di qualche tempo dopo – adoro Fellini sempre e comunque. Mi sarebbe piaciuto vedere come lavora un Mostro sacro come lui, ma ho preferito non farlo, anche per rispetto: preferisco limitarmi a fare ciò che so fare…”.

Del mancato incontro artistico tra i due Genî si torna a parlare oggi in occasione della mostra Donnaecinema: la visione di Fellini curata dalla Fondazione Fellini e dal Gruppo Sole 24 ore e in programma alla Villa del Grumello di Como dal 4 al 15 maggio. La rassegna – che vedrà esposti costumi, sceneggiature, disegni, partiture inedite di Nino Rota e altri rari memorabilia legati all’universo femminile immaginato dal regista – sarà incentrata proprio su quella che il direttore della Fondazione Fellini Paolo Fabbri definisce “la sua terza donna dopo Anita Ekberg e Sandra Milo”. Si potranno ammirare alcuni degli spettacolari ritratti di Mina schizzati dal regista nonché la trascrizione di un sogno “dai contenuti sessualmente rilevanti” (parole di Fabbri) che Fellini fece proprio su di lei…

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39 risposte

  1. Buondì e buona settimana a voi tutti:-)Apriamo la settimana in allegria ascoltando BRIGITTE BARDOT:

    Brigitte Bardot, Bardot
    Brigitte beijou, beijou
    No plateco do cinema todo o mundo se afobou
    Brigitte Bardot, Bardot
    Brigitte beijou, beijou
    No plateco do cinema todo o mundo se afobou

    BB BB BB,
    porque é que todo o mundo filhou tanto p’ra você?
    Será pelo pé? Não é!
    Será o nariz? Não é!
    Será o tornozelo? Não é!
    Será o cotovelo? Não é!
    Você que é boba, mas e é mulher, me dirá então por que é

  2. http://www.youtube.com/watch?v=pxIa_dTa7C0
    Buona DOMENICA SERA..in primis a Loris & Remo.
    a tutti Voi, cari Amici Fans di MINA :inlove:
    Ve lo canta la Grande Voce ..ascoltatala attentamente..
    in questa song..c’è lo zampino di MINA dico giusto?
    agli esperti lascio la risposta,
    Piera

  3. saranno gli anni, e l’aver letto di tutto,ma l’ennesimo articolo dedicato a mina (in questo caso su l’espresso) e al suo rapporto con fellini mi ha di nuovo deluso.Insomma, la “notizia” sono i “ritrovamenti” di due disegni che fellini fece di mina,”illustrandola” come faceva per le sue donne….colorata, magica, tanta…e la trascrizione di un sogno…in due paginette abbastanza banali la giornalista mette insieme dei fattoidi su quel famoso Mastorna che non si fece,e grazie all’archivio barilla, ci ammanisce la storiella di una mina felliniana,grazie al genio di gherardi.sai che novità….

  4. IO ho conosciuto la sorella di Fellini, Maddalena. Ero a Rimini che girovagavo con i miei pensieri quando in corso D’Augusto vicino al cinena Fulgor una signora mi chiede l’ora e io ho subito capito che la signora non era l’ora che voleva sapere da me, ma era alla ricerca di personaggi da selezionare per un film di suo fratello il grande regista cinematografico Fellini. Il film in lavorazione credo fosse I vitelloni il personaggio ricercato doveva sostituire Alberto Sordi (come controfigura) nella famosa scena di “lavoratori”: quel gesto del braccio che viene valorizzato nello splendore del grande schermo. Non accettai la parte, scappai via velocemente, come potevo bruciare la mia prima volta cinematografica con un gestaccio.

  5. c è una frase che nello scrivere non è al suo giusto posto ma ero emozionata al ricordo …

  6. se penso di aver conosciuto FELLINI..nel 78 Lavoravo in tetro..stavo recitando THOMAS CHATTERTHON di Giancarlo Pavanello e mentre camminavo per una Roma quasi estiva mi fermo un agente per un provino Andai a Cinecittà..Arrivo lui il grande maestro con un fascino immenso.Mi sentii piccola piccola e abbassai gli ochi al suo passaggio mentre mi scrutava e abbozzai un timido sorriso…Mi chiese come mi chiamavo e se avevo gia lavorato nel Cinema..le dissi no Solo teatro..Poi mi fece chiamare .entrai in un grande spazio un tavolo stretto e lunghissimo e mi trovai davanti una fila di persone e pesoaggi…non sapevo se scappare o sparire..La voce mi mancava il cuore faceva un casino di rumore..mi chiese se avevo un testo.dissi No ..Impovvisai qualcosa ma intorno a me era come se non ci fosse piu niente..Mi disse se sapevo cantare NO..canta mi disse quello che vuoi..Mi venne in mente una canzone di MILLY adatta alla mia voce..Mi chiese di avvicinarmi e mi dise piangi.Non si puo schiacciare un bottone per piangere.Chiusi gli ochi per un attimo vidi quella Luna di giugno e non capivo se era pioggi o pianto che mi aveva bagnato il viso… Sentii la sua voce che disse faceva caldo Presi il bus per tornre a tratevere.Il ….Vai bene fai parte del cast. Uscii da cinecittà confusa e presi il bus per trastevere Tornai il giorno dopo conobbi un uomo dolcissimo un vero signore…Ma nella mia testa c era chi mi rubava la vita……………e non tornai..Scusate questoRicordo sono stata lunga vi ho annoiato vi chiedo scusa……

  7. Cristian, in verità anche io avrei chiesto “Cos’hai detto, Alba”? Infatti non è molto chiaro. Sembra che Alba dica “… E allora, stammi a sentire ‘ste (queste) voci”. Ma non ne sono certa.
    Di certo sappiamo che “Plurale” è un capolavoro, che le valse il premio della critica come miglior album.
    http://youtu.be/VZMTHThXH0c

  8. Ciao! Qualcuno può trascrivere cosa chiede Alba Ferrio a Mina nell’intro di Moonlight Serenade, prima che Mina chiedesse: Cos’hai detto Alba ? Non son mai riuscito a capire…

  9. Buongiorno a tutti, sto cercando la base di “ma e’ soltanto amore” chissa’ se qualcuno mi puo’ aiutare. Grazie anticipatamente.

  10. Quest’oggi ascoltiamo il pezzo di lancio di CARAMELLA….questo delizioso duetto con SEAL….YOU GET ME:

    If I say no, if I resist
    If I dont give in to this
    Would it be a lesson or a loss?
    Suddenly I know what its about
    Thoughts come in, and words come out
    Suddenly Im not killing time
    Its all over now
    You get me
    You get me
    Like a beautiful song
    You heard a million times
    Like the rainbows end
    You can never find
    You get me
    You get me

    If I say yes, if I let go
    And face the consequence Ill know
    Will it lead to living with regret?
    Suddenly the walls are coming down
    I wont be the same when I come around
    Suddenly I am understood
    Its all over now
    You get me
    You get me
    Like a crimson sunset
    Where the sky meets sea
    Like no one alive
    But lives in my dreams
    You get me
    You get me
    You get me
    You get me

    Like a beautiful song
    You heard a million times
    Like the rainbows end
    You can never find
    Its hard to ignore
    And undeniable, too
    This feeling inside
    When I look at you

    You get me
    You get me

  11. che meraviglia questa mostra non si puo perdereeeeeeeeeeee grazie lorisssssssssssssssssssssss

  12. Il sig Paolo Fabbri della fondazione Federico Fellini sbaglia nel dire che Trifena era la moglie di Trimalcione nel Satyricon di Fellini Trifena era la moglie di Lica interpretato da Alain Cuny mentre Trifena era interpretata dalla compianta Capucine.Vi immaginate Mina truccata cosi.

    http://thumbsnap.com/ELs2eVCm

  13. Sono un fedelissimo estimatore del cinema felliniano ed ho sempre apprezzato che il Maestro avesse per Mina un debole, diciamo così, artistico; se il progetto di Mastorna fosse andato in porto sarebbe stato senz’altro un capolavoro, che l’eventuale presenza di Mina avrebbe arricchito di motivi di ammirazione.
    Una Mina – Trifena me la sono immaginata molte volte e penso che non avrebbe avuto difficoltà a calarsi nella magica arte del nostro massimo regista (opinione personale), ma anche in questo caso è bene rispettare la scelta compiuta dell’interessata: in fondo ha sempre ragione lei.
    A proposito di cinema, e stavolta Mina non è necessariamente coinvolta, a Torino da domani inizia “Da Sodoma a Hollywood”: la 26a edizione del Torino International Film Festival “GLBT”, un’occasione per assistere a opere difficilmente visibili nei circuiti comuni, opere sempre stimolanti che affrontano con realismo e poesia temi sempre di attualità, legati alle tematiche gay, omofobia in primis.
    Tematiche verso le quali la nostra Mina, come sappiamo, è molto sensibile.
    Ciao a tutti.

  14. SCONTRO TRA TITANI è il nuovo appuntamento del martedì sulla fan page MINA EMI di Facebook. I due capolavori – imparagonabili, lo so… – che si sfidano oggi a colpi di “mi piace” sono 5043 e ALTRO. Correte a votare il vostro preferito (ma la risposta migliore, se non si trattasse solo di un gioco, sarebbe il titolo di una canzone di Giovanna: “Vi amo tutti e due”)…

  15. Nel 1990 per l’album TI CONOSCO MASCHERINA vol. cover Mina riprende questo pezzo dei primi anni ’60 molto ironico e divertente SONO STANCO:

    Sono stanco
    tanto stanco
    sono stanco da quando son nato
    son stanco mi voglio seder
    Sono stanco di esser bianco
    e la faccia voglio tingermi di ner.
    Sono stanco
    troppo stanco
    tanto stanco che cado di fianco
    sbadiglio e non posso reagir
    sono stanco
    tanto stanco
    ma le mosche non mi lasciano dormir.
    Voglio un cuscino di piuma
    e materassi di lana
    voglio una bella bambina
    che canti una nenia per me
    voglio una stanza, tre letti
    voglio che stian tutti zitti
    voglio un tegame di gnocchi
    e balocchi perchè
    sono stanco
    tanto stanco
    sono stanco da quando son nato
    sono stanco mi voglio seder
    sono stanco d’essere bianco
    e la faccia voglio tingermi di ner.

    Voglio un cuscino di piuma
    e materassi di lana
    voglio una bella bambina
    che canti una nenia per me
    voglio una stanza, tre letti
    voglio che stian tutti zitti
    voglio un tegame di gnocchi
    e balocchi perchè
    sono stanco
    tanto stanco.

  16. E’ la stessa cosa che ricordo anch’io: si diceva che era una sorpresa che PROPRIO COME SEI avesse battutto AHI, MI’ AMOR, che probabilmente è stata la seconda più votata… Quindi probabilmente le votazioni sono state fatte anche per gli anni ’80.
    Anche a me piacciono le statistiche di questo tipo, sono troppo divertenti!
    Un saluto dall’Italia… :eek:

  17. Ciao! I resultati della Mina anni ’80 non ce l’ho perche non ho fanzine di quel tempo e non so nemmeno se il referendum sia statto fatto .Qualche fan più “vecchio” o lo stesso Loris saprà dirlo meglio di me . Mi son permesso di pubblicare i referendum degli anni ’90 ,ovviamente fatti dal Minafanclub ( lavoro di Loris )perche è interessante e perche ho pensato che sarebbe interessante farlo per la Mina anni 2000 . L’unica cosa che ricordo aver letto una volta è che la canzone più votata degli anni ’80 era “PROPRIO COME SEI”. Un abbracio dalla Argentina!

  18. ha, tanti cieli la luna,.,.,.,.,

    qualcuno di voi ha gia preso i nuovi-vecchi cd usciti oggi?

    come sono?

    l’ unica fortuna è ritrovare dalla terra negli scaffali, ottimo sempre come regalo “magnificat” :evilgrin:

    legittime curiositàà

    è stato rimandata ancora ( al 30 settembre) l uscita nelle sale della pellicola baciato dalla fortuna, in cui mina dovrebbe cantare la carne via,.,.,

    mentre nel film a casa nostra, del 2006, di francesca comencini, una (s)vestita laura chiatti, intona ancora ancora ancora,.,.,.

    ciao mina

    ciao tà

  19. ho cercato la base che tu vuoi su tutti i siti che conosco ma non l’ho trovata in formato midi.mi spiace. ti capisco anche perche’ e’ da un po’ che che cerco quella di IO E TE e non c’e’ verso di trovarla

  20. Cristian Lugano……………. Tu che hai pubblicato i risultati del referendum sulla Mina anni 90…. Hai anche quello sulla Mina anni 80?!

  21. Ma che bel racconto Mario l’ho stampato e me lo stò rileggendo accompagnato dai suoi vocalizzi ne Il sogno di Giacomo.

  22. ciao a tutti! sono alla ricerca, disperata, della base di MA TU MI AMI ANCORA midi o comunque senza chitarra…qualcuno mi aiuta? nel cd delle basi c’è solo la versione originale…GRAZIE!

  23. SOGNO

    La notte era dolce e chiara e sopra i tetti posava la luna . Era l’estate del 2053 . Notte candida . Giacomo stava completando la sua ricerca musicale su una cantante che era stata definita ‘ la voce più bella del mondo ‘ . Notte pensosa . Il suo super – DVD conteneva come una reliquia più di 2000 canzoni . Erano tutte quelle che lei aveva inciso o cantato nella sua ultra – sessantennale carriera . Non era stato facile riunirle tutte in un solo supporto tecnico . Tuttavia era stato necessario farlo . Giacomo doveva potere fare dei necessari confronti anche con le canzoni virtuali cantate , o meglio eseguite , dalle voci ectoplasmatiche che , create artificialmente dal computer , erano fisicamente identiche a quella di Mina . Mina , una cantante di cui le parlava spesso la nonna . Raccontava spesso a Giacomo di quando con suo padre assistette a uno degli ultimi concerti dal vivo di questa straordinaria cantante . Era stato in un’antica estate di cinquant’anni prima . A Taormina . Notte brillante . Quella serata , anche dopo tanto tempo , era rimasta indelebilmente incastonata nella sua memoria . Lo scenario del teatro greco sorretto dalle stelle era splendido . Lo adornavano il trapuntato e odoroso mare , una volta appartenuto ai Greci , e la lenta luna sorta tarda nell’infinito che si specchiava in esso . Tutto era dominato dall’Etna fumante e superba , pennellata dal rosso vivo della lava . Lingua mortale non riusciva a raccontare quello che sembrava accadere come in un sogno . L’intera natura gridava al cielo e alla terra la sua bellezza . Ma l’astro più splendido apparve successivamente . Quella notte il palcoscenico fu attraversato da una luna bianca di nero arabesco velata , simile ad una nube furtiva , che illuminava la platea terrestre che chiedeva solo di essere condotta altrove in una realtà trasognata nella quale una cullante e trasparente nuvola di suoni ne potesse dondolare le vibrazioni . Una presenza quasi non di questo mondo , ieratica , splendente , sublime . Sembrava un’antica abitatrice della terra degli dei . Dea ella stessa . Immobile era l’aria e trepidante l’attesa . La prima parte del concerto si basava su un repertorio di canzoni intime e malinconiche che la Divina cantava intensamente , ma sottovoce , quasi sussurrandole . I maligni bisbigliavano che faceva così perché ormai non aveva più voce . La seconda parte smentì queste loro ciancie . In essa i brani erano cantati a squarciagola con dei crescendi incredibilmente lancinanti . I brividi arrivavano come saette achee sui corpi tesi e vibranti come quelli degli antichi guerrieri troiani . Alla fine dello spettacolo l’antico teatro parve crollare sotto gli interminabili applausi . Essi si affievolirono solo parecchio tempo dopo che la luna si fu eclissata . Di quel concerto , uno degli ultimi che la musa del canto fece prima di scomparire nel suo empireo di pace , Giacomo conservava ancora il DVD originale acquistato dal suo bisnonno . La nonna le mostrava ogni tanto anche la preziosa foto con la dedica che Mina fece a suo padre dopo quella straordinaria serata . Poi la vestale del canto continuò ad incidere , senza vincoli o catene , ancora un’altra quindicina di dischi straordinari , sublimi e assolutamente fuori dal tempo . In ciascuno di essi sviluppava un genere o un autore o un argomento che prendeva spunto proprio dalle canzoni cantate in quel favoloso ultimo concerto , che furono quasi tutte canzoni cantate da lei per la prima volta . Pochissime erano infatti quelle già incise . Una , in particolare , meravigliosa , dalla frase melodica lunga e sinuosamente tortuosa e con versi che esprimevano una sottile sofferenza spruzzata da una saudade vestita a lutto , era stata interpretata dalla grande artista , anni prima , in un suo album bellissimo , la cui copertina la raffigurava in una sequenza di quattro volti che sembravano illuminati da riflessi lunari in bianco e nero . Successivamente fu da lei reincisa in quello che fu il suo struggente album d’addio alla carriera anche discografica e intitolato , non a caso , ‘ La voce della luna ‘ . Era su questo tipo di confronti che si doveva basare la ricerca di Giacomo . Ormai la maggior parte delle canzoni erano costruite artificialmente col computer . I giovani le preferivano e poi avevano a disposizione tanti marchingegni che simulavano perfettamente la voce di un cantante del presente o del passato che interpretava una canzone a loro scelta . Era per loro un divertimento vedere come il nuovo idolo del momento avrebbe interpretato successi del passato o viceversa . Divertimento privo di bellezza , però . I distratti e gli ignoranti infatti non capivano le differenze . Forse sui cantanti costruiti in serie come cloni in laboratorio , che ormai detenevano il possesso dei gusti musicali dell’epoca , queste differenze non venivano percepite , ma una canzone cantata da una cantante vera come Mina la potevi ascoltare anche centinaia di volte ed ad ogni ascolto scoprivi particolari nuovi e nuovi incanti .
    Questo invece non avveniva nei provini computerizzati , neanche in quelli basati sulla voce artificiale , bellissima anche solo virtualmente , di Mina . Giacomo voleva dimostrare che una canzone è sempre diversa , è sempre un’altra ogni volta che viene reinterpretata anche dallo stesso interprete . Mina si prestava straordinariamente a questi tipi di confronti . La prima versione era sottilmente cerebrale . In essa l’interpretazione era arabescata , sfumata ed ipnotica con ardite variazioni di tonalità ed una tecnica respiratoria che lasciava senza fiato . Quella dal vivo , straordinariamente intensa e carnale , era toccante , con una miscela straordinaria di impeto e passione . L’ultima dava l’impressione che fosse solo l’anima a cantare . Giacomo continuava ad ascoltare e ogni volta provava una sensazione nuova . Doveva trovare le parole per esprimerla . Non era facile esprimere dei sentimenti e delle sensazioni che non facevano più tanta parte della sua epoca . Il suo omonimo cantore di Recanati forse avrebbe trovato le parole giuste per questa ineffabile poesia . Lui ci provava . Doveva riuscirci . Doveva fare capire la bellezza di quel mondo che ormai apparteneva irrimediabilmente al passato . Quel mondo doveva essere resuscitato e Giacomo si sforzava di farlo affinché anche gli altri ne fossero partecipi . Per lui era stato sempre presente . La sua era stata una eredità di bellezza e d’amore . Gli sarebbe piaciuto vivere all’epoca dei suoi avi . Giacomo si affacciò alla finestra . Solo le vaghe stelle illuminavano ancora il cielo . Si udiva intenso il lontano profumo della ginestra trasportato da un vento leggero . La luna scesa nell’infinito seno era scomparsa . Sarebbe risorta l’indomani a contemplare nuovamente quella montagna rivelandone l’antico chiarore . Il mondo sarebbe tornato , forse , come per incanto , simile a quello di una volta . Giacomo avrebbe trovato nuove ispirazioni alle sue parole . I suoi peregrini pensieri continuavano sempre a fluttuare nel trasparente notturno . ‘ Sei il sogno mio ormai che domani mi darà allegria ‘ . La canzone di Mina risuonava intanto ancora una volta nel silenzio della notte incantata .

  24. E comincia la settimana post pasquale con MI CHIAMANO MIMI:

    Mi chiamano Mimì,
    ma il mio nome è Lucia.
    La storia mia è breve.
    A tela e a seta
    ricamo in casa e fuori
    Son tranquilla e lieta
    ed è mio svago
    far gigli e rose.
    Mi piaccion quelle cose
    che han si dolce malia,
    che parlano d’amor, di primavere,
    che parlano di sogni e di chimere,
    quelle cose che han nome poesia

    Mi chiamano Mimì,
    il perchè non so.
    Sola, mi fo
    il pranzo da me stessa.
    Non vado sempre a messa,
    ma prego assai il Signor.
    Vivo sola, soletta
    là in una bianca cameretta
    guardo sui tetti e in cielo
    ma quando vien lo sgelo
    il primo sole è mio
    il primo bacio dell’aprile è mio
    il primo sole è mio

    Germoglia in un vaso una rosa
    Foglia a foglia la spio
    Cosi gentil il profumo d’un fiore
    Ma i fior che io faccio, ahimè
    i fior ch’io faccio, ahimè
    non hanno odore.
    Altro di me non le saprei narrare.
    Sono la sua vicina che la viene
    fuori d’ora a importunare.