Mina Fan Club

di Mauro vinilefacilePennazio

Sta per concludersi un anno memorabile, per noi mazziniani di ogni età e latitudine. A cominciare da “quelle briciole di più” rappresentate dai cinque Riassunti d’amore che hanno allietato la nostra estate: quante e quali cantanti possono permettersi in un sol colpo 5 – dicasi 5 –  raccolte di brani così sostanziose e di alto livello? Queste deliziose ciliegine si sono lievemente inserite sul piatto forte dell’anno: la pubblicazione di due album tra i più belli e sorprendenti dell’intera carriera di Mina. Ancora una volta, più che mai, la Nostra Signora della Canzone ha spiazzato tutti, prima proponendo l’amato repertorio del melodramma (e dintorni), filtrato dalla sua palpitante sensibilità di donna e artista; e poi regalandoci l’album pop contenente il più alto tasso di classe interpretativa di questo ormai denso scorcio di millennio. A dispetto di tutti i pregiudizi e le critiche malevole che tentano puntualmente e vanamente di scalfire ogni suo lavoro discografico, ha sfornato Facile, un disco che trasuda energia e amore:  stimolante eppure rassicurante, sospeso tra sperimentazione d’autore e sonorità carnali. Ma la vera novità di questo anno di grazia, l’evento epocale di un 2009 ricco di così tanta Mina, è senz’ombra di dubbio il grande ritorno del vinile, negli anni precedenti sospirato, evocato, richiesto a suon di petizioni e proclami… L’amato e indimenticato trentatré giri o long playing o padellone che dir si voglia, è tornato alla grande a girare sugli accoglienti piatti dei nostri quasi disoccupati impianti a fedeltà più o meno alta… E in che inaspettata abbondanza: per primo l’intero periodo d’oro della  RiFi e successivamente gli esordi targati Italdisc  stanno rivedendo la luce grazie alla casa discografica Halidon: mentre la Sony non vuol essere da meno e immette sul mercato, a ritmi vertiginosi, preziosissime copie numerate degli album mazziniani dell’ultimo quindicennio in versione picture disc! E in tutto questo ristampar di solchi hanno trovato spazio anche i due capolavori neonati! Vinile, “caro” vinile mai finito in soffitta, sei tornato con un maquillage che ti ha ringiovanito: nero, bianco, rosa o picture, con o senza copertina… E’ bello ritrovarti fra le mani e riascoltare il tuo timbro caldo e  avvolgente. Un mare, un oceano di note che scaturiscono (alcune per la prima volta) dai solchi accarezzati da tanti pick-up folli di desiderio… E’ nuovamente il trionfo del disco suddiviso in “lato A” e “lato B”, con i ruoli ben definiti per ogni canzone a seconda della sua collocazione: generalmente le più “forti” in apertura di facciata, poi una intimista, a seguire una di spessore interpretativo e una leggera, prima del pezzo forte nel finale di entrambi i lati… gerarchie a volte sovvertite ma sempre pronte a essere ristabilite nel disco successivo. La rivincita della fatica meccanica e del tempo scandito da misure umane sulla comoda ripetitività del virtuale… Oppure non è vero niente, ed è solo che vogliamo tornare giovani e riassaporare il gusto di arrivare a casa con un nuovo “ellepi” di Mina, aprire la confezione, appoggiare delicatamente il disco sul piatto, far partire il tasto start, fare scendere con cura la puntina sul bordo, accomodarci  in poltrona o sdraiarci sul tappeto, chiudere gli occhi e…”Quando tu mi manchi/devo avere calma/sento il cuore che si danna…”

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70 risposte

  1. Buongiorno Mazziniani!!!!!
    Ho appena letto l’articolo di Gil, che risulta sempre molto ben curato ed interessante!
    Devo dire che mi trovo spesso daccordo con esso nei vari punti esposti nell’articolo; però adoro moltissimo la Mina che non fa scelte solo mirate al commercio, ma soprattutto mirate a ciò che LEI vuole fare, e questo la rende ancora migliore, ed originale in tutto ciò che propone.
    Bacione!

  2. CHE MERAVIGLIA di duetto..Ranieri con MINA
    è il mio SOGNO..CAPISCO che hai letto che lo VORREI..
    sono due grandi “istrioni”
    grazieeeeee caro Mario r..
    Basinn e BUONDI’ da
    Piera

  3. Forse la vera ragione di non usare “Amiche mai” come canzone promo, è stata una scelta della Vanoni, già che so di buona fonte, che la canzone a Ornella non è piaciuta niente, ma l’ha incisa perche fu Mina chi ha duettato con la condizione di scegliere questo pezzo.

  4. ciao anche io di pisa … mi dici per cortesia dove si acquistano gli LP pictures della Sony .. sia negozio di pisa che on line? grazie :lol:

  5. Mario, che ti sta succedendo? Rileggiti bene la mia risposta. Dico la tua stessa identica cosa: adeguarsi mai…

  6. Ragazzi, sarà che oggi sono più svampa del solito, ma…ho letto e riletto i vari post e…sapete che credo di non aver capito qual è il punto della questione??!! E non è polemica, ve lo giuro…è che proprio non afferro né l’argomento della discussione né i vari punti di vista espressi.
    Ho urgente bisogno di ferie…luuunghe, luuunghissime ferie 8O

    Beh, ne approfitto comunque per mandare un caro saluto a tutti.

    Ciao Mina. Ti vuei ben!

    Giulia

  7. Non dimentichiamoci che Mina ha 70 anni,quindi non possiamo paragonarla ai giovani cantanti che vendono dischi perchè sono ovunque e sono propio i giovani che comprano più dischi dei non più giovani e non paragoniamola neanche a Celentano O Vanoni o chi altro che promuovono i l’oro album con ogni mezzo. Questa è stata una vecchia scelta di Mina.
    Godiamoci quello che regala perchè arriverà il momento che dirà basta…
    L’unica cosa che rimpiangerò un domani e non poter vedere i suoi filmati dell’intera carriera come esempio mi capita di rivedere quelli della Ella fino alla sua fine che ha regalato al mondo intero e ai suoi fans

  8. Caro Gil,
    ciumbia (espressione milanese) che messaggione!
    Arrivo ora dalle carte ho gli occhi che si incrociano,
    spero di risponderti alla tua altezza (io sono bassa di statura..ha! ha!)
    Io credo che MINA fà quello che vuole e non ascolta NESSUNO
    ogni duetto che fà ci sarà sempre un CARO QUALCUNO che non lo condivide!
    A me MINA-Celentano..lo trovo con “troppa acqua e poco sale” (copio dalla fanzina)
    come vedi è un album stravenduto, perchè molto orecchiabile.
    la “grande voce” di MINA è un patrimonio che vale ORO.
    Io non guardo classifiche, nel panorama della canzone ITALIANA ammiro M.Ranieri, perchè ha talento è un cantante-attore!
    A me sarebbe piacuto un duetto con Ranieri con la song:l’Istrione, come vedi accontentare tutti non è F A C I L E.
    gli altri cantanti..incidono una CANZONE di MINA per attiare l’attenzione.
    Piera
    che ama l’arte vera:P

  9. MINA CARA MINA, DOLCE MINA SE PUOI RITORNA ALLA EMI!. AVRESTI PIU’ CONSIDERAZIONE (credo).Carlo.

  10. X ampliare e precisare un punto letto nello scritto di Gil riguardo al duetto AMICHE MAI, trascrivo il servizio letto nel mensile EMOZIONI, scritto da Lucio Nocentini nell’intevista alla Vanoni. : “A proposito del disco pre-cendete, perchè npn è stato lanciato in radio il tuo duetto con Mina, “AMICHE MAI” ?, era molto spiritoso”…risposta : “Perchè Mina NON HA VOLUTO!. Non ha voluto perchè usciva il suo disco. Anche “PIU'” con Jovanotti non è stata lanciata pechè Lorenzo non ha voluto. Allora se non vuoi buttarlo nel mercato non venire a fare il duetto!. Ci tenevo molto a “PIU'”, e con “AMICHE MAI” la gente si sarebbe diverita perchè ci cred a questo gioco”. Se non cambiano qualcosa la Sony, MINA o MAX PANI non venderà piu’ nulla. la mia negoziante settimane mi disse..: ” Sai cosa sto facendo?..Sto rimandando indietro 30 cd di MINA! Quello delle arie e romanze…ma cosa si credeva’?” Dalla rabbia li avrei comprati tutti….!!” :? . E anche per FACILE..come si fa a non comprarlo??? . Carlo molto dispiaciuto…

  11. la passione è qualcosa di molto oscura . scatta come un a attrazione psico.instintivo che non ha niente di cognitivo. e non ti spieghi xchè un cantante ti piace l’altro lo adori e l’altro ancora fa parte della tua vita.compri tutto e magari non ti piace ma deve far parte della tua esistenza cque.io adoro elvis presley come mina da ragazzino forse solo x aver visto una foto ho sentito la sua voce. e non nego che quando vidi mina a bussoladomani avevo paura che il mio mito , che credevo da me costruito mi crollasse vedendola in carne ed ossa. e fui felice che non fu cosi’. oggi inspiegabilmente mina fa parte della mia vita emi dispiacera’ quando non incidera’ piu’ nulla xchè questo avvera’ purtroppo.o perxhe’ non leggo piu’ nulla di lei nei giornali e questo lo accetto come un amico che non chiama se non x cose molto importanti.( come i suoi dischi).ritornando a internet chi piazza in rete i suoi file è perchè ha un tornaconto che si evidenzia con lo scaricare…e mina ha tantissimo materiale in rete e ci resta da una vita.a parte la illegalita’ ma oggi, con i mezzi che ci sono, non essendo un appessionato xchè dovrebbe comprare un cd di un cantante che ti piace ma che non ti appassiona?è tutto li , senza muoverti da casa. mordi e poi se non ti piace cancelli. se ti piace puoi comprare o farti un cd.che piaccia o no purtroppo è cosi’. internet ha rovinato la musica e fara’ lo stesso con il cinema.io appartengo alla schiera di quelli che hanno avuto la fortuna provare l’ebrezza dell’attesa e il profumo della carta che incartava il 33 giri e sinceramente mi manca . il fatto di sentire streaming sul sito , di scaricare prima di comprare( e compro tutto x collezione) anzi prima che esca… beh tutto cio’ mi toglie l’ansia che si prova come ad un appuntamento importante.

  12. Dici delle cose giuste e sensate caro Gil,ma la Signora sono 31 anni che non fa promozione,non rilascia interviste,non và ospite nelle varie radio o in televisione e tutto sommato è ancora qui presente sul mercato,offrendoci liberamente quello che crede senza curarsi delle classifiche se nò non avrebbe fatto cose pregievoli come Dalla terra o L’allieva o Sulla tua bocca lo dirò..
    Io credo sia già molto entrare in classifica cosi, se pensi che altri artisti che nonostante la promozione e la presenza in tv faticano ad entrarci e vendono poco come Milva che nonostante un buon lavoro con In territorio nemico e Milva canta Merini non ha venduto quasi niente cosi come la Pravo con il cd dedicato a Dalidà,la Vanoni prima dell’album di duetti vendeva pochissimo,stessa cosa per la Zanicchi nonostante l’onnipresenza in tv.Se poi siaggiunge che le case discografiche hanno interesse alla promozione di questi nuovi talenti o pseudo talenti giovanili che ovviamente vanno ovunque e sicuramente vendono facendo guadagnare le rispettive case discografiche..mi sembrano oltremodo molto dignitose le vendite di Mina anche se FACILE sicuramente meriterebbe più successo.
    Sicuramente Mina fà le sue scelte…e non si piega…e non si svende…e non accetta compromessi…Guardate cosa fà Baglioni….
    C’è da dire che anche la Sony non promuove al meglio i lavori della Signora ,e questo non è molto chiaro ,anche se non sò come in realtà funzionino le cose e quanto siano le case discografiche ad investire in pubblicità aspettandosi poi un sicuro ritorno…

  13. …anche perché Mina nel ’78 disse all’incirca: “A me piace essere una cantante popolare! Evviva la faccia!”…
    Forse oggi invece preferisce fare cose sempre di qualità ma meno di impatto mediatico… BOH!!!!

    “Facile” è tutt’altro che un album commerciale (e molto meno ancora la musica napoletana o Sinatra arrangiati con l’orchestra e cose del genere)… è un album raffinatissimo, difficilmente adatto alla massa…
    Fa eccezione la canzone “Adesso è facile” che, secondo me, sarebbe però un’ottima hit… se non che…. se non che…. BOH!!!!!!!!!!!! 8O

  14. 8) Ma scusa, se tanto scaricano tutto gratis, a che cosa serve che si appassionino di un artista? Tanto ovunque possono trovarne tutta la discografia con un click gratuito e quindi non si vendono mica dischi in più! Tutt’al più, serve perché poi andranno ai suoi concerti oppure perché così ascoltano la radio che trasmette quella musica che a loro piace e quindi la radio acquista prestigio per le pubblicità… Forse… 8O

    Beh, quanti scaricano la Nannini da internet? Se, come è probabile, le proporzioni delle vendite sono rispettate, la scaricano più di Mina. E non bisogna essere ingenui per capirlo…

  15. Si è sempre detto che “La pubblicità è l’anima del commercio” e a tal proposito, già oltre un secolo fa, Henry Ford affermava che “Chi smette di fare pubblicità, se è per risparmiare soldi, è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo”. Alla luce di queste considerazioni viene lecito chiedersi se è Mina che, a distanza di anni dal suo volontario esilio, non è più interessata ad alcuna forma di pubblicità per cui adesso si sottrae anche a rigorose regole di mercato che, invece, non andrebbero minimizzate… o se chi le sta intorno e deve curarne la sua immagine discografica non è più all’altezza di gestirla… oppure se, dulcis in fundo, è la stessa Sony che, dopo aver fatto il diavolo a quattro per avere la distribuzione dei “SUOI” dischi, non vuole investire più di tanto e punta al “risparmio” fiduciosa che il nome della Tigre, aldilà delle spietate regole del mercato, comunque costituisce un punto di forza nelle vendite anche quando, come nel caso di “Facile”, non permane a lungo nelle posizioni alte delle classifiche.

    E’ inconfutabile che Mina tuttora resta la cantante più venduta in Italia perché in ogni modo i suoi lavori nel tempo sono oggetto di interesse (e di continuo acquisto) da parte del consumatore e, non a caso, gli scaffali delle discoteche sono piene di dischi invenduti dei vari artisti italiani (e che poi vengono riproposti al pubblico a prezzo “stracciato”) mentre, per contro, un vecchio LP di Mina non lo trovi nemmeno a pagarlo a peso d’oro e questo a tutto vantaggio degli strozzini della rete che pretendono mezzo stipendio per venderti un suo LP (originale) in vinile. Purtroppo è anche un dato di fatto che i dischi di Mina da sempre costano più di quelli degli altri cantanti e, forse, pure questo ha il suo peso determinante nelle relative vendite.

    Ho comprato alla Ricordi di Salerno il vinile di “Sulla tua bocca lo dirò” al prezzo di euro 22,50 e, nel medesimo istante, la stessa Ricordi proponeva a 17,50 euro l’ultimo lavoro della Pausini consistente in un cofanetto che comprendeva il CD in versione italiana, lo stesso CD in versione spagnola e il tutto corredato di un libretto di immagini e di un consistente DVD… Allettanti proposte del genere Mina non le ha mai fatte e purtroppo l’incerta situazione politica/economica di questi ultimi anni si riflette anche sulle risorse economiche personali e se questo non fa demordere dall’acquisto un fan sfegatato come noi del Blog, non sfugge però all’umana comprensione dell’acquirente che in quel momento, dopo aver considerato le varie proposte del momento, si orienta verso quella che incide meno sulla propria tasca, anche se a tutto discapito della qualità.

    E’ vero che “Facile” è il più bel lavoro di quest’ultimo decennio, però ritengo che sia arrivato troppo in ritardo rispetto ai tempi promessi perché, nel frattempo, l’ascoltatore medio è stato distratto dalla commerciabilità mediocre dei vari Carta, Amoroso, Scanu, Noemi, Ferreri e company ai quali si aggiungono gli inossidabili artisti di sempre che battono il ferro finché è caldo e hanno immesso sul mercato discografico vantaggiose proposte da supermercato, quasi del tipo “Prendi due e ne paghi uno”, oppure si sono fatti forti di collaborazioni che garantivano il riscontro commerciale (vedi Giorgia, Pausini, Ferro, Nannini, Baglioni e non ultima la Vanoni con “Più di te”). Visto che l’anno scorso non c’è stato il tanto atteso lavoro di inediti, si poteva almeno sfruttare le potenzialità di un prodotto apparentemente banale come “Amiche mai” ma che in realtà aveva tutti i numeri per sfondare sul mercato.

    Nel frattempo Mina poteva benissimo, in attesa del lavoro di inediti slittato poi di ben un anno, proporre un CD “alternativo” comprendente pezzi che non ha mai inserito nelle sue pubblicazioni di questi ultimi anni e cioè “El se encuentra entre tu y yo”, “Amore disperato”, “Poche parole” e “Amiche mai” e ne sarebbe venuto fuori un lavoro nel quale bastava aggiungere qualche cover e il gioco era fatto visto che ancora non si era spenta la eco sanremese del “Nessun dorma” e dei 50 anni di attività canora. Aver lasciato ai suoi insigni “partners” la totale gestione di queste canzoni io ancora non l’ho capita visto che ognuno di questi pezzi rappresentava un potenziale “hit”, come in effetti è stato per i suoi lungimiranti “colleghi”.

    Da oltre 10 anni Mina ci propone scelte strane anche se –ammetto- alcune coraggiose. Dopo l’exploit del disco con Celentano sembra come se si fosse adagiata sugli allori e non ha più riproposto lavori di forte impatto commerciale, al contrario di Celentano che ha saputo ben gestire la popolarità ritrovata proprio grazie a Mina… come a suo tempo fece il quasi dimenticato Gino Paoli che sfruttò l’occasione dopo la tournée “Insieme” portata nei vari teatri italiani con la Vanoni e alla quale fece seguire l’omonimo LP. Da allora la Tigre non ha più proposto nei suoi successivi lavori collaborazioni “sicure” (Todavia a parte) sul tipo di quelle con Celentano, Cocciante, il compianto De Andrè e altri ma si è orientata verso forme di sperimentazioni che se da una parte rappresentano un ulteriore salto di qualità, dall’altra non garantiscono forti riscontri di vendita.

    Per carità, nulla da eccepire sul duetto con Agnelli… però, poteva almeno inserire qualche collaborazione più importante e di sicuro effetto commerciale visto che i più grossi nomi del panorama musicale canterebbero persino “La mazurka di periferia” pur di duettare con Lei!!! Suppongo che se dopo quasi 52 anni Mina ancora incide dischi, sarà anche perché non le farà poi tanto schifo venderli pure… Noi del Blog accettiamo tutto di Lei perché ne abbiamo colto l’essenza da sempre e ormai Mina fa parte della nostra vita, ma poiché oltre il Blog c’è la maggiore porzione di pubblico che acquista, sarebbe il caso che la Tigre rivedesse determinate regole di mercato e/o scelte artistiche che se, nel suo caso, fossero condizionate da obblighi contrattuali, Lei per prima dovrebbe reagire visto che in ogni caso resta il caposaldo di riferimento dell’intero panorama musicale e ancora può imporre incondizionatamente la sua volontà.

  16. Sono perplesso… a tal punto che non so esprimere un parere in merito…
    In pratica i giovani non comprano più dischi, però sono quelli che ascoltano più musica di tutti… Come mai allora le radio non trasmettono la musica che piace a chi compera i dischi? O forse a tutti piace la stessa musica? Kmq “Adesso è facile” è “commerciabile” quanto le canzone di Elisa e della Nannini…
    Forse i giovani poi vanno ai concerti e quindi passano quella musica lì? Boh, non ci capisco più niente…

    Fatto sta che la Nannini, Elisa e Vasco sono in classifica e vengono passata in radio dal mattina alla sera, Mina no. Anche se in tv di Mina si parla sempre… Boh!