Christmas Song Book secondo Massimo Serzio
Ascoltando Christmas Song Book, mi ritrovo trasportato senza corpo in un posto segreto e misterioso, sull’isola dei naufraghi di Lost, dove passato, presente e futuro non hanno più il senso a cui siamo abituati. La Voce di Mina esplora sentieri umani indagandoli fino al sublime, fino al limite ultimo, letterariamente portando il suo canto all’estrema consapevolezza che va oltre la percezione fisica, e travalica i limiti del reale. Il suo Canto non si accontenta più di essere ‘carnale’, materico, profondo; di raccontare i suoi e i nostri sentimenti, di spaziare in tutto l’arcobaleno di emozioni umane scegliendo quella che più si addice alla canzone che sta vivendo in quel momento; in questi ultimi lavori il suo Canto prende dal mondo reale i pensieri, le paure, i dolori, gli amori di noi tutti e sublimandoli nella loro forma più alta, ce li restituisce più densi, più ricchi, più puri… in una parola più Veri. Ma non di una verità fintamente, voluttuosamente, ordinariamente reale; di una Verità Assoluta.
Sono considerazioni forse eccessive, in fondo stiamo parlando di canzoni; ma non è forse la Musica la sola arte capace di muovere l’animo dell’uomo a livello così globale ed universale, di commuovere e tirare fuori i sentimenti più sopiti e insospettabili mettendoli in bella mostra per lo stupore di tutti? Finanche Shakespeare nella sua “Molto rumore per nulla” si chiede: “Non è strano che un budello di pecora possa cavar l’anima fuori dal corpo d’un uomo?”, meravigliandosi dell’effetto prodotto sugli ascoltatori dalla musica suonata con una cetra (le cui corde erano fatte appunto con tendini di pecora). Allora non è affatto eccessivo riconoscere a Mina il merito di trasportarci altrove, in uno spazio-tempo fatto di regole diverse, in un mondo di verità assoluta e di Idee Pure.
Mina è anima e ponte, traghettatore e fiume, ali e vento. Non ci stupisce, allora, ascoltando questo disco di ritrovarci bambini, di sentirci trasportati nel momento in cui abbiamo -per la prima volta- provato quell’emozione, vissuto ciò di cui lei canta; e non è affatto per un vago senso di nostalgia o ricordo, è qualcosa di più profondo, che va inspiegabilmente oltre. In American Song Book tutto era pervaso dalla consapevolezza dello scorrere del tempo, dal profondo dolore che questa consapevolezza produce, ma allo stesso tempo si avvertiva, sopra tutto, una grande luce. In Christmas Song Book, invece, regna la nostalgia; ma non è – banalmente – la nostalgia dell’infanzia o del passato: è la visione – tra le parole che Mina canta – del passato e del futuro fusi insieme, delle nostre molte vite che si sovrappongono come in uno specchio multi-dimensionale.
Quando Mina canta: “After dinner there’s more glee/on a table set by the wall/together cheerful faces/set where the fire places” ci fa letteralmente vedere quella scena, tratta dalla nostra infanzia, ma non solo, tratta dall’infanzia di Mina e di tutto il genere umano, come in una palla di vetro. In “The little gift you send on Christmas day/Will not bring back the friend you turned away” c’è tutto il lamento dolente che la frase esprime, e tutti i volti cari della nostra vita passata, ma anche di tutte le altre vite. Nella maestria superba con cui Mina interpreta “Christmas Eve will find me/Where the love light gleams/I’ll be home for Christmas/If only in my dreams” c’è tutta la profonda verità che aleggia nei sogni: vera porta – spalancata dalla Voce di Mina – che ci ricongiunge alla nostra Essenza.
Ma anche le canzoni più ritmate contengono frammenti di verità: l’audacia e la leggerezza di cui solo i bambini – e le anime pure – sono capaci, e la meraviglia di poter osservare il mondo con occhi limpidi. La freschezza con cui Mina affronta queste canzoni non ha niente di leggero, o frivolo; è una levità sapiente e molto ben dosata che disegna a matita e colora di acquerello. Assolutamente appropriate, in questa lettura, le tavole del Maestro Giorgio Cavazzano, che sottolineano il gioco e la varietà di colori di cui Mina si riveste: unico apparente punto di contatto tra questo album e il mondo Disneyano; a meno che – come ci si augurava su FB – questo non possa essere un primo passo verso una collaborazione più precisa, e – magari – un preludio a un album di canzoni tratte dai film Disney (anch’esse – ormai – genere a parte e canzoniere prestigioso) .
Se in Dalla Terra Mina aveva esplorato le radici classiche della canzone sacra propriamente detta, qui si sofferma in una relativa modernità e non si discosta dalla radice americana delle Christmas Carols (canzoni tradizionali più che spirituali) che però diventano qui altissime e sacre molto più di quanto esse stesse non raccontino.
Autore: loris
Concordo e sottoscrivo quanto scritto sulla qualità del nuovo prodotto e sulle sue capacità di trasportarci in luoghi magici, di lontana memoria, di atmosfere rarefatte e di infantile gioia per un periodo dell’anno cosi particolare.
Ma vorrei spendere due parole anche sulle scelte estetiche di quest’opera.
Visto che queste uscite sono da alcuni anni a ridosso del mio compleanno mi sono fatto regale la versione vinile ed io mi sono regalato il book + CD.
F A N T A S T I C A scelta ottima cura estetica splendida… le tavole allegate…per non parlare del book… tutto è un’esplosione di gioia di colori di sensazioni… che travolgono occhi mente ed cuore…COMPLIMENTI I MIEI PIU’ SINCERI COMPLIMENTI…e grazie di cuore per questo ulteriore capolavoro.
Grazie Massimo, per aver scritto con tanta intensità e ispirazione la tua recensione: condivido le stesse tue sensazioni all’ascolto di questo album, e del precedente cui fai riferimento, che ritengo essere due inestimabili gioielli, refrattari ad ogni etichetta e definizione.
Come accade solo a ciò che entra in perfetta sintonia con la parte più intima di noi.
Un ROSSO speciale per la giornata della violenza contro
le donne
http://www.youtube.com/watch?v=ZAkD0UXwv0A
Caro Emilio, che invidia che mi fai, io non ce l’ho ancora perché nel mio centro commerciale mi dicono che arrivera’ questa settimana, puoi capire il mio stato d’animo, “friggo”
di toccarlo e di sentirlo il nuovo album di MINA…
Non c’entra assolutamente nulla con Christmas Songbook, ma mi fa piacere segnalarvi che la maggior parte delle musiche di scena di “TRES” (divertente spettacolo teatrale con Anna Galiena, Marina Massironi, Amanda Sandrelli e Sergio Muniz, in tournée in questi mesi) hanno la voce di Mina. Una piacevole sorpresa…
Basta sedersi comodamente in poltrona, abbassare la luce e mettere le cuffie dando inizio all’ascolto di Christmas song per provare fin dalle prime note un intenso piacere per le orecchie ,per il cuore e per gli occhi . Si anche per gli occhi perché basta chiuderli per immaginarla li insieme ai suoi amati musicisti immersa in dolci atmosfere, ora malinconiche ora amene e briose come nel duetto con Fiorello dove è facile sentire la sua gioia nell’eseguirlo e si immagina davvero il suo sorriso, e si sente la sua risata cristallina come la sua voce incredibilmente fresca e pura .Non c’è niente di più bello del suo canto libero, amo queste sue scelte proprio perché sono sue personali scelte penso che ormai le canzoni pop per pur belle che siano le vadano strette. . anche se in fondo sono sempre scelte da lei questi progetti invece nascono proprio da un suo pensiero,da un suo ricordo e quindi sono maggiormente sentiti e amati da Mina e il risultato si sente nel suo canto, nei sospiri nei sorrisi che non possiamo vedere ma che ci arrivano ugualmente nel cuore .
Edicola! http://thumbsnap.com/0MZhuOig
Vetrina UACK!
http://thumbsnap.com/ou2LQqrY
Un commosso e sincero addio ad un “grande amico del Mina fan club” che ci ha appena lasciati: CORRADO CASTELLARI, autore di “Domenica sera”, “Cablo”, “Oroscopo”, “Carne viva” e di innumerevoli altri successi per Mina e per artisti come Vanoni, Zanicchi e Celentano. Nel numero 70 della fanzine Corrado aveva ripercorso per noi le tappe della sua gloriosa carriera in un lungo memoriale autografo dal titolo MITTENTE IO. Vi invitiamo a rileggerlo…
grazie Emilio, arrivo sempre dopo…
Hai ragione Pietro condivido in toto le tue parole e le tue emozioni e mi domando ma come fa questa Donna a farmi piacere tutto quello che canta,come fa a farmi amare ogni genere di musica che affronta, cose che non mi sarei mai sognato di ascoltare come la musica sacra o le canzoni di Natale come questo delizioso album dove la Signora è lieve e misurata nel suo canto ma entra subito nel cuore e ci rimane ..
Nessuna al mondo.
Trentotto minuti circa di emozione pura; elogio della sintesi; classe, eleganza, raffinatezza, tutto ciò sono stati i primissimi pensieri dopo il primo ascolto del disco. Ma c’è altro. C’è che in un disegno come questo, dai dichiarati intenti, c’è (sempre e senza ombra di smentita) una fuoriclasse che va oltre i confini che lei stessa immagina. Travalicando il possibile. Col risultato che (ancora una volta) il fruitore dell’opera finisce per essere centrifugato, spiazzato e al contempo rassicurato da quella autentica fucina progettuale, Mina, che continua a non avere eguali per rigore, inventiva e approcci musicali multiformi. Come mi piace pensare che questo Christmas sia a pieno diritto il fratello gemello del precedente song book. Per soavità e intensità. Per colore e calore. Per la totale sincerità degli intenti. In questo nuovo lavoro dalla veste grafica di insuperata bontà, bellezza e tenerezza, Mina sembra avvertirci che anche Lei, come tutti noi, ha il suo Natale nel cuore. E lo celebra così, e così ce ne fa dono. Con una generosità di sguardi che l’umano… Mi rammarica tuttavia il vedere che un disco-progetto come questo non sia balzato ai primi posti di tutte le classiche giusto in un panorama musicale che sembra brillare (?) per piattezza, superficialità e sconsolante prevedibilità … Lo scotto da pagare c’è, non v’è dubbio. L’Artista non si mostra, sappiamo bene. Ma c’è altro. Vuoi vedere che lo scotto da pagare risiede nell’assoluto rigore e coerenza, cifre imprescindibili (oggi più che mai) dell’interprete? Mi basterà pensare allora che il sublime gioco di sottrazione operato, il carisma della Voce forse ancora più amplificato rispetto ai precedenti lavori, il sentirla così a suo agio in tessiture musicali che inevitabilmente ti scappa da dire “peccato non vederla quando canta”, mi inducono a insistere sulla bellissima frase detta dal vulcanico Fiorello: Lei non c’entra più niente con noi comuni mortali. E’ di un altro pianeta…
23 Novembre 1968. 9′ puntata di Canzonissima. MINA canta Fantasia. Il balletto è dedicato al “charleston”.
Nel medley di chiusura MINA propne Il mondo è grigio il mondo è blu, Mellow Yellow e Jezebel.
Piero era ieri sera.ma puoi rivederlo qui.
http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html…
ciao tv7 stasera alle ore?Grazie per l,informazione Piero
Le catene Feltrinelli hanno tutti e tre i formati.
Ciao Christian, io l’ho comprato in un negozio che si chiama Idee Musicali a largo Appio Claudio sulla Tuscolana, ho preso sia il cd + libro che l’LP. Prova lì!
Domenico
Salve! Ho difficolta’ a reperire nei negozi qui a Roma il formato CD + libro ed il vinile di CHRISTMAS SONG BOOK… mi hanno detto che il formato CD + libro ed il vinile sarebbe uscito il 21 anziché il 19, tuttavia ieri non era ancora arrivato in diversi punti vendita, sia negozi specializzati che grandi mediastore.. sapete se ci sono problemi di distribuzione? grazie!
C’è stato il servizio su Tv7
V.Mollica intervistava Fiorello
con M.Pani
Stanno rivoluzionando i programmi Rai per il dramma della Sardegna forse potrebbe saltare.
Stasera tv7 su Rai uno dovrebbe fare un servizio su Mina.
Che belli gli interventi di Franco Zanetti e di Massimo Serzio, precisi, puntuali, scritti con il cuore. Così belli da rendere inutile la lettura delle recensioni dei cosiddetti critici musicali sparsi qua e là nelle varie riviste e quotidiani.