Tu si’ ‘na cosa grande
di Giancarlo Nino
Opulenza. E’ la prima parola che mi viene in mente mentre rigiro tra le mani InDVDbile. Ed è sfarzo in tutti i sensi, in lungo e in largo. A cominciare dal packing. Una copertina abbacinante, stampata su un cofanetto che potrebbe benissimo essere caduto dalle mani della Grimilde di Biancaneve, tutto ricoperto di foglie d’oro. Apri il piccolo scrigno e con l’aiuto di un nastrino di raso dorato fai sgusciar fuori il prezioso contenuto: i quattro magici dvd, letteralmente incastonati come gemme in fogli di cartone duro (rigorosamente color oro) ripiegati in quattro a mo’ di portafogli, e il libretto dei credits stracolmo di foto. Ma non foto e basta. Sono immagini stampate su carta lucidissima in piccolo formato, come le pellicole che fino a qualche anno fa si portavano a sviluppare dal fotografo. E’ una sorta di album dei ricordi, una raccolta personale che, per bontà dell’interessata, ci è concesso ammirare. E poi, ovviamente, ci sono i filmati. Oltre la bellezza, l’eleganza, la straordinaria caratura artistica di riprese più o meno antiche, c’è una ricchezza meravigliosa del suono. E non parlo semplicemente di masterizzazione, non è un discorso puramente tecnico sulle tracce audio. Parlo del favoloso connubio che la sua Voce forma con l’immagine fisica, dello straordinario potere espressivo che trasuda dallo schermo e ti entra negli occhi e, insieme, nelle orecchie. Persino quando la registrazione sonora è un po’ deteriorata, il video ne ricuce le abrasioni, le scioglie nella magia di un gesto, di un sorriso, nella inimitabile presenza scenica della protagonista (che non è la cedrata o la pasta, ma è sempre e solo Lei ). Certo la Voce, su quello non si discute, anche senza il supporto visivo resta oggi come allora un fiume magmatico di emozioni. Ma il poter apprezzare allo stesso tempo la sua silhouette che si staglia tra le fontane di Villa D’Este piuttosto che tra gli strumenti dell’orchestra ne amplifica enormemente la portata. Ed è come un re che ritrova il suo trono, il ritorno del navigante, lo Spirito nel suo tempio. Una celebrazione fantastica, insomma, per questi primi 55 anni di sfolgorante carriera, che segna una consapevolezza, credo di dedurre dalle parole di Massimiliano Pani, da parte di Mina e del suo staff: quella di proteggere e riscoprire un immenso patrimonio sommerso di musica e di spettacolo che, diversamente, sarebbe destinato a rimanere confinato nelle pieghe della più stupefacente storia artistica della musica italiana.
P. S. Segnaliamo a chi incontrasse qualche difficoltà a reperire InDVDbile nei punti vendita della propria città due preziosi link presso i quali si può ordinare online il nuovo, imperdibile cofanetto:
Stamattina, sul giradischi..c’è la bellissima canzone che la nostra MINA canta nel superlativo InDVDbile è:
LA BARCA
Dicen que la distancia es el olvido
Pero yo no concibo esta razón
Porque yo seguiré siendo el cautivo
De los caprichos de tu corazón
Supiste esclarecer mis pensamientos
Me diste la verdad que yo soñé
Ahuyentaste de mi los sufrimientos
En la primera noche que te amé
Hoy mi playa se viste de amargura
Porque tu barca tiene que partir
A cruzar otros mares de locura
Cuida que no naufrague en tu vivir
Cuando la luz del sol se esté apagando
Y te sientas cansado de vagar
Piensa que yo por ti estaré esperando
Hasta que tú decidas regresar
Supiste esclarecer mis pensamientos
Me diste la verdad que yo soñé
Ahuyentaste de mi los sufrimientos
En la primera noche que te amé
Hoy mi playa se viste de amargura
Porque tu barca tiene que partir
A cruzar otros mares de locura
Cuida que no naufrague en tu vivir
Cuando la luz del sol se esté apagando
Y te sientas cansado de vagar
Piensa que yo por ti estaré esperando
Hasta que tú decidas regresar.
Grazie MINA
La (ri)vedi nel nuovissimo, imperdibile box – che già di per sé, per l’idea che ci sta dietro, per il titolo, la veste grafica eccetera meriterebbe un Oscar – e non stai più li a chiederti perché mai Una così, da cinquantacinque anni (dei quali “solo” venti realmente vissuti sulla scena) negli scaffali dei negozi di dischi, nelle vetrine degli stessi, sulla stampa ma soprattutto nelle nostre teste e nel cuore, è ancora quella cosa lì, Lei. La Mina (e che bello poter fare a meno di dire di ieri e di oggi). Da sempre. La vedi nei Caroselli Barilla e seppur giovane già “adulta”, matura e avanti rispetto alle altre (e agli altri). Te la godi nel ’72, nella sua Bussola, dove la sua voce fa a gara coi fiati più arditi – vogliamo parlare di Someday? (ed è ancora Lei a vincere, a surclassare, a primeggiare e Lei manco sa cosa si provi a sentire-vedere Una che sembra nata per “abitare” un palco). Te la rivedi – di una bellezza stridente e ammaliante (l’occhio, quegli occhi, senza contare le mani con la sua inaudita gestualità) – già “grande”, ovvero fuori portata per l’immaginario abituale, mentre ti invita a berti una bibita buona e che fa bene. Sì, perché proprio in quella manciata di anni era già “oltre” (la prima in assoluto a fare doppi dischi così come decidere bellamente di fare a meno di potenziali singoli di successo per il lancio dei suoi dischi. E oggi, unicamentementemina a pubblicare un box con 4 DVD). Te la ritrovi lì – e manco ci speravi più – in quel freddo febbraio del 2001 in forma smagliante, divertita e suo agio nel suo studio. Choc!. (Le altre, non necessariamente emule ma pur famose, apprezzate e vai che vai canterine di successo non si sarebbero fatte mancare l’occasione per promuovere nuovamente i loro cavalli di battaglia in siffatta occasione. Mina no, e qui ancora la zampata della Tigre. Lei che invece è fatta di altra pasta, per il docu-film sceglie di cantare solo ciò che le va, omettendo qualunque citazione autoreferenziale (mai prendersi sempre sul serio, vero?). Di più, riportando a nuovo e dunque rinobilitando, come nel caso di “Oggi sono io”, brano che oggi proprio per il suo tramite diresti suo in toto. E grazie a questa sorpresa di inizio estate, poter godere di quel gioiello sinuoso e ammiccante de “La barca”, brano semi-dimenticato (ma non per me & tanti altri…) se non sconosciuto ai più: oltre cinque minuti di autentica libidine, dove il controllo e il pathos sembrano viaggiare paralleli su un tappeto di perfetta consapevolezza dei propri mezzi. Che meraviglia!
Te la rivedi in un lasso di tempo importante, con quella Voce per cui avresti comprato anche i rapanelli, con quell’innata eleganza che nemmeno Naomi, con quel profilo greco quand’era bionda e riccioluta, con la radiosa serenità della Donna capace di spiazzare qualunque pronostico mentre la senti dire “no fotografare… … …!”.
Come ha ragione la Venegoni quando dice che Mina, anche quando torna a mostrarsi in occasioni come queste, ha pur sempre il sapore del “magico”. Vero, verissimo. Una manciata di novità, ma tanto basta – eccezion fatta solo per Lei – per ricordare ai più distratti che ogni sua apparizione assomiglia a quel “colpo al cuore” che ognuno di noi vorrebbe sempre augurarsi…
Sì, c’è maggiore profondità nel suono. Mentre – ma l’ascolto è stato effettuato in cuffia da un computer – ho l’impressione che i suoni dei caroselli Tassoni siano troppo sparati, qua e là vagamente gracchianti…
Stefano
Ciao ragazzi!
Ho una domandina per voi riguardante “InDVDbile”. Io ho comprato la mia copia e attendo pazientemente il suo arrivo, ma mi chiedevo se l’audio del DVD Barilla fosse stato aggiustato rispetto alla versione precedente del 2003 – a differenza del VHS che aveva l’audio in Stereo 2.0, il DVD era in MONO 1.0 rendendo sgradevole l’ascolto di alcune canzoni (vedi il carosello di Ta-ra-ta-ta). Spero che abbiano rimediato a quella svista originale e grazie a chiunque risponda al mio quesito.
Sandro
CHE MERAVIGLIA …il DVDbile
il mio è n.333
è unumero..MAGNIKFICAT
come il DVDbile
Stamattina, sul giraDISCHI..C’è la bella canzone che la nostra MINA canta molto sensulmente nell’ Album Catene è:
ESTATE
che sia buona per tutti Voi.. e’ incominciate ieri,
Estate
sei calda come i baci che ho perduto
sei piena di un amore che è passato
il cuore mio vorrebbe cancellar.
Odio l’estate
il sole che ogni giorno ci scaldava
che splendidi tramonti dipingeva,
adesso brucia solo con furor.
Tornerà un altro inverno
cadranno mille petali di rosa
la neve coprirà tutte le cose
e forse un pò di pace tornerà.
Odio l’estate
che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
l’estate che ha creato il nostro amore
per farmi poi morire di dolor.
Tornerà un altro inverno.
Graziee MINA
sono d’accordissimo! avevo sperato nel 2011 in un’edizione per il decennale di MINAINSTUDIO con gli inediti finalmente disponibili ma niente…ad ogni modo ora ci siamo! stavolta invece, piuttosto che il solito (seppur eccelso) Live ’72, speravo nel video registrato per SULLA TUA BOCCA LO DIRò…a quanto pare Mina fa di testa sua! strano eh?
sono d’accordissimo! avevo sperato nel 2011 in un’edizione per il decennale di MINAINSTUDIO con gli inediti finalmente disponibili ma niente…ad ogni modo ora ci siamo! stavolta invece, piuttosto che il solito (seppur eccelso) Live ’72, speravo nel video registrato per SULLA TUA BOCCA LO DIRò…a quanto pare Mina fa di testa sua! strano eh?
Tra le coriste di DALLA BUSSOLA , MINA c’è RITA MONICO , classe 1950 , che nel 1966 lanciò senza molta fortuna la canzone QUANDO TU VORRAI di BACHARACH . Era bravissima ( lo affermò anche LUCIO DALLA ) e avrebbe meritato sicuramente maggiore fortuna .
Ma perché un gioiello prezioso come LA BARCA ha dovuto aspettare 12 anni per uscire fuori dallo scrigno?
Nel nuovo settimanale “è donna” da oggi in edicola a 50 centesimi articolo su due pagine dedicato a mina canta limiti.trascurabile come sempre il testo, ci sono però due foto (direi del 59-60) poco viste.
buona lettura
Stamattina, sul giradischi..c’è la bellissima canzone che la nostra MINA canta nel progamma Mille e una luce ne ’78
come sigla è:
ANCORA ANCORA ANCORA
si è bello sentirti cantare cara MINA
ANCORA ANCORA ANCORA
Se vuoi andare, ti capisco
se mi lasci ti tradisco, sì
ma se dormo sul tuo petto
di amarti io non smetto, no.
Tu stuopendo sei in amore
sensuale sul mio cuore, sì
se poi strappo un tuo lamento
è importante questo momento perché
io ti chiedo ancora
le tue mani ancora
le tue braccia ancora
di abbracciarmi ancora
di pigliarmi ancora
farmi morire ancora
perché ti amo ancora.
Confusione la tua mente
quando ami completamente, sì
ho le sue percezioni
mette a punto le mie inclinazioni perché
io ti chiedo ancora
le tue mani ancora
le tue braccia ancora
di abbracciarmi ancora
di pigliarmi ancora
farmi morire ancora
perché ti amo ancora.
Graziee MINA
Stamattina, sul giradischi..c’è la bellissima canzone che la nostra MINA canta nell’ Album Sconcerto e MINA in Studio è:
TU SI’ ‘NA COSA GRANDE
Dedicata a MINA
E dillo ‘na vota sola
ca pure tu stai tremmanno
dillo ca me vuò bene
comm’io, comm’io, comm’io voglio bene a te
Tu sì ‘na cosa grande per me
‘na cosa ca mi fà ‘nnamurà
‘na cosa ca si tu guarda a me
me ne moro accussì guardanno a te
Vurria sape’ ‘na cosa da te
pecchè cuanno te guardo accussì
si pure tu te siente murì
nom me ‘o dice a nun me ‘o fai capì
ma pecchè
E dillo’na vota sola
ca pure tu stai tremmanno
dillo ca me vuò bene
comm’io, comm’io, comm’io voglio bene a te.
Grazie MINA
Nella versione di LA BARCA, mi fa ridere come Mina si lamenta che sono tutte le parole sbagliate ! P Beh, l’hanno fatto sbagliare davvero perche doveva aver detto ” que no naufrague ” ( naufraGHE ) con la G soffice, invece di quella forte che suona come la J di Jamás…
bravo Loris, il commento di Giancarlo meritava un posto d’onore!
Graziee caro Loris
per i link..io oggi un centro commerciale.
non l’ho trovato il DVDbile
Piera
lo spera con i tuoi link
Avevo già apprezzato il commento di Giancarlo, certo che meritasse il giusto risalto… ed eccolo qua !
Ovviamente, ancora una volta, grazie!