A meno di due settimane dalla conferenza stampa con cui Le Migliori sarà presentato ai giornalisti, il pensiero vola a quel 12 maggio 1998 in cui l’album-evento Mina Celentano fu battezzato in pompa magna – me lo ricordo bene perché c’ero anch’io – al Propaganda di Milano. Una raggiante Claudia Mori faceva da par suo le veci di Adriano, mentre in rappresentanza di Mina – essendo assente Massimiliano, bloccato in Svizzera da obblighi militari – c’era l’addetta stampa Delfina Cribiori che, anche in quelle ore di panico, non perse un grammo della sua proverbiale dolcezza, trattando con uguale cortesia i convitati di lusso (il gotha della stampa specializzata, da Gherardo Gentili a Marinella Venegoni) e gli infiltrati più molesti e insignificanti (come il sottoscritto). La conduttrice di MTV Paola Maugeri, col tono solenne che la circostanza richiedeva, propose ai presenti l’ascolto di quattro brani (Acqua e sale, Brivido Felino, Dolce fuoco dell’amore, Che t’aggia di) al termine dei quali la Signora Celentano e Roberto Magrini, patron della RTI e gran regista dell’intera operazione, si sottoposero di buon grado alla raffica incalzante di domande dei rappresentanti della carta stampata (la stirpe arruffona dei blogger, vivaddio, non aveva ancora infestato il Pianeta). Dopodiché, buona parte dei presenti si accalcò al buffet per il rinfresco di rito, mentre io ed altri fans irriducibili, più affamati di Mazzini che di tramezzini, incollammo le orecchie agli altoparlanti per riuscire ad ascoltare – nel cicaleccio generale che aveva oramai preso il sopravvento sulla musica – gli altri sei brani del CD. Il giorno seguente sarebbero usciti i quotidiani con le recensioni e la tradizionale anteprima di Gherardo (con copertina) su Sorrisi. E la marcia trionfale dell’album avrebbe avuto inizio: mesi e mesi in vetta alla Top Ten, cinque singoli radiofonici uno più fortunato dell’altro, tre successive edizioni del CD con altrettante variazioni sul tema della strepitosa copertina disneyana di Gianni Ronco, per un totale-record (mai più eguagliato nel Belpaese) di un milione e seicentomila copie vendute. Mina non avrebbe davvero potuto festeggiare meglio i suoi 40 anni di carriera (e il sempreverde Adriano le sue 60 candeline spente da poco). E ora – preannunciata dall’anteprima di stamane sul Venerdì di Repubblica – la storia d’amore sta per ricominciare. Con ancor Migliori aspettative di successo…
Autore: loris