Perché io so che ci sei…
(Illustrazione: Gianni Ronco)
“L’assillo è sempre quello: come poter dimostrare a Mina il nostro affetto sincero, specialmente in un giorno speciale come quello del suo compleanno, senza rischiare di essere stucchevoli e invadenti? Il fatto di non aver mai ambito ad alcun tipo di contatto personale con lei rende il nostro Club assolutamente atipico nel suo genere. Facciamo da decenni una rivista dedicata a Mina senza stare troppo a chiederci se lei l’apprezzi o meno. Ma va benissimo così: un amore vero non ha bisogno di conferme o di gratificazioni. Ed è per questo che, anche in un giorno speciale come questo, non sentiamo la necessità di inoltrarle messaggi particolari. Lei sa che ci siamo e questo ci basta”.
Con questo anomalo biglietto di auguri, scritto in occasione di un 25 marzo di oltre un decennio da, avevamo cercato di tradurre in sillabe quel sottile e inesplicabile “sentimento di raso” che da sempre ci lega a Mina. Le stesse parole, liberamente attinte a una bellissima canzone degli Audio 2, sono perfettamente riciclabili per l’altrettanto discreto happy birthday di oggi ma, in fondo, suonerebbero perfette in qualsiasi altro giorno dell’anno. Festeggiare compleanni e ricorrenze varie, del resto, non è mai rientrato nello stile di un’artista da sempre controcorrente e protesa verso il futuro come Lei. E mentre Raitre si appresta, come annunciato nella presentazione dei palinsesti primaverili della Rete, a dedicarle uno special – griffato Pino Strabioli – che solo per caso andrà in onda poche settimane dopo il 60° anniversario del debutto televisivo del 4 aprile 1959 ne Il Musichiere, Mina è già al lavoro in sala d’incisione per un nuovo, ambizioso, sorprendente album destinato ad agitare non poco, nel prossimo autunno, le acque stagnanti del mercato discografico italiano. Aspettare per credere…
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