L’eco del persistente successo del box InDVDbile, ancora quinto nella classifica FIMI dei dvd musicali più venduti nonostante le new entries autunnali di videostar come Justin Bieber e Madonna, ha oltrepassato i confini italiani fino a valicare i Pirenei. In un recente articolo eloquentemente intitolato “Mina, el fulgor que non cesa”, il quotidiano spagnolo El Pais ha tessuto l’ennesimo panegirico della Reina della musica italiana, descritta come esempio più unico che raro – e non solo nel Belpaese – di mito popular in grado di mantenere vivo dopo decenni di lontananza dalle scene “un culto pagano y mercantil donde la diva se condimenta cada temporada para gusto de sus numerosos fans. Cincuenta años viviendo en la felicidad del presente continuo y eterno”. L’affetto inestinguibile con cui la Tigre continua a essere seguita dal pubblico iberico – come da quello sudamericano – stride un po’ con l’accoglienza non propriamente trionfale a suo tempo riservata dal mercato latino al pur scintillante Todavia. La spiegazione del parziale insuccesso della raccolta è presto detto: gli ammiratori mazziniani di madrelingua spagnola preferiscono di gran lunga la Mina che canta in italiano. E ancor di più che un nuovo album di inediti (agognato soprattutto dalla moltitudine di fedelissimi di Casa nostra), i numerosi aficionados sparsi dai Pirenei alle Ande dichiarano di aspettarsi da lei una raccolta di grandi classici della canzone tricolore riletti in chiave squisitamente pop. Un progetto del genere farebbe oltretutto gola anche a quell’ampia fetta di pubblico italiano che, pur amando Mina alla follia, sogna di poterla riascoltare presto in qualcosa di più easy e di meno élitario rispetto ai pur straordinari lavori unplugged da lei sfornati ultimamente. “Mina è una cantante popolare dopotutto, no? È ora che la si restituisca al popolo”, ci ha scritto ieri da Londra il giovanissimo fan Sandro Messina, auspicando persino un ritorno alla formula felicemente anarchica dei gloriosi doppi album cover+novità, nei quali, a suo avviso, “la creatività e l’ecletticità di Mina si esprimevano al meglio”. E a tale proposito possiamo confidarvi – ma non ditelo in giro – che una certa malcelata “voglia di doppio” si respira anche nel quartier generale GSU di Lugano. E non è detto che questa ghiotta eventualità non possa concretizzarsi già nel 2014…
Autore: loris
E poi, strozzatemi pure ma a me le orchestazioni di Ferrio mi annoiano un po’ (e di orchestre jazz ne sento parecchie, credetemi). Martelli mi sembrava irregolare ma piu’ innovativo nel proporre arrangiamenti diversi dall’originale. Ovviamente, questo nei fine sessanta. Adesso non so propio se continua a fare qualcosa.
Assolutamente d’accordo, Ciano. Penso che, in generale, il peso di Martelli nella creazione del mito Mina sia stata fortemente sottovalutata. Martelli, come arrangiatore, era superbo. Ricordo un intervista sua per un libro (magari Divina Mina? Dovrei controllare) che tralasciava una certa amarezza. Ma i dischi prodotti da Martelli erano stupendi. Il dubbio: diedde a Mina la forza per cantare cio che veramente le piaceva o fu lui a convincere Mina di proporre dischi audaci come Mina o Mina 2??? Sicuro che molti qui possono approfondire l’argomento. Io lo trovo interesantissimo…
Stamattina, sul giradischi c’è la bella canzone che la nostra MINA :inlove: canta nell’ Album Todavia è:
SIN PIEDAD
Tu derrota es la mía
y mi fracaso tu quebranto, mujer.
Mía es tu ruina, tuya mi agonía.
Tan solo somos un par de perdidos
que no tienen nada que perder.
Y sin embargo, o tal vez por eso,
donde más duele nos damos los besos.
A sangre y fuego,
a sangre y fuego,
te parto el alma
y me mato luego.
O tendré piedad de ti.
No tendré piedad de mí.
Morir matando,
matar muriendo,
sin piedad de ti,
sin piedad de mí.
allejón sin salida
así es esa malsana realidad.
Si me entregase a ti me despreciarías
y si te venzo me odiarás
y si huyo no he de verte nunca más.
Me necesitas y te necesito
como la confesión necesita al delito
Sueño contigo,
sueño contigo,
como la muerte sueña
con alguien vivo
O tendré piedad de ti.
No tendré piedad de mí.
Morir matando,
matar muriendo,
sin piedad de ti,
sin piedad de mí.
Grazie MINA :inlove:
allora dovrei fare l’avvocato del diavolo…se la pronuncia nella versione del 1964 (disco per me capolavoro)era correttisima come dici è stato forse anche merito di augusto martelli che magari ha preteso che Mina avesse supporto adeguato per la pronuncia corretta dei brani in lingua castigliana portoghese e immagino inglese.
Mi è piaciuta, ieri sera, l’ottima esibizione musicale di Rita Pavone con Gianni Morandi! :-)
Stamattina, sul giradischi c’è la bella canzone che la nostra MINA :inlove: canta nell’ Album Todavia è:
CòMO ESTàS?
¿Cómo estás?
Y el corazón ya no estás en su lugar
¿Cómo estás?
La ola que nos fundió ahora va,
va más allá de lo que abrazará
¿Con quién estás?
¿Tienes tus dudas o no es así?
Deberé
Pensar que no es tan lógico, lo sé
lo quiera o no
ahora entiendo que
Que para mi
eres la vida
y para mi
ésto no es vida
y para mi
yo sin ti!
¿Cómo estás?
¿Sigues tan guapo como en nuestros días?
Creo que sí
y ésto no es un cumplido, yo diría
Y ¿sabes que?
Ahora intiendo que
Tú para mi
eres la vida
y para mi
ésto no es vida
y para mi
yo sin ti!
Y todo lo que era
ahora ya no es
y no hay ninguna manera
que vuelvan, sin ti
las emociones sinceras
que te traigan a mí
Gazie MINA :inlove:
efficacissima!
Complimenti per la tua attenta ed eficacissima analisi…Concordo appieno sul fatto che Mina, seppure circondata da eccellenti collaboratori, sia poco attenta ad aspetti necessari ed importanti ai quali aggiungo una accurata e doverosa promozione
Correttisima, ciano. La pronuncia del 64 è perfetta.
Stamattina, sul giradischi c’è la bellissima canzone che la nostra MINA :inlove: canta nell’ Album Todavia è:
UN’ ANO DE AMOR
Lo nuestro se acabó
y te arrepentirás
de haberle puesto fin
a un año de amor.
Si ahora tú te vas
pronto descubrirás
que los días son eternos
y vacíos sin mí.
Y de noche,
y de noche
por no sentirte sólo,
recordarás nuestros días felices,
recordarás el sabor de mis besos.
Y entenderás en un sólo momento
qué significa un año de amor.
Qué significa un año de amor.
¿Te has parado a pensar
lo que sucederá,
todo lo que perdemos
y lo que sufrirás?
Si ahora tú te vas
no recuperarás
los momentos felices
que te hice vivir.
Y de noche,
y de noche
por no sentirte sólo,
recordarás nuestros días felices,
recordarás el sabor de mis besos.
Y entenderás en un sólo momento
qué significa un año de amor.
Y entenderás en un sólo momento
qué significa
un año de amor.
Grazie MINA :inlove:
ascoltando la versione de La barca del 1964 la pronuncia di naufrague sia naufraghe o no ? è corretta la pronuncia della versione 1964?
grazie
Beh, io sempre ho considerato Cremona/Napoli una sorta di doppio venduto separatamente, come ai tempi di Frutta e Verdura/Amanti di Valore, che si vendeva piuttosto separatemente, anche se esisteva in versione doppia. Infatti, il concept sarebbe quasi un doppio tematico con due facciate stilistiche della stessa Mina, ¿no?
Corezzione: In spagnolo, la parola sbagliata si scrive “naufrague” e si legge “naufraghe” con la g liquida.
Grazie. Infatti capisco che questo spazio dia possibilita a approfondire certi argomenti che in facebook vanno trattati piu’ alla leggera. Io vi leggo sempre con piacere :)
Chiarisco: il parere personale era limitato a Palabras Palabras. L’altro raggionamento è obbietivo. Il livello della traduzione dei testi e bassisimo in generale. Mi ha colpito, invece, il tuo accenno a La barca. Infatti, ne pensavo parlare prima come esempio ma ritenevo avermi allargato fin troppo. Si è parlato della Barca prima? Non sapevo…
Infatti, quando segnalavo certi trascuramenti da parte dello staff mazziniano pensavo giusto a casi come La barca. Se rivedete il video su youtube con l’intro, si vede come Mina si affida a un collaboratore sulla pronuncia. Il dubbio e se la pronuncia spagnola per “naufrage” sia con la G liquida (naufraghe, per capirci) o quella raspata (mi scuserete se non mi esprimo tennicamente ma la fonetica l’ho studiata in Spagna). Il consulente le consiglia la seconda. Risultato: gran bel pezzo con un repetitivo sbaglio di pronuncia che “disturba” l’orecchio di un spagnolo. Vabbe’ che a volte a certi artisti si li perdona un po’ tutto, pero’ per una perfezzionista come Mina certi sbagli propio non si capiscono. Infatti, il brano fu escluso da Mina in Studio per anni…
Contraccambio il saluto e ti ringrazio per il tuo illuminante contributo in risposta al post. Interventi come il tuo danno ancora un senso a questo spazio che – come luogo di interazione tra i fans – è stato ormai ampiamente scavalcato da Facebook. Arrisentirci presto!
Molto interessante.Pur essendo un parere personale mi risulta convincente nella tesi di fondo,ossia nella debolezza intrinseca del “prodotto” ,in questo caso le traduzioni dall’italiano allo spagnolo.E’ qualcosa che avevo solo ipotizzato, ma che anche altri fans di madrelingua spagnola o latino americana avevano rilevato all’uscita del cd, o in altre occasioni (penso a La Barca dal dvd “in studio”).Chissà se avremo una risposta “ufficiale”…
Stamattina sul giradischi c’è una bella canzone che la nostra MINA canta nell’album Todavia:
GRANDE AMOR
Ye se siente sola
frágil en el sentimiento
escondiendo el alma
vulnerable al tormento
como el mar es
una ola que se eriza y muere
como el sol que ya se pone
sin un grito de dolor
El no tiene miedo
preso de su arrobamiento
busca pensamientos
para abandonarse al viento
dulcemente con sus manos roza las caderas
luz de hielo en sus ojos como si fueran diamantes
el momento que esta noce quizás nacerá
Grande amore
que anula la serenidad
Huracán
que te violenta el alma
luego la niebla
que en la mente extenderá su velo
no, non me dejes
no puedo privarme de ti
Él no vuela libre
en un cielo de cemento
Ella, pues, lo deja
se consume de tormento
Él no llama a su puerta, el corazon en puño
y se marcha, se va lejos, sin decir una palabra
busca el viento, esta noche no regresará
Grande amore
que anula la felicidad
gran engaño
mentiras que se visten de verdad
fuego extinguido
así la nieve baja a los infiernos
no, non me dejes
no puedo privarme de ti
Grande amore
que te violenta el alma
Grande amore
tan rojo, palidecerá
luego, la niebla
que en la mente extenderá su velo
no, no me dejes! No puedo privarme de ti.
Grazie MINA :inlove:
Grazie Giampaolo, interessantissimo il punto di vista da parte di un madrelingua spagnolo nei confronti di “todavia”. Ricordo che, all’epoca, fu fatta la stessa critica a “you are my love”, splendida canzone che in italiano sarebbe stata sicuramente più ricordata, o per l’assurda versione inglese di “cosa resterà degli anni ’80”.
Quello che dici sui testi di “todavia” mi fa pensare a quello che ho sempre pensato riguardo alla produzione in italiano di Dalida (artista che amo moltissimo): finché cantava brani nati in italiano tutto ok, ma quando proponeva versioni in italiano di brani francesi o inglesi spesso i risultati erano imbarazzante (ricordo una “stivaletti rossi”, versione italiana di “these boots are made for walking” quasi esilarante in quanto a testo, e di conseguenza trash). Anche lei si affidava a traduttori non troppo abili.
Non si può certo dire che Mina non si circondi di collaboratori eccellenti, ma negli ultimi tempi le piccole défaillances (come i difetti da tutti riconosciuti, tranne dai soliti talebani, del cofanetto “InDVDbile”, grande occasione mancata) fanno pensare a una certa leggerezza con la quale vengono affrontate certe produzioni…
Al_Fi(e)
Inanzitutto un saluto per Loris & Cia. Scrivo poco e adesso mi ritrovo con un argomento complicato che non sarà benvenuto. Anche se molti non lo sanno faccio lo sceneggiatore televisivo a Madrid e, quindi, posso testare di prima mano cosa si pensa-sente-parla di Mina nel mercato musicale spagnolo (visto che spesso ci lavoro con gente del mercato discografico). Avete segnalato che Todavia non fu ben ricevuto nella Spagna, probabilmente perche gli spagnoli preferiscono Mina cantano in italiano. È un idea che bisogna di certi chiarimenti:
1- Mina continua a destare parecchio interesse nel mercato spagnolo, come potete vedere dalle regolari segnalazioni in giornali spagnoli -oltre a “Mina, el fulgor que no cesa”, l’altro giorno parecchi giornalisti riprendevano il commento della nostra sullo scandalo Barilla). E vero che piace sentirla in italiano, ma non solo. I suoi boleros fanno impazzire, i suoi clasicci anni settanta si sentono sopratutto in spagnolo (tanto che molti non sanno la versione italiana). Le edizioni in spagnolo o con materiale in spagnolo vendono bene (sopratutto una compilation fatta una decina di anni fa chiamata Grande, grande, grandes exitos). Quindi, un progetto come Todavia aveva un grosso potenziale in Spagna, soprattuto perche nasceva anche sulla scia del Minage di Monica Naranjo, che aveva risvegliato l’interesse su Mina anche da nuove generazioni.
2.- Perche’ Todavia è un progetto fallito? Inanzitutto per i testi. Sono un grande ammiratore di Lele Cerri, lo trovo un grande autore ma le sue traduzioni allo spagonolo sono pietose per l’orecchio di un nativo. Ovviamente, per un italiano vanno bene, il brano risulta nuovo e il sound divertente. Per un spagnolo rimane ridicolo. I testi non sono scritti in uno spagnolo riconoscibile. Nessuno qui canterebbe testi cosí. Tenete presente quei terribili pezzi anni settanta di artisti inglesi che cantano i suoi hit in un italiano assurdo? Beh, spiacentemente l’efetto con todavia è esattamente lo stesso. Per carità, ripeto il mio rispetto per Lele Cerri e sottolineo la sua bravura. Ci troviammo piuttosto con un problema di traduzione. Lele Cerri conosce lo spagono ma non è bilingue. Potrebbe creare un capolavoro rifacendo in italiano un pezzo spagnolo, ma non alla rovescia. Di gran lunga, i testi di Mila Ortiz sono molto migliori (continuano ad essere un po’ banali e troppo fedeli a l’originale ma almeno non suonano assurdi). La situazione è specialmente evidente con “Agua y Sal”. Lo stesso Miguel Bose’ rilego il pezzo nel cd di extras allegato a Papito ma non nel principale. Il pezzo, andato in onda nelle radio spagnole, scoraggiava parecchio ai potenziali compratori.
3.- A volte risulta curioso come Mina, con un team di lavoro solidissimo, trascuri certi elementi. Potrebbe aver chiesto a chiunque una traduzione del suo lavoro. Qualsiasi artista spagnolo ne sarebbe stato felice. Ma, a volte, giocare a casa ha i suoi rischi. Per un progetto come Todavia, la traduzione era un punto forte che, invece, fu trascurato con una scelta sbagliata ed un altra con un livello piuttosto banale.
4.- E poi? E poi Todavia è un disco irregolare. Di fronte a esercizi originali, vincenti e spettacolari (con Serrat, con Diego el Cigala, con Chico Buarque, Tiziano Ferro o Diego Torres) ci ritroviamo scelte scontate. Non è un lavoro uniforme. Di fronte a salti senza rete come Un año de amor ti ritrovi con una prescindibilissima “Llevate ahora” (Portati via). Menzione a parte merita “Parole Parole”, una boutade che (e questo si è una valutazione personalissima) ritengo assurda. La voce di Zanetti non ha nulla di feeling maschile, non ne trovo traccia di quimica ma, ripeto, è un idea personale.
5.- Ricordo perfettamente che Todavia arrivó in un periodo desertico nella produzione mazziniana. Bau (gran bel disco) era uscito gia un anno prima e Sulla tua bocca lo dirò non arrivò
fino a due anni dopo. Fu una cocente delusione che, l’unico lavoro minoso in tre anni fose un deludente, irregolare disco che, benche contenesse cicche meravigliose, porti a risentirlo cosi poco. Ovviamente, per un ascoltatore spagnolo.
Speriamo che, la prossima volta che alla PDU si pensi a un lavoro per il mercato spagnolo, si cerchi un po’ meglio i collaboratori migliori per portarlo avanti. Un saluto a tutti. Giampaolo
Cari Amici, voglio fare un’augurio di Buon Onomastico al mio caro Amico Bruno De Filippi..grande del Jazz.. .per NINA ha fatto la famosa TINTARELLA DI LUNA ..ha suonato con l'”Armonica” tante song..ho avuto il piacere di fare con lui 12 puntate per argomento a Radio Meneghina ..BRAVA MINA
messe su un Dvd..per chi’ le vuole sentire
Piera
Ve le mandera’
Stamattina, sul giradischi c’è la bella canzone che la nostra MINA :inlove: canta nella prima puntata della “Prova dl nove” 1965 condotta da Corrado è:
DUE NOTE
Sarebbe bello sentirle su “DUE” Album di MINA :-)
Due note
si dondolano nel cielo
sopra una nuvola
sono due note
della mia canzone
forse son quelle
che cantano il mio amor
per te, per te, per te.
Due note
si muovono nell’aria
come due rondini
, volano in alto
veloci verso il sole
sembrano stelle
quando si fa sera,
due notine d’argento
che portano il mio cuore.
Grazie MINA
5 Ottobre 1968
2′ puntata di Canzonissima
MINA canta Un colpo al cuore.
Per il balletto dedicato al “tango” canta La cumparsita.
La fantasia conclusiva è dedicata ai celebri valzer
(Mon river- Senza fine -Quando tu vorrai- Tace il labbro -L’eco di quel valzer
Dal dossier MINA IN TV 1959/1978
mina fans club
che bei tempi quelli del doppio Album. era proprio a ottobre che arrivavano le prime anticipazioni. Poi, quando passava l’agente con l’ispettore del Nord-Italia EMI-PDU, carissimi amici, ci scappava sempre la copia-campione in regalo per il mio negozio che nel Veneto, era sempre in testa per le vendite dei dischi di MINA!
Ciao Loris, molto bello il titolo del post!
Domenico
Singolo, doppio, triplo, quadruplo non importa come: basta che SFORNI (pietà per un accanito fan).
Anche io “friggo” di vedere e sentire un Album doppio della nostra MINA.
Piera lo spera.
Come al solito, mi faccio prendere da eccessivo entusiasmo…
Sarebbe favolosamente bello :D
Mariolone, non capire sempre ciocca per brocca. Non abbiamo scritto che Mina ha “in cantiere un doppio”, ma solo che tale – ancora vaga – eventualità è stata presa in considerazione da lei e dal suo team…
… e mentre Ornella sostiene che è quasi impossibile sfornare dischi di inediti, ecco che la nostra Mina ha in cantiere addirittura un doppio. Complimenti alla Signora!
Un ritorno al caro Doppio..è dai tempi di Pappa di latte che non succede.sarebbe bello,molto bello.