In occasione del lancio del suo nuovo progetto discografico – sotto il nome di BLANCHE – in duo con l’amico Ruben Ruta, diamo il via a una serie di post dedicati ad Axel Pani riproponendovi l’articolo che gli dedicammo dieci anni fa all’indomani della pubblicazione di Facile, album in cui l’allora 23enne primogenito di Massimiliano proseguiva con nonna Mina la felice collaborazione avviata nel 2006 con la deliziosa Per poco che sia. A questo amarcord seguirà – domani – uno scritto dello stesso Axel sulla genesi e sui contenuti dell’album in uscita con tanto di link delle tracce in anteprima. Al disco e ai suoi protagonisti, ovviamente, sarà riservato un ampio spazio anche nella prossima fanzine tardoprimaverile…
Axel Pani e Mattia Gysi, minimalisti eccellenti tra rock e melodia
LE PICCOLE COSE DI OTTIMO GUSTO
“Axel ha cominciato a scrivere canzoni piuttosto tardi, verso i 18 anni – ci spiega papà Massimiliano – ma lo ha fatto subito con personalità ed efficacia, sia da solo che con il suo co-autore Mattia Gysi, amico di sempre. Il suo è una sorta di rock inglese minimalista, qualcosa di molto attuale ma radicato nel blues. Credo che sia il genere che hanno dentro i ragazzi della sua generazione. Sicuramente lui sa fare l’autore. Non è un musicista professionista e per un compositore ciò può essere un vantaggio: scrivere con la testa libera senza sentirsi pressato – perché il lavoro che produce il reddito è un altro – sarebbe la condizione migliore. Gli auguro di riuscire a trovare questa strada alternativa che gli permetta comunque di coltivare la scrittura musicale…”.
A tre anni dal suo esordio con la tenerissima Per poco che sia di cui nonna Mina si innamorò al primo ascolto (tanto da definirla “Una zolletta di zucchero che non finisce mai di sciogliersi in bocca e nel cuore”), Axel ha fatto nuovamente centro con l’altrettanto soave Con o senza te: “Una ballad – ha scritto un critico solitamente poco incline ai complimenti come Marco Mangiarotti – che ha l’annullo dei francobolli da collezione nel mondo delle mail. Mina la canta con un soffio di voce e com immensa emozione”.
“Con o senza te – ci racconta Axel – è una delle prime canzoni che ho composto in coppia con Mattia. E’ nata per caso, nel giro di poche ore, in una delle tante sere in cui abbiamo suonato insieme per il puro piacere di farlo, con un primo testo in finto inglese che in seguito sarebbe stato magistralmente scritto in italiano da Lele Cerri. Ma va a mio padre il merito di aver dato al brano, come già aveva fatto con Per poco che sia, quella dolcezza e quella pulizia che noi due non eravamo riusciti a conferirgli nella sua prima stesura…”.
L’entusiasmo del giovane Pani è pienamente condiviso dall’amico Mattia, classe 1985, anche lui studente di economia a Londra: “Sentire Con o senza te dalla voce quasi sussurrata di Mina, come solo lei è in grado di fare, e con i bellissimi arrangiamenti di Massimiliano, è un’emozione indescrivibile che si rinnova ad ogni ascolto. Tutto Facile, del resto, mi è parso un disco splendido, fresco, giovane, pieno di potenziali singoli. Le mie canzoni preferite? Non si butta via niente e il duetto con Manuel Agnelli. Ma anche Non ti voglio più è molto forte. Quanto al mio sodalizio artistico con Axel, dura ormai cinque anni ed è basato soprattutto sulla grande amicizia che ci lega e che si riflette positivamente nei nostri incontri musicali. Il fatto, poi, di avere stili e gusti diversi non fa che arricchire la nostra collaborazione, rendendo l’interazione più interessante. Purtroppo, per motivi vari – soprattutto legati ai nostri impegni di studio – ultimamente le occasioni per vederci si sono fatte un po’ più rare. Ma abbiamo pronti nel cassetto diversi brani finiti e altri sui quali dobbiamo ancora lavorare…”.
Se Mattia, in virtù della sua formazione musicale più classica (a cinque anni ha preso le prime lezioni di pianoforte per poi accostarsi alla chitarra da autodidatta) rappresenta la parte più “melodica” del duo, Axel ne incarna senz’altro la componente più rock. Rock leggero, beninteso. Che non a caso è il genere cui Pani jr. si è ispirato per musicare – da solo, due anni fa, durante una delle sue trasferte universitarie Oltremanica – Il frutto che vuoi, il brano di Facile che la Sony ha poi scelto come singolo apripista dell’album. A destare la curiosità dei fans, più ancora della versione ufficiale del brano pigramente diffusa dalle radio a partire dal 9 ottobre, è stata la bellissima alternate take inedita diffusa in quegli stessi giorni sul sito ufficiale mazziniano. “Quella che avete ascoltato su www.minamazzini.com – spiega Axel – è la prima stesura del pezzo, più veloce ed aggressiva, della quale mia nonna non era del tutto soddisfatta. Ha poi deciso di ricantarla su una base lievemente rallentata dopo aver chiesto all’autore del testo, Maurizio Morante, la modifica di alcuni versi…”.
Ma a proposito di testi, senza nulla togliere alle prove come sempre impeccabili (anzi, stavolta più “giovani” e frizzanti che mai) dei veterani Cerri e Morante, viene da chiedersi se per Axel, che di padronanza linguistica ne ha da vendere, non sia per caso giunto il momento di cimentarsi anche nelle vesti di paroliere.
“Scrivere le parole di un brano è un lavoro serio – è la sua risposta – e per ora lo lascio volentieri a chi di esperienza e capacità ne ha più di me. Certo, imparare a lavorare sui testi sarebbe affascinante (attualmente ci sto provando in inglese), ma fino a quando non avrò raggiunto i livelli che desidero, farò bene ad affidarmi a grandi professionisti come Lele e Maurizio…”.
Nel frattempo, il ragazzo continua a crescere e ad aprirsi a nuovi mondi musicali. E’ stato lui, come è noto, a scoprire su Youtube (su segnalazione di un amico di origini spagnole) Questa vita loca e a farla poi ascoltare subito dopo alla nonna, come è solito fare ogni volta che si imbatte in un brano che suppone possa interessarle. In questo caso, però, si è dato la classica zappa sui piedi, dato che, per far posto al meraviglioso pezzo di Cespedes, Mina ha dovuto estromettere dalla tracklist di Facile, guarda caso, proprio una sua canzone.
Poco male: Axel avrà certamente modo di rifarsi nel prossimo disco. Alcuni suoi pezzi, scritti da solo o con Mattia, sono già stati arrangiati. Un altro brano lo ha appena composto – per la prima volta – in coppia con papà Max. E c’è in ballo anche un’importante collaborazione artistica in ambito extrafamiliare. Ma lui di tutto questo, per ora, preferisce non parlare. “Per prima cosa – taglia corto Massimiliano – Axel deve pensare a laurearsi entro l’estate. Poi si vedrà. Rapportarmi con lui è facile perché è un ragazzo di qualità, intelligente, sebbene molto simile a me nelle insofferenze e negli sbalzi umorali… Lo capisco perché mi rivedo in lui. Se sono felice di averlo contagiato con la musica a risvegliare i sentimenti veri, mi dispiace di avergli passato alcuni tratti meno positivi del mio carattere…”.
Autore: loris