I secondi da sinistra
Dal dossier di Antonio Bianchi su 5043 che leggerete nella nuova fanzine estrapoliamo in anteprima una serie di illuminanti riflessioni che meritano di essere segnalate con un bell’evidenziatore giallo non solo ai fans ma anche – e soprattutto – ai nostri amici addetti ai lavori dell’universo mazziniano…
di Antonio Bianchi
(…) Pino Presti, in occasione della preparazione di questo speciale Cinquemilaquarantatré, ha inviato al nostro Loris l’elenco dettagliato degli strumentisti che hanno preso parte alla registrazione dei suoi nove brani. Quella lista è una preziosa integrazione alla discografia di Mina. Da anni invochiamo a gran voce una ricostruzione dettagliata – data per data, brano per brano, master per master – delle sessioni discografiche di Mina, sulla falsariga di quella compilata dalla Bear Family per il CD Heisser Sand. Il riferimento all’etichetta tedesca non è casuale: fuori dall’Italia, è consuetudine stilare una vera e propria “sessiongraphy” per tutti i veri artisti di culto. Vale per Sinatra, vale per Elvis, vale per i Beatles (il libro Otto anni ad Abbey Road ricostruisce addirittura il laboriosissimo lavoro di stratificazione sonora dei loro album post-1965, fra false partenze, rifacimenti in toto, editing, brani esclusi… Una manna), per Tony Bennett, per Aretha e per mille idoli – compresi quelli in attività – discograficamente prestigiosi. Ci sono case discografiche che fanno tesoro di queste informazioni nei “libretti” di imperdibili box che ripercorrono minuziosamente l’intera produzione discografica. Penso agli straordinari cofanetti della Bear Family, ma anche a quelli jazzistici della Mosaic, per non parlare di quelli di musica classica (dalla Deutsche Grammophon alla Decca, dalla Emi Classics alla Brilliant). In Italia, una figura degna di queste ricostruzioni minuziosissime è soprattutto Mina. È vero che l’indagine dettagliata imporrebbe la revisione di dati sino a ora sottaciuti (dalla formulazione in studio di Mina alla Bussola alla pubblicazione tardiva di brani incisi anni prima, come nel caso, noto, di Volami nel cuore). Ma non mi sembra grave. Uno studio di questo tipo, se condotto con rigore, contribuirebbe ad ammantare di ulteriore prestigio una discografia unica, preziosa, da valorizzare passo dopo passo. La si potrebbe compilare rivelando i titoli scartati. O ci si potrebbe limitare ai titoli effettivamente pubblicati, rivelando almeno l’esistenza di versioni alternative. E perché non realizzare un libro curato dalla stessa PDU? O, ancora, perché non affiancare all’operazione un box a tiratura limitatissima – ed extralusso – con una decina di CD che ripercorrano l’intera discografia di Mina servendosi di provini, versioni alternative o leggermente diverse (esistono: penso a L’abitudine o alla recente Il frutto che vuoi)? Non si tratta di inediti ma sarebbero comunque documenti di grande valore storiografico e affettivo (al contrario delle versioni ricantate ad anni di distanza, mai amabili come le originali). Non sarebbe certo un’operazione commerciale, ma si rivelerebbe un modo chic per rivisitare il proprio catalogo e, soprattutto, per prendere le distanze da un mercato discografico che saccheggia i soliti titoli (sempre gli stessi, nelle versioni ritrite), in formule sempre più bieche e commercialmente anemiche. Rivendicare il prestigio e il controllo del proprio catalogo storico è il modo migliore per prendere le distanze dai metodi di una discografia che, per reagire a una (meritata) crisi progressiva, saccheggia, svende e irride i cataloghi storici. Magari per promuovere uno qualsiasi dei nuovi Amici di Maria o delle aspiranti stelle di X Factor (…)”.
Secondo me distribuirsi autonomamente è la cosa migliore, dai. Così è finalmente totalmente indipendente e libera di fare quello che vuole. Vuole pubblicizzare il nuovo album? Può farlo in mille modi diversi. Io spero tanto che facciano uno spot pubblicitario al livello di Cremona o Pappa di latte. Non come quello si Sulla tua bocca, che ritengo pessimo. Comunque almeno quello a suo tempo fu ben pubblicizzato, poi “esponendosi” a sanremo si è fatta una buona pubblicità. Ripeto, ho un buon presentimento e spero di non rimanere deluso. Ma lei non mi delude mai, quindi non ho nulla da temere.
Stamattina, c’è una bellissima canzonedall’Album Frutta e Verdura..che MINA canta: è
FA’ QUALCOSA
Parla
fa’ qualcosa
sto morendo
fa’ qualcosa
parla
dimmi che mi uccidi
dimmi che mi odi
ma non stare lì le mani in mano
come uno
che ha perduto
come un uomo già finito
sento tanta nostalgia
per la fantasia
che c’era in te
quando
ogni giorno
profumava
d’avventura
e bevevo gioia pura
perché tu ragazzo
anche se eri totalmente pazzo
eri vero
eri vivo
e anche allora
io morivo
ma morivo di allegria
di poesia
vicino a te.
Parla
fa’ qualcosa
sto morendo
fa’ qualcosa
non lasciarmi andare fuori
sbatti qualche porta
mandami dei fiori anche se non sono morta
è importante
anche un fiore solamente
so che non hai colpa tu
se la vita è quel che è
e io credo ancora in te.
Ma parla
fa’ qualcosa
o do’ fuoco
a questa casa
una donna puoi tradirla
non dimenticarla
come fai con me
una donna puoi tradirla
non dimenticarla
come fai con me.
GRAZIE MINA
Caro Valerio, sono certo che non sarà la emi a distribuire il nuovo album di Mina. La emi da anni è in difficoltà, infatti una parte è stata anche assorbita dalla universal. Sarebbe davvero Fantastico se il nuovo album e quelli futuri fossero pubblicati dalla universal music che è da sempre la migliore al mondo, seguita dalla Sony e dalla warner. Purtroppo però il nuovo album con tutta probabilità sarà distribuito da una nuova etichetta personale, così come da qualche anno fanno parecchi artisti italiani e non.
Stamattina, sul giradischi..c’è la canzone dall’ Album Facile che MINA canta è:IL FRUTTO CHE VUOI
Io lo so chi sei, tu sei un’altra lei
Ne ho viste tante ormai
E se è lui che vuoi,
Non ti dico di no
Io problemi non ne ho
Se pensi che mi faccia effetto te l’ho detto già
Non è nessun delitto, fai pure
Cogli il frutto che vuoi
Se hai fame soprattutto di lui
Se lo tenterai tu l’avrai lo so
Lui non sa dire no
Ma rimane mio, perché dentro di lui
So viaggiare solo io
Di te domani più nessuna traccia resterà
Il tempo di una doccia e via
Cogli il frutto che vuoi
Se hai fame soprattutto di lui
Ma se vuoi di più, di una notte tu
speranze non ne hai
Lui rimane mio, perché dentro di lui
So guardare solo io
Amore puro, amore vero non lo troverai
L’ho messo già al sicuro e adesso
Cogli il frutto che vuoi
Se hai fame soprattutto di lui
grazie MINA
Caro Loris quindi stai dicendo che, se il distributore fa parte del mistero, qualcosa è cambiato? Siiiii. Speriamo di non essere più con la sony, meglio tornare alla emi! Decisamente. Non so perchè, ma per questo album ho un buon presentimento. Forse perchè la stessa Mina ha richiamato a sé i suoi fedelissimi. E sappiamo che quando ci sono in ballo loro c’è sempre qualcosa di grande qualità che bolle in pentola. Ma, come dico sempre,sarà solo il tempo a dircelo…e il tempo di queste attese è quello che mi piace di più in assoluto. Un abbraccio a tutti.
In anni più floridi per la discografia, il Club ha regalato ai soci in versione “stesa” (senza pieghe) i vati poster inseriti nelle buste dei doppi album. Per TI CONOSCO MASCHERINA ricevemmo persino in dono dalla EMI, distribuendolo nelle Convention o regalandone una copia a chi passava a trovarci in redazione, oltre un centinaio di esemplari (oggi esauriti) del magnifico quadro con le Mine picassiane della copertina. E l’estate scorsa abbiamo proposto ai soci l’invio – dietro il solo rimborso delle spese postali – di tre degli splendidi megaposter del sito ufficiale regalatici in gran quantità da Massimiliano. Tale offerta non è in questo momento valida perché siamo troppo impegnati a terminare la fanzine per perdere tempo prezioso in code alle Poste. Ma visto che abiti poco lontano da Aosta, la prima che passi dalle nostre parti facci un fischio e qualcosa rimedierai!
Ciao! Che bel progetto da realizzare quello di fare ordine ufficialmente nella disco di Mina!
Posso chiedere una cosa?
Ieri ero a casa di un mio amico e aveva sulle pareti tanti quadri in bianco e nero con Merylin Monroe… Allora oggi mi è venuto in mente di cercare se ci fossero anche di Audrey Hepburn. E poi ovviamente di MINA!!! Ma non li ho trovati su internet…
Qualcuno sa se esistono quadri, stampe da appendere, poster ecc. dedicate a Mina?
Non posso che condividere…..Ho ripetuto svariate volte la mia posizione in confronto del brutto lavoro eseguito intorno all’immenso materiale della sig.ra.
Pessima qualita’ fotografica..e SONORA ….poverissimi i libretti che accompagnano i CD ….Insomma un’occasione PERDUTA !!!
VIVA I VECCHI VINILI!!!!!!!!!
Buona Domenica
ps:Aspetto con trepidazione il nuovo LAVORO!!!
ps N°2….La EMI e’ stata assorbita dalla UNIVERSAL !!!!!
Stamattina, sul giradischi.c’è una bellissima canzone che MINA canta
è l’ABITUDINE.. grazie A.Bianchi ne esistono due versioni
sull’Album ALTRO e del MIO MEGLIO N.5
(sono belle tutte due)
Amore, come stai?
Cosa dico mai
se non m’importa più di te.
Ti chiedo scusa
ma tu sai com’è,
l’abitudine.
Abituata a fingere,
fingere con te
ora che voglio vivere
che sarà di me
che sarà di me.
Amore, come stai?
Spero capirai
se adesso penso un poco a me
la vita se ne va,
non credi dovrei viverla.
Abituata a fingere,
fingere con te
ora che voglio vivere
che sarà di me
che sarà di me.
Io vado
ma ti giuro
che se non ho pianto mai,
è questa l’ultima occasione,
forse lo farei,
mi basterebbe una parola
e mi fermerei.
Amore, come stai?
Non lo chiedi mai.
grazie MINA
E invece sì che ne fa parte: quello relativo all’identità del nuovo distributore è un annuncio che dovrà essere dato direttamente dal team mazziniano.
Che suggerimenti preziosi! Ma in Italia la situazione è quella che è.Ormai non si riesce nemmeno a portare a termine un progetto,vedi la EMI e il suo progetto “70 volte Mina”,indecorosamente interrotto a “30 volte Mina” senza alcun rispetto sia nei confonti dell’artista, in primis,sia nei confronti di tutti quelli che abbiamo acquistato i primi tre cofanetti.Io spero ancora che facciano qualcosa per rimediare.
E a proposito di case discografiche,da chi sarà distribuito il nuovo album?Non credo che questo faccia parte dell’abituale mistero.
Interesantissimo articolo. Ricordo che, gia ai tempi della remasterizzazione del catalogo PDU molti di noi ci lamentammo della stupenda occasione andata persa per dare qualcosa di piu’ allo stupendo materiale. Io commentai allora le edizione golosissime che la Verve aveva sfornato per i cd di Ella Fitzgerald in edizione digipack. Perche non si recuperavano parte delle illustrazioni che accompagnavano alla edizione in vinile, per esempio? (Posteroni, disegni, foto e memorabilia?) o perche non si aggiungevano magari provini e via? Mi sembra meraviglioso leggere in un articolo le riferenze a label prestigiose come la Bear o la Mosaic, stupende nel ricuperare archivio audio (anche se non curano abastanza la veste grafica, bisogna ammetere). Vorrei citare un esempio recente che mi sono portato a casa dal mio ultimo viaggio a Londra: Li, gli Everything But the girl hanno editato una versione curatissima dei loro primi quattro album: Due cd per titolo, in edizione libro ma misura cd. Il primo contiene l’album originale con audio ristaurato. Il secondo, assolutamente tutti i lati b, le BBC sessions (apparizioni live televisive, e di queste mina nei primi settanta ne ha…) ed, infine, i provini fatti in sala incisione. Questi ultimi documentano in modo spettacolare come si prepara il disco. Nel caso di “Baby, the stars shine bright”, un disco orchestale registrato nello studio A di Abbey Road, la comparazione tra il risultato finale e la prova iniziale rimane interessantissima.
Infine, anche Carmel ha sfornato la propia discografia revisata ed aumentata. In questi tempi dove il download è un fatto, la gente cerca alternative ghiotte per puntare sul mercato del compratore in cerca di “qualcosa in piu'”.
Stupisce come Mina, sempre avanti nelle sue scelte, habbia ritardato su questa ozzione. Capisco la difficoltà nel controllare un materiale che dipende da differenti major e in un mercato piu’ tradizionale come quello italiano, ma, sono sicuro che si potrebbe fare. Adesso, piu’ che mai!!!
Wishful Thinking, li definiscono gli anglofoni. Da anni sogno infatti di pubblicare un libro che documenti la carriera italiana – estera esclusa, sarebbe un compito immane per un solo essere umano – della Nostra sulla falsariga del libro su Battisti a cui Michele Neri e io abbiamo lavorato per decenni. Ma ho perso le speranze. Sia per poca volontà delle varie etichette in primis, sia per – ed è amaro ammetterlo – la poca collaborazione tra noi appassionati che è sconfortante (eccezion fatta per il buon Paolo Driussi, con cui sto collaborando per alcune cose che, si spera, leggerete in futuro). Nella speranza di essere invaso di richieste di collaborazione, lascio la mia mail alla quale potete mandare bozze di materiale su cui poter iniziare a lavorare: nunzio78@tiscali.it . A presto (spero)!
…Da quando, nell’ormai lontano 1990, usci l’imperdibile quadruplo cofanetto di Barbra Streisand contenente ogni sorta di chicca dei primi trent’anni di carriera della Divina d’oltreoceano, il mio “sogno proibito” è ovviamente uno: la stessa operazione realizzata da o per Mina. Nel box delle meraviglie c’era davvero di tutto: dal primo disco inciso artigianalmente nel 1955 (la carriera di barbra sarebbe partita ufficialmente solo con la partecipazione al musical “I Can Get It for You Wholesale” del 1961, di cui fu realizzato anche un album), a brani live dalle apparizioni televisive più interessante -in cui canta anche molti inediti- ad “alternated takes”, a inediti scartati all’ultimo momento dalla scaletta dell’album… e ovviamente una valanga di splendide foto nel libretto 15×24 accluso.
“I sogni son desideri di felicità”, cantava Cenerentola…
Al_Fi(e)
Stamattina, sul giradischi..dall’Album Ridi Pagliacci..c’è la Canzone:che MINA canta. LUI LUI LUI
(La dedico la mio LUI..perchè è un bravo badante..HA! HA!)
Lui lui lui
sto così bene con lui
che certe volte ho paura e non so
che un giorno poi pagherò
per questo amore
Lui lui lui
c’è questo filo di lui
come una piccola luce che ho,
come una nota che so
E se ci penso direi
che ogni giorno assomiglio un pò più a lui
ogni volta che lo stringo sento che divento un pò più lui
Signore tu che cosa vuoi
e come mai quest’amore poi l’hai dato a noi
Sono piccole le mani per quello che mi dai
Cosa ho fatto per avere lui?
Avere lui, avere lui
restare lì con la guancia nei capelli suoi
sono piccole le mani per quello che mi dai
Cosa ho fatto per avere lui?
Lui lui lui
quanto ho sognato di lui
la sua risata, i suoi giochi, i suoi no
tutta una vita che so
E se ci penso direi
che ogni giorno assomiglio un pò più a lui
ogni volta che lo stringo sento che divento un pò più lui
Signore tu che cosa vuoi
e come mai questo amore poi l’hai dato a noi.
Sono piccole le mani per quello che mi dai
Cosa ho fatto per avere lui?
Avere lui, avere lui
Restare lì con la guancia nei capelli suoi
Sono piccole le mani per quello che mi dai
Cosa ho fatto, cosa ho fatto, cosa ho fatto.
* * *
Autore testo: Paolo Limiti
Autore musica: Massimiliano Pani
Arrangiamento: Massimiliano Pani
Durata: 4’16”
GRAZIE MINA