Mina Fan Club

Dopo la bella recensione pubblicata sul Manifesto di ieri, il nostro Stefano Crippa ha redatto per noi un resoconto più dettagliato della presentazione ufficiale di The complete Recordings officiata l’altro ieri al Teatro Gerolamo di Milano. Nel frattempo, il singolo-bomba Niente è andato perso si candida – con ben scarsa concorrenza, a dire il vero – al titolo di tormentone più fresco e gettonato dell’inverno. Non male, per due ragazzi irresistibili che – sommati – vantano quasi 130 anni di carriera…

di Stefano Crippa

Alla coppia Mina-Celentano non si rinuncia tanto facilmente. Sguardo alle cifre: quasi due milioni di copie con il primo album di duetti del 1998 e oltre 400 mila nel 2016 per il bis, un’era geologica dopo e già in piena epoca streaming. Tanto che nessuno in Italia, da allora, è mai più riuscito a bissare quei numeri. Così noi fan prendiamo la doppia antologia Minacelentano – The Complete Recordings  – impreziosista da scatti mai visti risalenti al 1998 che Mauro Balletti confessa di aver scelto fra oltre 3 mila ancora in forziere – e ci gettiamo sull’inedito Niente è andato perso, con voluttà. Gran pezzo, suoni freschi e voci splendide e eterne che sembrano aver fatto un patto con Mefistofele… A raccontare il rapporto fra i due artisti, condito di aneddoti e testimonianze, un panel organizzato alla Milano Music Week presso il Teatro Gerolamo a cui hanno partecipato Massimiliano Pani, gli arrangiatori Adriano Pennino e Celso Valli, Mauro Balletti con Claudia Mori collegata da remoto.
«Si vogliono bene da quando sono ragazzi – racconta Pani – dai tempi delle balere. Entrambi hanno ridisegnato il modo di definire l’artista, ognuno con il suo percorso. La loro forza? Essere contemporanei senza far niente per esserlo e una personalità talmente forte da aver influenzato anche il personaggio pubblico». Due dischi ma due modalità di registrazione diverse: «Nel 1998 le session si sono svolte quasi completamente a Lugano – spiega Massimiliano – nel 2016 a distanza, anche perché le modalità nel frattempo sono cambiate. Ma Mina e Adriano hanno sempre avuto ogni dettaglio sotto controllo, si sentivamo per telefono, via mail mandandosi messaggi». «E non solo – puntualizza Claudia Mori – all’inizio della gestazione de Le migliori io e Adriano siamo venuti a Lugano per discutere del progetto». «Ma la presenza si sente paradossalmente anche in loro assenza – spiega Celso Valli – mentre arrangiavo i pezzi nel mio studio il contatto con loro era continuo. Non sfuggiva niente anche se non erano fisicamente lì. Li chiamavi e rispondevano sempre al primo squillo…».

Atmosfera scherzosa, marron glacé che sparivamo in un amen nonostante si imprecasse alle diete, pause caffè dove si ricordavano antiche frequentazioni RAI, e addirittura jam session: «E qualcosa è stato anche registrato – confessa Pani – c’è qualche traccia audio di pezzi in studio, classici del rock’n’roll, brani di Presley su cui hanno improvvisato. Testi e accordi però sempre a memoria…» Di video neanche a parlarne: «Su quello Mina è stata tassativa – spiega Claudia Mori – Adriano ha cercato di farle cambiare idea, ma lei è sempre stata risoluta. Anche quando le ha proposto di filmare… al buio pesto (ride, ndr)». Come si lavora con due giganti? «Con rigore ma con divertimento  – spiega Fio Zanotti – e       «Mina si è mossa a compassione – ricorda Celso Valli – quando a inizi anni ’80 in uno dei suoi doppi sbagliai le tonalità di una canzone. Avrei dovuto rifarla ma dovevo anche rientrare a Bologna, avevo un bimbo piccolo. Così si adattò a cantare il pezzo su una tonalità bassissima (immagino parli di Allora sì, da 25, 1983, ndr). Ovviamente la fece benissimo… ». Il futuro si declina per Mina e Celentano su modalità diverse, a Lugano si lavora su diversi fronti: «Ma se ne riparlerà nel 2022», sottolinea Pani mentre a Galbiate Celentano medita su un suo ritorno in tv: «Sta lavorando a qualcosa, quando non me lo dice – sorride Claudia Mori – è perché è più di un pensiero». Di certo l’idea di uno show l’ha riportata l’interessato su instagram: «Ma dipende se glielo faranno fare. Anche perché ultimamente qualche censura su di lui c’è stata , in particolare dopo Realpolitik. Da parte di Adriano l’idea c’è, ma bisogna esser in due per realizzarla. Artista ed editore. Lui sta pensando di tornare in RAI».

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