Ci ha improvvisamente lasciati qualche giorno fa l’amico Marco Piancastelli, nome di spicco di quel folle e geniale crocchio di mazziniani – Flavio Merkel, Mauro Coruzzi, Fabio Saccani, Paolo Belluso e altri irriducibili – che 41 anni fa aveva dato vita alla prima redazione parmense del nostro fan club. Lo ricordiamo con affetto e gratitudine riproponendovi l’illuminante editoriale con cui, in apertura del “bollettino” numero 7 uscito all’indomani di Salomé, Marco tracciò un bilancio del primo anno e mezzo di attività del club esponendone una serie di intenti programmatici di cui, nei decenni seguenti, noi aostani avremmo fatto diligentemente tesoro…
di Marco Piancastelli
Nella lettera che accompagnava il bollettino precedente vi abbiamo informati molto velocemente dei risultati del questionario proposto nel numero 5. Vorrei tentare di rileggere con più attenzione quei dati per due motivi: perché forniscono un’immagine del club molto precisa e coerente e perché vi si trovano delle richieste e delle proposte di cui dobbiamo tenere conto. Il fan-tipo è un ragazzo dell’Italia Centrale, segue con attenzione il bollettino, ascolta volentieri Baglioni e la Vanoni, detesta Rettore e la Bertè, conosce soprattutto la Mina degli ultimi anni e vorrebbe saperne di più sulla vita privata della cantante. Chiede inoltre di partecipare più attivamente alle attività del club. Non è facile trovare soluzioni capaci di accontentare tutti, specialmente se le richieste sono troppo specifiche e vanno nella direzione opposta a quella che si è data questo club. Io personalmente trovo già ingannevole pubblicare la rubrica “La voce del silenzio” (con estratti delle sue interviste) perché so che la maggior parte delle dichiarazioni attribuite a Mina dai giornali sono inventate e di conseguenza assolutamente inutili e fuorvianti: forniscono, cioè, un’immagine del personaggio che non corrisponde a quella reale. Circa la richiesta di partecipare più attivamente alle nostre attività, vorrei ricordarvi quello che già vi chiedemmo in un bollettino precedente: inviateci tutte le informazioni che riuscite a trovare sulle trasmissioni televisive, radiofoniche e sui concerti fatti da Mina dal ’58 al ’78. La sua carriera è un affresco da restaurare e riportare alla luce, al suo passato artistico sono legati i nomi più prestigiosi del mondo dello spettacolo italiano, e con lei hanno fatto le cose migliori. Portare avanti questo lavoro ha il significato di dare a Mina il ruolo che merita: quello di personaggio eccezionale, unico, incomparabile. Solo attraverso questa verifica è spiegabile l’assenza di Mina nel corso degli ultimi anni senza dover ricorrere alla più bieca stampa scandalistica: non esiste oggi un’équipe di livello professionale capace di collaborare con lei per un suo possibile rientro televisivo. Non c’è gossip, pigrizia, figli o amanti da tirare in ballo per spiegare un’assenza che trovo giusta, coerente ma insopportabile.
(Dal bollettino n° 5, dicembre 1981) – Photo: Marco e Mauro nei primi anni Ottanta
Autore: loris