È probabile che molti di noi – se dieci anni fa avessero potuto prevedere in quale Italia infascistita e imbarbarita si sarebbero trovati nel 2019 – avrebbero volentieri iniziato una nuova vita nel deserto del Kalahari confezionando collanine di fiori di acacia da rivendere ai civilissimi Boscimani. Ma visto che da questo sciagurato Paese non ci siamo mossi e qui ci tocca ancora restare, accontentiamoci di uno dei pochi salvìfici punti fermi cui possiamo continuare ad aggrapparci per sopravvivere: Lei. Quello che vi proponiamo di seguito è il post che pubblicammo nel 2009 pochi giorni prima di Ferragosto: rileggendolo, vi si percepisce tra le righe la stessa identica “frenesia dell’attesa” che proviamo oggi in vista del nuovo, prestigioso, sorprendente disco autunnale già bell’e pronto da settimane e mai come stavolta avvolto nel mistero….
(…) Oggi voglio parlarvi di letture che hanno forgiato la mia giovinezza. Buzzati? Calvino? Palazzeschi? De Maupassant? Macché. “Il testo sacro” a cui mi riferisco è un numero di Eva Express del settembre 1982, sulla cui copertina campeggiava una splendida Mina fotografata a Lugano al fianco di Max nei pressi della – allora – nuovissima sala di registrazione in zona Pazzallo. Non meno ghiotto era l’articolo all’interno della rivista, intitolato Le nuove canzoni di Mina, con dettagliate notizie in anteprima sul 45 giri in uscita di lì a poco – quello con Morirò per te e Oggi è nero – e una prima raffica di indiscrezioni sul doppio LP dal titolo ancora top secret che avrebbe visto la luce a fine novembre (per la cronaca, sarebbe stato lo stesso Eva, alcune settimane dopo, a mostrare per primo la copertina dell’album in questione – Italiana – bruciando canagliescamente sul tempo Sorrisi, storico detentore ufficiale di tale privilegio). Perché vi racconto tutto questo? Semplice: anche il prossimo CD di inediti atteso tra la fine di ottobre e i primi di novembre potrà vantare l’onore di aver tenuto a battesimo un nuovo studio (quello aperto da un anno nella sede GSU di via Ciani). Proprio in questi giorni, finalmente decisa la scaletta e apportati gli ultimi ritocchi, il disco è quasi pronto per essere mandato in stampa. Le belle canzoni a disposizione – oltre una ventina – sarebbero state sufficienti per riempire un doppio (e ridàgli, con le analogie con Italiana), ma alla fine sì è deciso di concentrare la scelta sui pezzi più forti e farne un unico disco-bomba. Cresce, nel frattempo, l’attesa dei fans collezionisti per l’edizione americana di Sulla tua bocca lo dirò, a suo tempo annunciata per il 18 agosto ma al momento ancora invisibile su Amazon e sugli altri siti di e-commerce d’Oltreoceano. Impossibile saperne di più dai nostri interlocutori di casa Sony, i cui recapiti telefonici – forse per un prolungamento delle vacanze – sono in questi giorni più muti di un concerto di Kylie Minogue a play-back spento. L’arrivo di settembre – vedrete – ci regalerà qualche certezza in più… (Minafanblog- agosto 2009)
Autore: loris