Il Blog

Pubblicato: 15 anni ago

E Rina risponde

di Rina Gagliardi

Un profluvio impressionante, le celebrazioni dei settant’anni di Mina: non c’è quasi stato medium che non abbia dedicato a questo “evento” pagine, inserti speciali, programmi. Ma lei, la celebrata, non ha per nulla gradito. Ha preso carta e penna, pardon computer, e ha scritto – sulla Stampa di ieri – un articolo a larghi tratti infuriato: “Avete mai provato ad essere reduci dalla vostra autopsia?” ne è il fulminante inizio. Seguito da osservazioni alquanto sarcastiche (“Se non sapessi il perché delle scelte che ho fatto, adesso avrei un ampio ventaglio di possibilità”) e da qualche stilettata ad personam (“Un tale, evidentemente fuggito dal manicomio, ha detto che avrei fatto tutto per strategia”). Insomma, quasi un j’accuse, appena temperato dal riconoscimento dei tanti auguri sinceri che, comunque, ammette di aver ricevuto.

Ora, questa reazione dà la misura di quale persona straordinaria sia la nostra più grande cantante – di oggi, non di ieri o dell’altro ieri. Chiunque altro, in quest’epoca frivola e plastificata, sarebbe stato lusingato da tanto universale attenzione, passando sopra, magari, alle – non poche – sciocchezze e banalità che nella circostanza sono state dette e scritte. Chiunque altra ne avrebbe approfittato per godere, quantomeno nel proprio intimo, di una popolarità per nulla scalfita. Lei no, lei è proprio “diversa”, molte spanne sopra le Dive correnti – categoria nella quale si trova inscritta a forza, dimensione dalla quale è fuggita da tanti anni. Senza del tutto riuscirvi.

La verità è che Mina, al fondo, ha ragione. E forse tutti dobbiamo chiederle un po’ scusa per aver “abusato” di una scadenza anagrafica che riguardava soltanto lei. Per aver dato libero sfogo ad una passione – la passione per la sua voce – che ha trascinato valutazioni, giudizi, “ricostruzioni” giocoforza indiscrete o arbitrarie. Insomma, per aver ceduto alla tentazione di parlare di noi stessi con la scusa di parlare di lei. Qualcuno, certo, dovrebbe scusarsi un po’ più vigorosamente. Come quel noto maître à penser della destra italiana che, con l’arroganza dell’incompetente, la saccenza dell’ignorante e il tono minaccioso di chi si sente al potere, l’ha invitata a smetter di cantare. O come quel noto critico musicale che ha parlato, a proposito del suo ritiro dalle scene, di “astuzia” e calcolo. O come quel pur eccellente paroliere che l’ha accusata di aver scelto spesso canzoni “orribili” (a proposito, anche di Maria Callas fu detto che aveva una spiccata propensione per la mauvaise musique!). O come tutti coloro che hanno celebrato Mina solo al passato, come se non avesse sfornato capolavori interpretativi per tutto il corso degli ultimi 32 anni – fino a quel Sulla tua bocca lo dirò, una dozzina di grandi arie della lirica, incompreso o non celebrato come meritava. Ma tutti noi abbiamo comunque peccato di invadenza.

Mina, dicevo, ha ragione – e ragioni da vendere. Anche quando si infurua un po’ troppo indiscriminatamente, senza distinzioni, come se tutti coloro che in questi giorni si sono occupati di lei si fossero comportati da “anatomo-patologi” della sua persona. Anche quando sembra stupirsi del suo esser diventata un mito al di là delle generazioni. Anche quando dimostra di provare fastidio per gli eccessi di entusiasmo che la sua Voce (e il suo personaggio) suscita. Lei si è conquistata una posizione di autentica libertà: appartiene a se stessa, non al “mondo dello spettacolo”, non alle majors dell’industria discografica, non ai fans – men che mai ai critici di professione. Questa libertà va rispettata e anzi apprezzata, nell’epoca in cui apparire è tutto e tanti (troppi) appaiono pronti a tutto, anche a uccidere la nonna, purché “parliamo tanto di me”. Nel tempo in cui l’aver successo significa spesso, quasi sempre, perdere se stessi e trasformarsi in un’icona da consegnare comunque in pasto al pubblico. Sì, quell’articolo irato è un’altra dimostrazione della sconfinata libertà di cui gode questa grande signora. Ed è quasi la stessa, a ben pensarci, che ha messo frutto, in questi cinquant’anni e passi, nell’esplorare i territori più audaci e impervi, più drammatici e ironici, dell’arte del canto.

(Da Una donna davvero libera, Il Riformista del 28/3/2010)

P.S. Con buona pace della grande Mina, la festa per i suoi Settant’anni è tutt’altro che finita: per stasera su TV7 è prevista un’intervista di Vincenzo Mollica a Massimiliano. Lunedì 29 a Cominciamo bene prima su Raitre Pino Strabioli festeggerà la Tigre con una serie di filmati scelti in collaborazione con il Fan Club, mentre la prima serata di Raidue in quello stesso giorno vedrà protagonista, come già annunciato, Paolo Limiti con la sua Minissima 2010. E nel weekend, occhio (e orecchio) al nostro blog con grandi novità riguardanti la cliccatissima webradio di Montecarlo.net. Non dimentichiamo, infine, la pagina pubblicitaria augurale acquistata su La Stampa di ieri da un gruppo di componenti della community del nostro blog: ideatori e realizzatori dell’originale iniziativa sono stati gli amici Francesca Galafassi, Franco Ghetti e Bruno Sabbioni, ai quali va il plauso di tutti noi.

Comments
  1. Ciao! Qualcuno ha la fotografia di Mina (versione ’73)nella copertina nella rivista che il giornalista ha in mano all’inizio??Grazie!

  2. PINA

    Mina e Limiti TSI 1970
    Ciao, Antonio.
    La foto di Mina pubblicata su “Vivo”, di cui chiedi delucidazioni, dovrebbe essere questa:
    http://thumbsnap.com/tJwqYl24
    Qui è ritratta con Paolo Limiti, a cui eccezionalmente faceva da valletta, durante la trasmissione del Programma per la tv svizzera “Il Calderone”. Risale all’autunno del 1970.
    Per ulteriori informazioni, allego questa link:
    http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=541640&idsezione=15&idsito=123&idtipo=410&dossier=blog

  3. PieraPaso

    Grazieeee Luisin
    tè set stà bravo a metter chi’ in sci’ sto’ bel messagginn!
    Buona SOMEDAY
    dalla Pierina
    della M I N A

    (Cara Giulia_z, scrivimi in posta a piera.pasotto@tiscalinet.it)

  4. PINA

    Ciao, Christian.
    Ho rivisto il tuo ultimo video.
    Fantastico! Davvero molto bello questo “Virtual Mina in studio – Caruso / Billie Jean” . Hai fatto proprio un bel regalo di compleanno alla Nostra ed anche a noi. Grazie.
    Credo che la Nostra Signora della Musica gliela darà una sbirciatina …
    Complimenti anche per le scelte musicali. E’ tutto impeccabile!
    Lo so che ora ti meriti un bel riposo, ma… a quando il prossimo?
    Salutissimi.
    Ciao, Pina

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